Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/5/2009 alle 12:20

La Corte Suprema è il massimo “tribunale” americano. La sua importanza è del tutto straordinaria nella vita sociale e politica di quella grande nazione. I nove giudici restano in carica a vita e intorno alla loro nomina si sono combattute battaglie memorabili. Quando tre anni fa ero alla Conferenza nazionale di tutti gli stati americani, fui colpito dal fatto che nella conversazione di chiusura, affidata a due famosi giornalisti per parlare delle prospettive dell’Amministrazione  Bush, almeno due terzi del loro tempo fosse stato dedicato alla Corte suprema e a due giudici che di li a poco dovevano essere nominati.
Dico tutto questo per evidenziare la portata rivoluzionaria della designazione fatta ieri da Barack Obama, che ha scelto Sonia Sotomayor, la terza donna nella storia a far parte della Corte Suprema e la prima ispano americana. La nomina dovrà ora essere ratificata dal Senato. Siamo davvero nell’America post razziale che, anche nella Corte suprema, sa far vivere il sogno americano

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 7 commenti -
Almeno gli americani possono sognare....
Scritto da signoraoscura il 27/5/2009 alle 12:54
... oggi possono sognare ... ma ieri sono stati capaci di votare in modo da poter, oggi, portare avanti il loro sogno!!
Scritto da giacomo il 27/5/2009 alle 14:56
Dagli USA abbiamo ancora molto da imparare. Noi qui stiamo a discutere se siamo o no una società multietnica. Come dire se viviamo o no sulla terra.
Scritto da Biotti G. il 27/5/2009 alle 15:12
Le nomine alla Corte Suprema sono la cartina di tornasole dell'Amministrazione Usa. Obama conferma la coerenza del suo coraggioso disegno rinnovatore della società e della sua sfida epocale.
Scritto da cesare chiericati il 27/5/2009 alle 15:53
L'America è pur sempre la più grande democrazia del mondo. E si vede benissimo.
Scritto da Giorgio Som. il 27/5/2009 alle 20:26
La politica americana sa volare alto. Noi siamo alle prese con Noemi e l'educazione dei figli di Berlusconi...
Scritto da Lorenzo il 28/5/2009 alle 09:17
si infatti ragazzi... io capisco k bisogna salvaguardare la propria cultura e le proprie tradizioni... bisogna però capire ank in k direzione va il mondo e nn tornare indietro, anzi cercare di rivoluzionare in meglio... lo so k le cose sono diverse, xk tutta l'america (da nord a sud) è fatta d immigrati, quindi il contesto sarebbe + giusto... però dobbiamo ank ricordarci k nascere e crescere in una cultura ti dà già un forte senso di appartenza... i politici dovrebbero lavorare sul serio
Scritto da manuel il 1/6/2009 alle 01:40
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