Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/6/2009 alle 11:00

IL PDL ha perso il 2 per cento alle europee e ha vinto nelle amministrative. È la prima volta che succede. Berlusconi non ha trascinato, lo hanno fatto gli amministratori e i dirigenti sul territorio. È una novità importante che dovrebbe consigliarci di non parlare più di un partito di plastica. Il PD ha perso il 7 per cento alle europee ed è andato male nelle amministrative. Anche questa è una novità, ma brutta. Indorare la pillola non serve, meglio guardare in faccia la realtà.
C’è una spiegazione a tutto questo? Meglio non trinciare giudizi, aspettare l’analisi dei flussi e gli studi degli specialisti. Però qualche ipotesi si può avanzare. C’è chi dice che la colpa sarebbe solo di Veltroni e dei litigi del gruppo dirigente nazionale con in testa Massimo D’Alema, ferreo e indomabile avversario di Veltroni, ma perché allora abbiamo perso anche le amministrative? Mi pare una semplificazione eccessiva che ci svia dai limiti veri del PD. Ho già detto nei giorni scorsi che un elettore medio sarebbe stato in difficoltà a descrivere in modo semplice chi siamo e che cosa vogliamo. C’è anche un’altra causa che non va affatto assunta in termini assolutori per chi ci ha guidato fin qui. La sconfitta di domenica è figlia di quella assai più grave di un anno fa, quando la vecchia Unione aveva provocato le elezioni anticipate. Gli elettori non hanno mai dimenticato e perdonato la devastazione di un patrimonio elettorale che soltanto due anni prima aveva portato Romano Prodi a Palazzo Chigi. Ciò che è successo in quell’anno e mezzo di governo è rimasto indelebile alla gran parte degli elettori. Così la mancanza di cambiamento ce l’hanno fatta pagare non una, ma due volte. Adesso però basta, le sconfitte devono essere metabolizzate ed archiviate e il partito deve ritrovare la sua strada subito, prima delle regionali dell’anno prossimo. La bussola non può essere quella del più forte partito dell’opposizione (non siamo mica nati per questo), ma di un affidabile partito di governo. Smettiamola dunque di ripiegarci nel nostro campo (di centrosinistra) ma proponiamoci di arare e di seminare anche nelle zone incoltivate del campo degli altri.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 22 commenti -
Sottoscrivo le tue affermazioni, faccio solo una aggiunta legata all'esperienza delle amministrative. Nel mio paese abbiamo preso una legnata. Ebbene, la lista del PdL era migliore della nostra! certo facilitati dall'essere già al governo ma, allargando il discorso al resto della provincia, Lega e PdL offrono personale politico e organizzazione di partito di elevato livello. Soprattutto mostrano di avere collegamenti con categorie professionali e società civile, mentre noi siamo in difficoltà. In ultimo tristemente devo dire che ancora siamo stati bollati come “comunisti” e questo è tuttora esiziale alle nostre possibilità di vittoria.
Scritto da Lele il 11/6/2009 alle 11:14
Condivido che la sconfitta è figlia di quella di un anno fa. Non condivido invece che gli amm.ri e dirig. pdl hanno trascinato i voti sul territorio. Alle Europee la somma di pdl + Lega è sempre superiore alla soma pdl+lega alle amm.ve. La differenza è che questa volta essendo la forbice molto alta, spesso il recupero ns. amm.vo non è stato suff. (in prov. a Milano si) per recuperare il gap e ha determinato la ns. sconfitta. Berulsconi continua a trascinare, non inganni questa lieve flessione
Scritto da ale il 11/6/2009 alle 11:46
Tu dici che è presto per fare analisi e dare giudizi ma la tua disamina è già corretta e persuasiva. Poi verranno gli studiosi a dirci la loro ma le cause della sconfitta sono già contenute nei tuoi post di questi giorni.
Scritto da Andrea il 11/6/2009 alle 13:22
Lele dice: siamo ancora bollati come comunisti. In realtà questo non è totalmente vero ma questo è quello che appare. Il cambiamento deve ancora avvenire. Se in Europa diventiamo socialisti (che sono in crisi come e più di noi), non ci salviamo più.
Scritto da Giacomo P. il 11/6/2009 alle 13:28
Meno male che c'è questo blog, altrimenti dove andremmo a parlare di questi problemi? Le ipotesi si possono condividere o no (io in questo caso le sottoscrivo), ma almeno qui si discute.
Scritto da Canziani il 11/6/2009 alle 14:23
Sarà anche vero quello che lei dice, però in un anno i dirigenti avrebbero dovuto far dimenticare quello che era successo. Invece hanno continuato a litigare senza trovare il bandolo della matassa.
Scritto da Rosa il 11/6/2009 alle 14:28
Cioè proponi di spostarti ancora più a destra? Perché mai un elettore di destra, che vuole votare a destra, dovrebbe mai votare una patetica imitazione di un partito di destra (il PD) quando ci sono gli originali a sua disposizione? Continuate così, continuate a spostarvi a destra.... e sparite del tutto.
Scritto da Giovanni Sonego il 11/6/2009 alle 14:32
x Giacomo P. I socialisti europei perdono perchè sono di sinistra come Blair e come D'Alema (che per sdoganarsi, girava col cappello in mano per la city di Londra) o come la Binetti. Compagni! Tornate a sinistra, con decisione! Fate un bel partito di sinistra (senza fondervi con chi non ha nulla a che fare con voi9 Riallacciate e date una mano a chi si definisce ancora comunista invece di combatterlo. Solo ripartendo da una sinistra vera, potrete ritornare (pian pianino) a contare qualcosa.
Scritto da Giovanni Soneego il 11/6/2009 alle 14:36
Caro Giuseppe, parlaci anche della Lombardia e di una lista per le europee che, come tu avevi detto sulla Prealpina, era debolissima e anche di Varese senza candidato e senza nerbo. Capisco che non vuoi entrare in conflitto con i tuoi colleghi ma tocca a te dire certe cose. Se non lo fai tu non lo fa nessuno e continua la solita routine. Sono un semplice elettore ma cerco di seguire la politica.
Scritto da Biotti G. il 11/6/2009 alle 14:37
In questo momento porrei maggiormente l’accento sulle elezioni politiche (europee) e penso che abbiamo perso per via delle ragioni che tu indichi, ma anche perché appareoltremodo deleterio lo spettacolo delle divisioni interne. Siamo capaci perfino di dividerci su Gheddafi. Qualcuno, (rieccolo!) avrebbe visto di buon grado il dittatore parlare in Senato. (Il Dalai Lama era stato accolto in forma quasi privata). Senza un rinnovamento della dirigenza temo che non faremo molta strada. Dobbiamo a tutti i costi dare ai nostri potenziali elettori una ragione per farli tornare alle urne.
Scritto da Angelo Eberli il 11/6/2009 alle 16:14
Lele, chiediti perchè siete chiamati comunisti. La risposta ai vostri tormenti sta qui. Io mi sono astenuto perchè non sopporto Berlusconi ma non ho avuto la voglia di votarvi. Adamoli cerca qualche risposta ma una rondine non fa primavera.
Scritto da Luigi Corsi il 11/6/2009 alle 16:27
Tabacci non aveva annunciato che saresti uscito dal PD per andare con lui insieme a Letta e Rutelli? Io sapevo che non lo farai anche se qualche volta mi viene da dire che Tabacci ha ragione.
Scritto da Alberto Fumagalli il 11/6/2009 alle 17:15
La sconfitta è figlia di troppi errori del vertice e anche dell'immobilità della periferia, Varese compresa. Dare sempre la colpa a Roma non è giusto. Nelle regioni il partito federale è una gran balla. Io avevo visto le primarie con entusiasmo ma non sono stato più chiamato. E' colpa di Roma anche questo?
Scritto da Giorgio il 11/6/2009 alle 18:08
MI CHIEDO COME SI POSSA ANCORA DARE LA PAROLA A PERSONE COME ADAMOLI, MAIORINO, MIRABELLI, TOSI. ARTEFICI DI CONTINUE SCONFITTE E PERDENTI NATI. FARANNO SPARIRE LA SINISTRA E SE NE LAVERANNO LE MANI. LO STESSO ADAMOLI,CHE STRANAMENTE RISULTA SCRIVERE SU VARESENEWS CON UNA CERTA FREQUENZA, NON è UN NOVELLINO. GIA' INDAGATO PER LO SCANDALO DELLA TANGENTOPOLI VARESINA E POI ASSOLTO, NON SEMBRA ABBIA ALTRI IMPEGNI NELLA VITA
Scritto da fausto il 11/6/2009 alle 18:45
Interessante, ma quando si incomincia a dire che per aver la possibilità di governare servono alleanze. Si perdono voti verso il centro, a sinistra rimangono o vanno a Di Pietro. Così non si va da nessuna parte, anzi!
Scritto da Mario il 11/6/2009 alle 19:20
"Un affidabile partito di governo", tu dici bene. Il fatto è che quando siamo stati messi alla prova abbiamo fallito, o così hanno capito gli elettori. Prodi è stato costretto due volte a dimettersi dopo aver vinto le elezioni. Ci vorrà un pò di tempo prima di ottenere la terza prova.
Scritto da Cesare M. il 11/6/2009 alle 20:30
Caro Adamoli, ti seguo sempre con interesse ritenendoti uno che sa pensare e dice quel che pensa, ovviamente con la diplomazia che non ti manca. Sul piano politico generale hai ragione da vendere, secondo me. Ma ti trovo reticente sulle responsabiltà locali e provinciali. Non dirmi che non ce ne sono perchè non è vero, ma so che non me lo dirai.
Scritto da Roberto il 11/6/2009 alle 20:37
Condivido quel che dice Canziani. Grazie a questo blog che è una buonissima sede di confronto politico.
Scritto da Ex DS di sinistra il 11/6/2009 alle 22:16
Siete alla frutta. Adamoli quando lasci questo partito? Non vedi che non ti meritano? Ci sono vecchi comunisti che per cambiare un pò vestono i panni leghisti. Che ci fai con questi quì? Sappi che i tuoi avversari parlano bene di te anche se ti considerano il più agguerrito.
Scritto da Raffaele il 11/6/2009 alle 22:24
Condivido quanto tu scrivi, perché mi sento PD e quando taluni, in piazza, mi (o ci) bollano come "comunisti", sorrido e replico dicendo loro che "politicamente sono ignoranti" nel senso di ignorare, abusando della parola comunista, come nel '48, ma oggi siamo dopo il 2008 e molto, nel nostro Paese è cambiato, in bene e in male. Comunque cerco il dialogo, non la rissa. Caro Lele, hai usato la parola "esiziale" quindi, non avrai difficoltà a rispondere ai ns. avversari pacatamente senza offese.
Scritto da penna42 il 11/6/2009 alle 22:52
Questa sera ho ascoltato Enrico Letta a Milano, tu non c'eri, ha ragionato come ragioni tu e anch'io. Il discorso è chiarissimo, il partito deve cambiare profondamente. Andiamo al congresso con queste idee e vedremo. Non ci sarà più lo schieramento dei DS unito e compatto come alle primarie. Se ci fosse, dopo quello che ci hanno fatto passare Veltroni e D'Alema, sarebbe un caso patologico.
Scritto da C.F. il 11/6/2009 alle 23:06
Sono d'accordo con Lele, uno dei grossi problemi del PD dalle nostre parti sono i rapporti scarsi ed episodici con la società civile. Questo almeno vale per il sindacato e per gli interessi che rappresenta, dove ho un'esperienza diretta. In questo senso forse è proprio il PD che sta diventando il ... partito di plastica.
Scritto da Sergio Moia il 11/6/2009 alle 23:08
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)