Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/4/2009 alle 11:00

Il post sul referendum ha suscitato interesse e dibattito. Ritengo opportuno un ulteriore approfondimento.
Per prima cosa voglio dire che non sono per niente convinto che il SI potrebbe indurre il Parlamento a cambiare ulteriormente la legge elettorale restituendo, per esempio, ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Al contrario, una modifica approvata con referendum darebbe un motivo in più per non procedere ad ulteriori cambiamenti.
In secondo luogo, trovo positivo che la legge in vigore, con la soglia del 4 per cento, abbia favorito la presenza in Parlamento di soli cinque partiti. Questo giova alla chiarezza della rappresentanza politica che è un fattore decisivo di democrazia. Ulteriori semplificazioni, sempre auspicabili, dovrebbero essere il frutto della maturazione politica, non di un drastico intervento legislativo.
Infine, per quanto riguarda il PD, se passasse il referendum, si sentirebbe obbligato a tornare alla vecchia “Unione” (con tanti saluti alla “vocazione maggioritaria”) nella speranza di agguantare il premio di maggioranza del 55%. Il PD ha invece l’esigenza di trovare accordi forti, sostanziali, coerenti con alcune forze politiche con le quali si possa governare davvero in modo stabile, diversamente da quanto avvenuto dopo le due vittorie di Prodi nel 1996 e nel 2006.
Piero Fassino, che non è pregiudizialmente contrario al referendum, ha tuttavia così sintetizzato il suo pensiero: «Il paese ha bisogno che l’attuale sistema bipolare venga consolidato. La norma che rimarrebbe dopo le urne non risolve il problema. La Lega si diluirebbe nel PDL, l’UDC tornerebbe da Berlusconi e il centrosinistra finirebbe in una lista unica identica alla vecchia Unione».
Ecco, questo è proprio tutto ciò che dobbiamo evitare.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 24 commenti -
Confesso di essere molto dibattuto. Cmq ieri il Pd ha espresso una posizione ufficiale per il SI (IN DIREZIONE HANNO PURE VOTATO CON 4 CONTRARI) . E questo non fa altro che aumentare i miei dubbi sugli scenari, in caso di difficile vittoria del SI e raggiungimento del quorum. Non sono così certo di quello che afferma Adamoli. Unica nota positiva.... abbiamo votato su un provvedimento e abbiamo preso una posizione.
Scritto da Titubante il 22/4/2009 alle 11:59
Mi domandavo se saresti andato avanti dopo che Franceschini ha detto che il PD inviterà i suoi elettori a votare Si ed ho avuto già la risposta. Farò come te.
Scritto da Montalbetti il 22/4/2009 alle 12:17
Io propendo per non andare a votare o per votare NO. Sono del PD ma credo che sul referendum tutto quello che il partito può fare è un semplice invito di comportamento.
Scritto da Un iscritto PD il 22/4/2009 alle 12:31
Il partito mi da un suggerimento, poi io voto come desidero. Nei referendum è così. E così io farò.
Scritto da Bianchi R. il 22/4/2009 alle 12:57
Sono anch'io titubante. Avrei preferito un quesito molto più semplice: volete abrogare il "Porcellum"? In caso di successo si sarebbe tornati al "Mattarelellum" che non sarà stato il non plus ultra, ma sicuramente meno indecente Certo che la faccia di tolla di chi materialmente scrive una legge e poco dopo la definisce una "porcata" è ineguagliabile.
Scritto da Angelo Eberli il 22/4/2009 alle 13:37
Il PD dice si al referendum nella speranza che vinca il NO o che fallisca per mancanza del quorum. E' solo tattica elettorale.
Scritto da Romano il 22/4/2009 alle 14:38
Sono d'accordissimo con te. Ma ti chiedo: per un dirigente come te è giusto fare il contrario di quello che dice il tuo partito?
Scritto da Giorgio F. il 22/4/2009 alle 14:52
Vedo che continui imperterrito e ti faccio i miei complimenti. Chi è stato scelto dai capi non può permetterselo.
Scritto da Francesco C. il 22/4/2009 alle 15:02
Condivido, non lasciamo solo alla Lega la bandiera del no al referendum. Insisti nel battere su questo tasto.
Scritto da Armando il 22/4/2009 alle 15:56
Perchè non organizzi una comitato per il no distinto da quello che forse farà Lega Nord?
Scritto da Antonio S. il 22/4/2009 alle 16:04
A me va bene che ci siano pochi partiti. ma due soli mi sembra un errore. Il giorno dopo le elezioni si dividerebbero come prima con più confusione.
Scritto da Valceresio il 22/4/2009 alle 22:06
Ottimo servizio spiegato bene, meglio di quanto non fa la Lega. Si vede che hai classe politica.
Scritto da Un simpatizzante Lega il 22/4/2009 alle 22:15
Non so a che cosa serva un referendum elettorale che non punti a reintrodurre le preferenze. Se ne facessero uno così, allora si che andrei a votare.
Scritto da Diego il 22/4/2009 alle 22:49
Sono d'accordo con te, ma occorrerebbe spiegare alla gente i contenuti dei quesiti ed i motivi per cui il PD si attesta sul SI. Vedo una grande confusione e temo, alla fine, che abbia ragione Fassino, ma se così fosse penso che il PD si dissolverebbe con tutte le conseguenze del caso!!
Scritto da galattico il 22/4/2009 alle 23:46
E adesso aspetto che ti impegni a mettere su un bel comitato per il NO. Saremmo in tanti del PD a sostenerlo.
Scritto da Cesare il 23/4/2009 alle 10:50
Il meccanismo del referendum è complesso. I nostri costituenti hanno voluto attribuirgli per la sua validità la sussistenza del quorum qualificato proprio perchè in questo caso il non voto è un NO rafforzato. Per cui chi va a votare, prevalentemente, vota SI. Io non andrò per questo motivo e sono comunque molto spaventato del fatto che in caso di vittoria non solo la legge resterà così com'è ma si passebbe da una dittatura paventata ad una effettiva oligarchia!! dei "padroni" dei partiti.
Scritto da Nicola Lombardo il 23/4/2009 alle 11:15
Fassino ha ragione, non capisco però perchè poi appoggi il "SI" al referendum. Sono i misteri della politica che non comprenderò mai.
Scritto da Un elettore di sinistra il 23/4/2009 alle 11:19
La cosa che più mi fa rabbia è sentir dire che il referendum è contro il "porcellum". Invece che dire stronzate perchè non fanno un referendum a favore delle preferenze?
Scritto da Roberto il 23/4/2009 alle 11:25
Sono di sinistra-sinistra. Dovete costituire il comitato per il "NO". Poi ognuno cammina per la sua strada.
Scritto da Alfonso il 23/4/2009 alle 11:50
Caro Giuseppe, il tema è interessante e tu lo esponi con chiarezza. Ho dubbi anche io, e come me molti nel partito. Se si facesse una bella disucssione, non sarebbe utile? Ciao
Scritto da Erica il 23/4/2009 alle 12:43
Caro Roberto, tutti parlano di preferenze nessuno le vuole. Vedrai che le toglieranno anche in regione Lombardia.
Scritto da Luisa Cardin il 23/4/2009 alle 15:06
Cara Erica, sono perfettamente d'accordo. Spero che una bella discussione si faccia anche nel partito. Quando non sia troppo tardi, però.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/4/2009 alle 15:44
Proviamo a proporla. Io a Busto un minimo di discussione comunque la apro, mi pare un problema anche di dovere nei confronti degli amici che ci seguono. Ciao
Scritto da Erica il 24/4/2009 alle 17:27
Ricordiamoci come andò con l'ultimo referendum sugli assetti istituzionali, cui la sinistra era contraria perchè vedeva una sorta di attentato alla Costituzione (di cui tutto si può modificare tranne il carattere repubblicano). Passò il no, dicendo che era meglio fare una legge. Cosa della quale ci si dimenticò già il giorno dopo e ora infatti non se ne ricorda più nessuno. Succederà la stessa cosa. Era meglio la strada del rinvio concordato. Per una campagna in cui parlare solo di referendum.
Scritto da sandrof il 28/4/2009 alle 10:28
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