Archiviati i ballottaggi, che sono stati una iniezione di fiducia, e il referendum elettorale, che ha avuto il risultato che si meritava, il Pd è entrato nella piena fase congressuale. Entro fine luglio i candidati, a inizio ottobre il congresso, il 25 ottobre le primarie. Le date precise le conosceremo nei prossimi giorni. Una invocazione mi sento di fare in questo momento ai leader nazionali: dateci due o tre piattaforme politiche, non due o tre candidati. E lasciamo che iscritti, militanti ed elettori decidano liberamente il proprio voto, senza più richiamarli alle vecchie appartenenze di provenienza.
Due rischi vedo all’orizzonte, o meglio, sono incombenti. Il primo è la versione aggiornata dell’eterno scontro Veltroni (Franceschini) - D’Alema (Bersani). Il secondo è quello di una competizione ex Margherita - ex Ds, sia pure con qualche intreccio, soprattutto in alcune regioni e province tra cui le nostre. C’è un solo modo per scongiurare questi due pericoli: che si discuta sui contenuti, sui problemi, su come essere forza di governo e non solo il più grande partito dell’opposizione.
Di tutto questo parleremo molto sul blog, come sempre con un grande spirito di apertura e dialogo anche verso chi del Pd non fa parte.