Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/1/2010 alle 09:20

“Perché hai scelto una citazione di Luigi Einaudi per gli auguri di Natale e del nuovo anno?”, mi hanno chiesto in tanti. La ragione è molto semplice. È stato un Capo dello Stato (1948-1955) che ha interpretato in modo magistrale la funzione di arbitro degli equilibri costituzionali difendendone valori e principi con altissimo rigore in un tempo difficilissimo per la nostra democrazia. Ed è stato un grande liberale sotto il profilo culturale, politico ed economico, molto più aperto al progresso delle classi popolari di quanto non sarà, qualche decennio dopo, un altro importante leader liberale come Giovanni Malagodi.
L’Italia avrebbe bisogno di una forza autenticamente liberale e progressista. Il PDL afferma di esserlo, ma in realtà è percorso da orientamenti che vanno in direzione diversa se non opposta. Sul versante del centrosinistra lo stesso PD è lontano da una identità di socialismo liberale.
Quanto alla citazione: «Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l’unanimità dei consensi», l’ho preferita a tante altre perché detesto il conformismo che è purtroppo un carattere insito nei partiti italiani. E quando non abbiamo il conformismo conosciamo la conflittualità spesso personalistica. Per parlare di noi, abbiamo attraversato sia il conformismo che la conflittualità rispettivamente nella prima e nella seconda parte della breve stagione veltroniana. O tutti d’accordo oppure gli uni contro gli altri. Il percorso indicato dalla citazione di Einaudi è quello virtuoso che tutti dovremmo seguire con serietà e sobrietà.

Commenti dei lettori: 12 commenti -
Caro Adamoli, bentornato in mezzo alla gente... Una riflessione, se permetti, in margine alle tue considerazioni del post odierno, che richiama tutti a valori oggettivi di imparzialità e democrazia autentica: ci sa tanto che "gente come te", in qualsiasi formazione politica possa militare, si ritrovi in una casa piccola, stretta... I valori che proponi e propugni sono di altissima valenza ideale!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/1/2010 alle 11:09
Pur essendo un "vecchio comunista", come direbbe Berlusconi, apprezzo quello che dici nel post. Non credo che Bersani sia lontano dalle tue idee.
Scritto da Natalino il 7/1/2010 alle 11:31
Hanno ragione Legnanesi e Bustocchi. Nel tuo partito credo che tu sia in stretta minoranza. Altrimenti voterei anch'io PD.
Scritto da Elettore incerto il 7/1/2010 alle 11:35
In ogni partito ci si deve sentire alla strette specialmente se andiamo verso grandi formazioni post ideologiche, dove le differenze possono essere anche marcate. Per questo poi si deve scegliere persone come Adamoli.
Scritto da ale il 7/1/2010 alle 12:33
@ Elettore incerto. Stretta minoranza, di sicuro. Ma il fatto è che persone che propongono e sanno vivere coerentemente onestà intellettuale, valore raro, sono sempre emarginate; ad essere "strette" non sono quelle persone, che sono minoranza, ma appunto le case di appartenenza. Non solo in politica.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/1/2010 alle 12:33
Sono troppo giovane per aver sentito commenti diretti su Luigi Einaudi. Per quanto ne ho studiato recentemente all'università (facoltà di economia) mi ero fatto la stessa idea che Adamoli ha messo in luce.
Scritto da Pietro il 7/1/2010 alle 13:15
Caro elettore incerto, Ale ha ragione. Prova a riflettere sulle differenze fra Einaudi e Berlusconi e forse sarai meno indeciso su chi votare.
Scritto da Lucky il 7/1/2010 alle 15:04
Chi lo dice che l'identità del PD debba essere quella del socialismo liberale?
Scritto da Baroffio M. il 7/1/2010 alle 15:45
@ baroffio bè, tra tutte le ideologie prodotte a sinistra, tutto sommato è la migliore : libertà di scelta dell'individuo, libertà di impresa, epperò solidarietà, progresso per chi sta sotto,stato sociale, laicità dello stato ma massima tolleranza religiosa...insomma, si potrà dire che rischia di essere una serie di pii desideri, ma chi ci starebbe male in un paese così ?
Scritto da marco il 7/1/2010 alle 18:54
Bravo Marco, condivido tutto. Forse è ancora un pio desiderio ma è anche un obiettivo che mi piacerebbe fosse raggiunto.
Scritto da Tombolini Augusto il 7/1/2010 alle 21:52
@ Marco. Grandi condivisibili idealità, quelle da te espresse. Che sembrano prerogativa dei programmi politici di tutti (o quasi). La realtà è poi quella che passa dalla bella teoria alla vita sociale pratica, dove si realizza, o meno, la coerenza. Della serie: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Ecco perchè la grande onda dell'opinione pubblica che cambia voto e partiti... e noi siamo parte di essa. Che si esprima allora coerenza, ci si rende credibili.
Scritto da Rosella e Carlo il 9/1/2010 alle 11:47
Il richiamo ad Einaudi, liberale per la gente, penso possa farci bene. ha fatto un'ottima scelta. E' una radice importante del nostro albero nazionale. Un appoggio da tener ben presente per costruire sia un PD sempre più credibile, sia una nazione nella quale i cittadini siano liberi, sicuri e possano aspirare alla propria realizzazione.
Scritto da Francesco G. il 10/1/2010 alle 23:35
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