Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/12/2009 alle 10:46

Sulla rete, in questi giorni, se ne leggono di tutti i colori. Violenza e intolleranza si mescolano con ironia e commenti critici sensati. Mi pare evidente che gli insulti e l’odio non sono a senso unico. Se leggiamo “O mia bela madunina, che te tiro de lontan”, vediamo anche “Vorrei lavarmi i piedi con il sangue dei comunisti”.
È possibile mettere un freno a questa forsennata contrapposizione senza concedere nulla ad una volontà repressiva che sarebbe del tutto inaccetabile? È chiaro che non bisogna, da una parte, imbavagliare la rete e, dall’altra, consentire l’istigazione e l’ apologia di reato. Il passaggio è molto stretto, impervio e rischioso. Mi auguro solo che un eventuale provvedimento non sia proposto e blindato dal governo, ma veda la partecipazione aperta di tutte le forze politiche. Soprattutto del Pd che sta mostrando, anche in queste drammatiche circostanze, un grande senso di responsabilità.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Quanto tempo per rispondere? La risposta è no! Ritengo che la rete, liberata dal vincolo militare, abbia sviluppato una forza primigenia, c'è il bene e il male, ma così è. Mi permetto di dire che già ora la rete non è "libera", vincoli e controlli esistono e sono puntigliosamente applicati. Aggiungerne altri? Così non si potrà più sacramentare liberamente? vabbé facciano pure, troveremo qualche altro modo per esprimere gli animal instinct, che comunque albergano in ognuno di noi.
Scritto da Spartacus il 15/12/2009 alle 11:03
Caro Spartacus, il post è molto giusto. Inammissibile qualsiasi tentazione di repressione e censura, ma un forte richiamo a non esondare nella violenza è giustificatissimo. Non sfugge a nessuno che il premier ha guadagnato consensi da questa situazione.
Scritto da Marilena M. il 15/12/2009 alle 11:19
E' certamente un passaggio difficile e controverso ma qualcosa forse bisogna fare. Non so come e stando poi ben lontano da un sentimento di censura preventiva.
Scritto da Conti M. il 15/12/2009 alle 11:23
La Rete è organica al sistema. Su di essa il sistema esercita un controllo diretto e continuo in virtù delle inevitabili "tracce" che gli utenti disseminano. La Rete è una bolgia ordinata, un magma freddo: non fa danni materiali, non uccide nessuno. Questa dittatura dolce che qualcuno si ostina ancora a chiamare democrazia ha promosso questo agone in cui incanalare dissensi e frustrazioni perché, checchè se ne dica, ferisce più la guglia di un piccolo Duomo che non la lingua.
Scritto da Filippo Valmaggia il 15/12/2009 alle 12:15
Noto che i fatti di domenica si stanno risolvendo in un rafforzamento mediatico di Berlusconi. Era inevitabile ma tutto questo è amaro. Dimostra che la contestazione giusta al premier deve essere tenuta nell'ambito proprio della politica.
Scritto da Dioscuro il 15/12/2009 alle 12:19
Io sono invece del parere che feriscono anche le parole e possono essere ferite profonde. Dopodiche ha paura delle censure e spero che la libertà di espressione non sia compromessa.
Scritto da Sofia il 15/12/2009 alle 13:06
Ho sentito il ministro Gelmini ieri sera e perciò temo che il governo abbia in mente qualcosa di pericoloso approfittando dell'aggressione a Berlusconi. Bisogna vigilare con grande attenzione.
Scritto da Giustino il 15/12/2009 alle 13:09
Che il PD stia dimosrando un grande senso di responsabilità mi sembra indiscutibile. Che questo serva a fare insieme le riforme costituzionali spero che sia vero, ma mi pare difficile.
Scritto da Canziani il 15/12/2009 alle 15:38
Un mio amico su facebook "nemmeno stavolta l'hanno fatto fuori...." dopo numerosi interventi tra chi rideva, si indignava, la prendeva sul serissimo e chi diceva che fb è come un bar dove si può anche essere grevi e leggeri allo stesso tempo il mio amico a chiuso la discussione così "veramente era riferito a Ferrara che non è stato esonerato nemmeno stavolta dalla Juve..."
Scritto da ale il 15/12/2009 alle 15:49
Mi limito a suggerire la lettura dell'editoriale di Gianantonio Stella, "il lato oscuro della rete" sul sito del Corsera, uno dei pochi giornalisti di primo piano che pensa in proprio senza strizzatine d'occhio a questo o a quello schieramento. Quanto ai toni da abbassare un mirabile esempio è venuto oggi dall'ineffabile Cicchito, per fortuna Fini ha certificato le difficoltà della maggioranza giunta all'ennesima ridicola "fiducia" posta sulla finanziaria 2010
Scritto da cesare chiericati il 15/12/2009 alle 15:53
@ Sofia. L'olocausto è un marchio commerciale. Grazie a una propaganda mirata, diffusa e martellante, i giudei si sono avvantaggiati economicamente e sono assurti a vittime sacrificali per istillare sensi di colpa e accreditarsi presso la comunità internazionale. Le menzogne sul presunto genocidio hanno un altro scopo: demonizzare il nemico vinto e bloccare qualunque tentativo politico che anche solo lontanamente rievochi i nazionalismi sociali, nemici del giudaismo. Sofia, in nome della libertà di espressione, lei condivide che si pubblichino tesi revisioniste? In tali affermazioni non vi è traccia di istigazione alla violenza. Quindi, Sofia, accetta che postulati considerati aberranti trovino cittadinanza sulla Rete e altrove? Oppure opera dei distinguo: questo sì, questo no.
Scritto da Filippo Valmaggia il 15/12/2009 alle 15:59
@ Filippo Valmaggia. Sofia, se lo riterrà, risponderà per parte sua. Quanto a me, ci tengo a sottolineare che l’olocausto è stato un enorme genocidio perpetrato da una ideologia malata ed estremista che fortunatamente ha conosciuto una sconfitta militare e storica definitiva. Che poi le tesi revisioniste, aberranti in sé, possano essere pubblicate sulla rete, è una libertà insita nella democrazia conquistata contro il nazifascismo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/12/2009 alle 16:20
Condivido totalmente la risposta di Adamoli a Valmaggia.
Scritto da Giorgio il 15/12/2009 alle 16:41
Mi unisco alle tue considerazioni doverose sull'olocausto. Sono poi contrario alle censure su internet ma qualche freno forse è necessario.
Scritto da Marco il 15/12/2009 alle 21:32
Ti ringrazio per la tua risposta al commento di Valmaggia. Sono un giovane che vuole essere aiutato a ricordare.
Scritto da Un ciellino Varese il 15/12/2009 alle 21:37
Sto seguendo Ballarò. Ho la sensazione che approfitteranno di quel che è successo per un giro di vite che non mi piace.
Scritto da Baroffio Luigi il 15/12/2009 alle 22:15
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)