Ieri la Prealpina ha pubblicato una lunga intervista di Federico Bianchessi a Bruno Tabacci con questo titolo che ne rappresenta bene il contenuto: “Tabacci: dopo le europee via i moderati dal PD-Nuovo centro con Rutelli, Letta e Adamoli”.
Ho stima e amicizia verso Tabacci, sempre ricambiato, devo dire. Ma stavolta Bruno queste dichiarazioni doveva proprio risparmiarsele. Lui è impegnato nella sua campagna elettorale, noi nella nostra per il PD.  Il comune avversario è Berlusconi, che senso ha inventare ipotesi che non esistono e che possono danneggiare il PD? Alcune opinioni politiche le condividiamo da sempre io e Tabacci,  ma questo non ha impedito a lui di scegliere, nelle passate legislature, l’UDC e l’alleanza con Berlusconi, così come non ha impedito a me di collocarmi nel centrosinistra e di declinare due volte, negli anni novanta, l’offerta di una candidatura sicura al Parlamento per Forza Italia – Camera o Senato, a mia scelta.
Le mie idee le porterò al congresso del PD in autunno. Spero di non trovarmi allora, come nelle primarie, di fronte a scelte e nomi imposti dall’alto in virtù di accordi di potere fra i vari gruppi, magari con qualche candidato di contorno per salvare le apparenze. E questo a tutti i livelli.