Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/4/2009 alle 11:17

Ieri l’Italia ha reso onore ai cento anni di Rita Levi Montalcini. Ma ieri ricorreva un altro centenario di nascita. Quello di Indro Montanelli, un maestro carismatico del giornalismo italiano, da me il più stimato e apprezzato perfino quando, con parole taglienti, criticava Aldo Moro che è sempre stato la mia guida e ispirazione politica.
Tra i ricordi più belli della mia presenza nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale (2000-2005) includo senz’altro la proposta che feci di assegnare al grande giornalista il premio “Sigillo longobardo” nel 2001. Glielo consegnai personalmente in una occasione solenne - la Festa dello Statuto - di fronte a mille persone.
E pensare che quella mia proposta fu da alcuni contrastata per “l’inclinazione a sinistra” di Montanelli. È proprio vero che l’imbecillità si annida ovunque.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 5 commenti -
L'imbecillità si annida ovunque perchè trova il terreno fertilizzato dall'ignoranza. Oggi, una parte della classe politica che occupa posti chiave nelle istituzioni in cui è eletta, è ignorante e siede allo stesso tavolo di personalità più autorevoli, illudendosi di esserne altrettanto degna e capace. L'ignoranza non è data dalla mancanza dell'eventuale titolo di alto studio (laurea e master) ma dall'incapacità di apprendere e avere una mentalità aperta. La loro formazione ideologica da bignami (il cui culto integralista ha permesso loro l'indicazione e la benedizione dei capi e quindi la loro elezione) è il muro invalicabile contro cui si infrangono iniziative meritevoli e dovute verso alte personalita come Enzo Biagi. Anbrogino docet.
Scritto da Nicola Lombardo il 23/4/2009 alle 11:33
Grande giornalista, grande uomo. Mi fa piacere che gli abbiate dato un premio regionale.
Scritto da Luigi Corsi il 23/4/2009 alle 15:03
«Naturalmente la mia scelta è più che discutibile perché l’esercito di Rutelli è una brancaleonesca accozzaglia di forze (si fa per dire) impegnate a combattersi tra loro, come sempre è avvenuto nel campo delle Sinistre, senza che mai riuscissero a darsi un capo e un programma. Mentre quelle della destra, il Polo, sono molto più compatte, come lo erano, ai loro tempi, quelle fasciste e naziste. Sicché l’Italia si trova di fronte alla solita eterna scelta: una Destra che regolarmente finisce per elevare a oggetto di culto il manganello, e una Sinistra con la vocazione del bordello. [...] Ora, nella mia lunga vita, io ho già fatto esperienza di entrambe le cose. Da ragazzo ho visto volteggiare molti manganelli, e ne ho conservato un ricordo ispirato al disgusto. Poi sono stato un buon frequentatore di bordelli, e ne ho conservato un ricordo ispirato al rimpianto. Ecco il motivo della mia attuale scelta. Questa sinistra (con i suoi gaglioffi alla Bertinotti), non mi fa nessuna paura: non tanto perché è destinata alla sconfitta, quanto perché, anche se arriva al cosiddetto Potere, non riesce a usarlo. La Destra, se ci arriva, ha in mano tutti gli strumenti per restarci. E che volto abbia la destra italiana, che ha perfino il coraggio di proclamarsi “liberale”, lo abbiamo ben visto in questi ultimi giorni. No, meglio - cioè meno peggio - il bordello». Queste sono le parole che Indro Montanelli usò per annunciare ai suoi lettori che avrebbe votato Rutelli e il Centrosinistra. Io utilizzo sempre queste parole quando si parla di leadership per il PD. Sveglia!
Scritto da Lele il 23/4/2009 alle 15:10
Del furore celebrativo di questi giorni, Montanelli sarebbe, nello stesso tempo, fiero e orripilato. Non gradirebbe questa corsa alla "santificazione prematura" proprio perchè non coltivava illusioni su nulla, tanto meno su stesso. Stanno saltando in troppi, anche a livello locale, sul carro di Indro per trarne in qualche modo una sorta di luce derivata. Mi chiedo dove fossero molti dei coristi quando le BR gli spararono a Milano lungo la cancellata dei giardini di via Manin
Scritto da Cesare Chiericati il 23/4/2009 alle 18:31
Sono soddisfatto che tu abbia proposto un premio per Montanelli e che tu glielo abbia consegnato.
Scritto da Un giornalista locale il 23/4/2009 alle 22:06
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