Ha avuto una significativa adesione lo sciopero dei trasporti di ieri, con i conseguenti disagi per gli utenti. Un’agitazione che i sindacati hanno organizzato «a seguito del grave stato di tensione tra i lavoratori per il mancato pagamento degli aumenti contrattuali relativi al 2009 e al 2010 e alla mancata soluzione contrattuale». I sindacati, in particolare, denunciano che «nonostante gli impegni assunti dal governo con le regioni, la problematiche non sono state risolte e la richiesta di incontro inoltrata al presidente del Consiglio da parte dei segretari generali delle confederazione non ha avuto alcun seguito».
La tensione, e lo sfogo che ne è seguito, dimostrano come quello dei trasporti sia un tema sottovalutato. Servono degli interventi, il rischio altrimenti è quello che si verifichino ulteriori agitazioni.
Occorrono più risorse, più flessibilità, più soggetti industriali e concorrenza rispettando i contratti dei lavoratori. Altrimenti le inefficienze si scaricano sugli utenti e sulle tariffe.
Stessa cosa per il settore della logistica, dove è in corso una polverizzazione dei contratti. Pensiamo alle cooperative carico-scarico di Malpensa: dopo le proteste degli ultimi giorni, con il blocco stradale alla Cargo City, ieri durante una manifestazione un operaio si è travestito da Gesù Cristo crocefisso sui cancelli di villa Recalcati.