Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/5/2009 alle 14:27

Ieri mattina ci siamo ritrovati con i rappresentanti delle piccole e medie imprese, degli artigiani e delle cooperative della Lombardia. All’incontro “seminariale” molto ristretto erano presenti tutti gli invitati tra cui Tiziano Treu e Matteo Colaninno. L’oggetto era naturalmente la crisi economica che fa sentire i suoi effetti più negativi proprio nelle aree nelle quali più forti è il comparto manifatturiero.
Le opinioni erano abbastanza concordi sul fatto che la situazione è ancora molto grigia e se ne uscirà forse entro il 2010. Il primo maggio nelle piazze d’Italia abbiamo presentato le nostre proposte per i lavoratori. Ieri la nostra piattaforma per l’impresa: sbloccare i pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche, garantire i fidi bancari immediati ed efficaci, costituire un osservatorio sul credito e gli strumenti di accesso, semplificare le procedure per i finanziamenti regionali privilegiando chi ha investito.
Da tutti è emerso chiaramente che i capisaldi per affrontare questa bufera sono due: 1) il capitale umano, perché la forza lavoro - per chi ha una manciata di persone in azienda che guarda in faccia ogni giorno - è fondamentale; 2) il ruolo di supplenza, rispetto al credito, dei Consorzi garanzia fidi (Confidi). Senza questi strumenti, che hanno l’obiettivo di per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti a breve medio e lungo termine, la crisi avrebbe fatto e farebbe molte più vittime.

Commenti dei lettori: 6 commenti -
Le piccole imprese sono la nostra forza. Oggi il credito per loro è sempre più difficile. Aiutarli in questo senso è indispensabile.
Scritto da Carlo Bianchi il 5/5/2009 alle 20:38
Da artigiano dico che avete ragione. In teoria, ma in pratica malgrado quello che dite la vita è troppo difficile.
Scritto da Un artigiano arrabbiato il 5/5/2009 alle 20:42
Non dare per scontato che si sappiano le proposte del PD per i lavoratori in Lombardia.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 5/5/2009 alle 21:19
Condivido le proposte per salvare la situazione esistente. Mi piacerebbe leggere delle proposte concrete su come, in una crisi così pesante che potrebbe rivelarsi provvidenziale, iniziare a pensare alla creazione di nuovi posti di lavoro asserviti a tecnologie avanzate in sinergia con i poli provinciali di eccellenza(università, aziede areunautiche, fabbriche moto, fabbrica elettrodomestici, centro Ispra ecc.)i
Scritto da Luigi il 6/5/2009 alle 09:00
I consorzi fidi sono troppo deboli, bisogna fare di più e comunque dargli più soldi da distribuire.
Scritto da Matteo il 6/5/2009 alle 12:16
Alle proposte elencate io aggiungerei anche la possibilità di una dilazione delle prossime scadenze fiscali, che tra giugno e luglio rischiano di mandare a gambe all'aria parecchie piccole imprese. Un recente sondaggio del Sole 24 Ore ha mostrato che il PD ha perso buona parte dell'elettorato del ceto produttivo: è su quello che bisogna riguadagnare posizioni. Se no rischiamo di ritrovarci sostenuti solo da pensionati e impiegati
Scritto da Pino il 7/5/2009 alle 09:11
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