Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/10/2009 alle 10:22

Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato ieri unitariamente una riunione con invito rivolto a tutti i parlamentari e consiglieri regionali eletti in provincia di Varese (foto di Varesenews). Eravamo presenti soltanto in tre, tutti del Pd. Oltre a me, il collega Tosi e l’onorevole Marantelli. Il senatore Rossi era assente giustificato. È la prima volta che mi capita un episodio di questo tipo rispetto ad un incontro nel quale si parlava delle proposte per affrontare la crisi economica nel territorio provinciale. Mi limito a dire che le forze sindacali meritano rispetto e che i lavoratori hanno diritto ad avere risposte discusse con i loro rappresentati.
In provincia di Varese sono circa 1.450 le aziende, in particolare piccole e medie, coinvolte nella cassa integrazione (Cig). I dati dei sindacati , messi nero su bianco in un loro documento, parlano di 30mila lavoratori in difficoltà di cui 18mila in Cig ordinaria, 5mila in Cig straordinaria e 7mila in deroga, mentre i lavoratori in mobilità ad agosto erano quasi 6mila. Sono numeri impressionanti e la richiesta sindacale di allungare la Cig ordinaria oltre alle 52 settimane attuali è del tutto motivata. I sindacati peraltro hanno presentato proposte serie per la riduzione tenporanea in determinati casi dell’orario di lavoro, per i part time e i per contratti di solidarietà.
Credo che tutti noi che lavoriamo nelle istituzioni dobbiamo avere un atteggiamento di grande apertura e cooperazione per risolvere questi problemi.

Commenti dei lettori: 8 commenti -
Chissà perché...bisogna rifletter fino ad ora hanno fatto quello che volevano ....ora è finita dovranno fare quello che chiedono gli operai, non giochiamo con i Cig, i Part time ecc..la situazione è seria non è aumentando la cassa che si risolve i problemi, non è con tutto questo che la aziende tengono aperto, e poi può incrementare il lavoro in nero. I Sindacalisti non devono fare Più politica devono fare solo il loro mestiere, magari cresce l'erba intorno
Scritto da Ferruccio il 27/10/2009 alle 11:20
Caro Giuseppe il fatto non mi sorprende...la maggioranza non ha una posizione su cosa fare(taglio IRAP o altro)..quindi nessuno mette la faccia e prende impegni a livello locale che non può mantenere...la situazione è drammatica ed il governo non ha risposto con politiche nemmeno sufficienti...alla fine delle 52 settimane di quei 30.000 ad occhio in media dal 20 al 50% perderà il posto di lavoro...speriamo che qualcuno rinsavisca...
Scritto da Gianmarco Calella il 27/10/2009 alle 11:33
Il governo ormai è allo sbando: si sono resi conto di non aver saputo fronteggiare la crisi. Si sono accorti che la strategia di Tremonti ci sta portando allo sfascio: per questo ne hanno chiesto la testa al loro padrone. Ovvio, quindi, che disertano gli incontri dove si trovano di fronte le richieste della massa dei lavoratori: cosa mai potrebbero rispondergli? Tra poco non si presenteranno nemmeno ai convegni degli industriali. Stanno preparando il fugone...
Scritto da Adriano il 27/10/2009 alle 12:01
Ha ragione Ferruccio. I sindacati facciano il sindacato e non politica. E i politici ascoltino i sindacati e tutti insieme si tenga conto del Bene sociale generale. E' il sentire della gente qualsiasi. Certo può sembrare banale sostenere questi concetti, ma è quanto si avverte fra la gente, che poi siamo tutti noi.
Scritto da Carlo e gli amici al bar il 27/10/2009 alle 12:07
E' ormai evidente che il Governo ha fallito nell'affrontare la crisi, per cui nessuno si fa vedere. però credo che la latitanza generalizzata sia legata anche al fatto che negli ultimi anni gli accordi si facevano solo a livello romano e che per un pò si è vagheggiato di un sindacato che superasse il proprio ruolo andando ad occuparsi di mooolto altro. e qui hanno sbagliato in molti! Ora è il momento in cui devono tornare a confrontarsi duramente è c'è un po' di sbandamento. bentornati!
Scritto da Spartacus il 27/10/2009 alle 13:13
I sindacati hanno perso parte della loro credibilità ma, come tu dici, meritano rispetto. I partiti che non partecipano a questi incontri hanno sempre torto.
Scritto da Valceresio il 27/10/2009 alle 16:32
I sindacati devono fare autocritica. Ne hanno combinate troppe e adesso ne pagano le conseguenze.
Scritto da Conti M. il 27/10/2009 alle 17:23
Non capisco molto ma se deputati e consiglieri regionali non si presentano per discutere di questi problemi hanno torto marcio.
Scritto da Fiorella il 27/10/2009 alle 20:19
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