Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/1/2010 alle 11:57

Considero Nicky Vendola un alleato difficile che recentemente ha creato tante complicazioni politiche. Sostengo  un accordo con l’UDC dovunque possibile, anche se riterrei un errore grave attribuire solo a questo partito il compito di conquistare i ceti cosiddetti moderati. Pierferdinando Casini ne rappresenta solo una parte, gli altri dobbiamo cercare di conquistarli noi con una sana volontà competitiva anche con l’UDC. Siamo nati anche per questo. Condivido perciò la linea del Segretario Bersani.
In Puglia, però, che gran pasticcio! Se non si sono fatte le primarie solo per accontentare Casini abbiamo sbagliato. Non si può dire che le primarie sono ormai nel nostro DNA e poi indirle soltanto eccezionalmente, magari quando non servono. Incontrando Francesco Boccia a Roma un mese fa gli avevo detto scherzosamente di prepararsi per la campagna elettorale come candidato Presidente. Lui aveva sorriso amaro. Vincere la partita con Vendola, cinque anni dopo, senza le primarie e con un centrosinistra anchilosato, non è un bel segno né per lui né per il PD. L’obiettivo è vincere le elezioni non le battaglie interne al centrosinistra.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 19 commenti -
In questo caso e in ogni caso avremmo perso. Primarie si e primarie no. Vendola, Emiliano o Boccia. Mi sbaglierò ma penso che sarà così. Tanto vale iniziare un nuovo cammino politico nel solco di quanto detto da Adamoli. PS. per le stesse ragioni avrei detto no anche alla Bonino.
Scritto da ale il 8/1/2010 alle 12:26
Son passati pochi mesi dal Congresso e la situazione nel PD torna ad assumere i contorni di un bordello. La eterna lotta fra Veltroni e D’Alema fa capolino in Umbria. Mi immagino come finirà quando si cercherà di costruire una coalizione per le prossime politiche. Quindi il Cavalier Berlusconi potrà dormire sonni tranquilli vita natural durante e Bersani comincia preoccuparsi, è già pronto un posto per lui nell’elenco dei leader “bruciati”, si ma da noi! Ma, posto l’assioma del nostro essere minoranza, mi spaventa la sensazione che, più che ampliare il bacino elettorale, il PD cerchi di costruire un’improbabile alternativa a se stesso e al proprio popolo.
Scritto da Spartacus il 8/1/2010 alle 12:48
La mia impressione è che qui il Pd abbia voluto imporre la linea politica senza guardare alla realtà territoriale, all'operato e al prestigio che Vendola si è conquistato, tra gli addetti ai lavori e nel popolo del centrosinistra. Si chiede alla sinistra-sinistra (che non è più neppure comunista nel nome) di sacrificarsi per lasciare posto agli ambigui centristi: operazione criticabile altrove, ma che qui è vergognosamente arrogante
Scritto da davide il 8/1/2010 alle 13:00
La cosa su cui interrogarsi è quello che ha detto ieri Bersani, e da lì capire, approfondire e riflettere per cercare strade unitarie. Quelle fallaci perseguite fino ad ora, non portano da nessuna parte. Accettare alleanze a macchia di leopardo, è un evidente segno di debolezza, garantendo la rendita a un partito che qua ti è alleato e là avversario. Molto bello.
Scritto da mario il 8/1/2010 alle 14:40
Gentile Adamoli, mi permetto di non concordare con lei. La Puglia è una terra che è stata per troppi anni letteralmente martirizzata sotto ogni aspetto da dei politici privi di etica pubblica e raziocinio: sotto l'aspetto occupazionale, ambientale, sanitario, e civile. Quella di Vendola è stata una risposta partita dal basso, dal popolo (tanto evocato qui al nord ed al sud da groppuscoli politici di affaristi senza scrupoli) e merita perciò rispetto. Merita le primarie. Cordialità. C.D.
Scritto da Carlo Dentali il 8/1/2010 alle 14:50
Sembra che una certa dose di autolesionismo sia nel dna del PD. La vicenda pugliese lo dimostra, incertezze e divisioni, come sempre accade, finiranno per premiare gli avversari politici. Bisognava preparare le scelte con maggior accortezza tattica e discrezione con un'unica strada finale: le primarie che sottolineano una differenza di metodo fondamentale rispetto al PDL "soviettizzato" di Berlusconi e la Lega del "padre padrone" Umberto Bossi.
Scritto da cesare chiericati il 8/1/2010 alle 14:58
@ Carlo Dentali Francamente non ti ho capito. Adamoli sostiene proprio la tesi che in Puglia sarebbero state necessarie le primarie. Il che mi pare essere la tua stessa opinione. O no?
Scritto da Gianfranco il 8/1/2010 alle 15:10
Si in Puglia erano necessarie le primarie anche se Casini non le voleva. Eppure io sono per un accordo con lui.
Scritto da Luigi il 8/1/2010 alle 15:12
Provate ad immaginare che sconquasso per la Lombardia se qualche ...bempensante avesse pensionato anticipatamente il Celeste Presidente(Formigoni). Il realismo di Bossi...non porta a tanto, ma pensa a farsi ben pagare poi. Non c'è nulla da inventare: BASTA COPIARE BENE. Pensiamo al futuro e per la Puglia intesa stratta tra PDL e PD.
Scritto da FABRIZIO il 8/1/2010 alle 15:14
Gentile Gianfranco, ha ragione: non sono stato sufficientemente chiaro, la brevità del commento lo rendeva ambiguo. Intendevo sottolineare il "merita", e cioè il fatto che le primarie non dovrebbero essere considerate una concessione politica per arrivare ad una vittoria elettorale ma dovrebbero essere frutto di una sincera riflessione su un metodo democratico da seguire verso una regione che ha sinora sofferto. Ho molto rispetto per Adamoli ma il suo intervento mi appariva ambiguo su ciò.
Scritto da Carlo Dentali il 8/1/2010 alle 15:26
Caro Adamoli, alla gente qualsiasi pare che tutto questo clamore, non solo mediatico, abbia il senso del mercanteggiamento generale, con tutto e tutti e di più. Una impressione soltanto? Come può dirsi coesa e quale futuro può avere una eventuale maggioranza che nasce da assembramenti piuttosto polemici e tanto variegati? Per noi è un pò una realistica delusione.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/1/2010 alle 15:55
E se fossero i cattivi consiglieri (Marantelli e&) a creare tutto sto marasma, lasciatemi il pensiero negativo e come diceva Andreotti " a pensar male molte volte ci si azzecca" Bisogna avere coraggio Bersani è il Segratario e Lui decide così o a casa tutti. Per le primarie non c'è più tempo e poi lo sappiamo tutti è una mezza bufala
Scritto da Ugo O. il 8/1/2010 alle 17:46
Adamoli fa parte della Commissione nazionale per la riforma dello Statuto. Per questo la sua riflessione sulle primarie è importante. Gli chiedo di aggiornarci sui vari passi della riforma. Ha sufficiente autorevolezza per dare un contributo importante.
Scritto da Valceresio il 8/1/2010 alle 18:08
Se il caso Puglia è un pasticcio, quello del Lazio è ancora peggio. Come pensi che i catolici possano votare la Bonino? Che cosa ne pensi?
Scritto da Giorgio il 8/1/2010 alle 20:59
Ancora con questa storia del dualismo D'Alema-Veltroni? NO,NO,NO. Mandiamoli a casa tutti e due. Adamoli, come fai a sopportarli?
Scritto da Angioletto il 8/1/2010 alle 21:06
La datata battuta morettiana “massì, continuiamo così, facciamoci del male!” sembra tornare sempre attuale. Quello che trovo disarmante è che non si riesca mai a trarre insegnamento dagli errori del passato, anche recente. Per come sembravano messe le cose, ritengo che in Puglia saremmo riusciti nello splendido capolavoro di perder Comune e Regione. Detto questo, non nutro grande simpatia per Vendola, ma certo non si poteva pretendere di chiedergli di mettersi da parte, se non con le primarie.
Scritto da Angelo Eberli il 9/1/2010 alle 04:51
Oltre alla Puglia le situazioni critiche riguardano la Campania, il Lazio, l'Umbria. Qui si staglia il conflitto Veltroni-D'Alema. E' ora di finirla. Cosa vuole ancora Veltroni, ha già fatto troppi danni. Spero tanto in Bersani.
Scritto da Lorenzo il 9/1/2010 alle 11:36
Caro Angioletto, sta riaffiorando quà e là il dualismo Veltroni-D'Alema, però non esagererei la sua portata come fai tu. Bersani dimostra di avere in mano il volante che usa con saggezza, salvo in qualche regione come la Puglia e il Lazio. Teniamo conto però che in un partito tendenzialmente federale le responsabilità sono da attribuire anche al livello territoriale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/1/2010 alle 12:23
A margine del post, oggi, 14.01.2010. si apprende di altri arresti di responsabili e/o dirigenti della Sanità in Puglia, già da tempo sotto inchiesta. Per la cronaca.
Scritto da Ultime notizie. il 14/1/2010 alle 14:35
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