inserito il 21/5/2009 alle 15:21
Molte cerimonie si sono svolte ieri in Italia nel decimo anniversario dell’assassinio di Massimo D’Antona per mano di “brigatisti” impazziti. Un riformista, non a parole, che ha pagato con la vita la sua dedizione alla causa di nuove e più moderne relazioni industriali e sindacali e di una efficienza economica coniugata con una maggiore giustizia sociale. Categoria: Idee e proposte
E' difficile essere riformisti ma è l'unica strada che il PD ha di fronte a sè. Ci vorrà tempo, ma il PD ne avrà tanto, purtroppo o per fortuna.
Scritto da Il pirata il 21/5/2009 alle 15:57
credo bisognerebbe ascoltare con attenzione le parole e le proposte del Sen.Ichino...forse non tutte condivisibile al 100% ma che comunque possono indirizzare giustamente il PD.
Scritto da emanuele martini il 21/5/2009 alle 20:16
L'eredità di D'Antona dovrebbe prenderla e anzi rivendicarla il PD. Ma ne ha la volontà e la forza?
Scritto da Walter il 21/5/2009 alle 21:52
La moglie è nel PD (non lo sapevo), ma le sue idee sono patrimonio del PD? Francamente ho molti dubbi in merito.
Scritto da Bottelli il 21/5/2009 alle 22:11
Attenti a non sottovalutare il disagio sociale oggi esistente. Si rischia di veder rinascere le Brigate Rosse.
Scritto da Un operaio il 21/5/2009 alle 23:03 |
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