La disponibilità di credito per le imprese torna ad essere un problema.
Le associazioni delle imprese artigiane hanno lanciato un chiaro messaggio.
I tassi di interesse hanno avuto un rialzo medio dal 3,5 al 4,5 percento.
E di conseguenza le aziende sopportano un aggravio di costi. Per esempio quelle varesine pagano 465 euro in più dall'inizio dell'anno. Da gennaio a settembre il sistema delle imprese italiane ha speso due miliardi in più sui prestiti erogati dalle banche per l'aumento degli interessi.
In questo contesto è importante sostenere i consorzi Fidi, ma è necessario intervenire per contenere i tassi bancari. Questo per evitare una nuova recessione anche a causa della mancanza di risorse a disposizione delle imprese. Teniamo presente che,sempre in provincia di Varese, i prestiti erogati dalla banche ammontano a circa 10 miliardi di euro.
E' interessante anche notare che l'Osservatorio dell'economia varesina (http://www.osserva-varese.it/) ha preso in esame i dati relativi al rapporto tra impieghi e depositi a livello territoriale. Tale confronto consente di osservare quali sono i territori dove è più facile usufruire di finanziamenti e quelli dove invece l’accesso al credito è più debole o rallentato. Varese si colloca in 61esima posizione su 110 province. Come l'anno scorso siamo al di sotto della media regionale e nazionale, al penultimo posto in Lombardia (dopo di noi viene solo Pavia).
L’attenzione deve essere altissima a ogni livello per evitare un’altra crisi.