Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/11/2009 alle 15:40

Quanto tempo sprecato! In questi giorni si sta rilanciando per l’ennesima volta il dibattito sulla riforma costituzionale che investe il Parlamento e il Governo, cioè il cuore della Repubblica. Fine del bicameralismo perfetto, riduzione forte del numero dei deputati, Senato delle Regioni, premier con il potere di nomina e revoca dei ministri. Sono proposte che ascoltiamo da anni. Niente di nuovo sotto il sole, dunque. La novità è che da quasi tutte le parti politiche si fa sempre più spesso riferimento alla “bozza Violante” approvata dalla competente Commissione della Camera nella scorsa legislatura. Anche la maggioranza dice di sì, aggiungendo ovviamente che prima viene però lo scudo giudiziario per il premier.
Se la perdita di tempo sulle questioni essenziali della vita delle istituzioni fosse un crimine, saremmo tutti (politici e partiti) sotto processo. Ma le richieste di condanna sarebbero molto diverse.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 11 commenti -
Passeranno anni e anni prima che si realizzi questa riforma che è di grande buon senso.
Scritto da Giova il 25/11/2009 alle 17:06
Se mi ricordo bene tu avevi fatto dei rilievi critici alla bozza Violante per quanto riguarda il Senato delle regioni. E' vero? Ti avevo sentito a Milano in un convegno organizzato, credo, dalla CGIL.
Scritto da Bodini Alfio il 25/11/2009 alle 17:25
Riduzione dei parlamentari? E' come la riforma della legge elettorale per riconsegnare ai cittadini la scelta dei loro rappresentanti. Non ti illudere. Manteniamo le preferenze almeno a livello regionale.
Scritto da Pietro il 25/11/2009 alle 17:44
Un certo scetticismo è giustificato. Però io non perdo la fiducia che prima o poi, speriamo prima che poi, le riforme si facciano.
Scritto da Carli Lorena il 25/11/2009 alle 20:17
Ho fiducia nel Presidente Napolitano. La sua insistenza e moral-suasion alla fine avranno la meglio.
Scritto da Una cittadina cattolica il 25/11/2009 alle 20:21
Le condanne sarebbero diverse ma riguarderebbero tutti. Credo che sia così. Le occasioni perse dall'Ulivo sono state importanti. D'ora in poi non si può più sbagliare.
Scritto da Corti M. il 25/11/2009 alle 21:05
Ho letto sul Corriere della sera che ci sono circa 100 parlamentari con doppio incarico. E' un fatto grave. In Lombardia com'è la situazione?
Scritto da G. Magli il 25/11/2009 alle 21:47
Non credo che si possano fare le riforme con Berlusconi al governo. A meno che non si paghi il prezzo della giustizia come vuole lui.
Scritto da Albertone da Giussano il 25/11/2009 alle 23:25
Sig. Adamoli , guardi che non c'è scritto da nessuna parte che la maggioranza "prima viene però lo scudo giudiziario per il premier" qui si mente sapendo di mentire. La demagogia non paga più si perderanno altri voti con questo sistema del no perché lo chiede la destra e Berlusconi, le garantisco che molti che votavano il Pd se non vedono un cambiamento di rotta non lo voteranno più, meditiamo signori è peccato perdere l'elettorato solo per un no a tutti ci costi
Scritto da Ferruccio il 26/11/2009 alle 09:59
Curioso ciò che dice Ferruccio. Lo sanno anche i sassi che la prima cosa per Berlusconi e i suoi è la necessità di evitare i processi. Il PD non dice solo dei no. E' cambiata la linea negli ultimi tempi ma non si può sottostare ai desideri del premier.
Scritto da Roby il 26/11/2009 alle 12:13
Per uno di sinistra-sinistra sentire i discorsi sulle riforme da fare con questa destra è un colpo allo stomaco. Vi state illudendo per l'ennesima volta e raccoglierete gli stessi frutti che ha raccolto D'Alema con la famosa bicamerale.
Scritto da Ambrogio il 26/11/2009 alle 12:17
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