Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 27/6/2011 alle 16:48

Si fa presto a dire barbari. L' Unesco ha conferito i nuovi siti del pianeta che possono vantarsi del titolo di 'patrimonio dell' umanità'. Per l' Italia questo riconoscimento è stato assegnato alla "via Langobardorum", una sorta di strada virtuale che unisce i luoghi dove è rimasta traccia del passaggio di questo popolo, percorso che va dal Friuli per arrivare in zona Gargano. Tre le specifiche aree menzionate in Lombardia (su un totale in Italia di otto luoghi): uno il complesso Santa Giulia a Brescia e poi, nella nostra provincia, i resti delle cittadelle fortificate di Torba e di Castelseprio. Non tutto quello che ai tempi scese da nord verso sud spazzo via senza lasciare traccia di autentica civiltà. Questo il caso dei Longobardi che hanno, tra l' altro, dato vita a molte delle nostre città. I leghisti nostrani, fin da subito, si sono appassionati di più per i Celti , facendone il loro vero riferimento storico-culturale. Sui Longobardi sono forse stati e sono un po' più freddini. Mentre il Sindaco di Cividale del Friuli ha subito plaudito al riconoscimento Unesco, niente per ora dai nostri padani con incarichi istituzionali. Forse su queste cose sono un pò più lenti a carburare. Ma pensandoci bene erano tutti impegnati a Sesto Calende a fare 'tiro alla fune', e si sono anche fatti la bua.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 26 commenti -
Spiritoso Senatore, ma senza sostanza.
Scritto da Pontida il 27/6/2011 alle 17:30
La lega e Bossi sono stati bravi a gabbare la gente ( bravi è un modo di dire). Hanno inventato la Padania e via discorrendo ottenendo purtroppo anche un certo ritorno. Ottimo marketing elettorale ma nulla più. Cadono quasi nel ridicolo quando cercano di trovare un' identificazione nella storia dei celti che per la verità hanno lasciato segni e testimonianze molto parziali. Almeno dalle nostre parti. I Longobardi, invece.....ma la lega cosa volete che ne sappia.
Scritto da piero ribolzi il 27/6/2011 alle 17:52
Per l' amor di Dio, le Feste popolari vanno bene ma certo che i leghisti fan di quelle cose un tantino penose, se mi si passa il termine.
Scritto da Adriano il 27/6/2011 alle 18:38
Senatore, io non sono di certo un leghista ma guardi che c'è gente che a Sesto si è fatta anche male. Non mi sembra il caso di riderci sopra.
Scritto da destramoderata il 27/6/2011 alle 18:43
Condivido in toto. C'è una bella differenza tra i Celti ed i Longobardi anche se storie diverse, magari sviluppatesi in periodi distinti, vanno sempre rispettate. L' appropriazione culturale della Lega sui Celti è poca cosa rispetto alle loro vere e proprie invenzioni storico-politiche.
Scritto da Miriana il 27/6/2011 alle 18:49
@destramoderata, per fortuna non è successo nulla di grave, ci mancherebbe altro. Poi ognuno fa quello che crede ed organizza le feste, in maschera o meno, che vuole. La mia era una pura, semplice e bonaria 'presa in giro' che non voleva offendere nessuno a differenza di quanto fanno molti leghisti (una parte solo, sia chiaro) che mediamente vanno giù con tutti, con le persone in particolare, molto ma molto pesantemente. Non sono un salottiero (il contrario, sono più 'cuciniero') le feste di popolo, che non sempre frequento, sono e rappresentano momenti comunitari significativi. Poi se devo proprio dire in particolare per quanto riguarda alcune manifestazioni popolar-folcloristico leghiste, le trovo a metà tra il divertimento e la pacchianeria pura, ma questa è opinione strettamente personale di scarsissima rilevanza. Seguo molto invece il 'movimento leghista'. Mi interessa dal punto di vista sociologico e politico e, quando sono in auto, sono ascoltatore attento di Radio Padania (ognuno ha le sue piccole-grandi perversioni). Ma tutto questo è altro affare.
Scritto da paolo rossi il 27/6/2011 alle 18:55
Molto semplicemente i Celti arrivarono prima lasciando tracce importanti proprio nella nostra zona prealpina e dei laghi. Penso alla civiltà di Golasecca e via discorrendo. Certo che i Longobardi, in qualche modo, sono stati più rilevanti dal punto di vista storico e rispetto a quanto alla fine è giunto fino a noi, ma l' origine dei popoli di queste zone e proprio celtico. Da qui, non il riappropriarsi, ma l' interesse storico dei leghisti e non solo ovviamente loro ma di molti studiosi di storia e non solo locale.
Scritto da pontida 2 il 27/6/2011 alle 19:19
A proposito della bellissima, iniziativa leghista di Sesto, a occhio e croce mi pare abbia vinto il Piemonte. Gli altri sunt burlà giò. Ma questi qui non hanno niente di meglio da fare? Che pulissero le rive del Ticino che fa schifo. La loro azione sarebbe di sicuro socialmente più utile.
Scritto da E.F. il 27/6/2011 alle 19:24
A Cividale del Friuli governa il centro-destra ma il Sindaco non è leghista. Si vede!
Scritto da destramoderata il 27/6/2011 alle 19:26
Simpatico questo modo di esprimere argomentazioni serie intervallandole con un pizzico di ironia, mi piace.
Scritto da marcella il 27/6/2011 alle 20:40
Quella della Lega è oggettivamente pseudo-cultura. Loro con la Cultura con la C maiuscola non hanno niente a che fare.
Scritto da Sergio B. il 27/6/2011 alle 20:45
@Sergio B. I leghisti riuscirono a perdere Gianfranco Miglio, unico appiglio (piaciuta la rima?) culturale che venne loro offerto. Ma da alpinisti ciabattoni quali sono, persero l'appoggio e caddero. Non si sono più rialzati.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/6/2011 alle 22:16
E' ancora peggio @Filippo Valmaggia, i leghisti non persero il prof. Miglio ma, siccome intellettuale intelligente, uomo libero e scomodo, venne cacciato per non fare ombra a Umberto da Cassano. La Lega lo ha negli anni volutamente messo nel -dimenticatoio-. Questo comportamento è obiettivamente vergognoso e dimostra la pochezza intellettuale, ben prima che culturale, dei nostri padani. Alla Lega va riconosciuta una certa capacità di vendita di un nuovo prodotto politico, avendo coniato più volte per l' occasione tutta una serie di slogan pubblicitari sufficientemente efficaci che hanno goduto di una certa presa. Naturalmente la cultura politica e non è ben altra cosa.
Scritto da Sergio B. il 28/6/2011 alle 07:30
La Lega ha avuto buone intuizioni politiche ed elettorali, ha sfruttato, anzi è il prodotto di una crisi ma ha saputo raccogliere malcontento, delusione e richiesta di salvaguardia di alcuni privilegi diciamo categoriali. Prodotto inoltre post-ideologico, quindi trasversale, ha approfittato, anzi alimentato scientemente, le comprensibili paure della gente nei confronti dei diversi, nei confronti degli extracomunitari raccogliendo, a questo livello, un consenso che la stessa Storia ci dirà essere effimero e transitorio. Non amministra male ovunque ma non ha una solida cultura politico-amministrativa alle spalle e si vede. Le amministrazioni di centrosinistra, mediamente è ovvio, sono più solide e collaudate. Non puo' poi essere movimento federalista anzi addirittura per la secessione e poi centralista quando è a Roma. Alla lunga il trucco non regge più. Non puo' non porate a casa nessun risultato concreto rispetto a quanto promesso ai padani, non puo' all' infinito sostenere un leader fragile, ambiguo e limitato come Berlusconi. La Lega ha un elettorato popolare, quindi fatto di gente normale, semplice ma, mediamente gente a posto che non ama anzi non tollera una gestione del potere inefficace e poco pulita. Insomma le contraddizioni sono tante, troppe, irrisolvibili e stanno uscendo anche per l' assenza di un forte e reale supporto culturale. Il tentativo di richiamare, un po' da cristiani e un po' da pagani, riti e simbolismi esoterici è comprensibile ma non puo' avere efficacia per la debolezza e l' inconsistenza di autentiche radici. A ben guardare tutte ma proprio tutte le ragioni di movimenti autonomisti in giro per il mondo sono molto più forti e vere di quelle leghiste, che invece sono molto deboli, quasi invisibili. Con la fantasia si sopravvive, questo si, ma fino ad un certo punto. La Storia è invece una faccenda tremendamente più seria.
Scritto da Claudio Colombo il 28/6/2011 alle 08:12
Ottima cosa il riconoscimento UNESCO.Importante vetrina,oltre ad essere una responsabilità in più.Celti e longodardi e origini.Per associazione di idee mi viene in mente un libro:Giordano Bruno Guerri"Antistoria degli italiani".Mi permetto di suggerirlo.testo interessante.Ps: che bello se ci fosse qualcuno ad adorare il dio Lario. Con battesimi e inni dedicati. E' un'idea per il turismo spirituale. C'è solo un problema: è difficile tirare una corda lunga almeno 1 km.
Scritto da FrancescoG. il 28/6/2011 alle 12:42
Mi sembra molto ponderato ed interessante il commento di @Claudio Colombo soprattutto in relazione alla parte riguardante la tipologia dell' elettorato leghista.
Scritto da Pietro il 28/6/2011 alle 14:08
Non c'è dubbio che per fare un esempio, la sola invenzione della Padania, da parte della Lega, sia un falso storico che ha dato però i suoi frutti, almeno per ora, dal punto di vista politico. Bossi è riuscito a capire e cogliere le esigenze della gente e le aspettative del popolo padano senza mai trovare soluzioni praticabili, anzi. Queste aspettative sono cresciute a dismisura e si scontrano ora con i problemi irrisolti da una parte e l' impossibilità di realizzare dall' altra parte una follia che non vuole e non vorrà mai la stragrande maggioranza dei popoli del nord: la secessione. Serve solo a tenere calde le proprie truppe che, con il tempo e l' inevitabile erosione, sono destinate a diminuire di consistenza.
Scritto da Marcello il 28/6/2011 alle 14:18
La Lega al Nord, grossomodo, ha raccolto voti da destra, sinistra e centro ma soprattutto e in particolare nel Veneto, l' elettorato della balena bianca.
Scritto da ex diccì il 28/6/2011 alle 14:28
Caro Senatore, la sua posizione sulla Lega, apparsa sui giornali e spesso sul suo blog, mi è molto chiara. Quella del Pd varesino molto meno, sospesa come è tra gli innamoramenti marantelliani ed un progetto politico che a me è sempre sembrato alternativo. Perchè il Pd su questo argomento è così, mi lasci dire, sfuggente. Perchè se ne parla poco o niente? La posizione dell' On. Marantelli è quella dominante e pochi hanno il coraggio di contrastarla con decisione? Impressioni faziose e sbagliate?
Scritto da un rottamatore il 28/6/2011 alle 16:35
Sinceramente @un rottamatore questa storia di Marantelli filo-lega non regge a nessun livello ed in alcun modo. Non confondiamo per piacere l' essere fiololeghista con il ragionare di politica e, da questo punto di vista, noto che vengono fatti pochi sforzi. Il nostro parlamentare certe tesi le sostiene da tempo e con coerenza esemplare, anzi mi pare che a volte sia stato uno dei pochi ad anticipare evoluzioni e situazioni che poi si sono realizzate. Scusate se è poco.
Scritto da E.F. il 28/6/2011 alle 19:04
Cara @E.F.Nessuno mette in croce l' On. Marantelli. Si puo' però, oltre all' innegabile folclore di vederlo a varie pubbliche manifestazioni sempre a fianco di Bossi o Maroni, affermare che il Partito Democratico deve avere una linea politica alternativa a quella della Lega? Non sarà mica bestemmiare in chiesa!
Scritto da una rottamatrice il 29/6/2011 alle 09:25
La Lega è la non cultura, è la devianza degenere della saggezza e consistenza popolare, è il piccolo, la chiusura a riccio, la difesa di interessi parziali, è un cammino contro l'evoluzione culturale, sociale e storica del mondo. Prendono ancora un po' di voti ma questa è un' altra storia. Quando si paragonano, e non solo sui manifesti, agli indiani d'America scivolano tra il ridicolo ed il patetico. Condivido comunque anch'io buona parte della seria analisi di @Claudio Colombo.
Scritto da Borghi S. il 29/6/2011 alle 13:37
@Pontida dice che non c'è sostanza nel post del Senatore. E' vero il contrario anche se puo' dare molto fastidio.
Scritto da Marcello il 29/6/2011 alle 14:53
Il popoli Cisalpino è di radici Celto-Longobarde, lo si deduce dalla nomistica dalla cognomistica, dai patronimici od etnonimi legati al mondo longobardo, ma anche gotico, franco e alemanno, per non parlare di qualche riemergenza celtica. Per lo più i cognomi Cisalpini sono galloromanzi, ossia vernacolari, poi storpiati in italiano ma quasi il 50% di essi è invece germanico, con una minoranza appunto celtica, etnonimi legati a toponimi a parte.
Scritto da luca il 24/10/2011 alle 22:02
Resta il fatto che il popolo di origine nordica-Germanica presente sul territorio Cisalpino, è pienamente riconoscibile e distinguibile da quello gallico-autoctono della Cisalpina. I germanofoni non ci sono solamente in sudtiròl e limitrofi, ma bensi; anche nell'odierna Lombardia-Piemonte-Veneto mi spiego?? La maggior parte di costoro, rivestono tutt'oggi ruoli di rilievo in questa società capitalistica italiana. L'imprenditoria, l'industrializzazione, i commercialisti ed eccetera eccetera..
Scritto da luca il 24/10/2011 alle 22:10
che risiedono in territorio Nazionale Cisalpino, sono prettamente di origini Nordiche!! Queste Germanofoni-Padani, li reputo (oggi piu di ieri), ancor piu degli INVASORI-OPPRESSORI nel nostro territorio. La lega (sempre di radici Nordiche-Longobarde), abbraccia molto di piu il Mito Celtico, solamente perchè è cosa che tira e traina persone capite?? metre dai paesi Nordici, nel corso dei secoli, sono fuoriuscite solamente atrocità orribili..
Scritto da luca il 24/10/2011 alle 22:15
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