Il cosiddetto piano casa approvato in Lombardia nel mese di luglio sta entrando nel vivo della sua attuazione in sede locale (legge 13 sul rilancio edilizio). È una normativa importante che coinvolge potenzialmente una moltitudine di edifici, soprattutto case uni e bi-familiari. I comuni debbono decidere entro metà ottobre quali parti del territorio eventualmente escludere dall’applicazione delle deroghe che saranno valide per diciotto mesi. Si sta correndo un doppio rischio ideologico, quello di applicarle dappertutto in nome della libertà del privato; oppure quello di estendere al massimo il divieto della loro utilizzazione. Credo che il metodo migliore e più rispondente alle esigenze delle famiglie nel rispetto dell’ambiente e delle linee architettoniche sia quello di fare un esame coscienzioso delle potenzialità del proprio territorio. L’obiettivo deve essere quello di evitare gli scempi della legge sui sottotetti che sono del tutto evidenti in molte parti della Lombardia. Per favorire la conoscenza del dibattito avvenuto in Regione, conclusosi col voto contrario del Pd, ho messo sul sito, come chiestomi da molti, l’ intervento che ho tenuto nel Consiglio regionale.