Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/10/2009 alle 10:40

Ho messo sul sito un'intervista che mi ha fatto Federico Bianchessi sulla Prealpina di ieri (domenica) dal titolo "Pd più al centro, l'uomo giusto è Bersani". La domanda che spesso mi sento rivolgere dai giornalisti è perché mai appoggio Pierluigi Bersani anziché Dario Franceschini post Dc come me. La mia risposta è semplice, ed è la stessa ragione per la quale è nato il Pd. Se avessimo voluto restare fedeli alle nostre storie passate sarebbe stato meglio imboccare la strada più diritta e comoda di federare i due partiti. E tutti coloro, sono tanti, che non erano mai stati né con l'uno né con l'altro e che rappresentano una speranza del Pd? E la promessa di pensare non agli interessi di parte, ma ad un'Italia migliore con la fusione delle diverse culture riformiste?
In realtà le persone che hanno scelto di scommettere sul futuro sono la maggioranza a sostegno di tutte e tre le mozioni. Una forza politica non è soltanto pensiero, strategia, gruppo dirigente. Ma è una vera e propria storia che si sviluppa pur tra mille difficoltà e incomprensioni. Non volevo la federazione prima e non la voglio adesso cammuffata nelle correnti sempre uguali a se stesse. Se non è vero che il Pd non è mai nato, è però vero che ha bisogno di crescere moltissimo. La svolta decisiva può essere data da questo congresso e da queste primarie. Altrimenti torneranno le divisioni anche se i partiti non saranno più gli stessi di prima. È un lusso che la democrazia italiana farebbe bene a non permettersi.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 27 commenti -
"Care democratiche, cari democratici, compagni, amici"; questo è l'incipit del discorso di Bersani. Basta questo inizio per farci capire che non ci siamo: due anni fa ci bastava dirci democratici, ora no. Siamo, anzi siete, ancora nel 2009 a chiamarvi "compagni". Segno che non ci si riesce a staccare dal passato, neanche con le parole, figurarsi con i fatti. Semplicemente patetico. E Berlusconi ringrazia.
Scritto da Larpi il 12/10/2009 alle 11:27
io credo che il discorso di ieri di Franceschini, che potrebbe sembrare un comizio ma ha al suo interno una forza e anche delle proposte, debba far riflettere su chi votare alle primarie. Ora sono ancora più indeciso.
Scritto da ema il 12/10/2009 alle 11:32
Franceschini ieri ha fatto il Veltroni di due anni fà. Per questo io condivido l'analisi di Adamoli che forse avrà un appeal meno forte ma che alla lunga produrrà maggiori effetti.
Scritto da ale il 12/10/2009 alle 12:34
In sostanza se capisco bene tu hai scelto Bersani perchè è più pragmatico e meno ideologico di Franceschini. Sono d'accordo anch'io.
Scritto da Renato C. il 12/10/2009 alle 13:54
Larpi, lascia stare come Bersani si rivolge all'assemblea e senti cosa dicono artigiani e piccoli industriali. Loro sono per Bersani anche se non sono mai stati "compagni".
Scritto da Colombo A. il 12/10/2009 alle 14:05
Per quanto possa sembrare strano concordo col fatto che Bersani è più in grado di parlare al centro che Franceschini che è più rigido e movimentista. Assomiglia più a Di Pietro che agli elettori moderati.
Scritto da Michele S. il 12/10/2009 alle 14:15
Voterò Bersani che promette un partito da combattimento. Combattere: con chi e per cosa? Un obiettivo: Montezemolo, maggio 2007, affermò che il costo della politica in Italia è pari a quello di Francia Spagna Gran Bretagna Germania messi insieme. I partiti italiani ci costano 200 milioni, contro 73 in Francia. Non fu smentito. Non sarebbe il decisivo "buon combattimento"? ulderico monti u.monti@tele2.it
Scritto da ulderico monti il 12/10/2009 alle 15:06
Caro Giuseppe ho letto la tua intervista. Devo essere sincero. Dici cose ampiamente condivisibili. E sono per lo più le proposte di Franceschini. Bersani, che tu vedi come uomo dialogante con il centro ha una idea di "centro trattino sinistra" che io trovo diversa e distante da quella realizzata col PD. Ieri, poi, ha parlato di, "riaprire il cantiere dell'Ulivo,..di alleanze democratiche e progressiste".Ma noi non eravamo tutti per un PD capace di andare oltre e sfidare anche al centro Berlusconi?
Scritto da roberto molinari il 12/10/2009 alle 15:12
Bersani ha fatto un discorso da candidato premier, Franceschini , cui si devono riconoscere meriti nella lunga fase di passaggio che sta per concludersi, un comizio puntuto e spumeggiante. Credo che il PD debba recuperare, nel prossimo futuro, un rapporto con ceti produttivi e forze moderate, un compito difficile che richiede autorevolezza ma anche immagine. Bersani sembra possedere queste qualità. In ogni caso, se vincesse, riceverebbe dalle primarie un mandato non una cambiale in bianco
Scritto da cesare chiericati il 12/10/2009 alle 15:47
Sei vispo e sveglio come sei sempre stato. Te ne dò atto molto volentieri ma, te l'ho già detto un'altra volta, stai gettanto il cuore oltre l'ostacolo. Ne vale la pena per un partito così?
Scritto da Bossi C. il 12/10/2009 alle 16:10
Anche il discorso di ieri di Franceschini mi ha confermato che non può essere lui il Segretario nuovo.Con lui le divisioni interne sarebero ancora più nette e le vecchie appartenenze ancora più marcate;raffigurare poi D'Alema come uomo nero da eliminare è un grossolano errore,vista la sua storia e il suo carisma.Purtroppo,ed è una scoperta negativa evidenziatasi in quest'ultimo periodo,mancano al nostro Dario il senso dell'unità e dell'umiltà.Bersani è fatto di un'altra pasta!
Scritto da Raffa il 12/10/2009 alle 16:15
Chi parla di più ed è più convincente con artigiani, piccoli industriali, professionisti? Questo per me è il centro da conquistare. Credo che sia Bersani. Mentre Franceschini parla politichese.
Scritto da Canziani il 12/10/2009 alle 16:16
Caro Roberto, al Pd con trattino o senza dedicherò un breve post domani o dopo. Ti voglio dire subito però che l’immagine di un Bersani abbarbicato alla sinistra che si contenta di allearsi con il centro, grande o piccolo che sia, non mi convince. Altrimenti non lo appoggerei. Parlando con persone che lavorano e producono, e sono senza partito, ho anzi l’impressione che lo ritengano il più capace di capire e dare una risposta ai loro problemi. Detto fuori dai denti sai che cosa mi preoccupa di più non tanto di Bersani, quanto di una parte dei suoi sostenitori? Il modo piuttosto chiuso di intendere e fare partito e il rapporto stretto con una parte conservatrice della Cgil. Sono questi i limiti di cui Bersani può liberarci. Se non lui, che viene da li, chi altro in questa fase politica? Non è lisciando il pelo ai protestatari e ai girotondisti che risolviamo i nostri problemi. Se mi sbaglio, lo riconoscerò apertamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/10/2009 alle 16:58
Caro Giuseppe, personalmente ritengo Bersani un ottimo candidato alla Presidenza del Consiglio. Sono da sempre convinto che chi fa il segretario di partito non deve essere il candidato Premier. Ma Bersani che ha fatto tutte le primarie tra gli iscritti parlando di partito di “ sinistra, liberale e democratico” di “partito del lavoro”, di “potrei candidarmi ad essere segretario solo di un partito di sinistra” non ha forse lisciato il pelo proprio a quel mondo “conservatore” cui tu giustamente fai riferimento? Io credo che chi fa il segretario di partito deve rappresentare tutti e dialogare con tutti. E il miglior interlocutore è sempre chi non proviene dallo stesso mondo…
Scritto da roberto molinari il 12/10/2009 alle 17:34
Aspetto il tuo post sul PD con e senza trattino. Intanto ti confesso che dopo un periodo di grande incertezza ho optato per Bersani. Ero perfino incerto se andare a votare o no ma ho deciso che ci andrò.
Scritto da Luigino il 12/10/2009 alle 20:23
Anch'io, leggendo l'intervista alla Prealpina, ho fatto le stesse considerazioni di Roberto Molinari. E proprio l'incipit giustamente citato da Larpi (quel "compagni") mi conferma che Bersani strizzi l'occhio a certa nostalgia del partito (il partito per antonomasia), che punti a recuperare voti a sinistra tra i delusi più che a sfondare al centro. Dico questo, sia chiaro, da elettore della sinistra-sinistra.
Scritto da eleuterio il 12/10/2009 alle 20:45
Franceschini lo vedo troppo aggressivo e polemico. Un segretario dev'essere uno che cerca di includere tutti su una linea chiara. La polemica feroce contro D'Alema è assurda. Lo dico io che non ho mai avuto a che fare col PCI e coi DS.
Scritto da Lucky il 12/10/2009 alle 21:06
Condivido la tua intervista. Il succo è che Bersani sa mettersi bene in contatto con gli interessi (la pancia) della gente comune che non ha un'idea politica precisa. Credo che sia vero. Franceschini la smetta di fare il polemico con tutti.
Scritto da Valceresio il 12/10/2009 alle 21:13
Cosa me ne frega se Bersani dice "compagni". Voglio sapere che cosa propone per noi artigiani. E' lunico, forse con Letta, che negli anni scorsi ci ha ascoltato a Milano e dintorni.
Scritto da Un artigiano di Legnano il 12/10/2009 alle 21:38
Uno che può fare il presidente del Consiglio non è in grado di fare il segretario del PD? Succede così in tutto il mondo, siamo seri. Vai avanti Adamoli.
Scritto da Giorgio F. il 12/10/2009 alle 22:03
Uno che ha parlato come Franceschini domenica non può fare il segretario. Non è più il mio neanche in queste due ultime settimane. Adamoli dice giustamente di cominciare una storia nuova. Con Franceschini? Neanche per sogno.
Scritto da Giustino il 12/10/2009 alle 22:07
Con un ex DC come te vado d'accordo. Con Franceschini no. Può andare al diavolo. Assomiglia troppo a Di Pietro.
Scritto da Bernasconi G. il 12/10/2009 alle 22:11
Rispetto a Franceschini Bersani è sicuramente uomo di centro. Il primo è ideologico, fazioso, settario, il contrario di un moderato e noi abbiamo bisogno di moderazione.
Scritto da Baroffio Loredana il 12/10/2009 alle 23:00
Caro Giuseppe è qualche giorno che non leggo il tuo blog, riapro oggi e zac un post sul congresso. Due conferme: la tua posizione per Bersani e l'assoluta assenza del terzo uomo. Marino in provincia di Varese ha raccolto un discreto risultato, non merita nemmeno una menzione? Ha conquistato un elettorato di nicchia ma se come dice Barsani le scelte le fanno gli iscritti, oltre duecento di questi hanno scelto il TERZO UOMO? cosa vorrà mai dire?
Scritto da Alessandro Z il 13/10/2009 alle 08:30
Qualche volta si tratta la candidatura di Marino come quella di un carneade. Il problema è che gli altri candidati personificano due ben distinte posizioni e prospettive (poi molti le leggono unicamente con gli occhi del passato, ma tant'è). Il Sen. Marino entra in gioco quando si parla di rinnovamento della classe dirigente e di pensionamento di "pensatori" vetusti (non anagraficamente parlando), certamente c'è dell'altro ma credo che i tagliatori di teste stanno lì ed è poco.
Scritto da Spartacus il 13/10/2009 alle 09:46
Caro Alessandro, hai ragione nel rilevare che non parlo di Marino, che peraltro stimo. La ragione è che fin dall'inizio mi sono impegnato a spiegare la mia scelta che sarebbe stata fra Bersani e Franceschini. Il mio blog non è il sito del partito, che avrebbe doveri ben diversi, è un viaggio personale nella politica e nella società nel quale do conto dei miei sentimenti e del mio pensiero. Per Marino ho pubbblicato la prefazione del Card. Martini al suo libro che ha avuto moltissimi lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/10/2009 alle 10:04
Se si vuole costruitre una storia nuova serve uno che ha voglia di unire. Franceschini dimostra solo di voler rompere. E' un tagliatore di teste che starebbe bene con Di Pietro. Ha perso milioni di voti. E' colpa degli altri? Lui era prima il vice di Veltroni e poi il capo. E allora?
Scritto da Volontè C. il 13/10/2009 alle 10:15
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