Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/5/2009 alle 15:50

Il lavoro del giornalista non è sempre facile e, in alcune Nazioni, lo è ancora di meno. Leggete queste due citazioni e provate a capire (è facilissimo, per la verità) quale si riferisce all’Italia e quale all’America.
-    «Nel 2008 è retrocessa allo stato di “parzialmente libera” (Partly free) dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media».
-   «So che sono tempi difficili per molti di voi, ma ci tengo a dire che il vostro servizio è essenziale per la tenuta della democrazia. L'ipotesi di un giorno in cui non vi sia una forte critica nei confronti del governo non è un'opzione contemplata. Per questo, sinceramente, vi offro il mio ringraziamento e il mio supporto».
Per totale trasparenza: la prima citazione viene dal rapporto sulla liberta di stampa 2008 di Freedom House; la seconda dal discorso di Barack Obama alla tradizionale cena della Casa Bianca con i corrispondenti.

PS: Non diciamo però che il successo di Berlusconi dipende solo dalla sua forza nei media. Non è vero.
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Ho qualche dubbio su quanto dici nel P.S. Questa mattina il quotidiano La Repubblica poneva al premier dieci domande ben circostanziate. Ben lungi da risposte puntuali ed esplicative, ecco il comunicato di Palazzo Chigi: “Attacchi di così basso livello, in vista delle prossime elezioni europee e amministrative, confermano non solo l'assoluta mancanza di argomenti politici concreti di quel giornale e della sua parte politica, ma anche una strategia mediatica diffamatoria tesa a strumentalizzare vicende esclusivamente private a fini di lotta politica". Non uno straccio di risposta argomentativa. Sempre vittimismo e larvate minacce. E sono quasi certo che la maggior parte degli organi di stampa si guarderà bene di incalzare il premier e chiedergli di rispondere nel merito. Se fossimo negli Stati Uniti, se la caverebbe così a buon mercato? In Italia Nixon avrebbe continuato a dormire sonni tranquilli. E a Clinton non sarebbe successo nulla, invece ha rischiato l’impeachment.
Scritto da Angelo Eberli il 14/5/2009 alle 17:03
Senza mitizzazioni esterofile diciamo che negli Usa la distinzioni tra controllori ( la stampa) e controllati ( il potere politico e economico) è netto, dialettico e spesso senza esclusioni di colpi. In Italia i rapporti sono da sempre meno chiari, più sfumati,spesso complici,talvolta subalterni, da una parte e dall'altra. Riflettono la forte e sciagurata ideologizzazione della nostra società. Ciò rende debole la terzietà del ruolo giornalistico rispetto a tutti i poteri.D'accordo su Berlusconi
Scritto da cesare chiericati il 14/5/2009 alle 17:38
Il P.S. di Adamoli, mi riferisco ad Angelo Eberli, dice qual'è la realtà. Non posso soffrire Berlusconi, mi dà sui nervi, ma dire che ha vinto SOLO perchè controlla una parte grande della stampa è sbagliato. Il centrosinistra non deve cercare alibi se vuole trovare la forza di tornare a vincere.
Scritto da Valceresio il 14/5/2009 alle 20:43
Condivido totalmente Cesare Chiericati che è stato, e si vede, un ottimo giornalista. I media oggi sono più piegati a destra ma lo sono stati a sinistra per diverso tempo. E' il risulatato di una radicalizzazione ideologica di cui non ci liberiamo. Grazie ad Adamoli che ci fa sempre riflettere su cose non banali.
Scritto da Ovidio il 14/5/2009 alle 20:50
Berlusconi non ha vinto solo per i giornali e le TV, altrimenti avrebbe vinto anche nel 2006, non solo nel 2008. Ha vinto perchè il governo Prodi è stato un colabrodo. Se ci penso mi viene una rabbia...Non diamo agli altri le colpe nostre. Il PS di Adamoli è sacrosanto. E pensare che era democristiano che detestavo perchè prendeva una sacco di voti e adesso lo riconosco come una delle pochissime menti lucide di questa sinistra disastrata.
Scritto da Raffaele S. il 14/5/2009 alle 22:26
Il conflitto d'interesse di Berlusconi è enorme ma ce l'ha sulla cosienza una certa sinistra e in particolare D'Alema. Ricordatevelo.
Scritto da Ambrogio il 14/5/2009 alle 22:53
Sono di sinistra eppure mi sto affezionando a questo blog che spesso dice cose di destra. Qualcuno mi spieghi perchè.
Scritto da M.M. il 14/5/2009 alle 23:31
E' vero: la forza di Berlusconi non è la sua forza dei media, ma la debolezza di penetrazione che questi hanno sulla popolazione italiana. Quanti italiani leggono i giornali e sono informati su quanto realmente accade? Un dato OCSE dice che in Italia solo il 20% circa della popolazione è in grado di comprendere quanto scritto sui giornali. E un'indagine sul web in questi giorni afferma che internet è navigata solo da 1 italiano su 2
Scritto da Adriano il 15/5/2009 alle 09:19
Magari avessimo un giornalismo come quello americano che è anche giornalismo d'inchiesta. Ma la colpa non è tutta di Berlusconi.
Scritto da Luca il 15/5/2009 alle 09:45
La domanda di M.M. me la faccio anch'io che non ho nessun partito e voto quà e là.
Scritto da Un elettore incerto il 15/5/2009 alle 12:06
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