Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/6/2009 alle 16:44

Il piano edilizia, varato ieri dalla Giunta regionale, lo approveremo soltanto se si pone dentro la cornice dell’intesa tra Governo e Regioni. Non è un “Piano Casa”, come erroneamente era stato definito dal premier quando si cominciò a parlarne qualche mese fa, ma una serie di misure eccezionali per far ripartire il settore delle costruzioni in debito di risorse economiche dopo la crisi finanziaria.
Noi del PD lo esamineremo in Commissione e in Consiglio, senza pregiudiziali, con una attenzione severa verso il rispetto della qualità urbana. Il nostro orizzonte è già delineato da prese di posizione precise: contenimento dell’uso del suolo; riutilizzo degli spazi edilizi non occupati che richiedono interventi di riqualificazione; premi di volumetria limitati che non disturbino i valori architettonici dell’area nella quale sono concessi. Poiché si interviene su una normativa delicatissima è necessario preservare i centri storici e le aree a parco che in Lombardia rappresentano una porzione importante del territorio di pregio.
Non solo le deroghe devono durare per un periodo delimitato in modo irrevocabile (18 mesi secondo il progetto), ma non possono segnare negativamente il lavoro che i Comuni stanno facendo per predisporre i piani di governo del territorio.
È un vero peccato che questa legge sia da approvare prima del varo definitivo del Piano Territoriale Regionale (PTR) che è fermo da un paio di anni in Commissione, malgrado il nostro forte impulso, per dissensi interni alla maggioranza di Formigoni. Il PTR sarebbe stato di grande aiuto per le iniziative di rilancio dell’edilizia nella ferma tutela di un “paesaggio” già martoriato che non può e non deve subire ulteriori aggravamenti.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Caro presidente, ci metta non uno ma dieci occhi. Ci affidiamo a lei. La sua legge "Adamoli" era fatta molto meglio di quelle che sono venute dopo e che hanno contribuito a deturpare l'ambiente. Oltre a essere presidente della commissione "statuto" è anche componente di quella "territorio" che esaminerà il progetto. Mi raccomando
Scritto da Un funzionario regionale il 4/6/2009 alle 17:26
In tema di sviluppo edilizio è buona cosa in italia prospettarsi sempre il peggio. Anche a livello lombardo, basta vedere gli scempi frutto della legge sui sottotetti, buona in origine e massacrata in intinere. Dunque guardia alta perché speculazione, clintelismo, mafie e mafiette sono sempre in agguato. Consiglio a tutti di vedere Report di domenica scorsa per rendersi conto del massacro senza fine del territorio italico. Il confronto con G. Bretagna, Francia, Germania è avvilente. A dir poco.
Scritto da cesare chiericati il 4/6/2009 alle 17:36
Ma non è troppo pericoloso dare in mano a leghisti e compagnia delle opere una legge come questa? Che potere di controllo avete voi dell'opposizione?
Scritto da Angela M. il 4/6/2009 alle 17:49
L'edilizia è in crisi grave. Ben venga una nuova legge che l'aiuti a risollevarsi.
Scritto da Pietro B. il 4/6/2009 alle 17:52
Guardateci dentro con grande attenzione. Il territorio non è riproducibile. Una volta consumato non c'è più per gli usi collettivi.
Scritto da Giordano il 4/6/2009 alle 19:17
Ti ho appena ascoltato un'ora fa a Lonate Pozzolo parlare di rispetto dell'ambiante e di sviluppo edilizio contenuto e controllato dal comune. Hai preso dei grandi applausi. Sono certo che farai di tutto per migliorare il progetto di Formigoni.
Scritto da Un candidato il 4/6/2009 alle 23:21
Da progettista questo piano mi darà del lavoro che oggi manca. Da cittadino sono preoccupato. Lei, come ricorda il funzionario regionale, è esperto nella materia sotto il profilo politico e legislativo. Collabori affinchè non si facciano degli scempi.
Scritto da Architetto a Como il 4/6/2009 alle 23:32
Non due occhi, venti occhi aperti. Il rischio è che cementifichino ancora di più.
Scritto da Ercole il 5/6/2009 alle 11:16
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