Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/10/2009 alle 10:17

Torno ancora una volta sul tema delle donne e delle rappresentanza femminile nelle istituzioni. Lo spunto, questa volta, è arrivato dalla sentenza del Tar pugliese sulla giunta provinciale di Taranto da rieleggere perché senza la presenza di donne. Sull’argomento ho scritto un articolo pubblicato sulla Prealpina di ieri che potete trovare sul sito (il titolo è del giornale).
Pochi giorni dopo la sentenza, in base alle regole dello Statuto provinciale, la giunta ha nominato assessore una donna. Ha ragione chi dice che la presenza femminile nelle istituzioni non si risolve con una sentenza, ma richiede una vera rivoluzione culturale. Le regole però aiutano. Prendiamo il caso della Lombardia dove in Giunta attualmente non ci sono donne. Grazie al nuovo Statuto regionale, se Formigoni costituisse oggi il suo governo la composizione sarebbe diversa. Ma non basta. Adesso è necessaria la nuova legge elettorale che dovrebbe garantire un più giusto equilibrio di uomini e donne. Rinviarla alle calende greche per le tensioni Formigoni-Lega sarebbe un errore imperdonabile. Il prezzo che si paga è anche lo spreco di energie, intelligenze e buon senso dell’universo femminile.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
Ho la brutta sensazione che le donne non siano molto interessate ad entrare nelle istituzioni.
Scritto da Una cittadina cattolica il 1/10/2009 alle 11:32
Sig Adamoli le devo dire ancora una volta che Lei e la sinistra che proclama siete tornati indietro di almeno 10anni. Si deve rassegnare e faccia come Penati faccia la sua ultima soparata e poi...lasci fare agli altri. Le donne in politica devono essere votate non promosse senza meriti...non cambiate più
Scritto da Walter M. il 1/10/2009 alle 11:45
Condivido. Anche nel nuovo statuto in riferimento all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale si è preferito un tiepido "di norma" a proposito della rappresentaza di entrambi i generi ad un vicolo più assoluto per rispetto verso le donne stesse. Ma a quel punto la responsabilità si riversa oltre che sugli elettori sugli stessi Partiti e alla loro considerazione delle donne: risorse, alla pari, icone, ma anche starlette, figurine.. nel nostro panorama politico c'è l'imbarazzo della scelta.
Scritto da Nicola Lombardo il 1/10/2009 alle 12:26
Ma questo signor Walter M. sa almeno leggere ? Chi ha mai detto che le donne devono essere promosse senza meriti ? Prego, non confondiamo Giuseppe Adamoli con Berlusconi.
Scritto da Ambrogio V. il 1/10/2009 alle 13:09
Ma questo signor Walter M. sa almeno leggere ? Chi ha mai detto che le donne devono essere promosse senza meriti ? Prego, non confondiamo Giuseppe Adamoli con Berlusconi.
Scritto da Ambrogio V. il 1/10/2009 alle 13:09
Walter M., mi dispiace ma non hai capito niente. La legge elettorale che il PD propone vuole che le donne siano votate come gli uomini ma equamente presenti nelle liste dei candidati.
Scritto da Francesca P. il 1/10/2009 alle 14:12
Non c'è dubbio. Le donne sono rappresentate in modo insufficiente nella politica e nelle istituzioni. Le leggi possono aiutare molto.
Scritto da Banfi R. il 1/10/2009 alle 14:20
Mi pare una proposta corretta e seria. Sono un pò maschilista però più donne in regione sono un fatto di buon senso.
Scritto da Lucianone il 1/10/2009 alle 15:57
Si parla ancora di donne come se fossimo una categoria a parte come i non vedenti, i non udenti....noi cosa siamo? Diversamente maschi, perché è quello l'unico riferimento. Siamo tagliate fuori, siamo derise, se non manteniamo un atteggiamento feroce, non abbiamo scampo. Il modello femminile vincente è quello della ministra Carfagna. Non mi rappresenta e non rappresenta la maggior parte delle femmine pensanti. Perché il PD non dà il buon esempio una volta tanto?? Perché non candida la Turco al posto di BersaniFranceschini?? Alla cittadina cattolica rispondo: ha ragione, non siamo interessate perché le istituzioni sono fondamentalmente sessiste, ma facciamo questa legge una volta per tutte, vedrà che saranno costretti a cercarci e a lasciarci parlare e, un giorno o l’altro, saremo in maggioranza.
Scritto da signoraoscura il 4/10/2009 alle 19:00
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