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Lega Nord
inserito il 26/11/2009 alle 12:14
COMUNICATO STAMPA
 
Ieri 24/11/2009 in consiglio provinciale a Varese è stato approvato un documento per richiedere l'attivazione della commissione Affari Generali per la modifica dello Statuto Provinciale alfine di aggiungere un riferimento alle nostre radici Greco, Romane, Celtiche e soprattutto Cristiane. Il documento specifico altro non era che una linea guida per la futura modifica statutaria, linea guida che si chiedeva al Consiglio tutto di condividire.
Doveva essere un tema di "unione" tra maggioranza e opposizione. Doveva essere un tema perciò condiviso e privo di strumentalizzazioni. Purtroppo cosi non è stato.
Le tradizione sono la base di ogni cultura, il legame tra tradizione e storia è molto forte. Un popolo senza tradizioni , e perciò senza la propria memoria storica, è un popolo vuoto. Le tradizioni sono alla base del nostro DNA sociale, sono i cromosomi del nostro vivere civile, della nostra cultura.
E' innegabile che la nostra Società trovi le sue radici nel passato ed in particolare nel Cristianesimo. La nostra morale, le nostre Leggi, la nostra stessa Costituzione trasmette valori e principi basati sulla tradizione cristiana. Non serve essere credenti, basta essere obiettivi.
Il Cristianesimo, nel bene e nel male, ha contribuito a renderci ciò che siamo. Anche i non Cristiani sono debitori al Cristianesimo; ci sarebbe stato l'Illuminismo senza il Cristianesimo? Avremmo oggi molte opere d'arte e musicali senza il Cristianesimo. Le nostre leggi e la nostra cultura sarebbe la stessa? Se guardiamo fuori dai confini europei ci renderemo conto che siamo tutti uguali, ma che profonde differenze esistono tra le civiltà che hanno avuto influenze cristiane e quelle che non le hanno avute.
La nostra proposta poi chiariva la esplicità volontà a "non voler dividere niente e nessuno", difendere le tradizioni vuol dire marcare la propria identità nel rispetto delle altre. Dalla moltitudine d'identità si cresce e si migliora, non dalla massificazione, non dalla standarizzazione, non dalla globalizzazione sociale "imposta dalll'alto" delle istituzioni sovranazionali. Anche in natura esiste la diversificazione per migliorare l'evoluzione. Tutti siamo uomini, tutti siamo uguali e tutti dobbiamo godere degli stessi diritti. Ma l'umanità, nella sua uguaglianza, è diversa. Ogni individuo è diverso dall'altro, nessuno è superiore,  ma nessuno è totalmente uguale all'altro perché se tutti fossimo uguali "geneticamente" saremmo deboli, non ci sarebbe evoluzione, e un singolo fattore patogeno potrebbe uccidere una intera comunità.
Allo stesso modo la società: senza tradizioni perderemmo la nostra identità, la nostra cultura; se tutti avessimo la stessa cultura saremmo destinati alla massificazione culturale, al vuoto.
Questo messaggio volevamo proporre al Consiglio. Questo messaggio non è stato recepito dall'opposizione.
Ci spiace. Speriamo che almeno nell'apposita commissione per la modifica dello Statuto si comprenda l'importanza di tale discussione e non si finisca sempre nella mera campagna elettorale.....
 
A nome del Gruppo Consiliare Provinciale Lega Nord per l'Indipendenza della Padania
il capogruppo, Stefano Gualandris
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