Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/9/2009 alle 12:24

Quando ho letto domenica 6 settembre l’articolo del Cardinale Carlo Maria Martini sul Corriere della Sera dal titolo: “La medicina e le mani di Dio. Il giudizio della persona è centrale”, ho pensato immediatamente, era fin troppo facile, che avrebbe aperto una discussione importante sul biotestamento che riapproderà a breve in Parlamento (forse domani stesso). Per questa ragione l’ho messo immediatamente sulla prima pagina del sito. Il fatto che l’articolo non fosse altro che la recensione dell’ultimo libro di Ignazio Marino, senatore del Pd ed ora anche candidato alla segreteria, non poteva che aggiungere del sale polemico.
La riflessione del Cardinal Martini è come sempre lucidissima e di grande valore. È carica di dubbi sul momento del trapasso fra vita e morte, parla del “sapiente e prudente giudizio della persona”, della responsabilità del medico che diventa autorità quando “si sviluppano in noi malattie gravi che richiedono una cura competente e prolungata”. Ripropone dunque l’interrogativo più angoscioso: di fronte all’enorme possibilità della scienza medica oggi, fino a che punto può e deve spingersi la medicina?
L’intervento di Carlo Maria Martini è un chiaro sprone a non giocare con la vita, a dare il giusto peso alla libera coscienza delle persone, al ruolo dei medici e alla loro relazione con il paziente e la famiglia. In sostanza potrebbe indurre la Camera a ripensare il progetto legislativo già passato al Senato. Per questo è iniziato subito e continua ogni giorno un fuoco di sbarramento del fronte cattolico più intransigente. Chi ha paura del Cardinal Martini?

Commenti dei lettori: 12 commenti -
Martini è un Cardinale scomodo per la chiesa ufficiale. Gli intransigenti non lo amano.
Scritto da Luisa il 14/9/2009 alle 15:01
Gente dallo spessore culturale certamente piu' piccolo di quello dimostrato da Martini su questo argomento.Gente che fa dei novelli dogmi la propria stampella esistenziale e culturale.Gente che dovrebbe rispettare maggiormente i dubbi e le paure umane (e non cavalcarle!) di fronte al "mistero" della vita e della morte.Gente che dovrebbero avere a cuore la persona per metterla al centro della azione politica.La legge in discussione marginalizza la persona nel momento piu'delicato della sua vita..
Scritto da Andrea Botta il 14/9/2009 alle 15:20
Da cattolico come te mi fa piacere che tieni viva la discussione sui temi della bioetica.
Scritto da Giancarlo il 14/9/2009 alle 15:23
Sono curioso di vedere come finirà alla Camera anche dopo l'uscita di Fini settimana scorsa. Continua nella tua riflessione.
Scritto da Il pirata il 14/9/2009 alle 15:55
Del pensiero del Cardinal Martini hanno paura solo i cattolici intransigenti. I valori sui diritti umani o sul rispetto della vita non sono monopolio esclusivo di noi cattolici. Un governo laico non può farsi intimidire dalle accuse di laicismo e la non negoziabilità dei valori. Sono questi temi impegnativi e difficili, non affrontabili come merce di scambio tra Stato e Chiesa. Il centro-destra non nasconda le sue contraddizioni dietro lo zelo verso la Chiesa.
Scritto da Ravani il 14/9/2009 alle 17:05
Ti ringrazio Adamoli per aver portato a conoscenza l'intervento del Cardinale Martini. Ancora una volta il Cardinale affronta una tematica che mette a confronto e discussione il "mistero" della vita e della morte. E' un argomento delicatissimo e non si risolve per schieramenti politici ed intransigenze.
Scritto da penna42 il 14/9/2009 alle 17:47
Lei crede che la legge uscita dal Senato possa essere migliorata? Io sono molto scettica.
Scritto da Una cittadina cattolica il 14/9/2009 alle 20:38
Il card. Martini è un'autorità che dovrebbe essere ascoltata da tutti. Però io non lo metterei in contrasto con la chiesa cosiddetta ufficiale. Questa chiesa ha tutto il diritto di manifestare le proprie idee, è la politica che deve trovare la forza di essere autonoma e laica.
Scritto da Gerardo P. il 14/9/2009 alle 20:43
Ho letto e riletto l'articolo del Card. Martini. E' un grande, non c'è dubbio. Peccato che gli anni siano passati anche per lui.
Scritto da Baroffio L. il 14/9/2009 alle 22:11
Bel titolo hai dato a questo breve articolo. E una buona impostazione per una discussione delicata. Peccato che nelle parrocchie di queste cose non si parli mai in maniera libera. Ma forse con certi parroci è meglio così.
Scritto da Ghiringhelli il 14/9/2009 alle 22:17
han già chiamato Feltri dopo l'esperienza maturata con Boffo, l'ottimo lavoro che facendo sull'affare Fini, potrà dedicarsi a questo nuovo colpo...il Cardinal Martini. Ha un dossier a luci rosse del conclave dove si elesse Papa Ratzinger.
Scritto da ema il 15/9/2009 alle 09:03
Condivido pienamente la sua riflessione.Anche il CARD.TETTAMANZI,docente di teologia morale,interrogato circa E.Englaro, rispose: in questo momento ogni valutazione e decisione spetta in coscienza ai medici e alla famiglia. Ripreso da TG trovasi in archivio RAI. Puoi TROVARE rigorosa argomentazione IN SITO http//xoomer.virgilio.it/validita E anche art. di G.Trentin, sac.docente e pres.pontificia fac.teol.morale PD in settimanale diocesano La Voce dei Berici di VI 8/3/2009.
Scritto da stefano sabbioni il 23/9/2009 alle 11:14
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)