Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/8/2009 alle 10:00

Dopo il braccio di ferro e le risse sulla governance di Expo 2015 fra città di Milano, Regione Lombardia e Governo è iniziata la fase di ripensamento riduttivo delle opere dell’Expo. Le previsioni del sindaco Letizia Moratti e del presidente Roberto Formigoni sul numero di visitatori esteri, sugli investimenti complessivi pubblici e privati, sull’enorme occupazione indotta ci sono sempre apparsi eccessivi, e qualche volta perfino stravaganti, tanto da attirarci la facile accusa di essere pessimisti. Ora però la stessa maggioranza politica berlusconiana sta ridimensionando ambizioni, progetto e budget. E lo sta facendo in un modo così drastico da meritarsi loro questa volta l’invettiva di nero pessimismo. Non bisogna essere stati convinti prodiani per sostenere la tesi che quel governo aveva sull’Expo una visione nazionale e mondiale molto più alta di quella di questo governo a presunta trazione nordista.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Dovreste fare molta attenzione agli interessi veri e legittimi dei comuni della provincia di Varese e dell'Alto milanese. Il rischio č che Milano faccia solo bottega per se stessa.
Scritto da Un assessore comunale il 1/8/2009 alle 13:43
Non c'č nessun governo nordista, ma solo un governo che vive per l'incapacitā dell'opposizione.
Scritto da Franco B. il 1/8/2009 alle 15:24
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