Per la prima volta dallo scorso agosto il rendimento dei Btp a 10 anni è sceso sotto la soglia psicologica del 5%. Ieri il divario tra i titoli italiani e quelli tedeschi è sceso a 308 punti, il livello più basso negli ultimi sei mesi. Ci sono voluti 192 giorni per recuperare, ma ora abbiamo quasi raggiunto i “bonos” spagnoli arrivati a 300 punti. Ora ci sono solo 8 punti di distanza con Madrid che ha collocato con tassi in calo titoli per 4,5 miliardi. E pensare che quando c’era al governo Silvio Berlusconi il rendimento dei Btp era schizzato oltre il 7% e il differenziale salito fino a 575 punti.
Il 2 febbraio lo spread era sceso sotto 390, quel giorno ci sembrava un traguardo. E invece abbiamo fatto altra strada. Monti sta tranquillizzando il paese, cosa che Berlusconi ed il suo governo non erano in grado di fare.
I mercati stanno rispondendo bene, ora dobbiamo concentrarci ancora di più, mettendo in pratica le prime soluzioni per far ripartire l’economia.
Ricordiamo sempre che la riduzione dei tassi di interesse allo stato attuale corrisponde ad una riduzione degli interessi da pagare di circa 50 miliardi di euro.
E ricordiamo che, avendo presentato manovre per il pareggio di bilancio e per un avanzo primario del 5%, ce lo meritiamo.