Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/4/2009 alle 11:00

“Sono d’accordissimo con te. Ma ti chiedo: per un dirigente come te è giusto fare il contrario di quello che dice il tuo partito?” Così mi ha scritto sul blog Giorgio F. che ringrazio della domanda.
Preciso che non ho incarichi operativi nel partito e che la mia presenza nelle direzioni provinciale e regionale dipende solo dal fatto che sono consigliere regionale del PD. Ma questo, nel mio caso, è poco rilevante. Nel merito ecco la mia posizione. Sul referendum è bene che il partito dia delle indicazioni di voto, non degli ordini da rispettare.
Nel 2005 (12 e 13 giugno) si votò sulla “procreazione medicalmente assistita”. Il referendum fallì perché i partecipanti al voto furono soltanto il 25,5%. Allora c’erano  ancora DS e Margherita. Il mio partito, con il suo leader Francesco Rutelli, diede indicazione di non partecipare al voto. Io, che pure facevo parte a pieno titolo anche del Consiglio nazionale, feci invece campagna per andare a votare e, sui quattro quesiti, scrissi due sì e due no. Nessuno si permise la benché minima osservazione. Dai DS ebbi parole di stima per il coraggio (esagerati!) nel dimostrarmi autonomo e ricevetti numerosi inviti a partecipare con loro a convegni e comizi in varie parti della Lombardia.
Voglio dire che confrontarci fra di noi, con l’intento reciproco di persuaderci, è l’unico modo serio di affrontare il referendum in questa fase. Per questa ragione rispondo, a chi me l’ha già chiesto, che è presto per pensare ad eventuali comitati per il NO.
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Rimango ancora dubbioso su quale sia la cosa migliore da fare. Sono contento che il partito abbia preso posizione e sono contento che Adamoli liberamente esprima la sua opinione. Putroppo e questa è un'amara considerazione, dai più, questa viene considerata debolezza e divisione. Per me invece significa DEMOCRAZIA. Sento già i nostri avversari politcia sfregarsi le mani.....
Scritto da ale il 24/4/2009 alle 11:41
Invece devi pensare anche al comitato per il NO. Siamo tanti nel PD, credo, che non vogliono che il referendum riesca.
Scritto da Andrea il 24/4/2009 alle 12:30
Non mi intendo molto ma ieri sera, ad un riunione con persone del PD e altre totalmente indipendenti per fare una lista civica, si è parlato brevemente del referendum e molti erano contrari.
Scritto da Rosangela il 24/4/2009 alle 12:45
Questo è il modo giusto di stare in un partito. Mi complimento con lei anche se normalmente voto per Forza Italia.
Scritto da Vittoria il 24/4/2009 alle 13:33
Voto anch'io PD e sono d'accordo con Andrea. L'idea dei due partiti non mi convince. Una volta passato il referendum, se riesce, "gabbato lo santo", come dice il proverbio. E ci terremo questa legge. modificata in peggio, per tutta la vita.
Scritto da Un elettore PD il 24/4/2009 alle 13:41
Purtroppo non tutti hanno la schiena diritta come te. Ho ancora dei dubbi. Ma sul metodo condivido la tua linea.
Scritto da Valceresio il 24/4/2009 alle 15:52
Caro Giuseppe, molla gli ormeggi. Organizza e guida il comitato per il No. Hai già sbagliato a non candidarti per le europee. Ti seguiremmo in tanti.
Scritto da Un tuo amico fedele il 24/4/2009 alle 16:05
Non preoccupatevi. Questo referendum è già fallito in partenza. Peggiora le legge e lascia ai partiti la scelta dei parlamentari, che tutti dicono di voler cambiare ma nessuno cambia.
Scritto da Stefano il 24/4/2009 alle 16:42
Ero già per "andare al mare" prima di leggerti. Mi hai solo rafforzato nella mia convinzione.
Scritto da Giuseppe il 24/4/2009 alle 19:16
Domani è la festa della liberazione. Dobbiamo liberarci anche di questa legge elettorale. Ma dire che lo si fa con il si al referendum è una presa per i fondelli.
Scritto da Dino F. il 24/4/2009 alle 19:20
Ho detto a mia mamma di aspettare un attimo a "buttare la pasta". Prima voglio dirti che condivido Andrea e il tuo "amico fedele". Organizza e guida un comitato per il NO, anche a Milano.
Scritto da Il pirata il 24/4/2009 alle 19:30
Sottoscrivo Andrea, l'amico fedele e il pirata. Ho visto che a Milano c'è un comitato per il Si, bisogna farne uno per il NO.
Scritto da Matteo il 24/4/2009 alle 20:26
A cena ho discusso di questo con la famiglia. Non ne conoscono i termini esatti ma il fatto dei due partiti soltanto non convince nessuno dei miei.
Scritto da Uno delle primarie il 24/4/2009 alle 20:31
Co-mi-ta-to-per-il-NO. Non c'è altra scelta per me.
Scritto da Un girotondino pentito il 24/4/2009 alle 21:05
Negli ultimi anni di vita mio papà quando vedeva Mariotto Segni in TV toccava ferro. "Porta male" mi diceva. Sarà magari per quel precedente ma io voterò no, oppure non andrò a votare.
Scritto da Tino il 24/4/2009 alle 21:09
Dire che il referendum serve a cambiare in meglio il porcellum offende l'intelligenza degli elettori.
Scritto da Gustavo il 25/4/2009 alle 12:05
D'accordo con Tino. Segni porta male e lavora sempre per il re di Prussia, nel nostro caso Berlusconi.
Scritto da Lucky il 25/4/2009 alle 12:24
Sono soddisfatto che la mia proposta trovi molti proseliti. Anch'io credo che il referendum fallirà di suo, ma io ci metterei qualcosa di nostro. Bisogna mettere in piedi un comitato che faccia propaganda contro.
Scritto da Andrea il 25/4/2009 alle 12:28
Comitato si o comitato no, il referendum deve fallire. Se passa ci teniamo questa legge elettorale, ulteriormente peggiorata, per l'eternità.
Scritto da Renato il 25/4/2009 alle 13:57
Del referendum m'interessa poco, tanto non riuscirà. M'interessa invece l'approccio di Adamoli e il suo richiamo al metodo usato per quello sulla fecondazione assistita. Non l'ho mai votato ma voglio dirgli che lo apprezzo per l'onestà con cui tratta i vari problemi. Che sia d'accordo o no è secondario.
Scritto da Alessandro Z. il 25/4/2009 alle 16:27
Va bene il metodo, concordo con Alessandro, però ci vuole anche un comitato che focalizza l'attenzione sul NO.
Scritto da Pietro B. il 25/4/2009 alle 19:14
Il parallelo con il referendum sulla fecondazione assistita è molto convincente. La spiegazione è azzeccata, spero che avrà un seguito.
Scritto da Bottinelli G. il 25/4/2009 alle 19:18
Grazie di avermi dedicato un post intero. La risposta alla mia domanda è esuriente e persuasiva. Il paragone con l'ultimo referendum è pertinente.
Scritto da Giorgio F. il 25/4/2009 alle 21:46
Come il girotondino pentito dico: co-mi-ta-to-per-il-no. Meglio non fidarsi delle previsioni.
Scritto da Giustino il 25/4/2009 alle 22:45
Vorrei sapere che cosa dice il PD di Varese, anche se siamo abituati ai suoi silenzi.
Scritto da Ambrogio il 26/4/2009 alle 10:02
Dimenticavo, non ti ho mai votato e credo che mai ti voterò. Però ti rispetto, hai le tue idee e le manifesti apertamente. Non sei certamente un sepolcro imbiancato, come molti altri del tuo partito.
Scritto da Ambrogio il 26/4/2009 alle 10:08
La vocazione maggioritaria dov'è? E' stata ribaltata? Se vince il SI ritornerà l'Unione più larga, più contraddittoria e più ingovernabile e Berlusconi governerà felice e contento.
Scritto da Luigino il 26/4/2009 alle 13:55
Questo dibattito intenso dimostra la volontà di discutere problemi che nei partiti si discutono troppo poco. Arrivano gli ordini e stop. Bisognerebbe rovesciare la tendenza se non vogliamo che la democrazia si impoverisca.
Scritto da A.V. il 26/4/2009 alle 16:57
Sono di Forza Italia, ma ho sempre riconosciuto il tuo valore. Questa volta non ti capisco. In un colpo solo faremmo fuori UDC, Lega Nord, Di Pietro e la sinistra estrema variegata. Per me sarebbe un sogno che si avvera.
Scritto da Riccardo il 26/4/2009 alle 20:23
La legge elettorale è brutta di suo senza bisogno di peggiorarla ancora col referendum. Pd sveglia!
Scritto da Bulgheroni R. il 26/4/2009 alle 22:52
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