Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/2/2010 alle 11:00

Con l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Regione era stato istituito, anni fa, il “listino del Presidente” formato da un numero di candidati pari al 20 per cento del Consiglio regionale (sedici seggi in Lombardia). Ogni candidato presidente presenta questa lista bloccata e chi vince se la aggiudica come premio di maggioranza. La motivazione, chiara e tutto sommato abbastanza persuasiva, era di portare nell’Assemblea legislativa donne e uomini che avevano acquisito meriti scientifici, industriali, culturali, sociali fuori dai partiti e che mai avrebbero ingaggiato la competizione delle preferenze per l’altissima probabilità di perdere.
In realtà il “listino” è diventato un riparo sicuro per raccomandati, trombati illustri, pedine di assoluta fiducia di capi di partito, di corrente, di istituzioni varie. Prendiamo il caso del Pdl in Lombardia: Berlusconi ha già prenotato tre posti: uno per il suo fisioterapista Giorgio Puricelli, uno per il suo geometra Francesco Magnano, uno per la giornalista ed ex finalista di “Miss Muretto” Silvia Trevaini. Due posti li ha prenotati Formigoni, uno il sindaco Letizia Moratti e l’altro il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. E potrei continuare.
Per queste ragioni, e per altre ancora, l’opposizione chiede da tempo l’abolizione del listino bloccato e l’elezione di tutti i consiglieri regionali da parte dei cittadini elettori. Sarebbe un’operazione di democrazia seria e responsabile. Anche per questo la maggioranza non ha voluto una nuova legge elettorale.

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Adamoli, ci sentiamo profondamente presi per i fondelli! Questo listino è il riparo sicuro (o "refugium peccatorum") per raccomandati, trombati illustri, pedine... E noi che qui, semplici (ma non gonzi), sereni (ma ora incavolati), fiduciosi (ma ora schifati) a disquisire di attualità politica... A quando il tuo nome in una lista da votare? Significherebbe che quella lista, come te, è davvero l'ultima speranza per continuare a credere nelle cose giuste e oneste. Grazie!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 3/2/2010 alle 11:16
La questione è ben nota agli addetti e agli impegnati...alla gente comune ovviamente no.... Per curiosità nell'ultima elezione regionale in Sicilia(dimissioni di Cuffaro per condanna di primo grado) è successo un paradosso: Lombardo ha preso talmente tanti voti da non ottenere nessun premio...pertanto nessuno è stato eletto nel listino del presidente... quindi la storia ha dimostrato che lo strumento è anche inadeguato tecnicamente a raggiungere lo scopo iniziale che è stato tradito...
Scritto da GianMarco Calella il 3/2/2010 alle 11:36
Imparo più da questo blog che dalla lettura dei giornali che queste cose molto serie non le scrivono.
Scritto da Giovane PD Milano il 3/2/2010 alle 12:25
Il listino va abolito. E' un obbrobrio. Per entrare nel listino ed essere già eletto in partenza bisogna essere il leccapiede di qualcuno importante.
Scritto da Fernando B. il 3/2/2010 alle 12:32
Ottima informazioine, come sempre. Anzi la definirei formazione politica. Gli elettori dovrebbero sapere queste cose ma purtroppo non è così.
Scritto da Luigi Crespi il 3/2/2010 alle 12:37
Interessante la descrizione dei tre candidati prenotati da Berlusconi. Perchè non anche il giardiniere di Arcore?
Scritto da Marcello S. il 3/2/2010 alle 15:28
Il vostro progetto di legge elettorale regionale che cosa prevedeva al riguardo? Mi ricordo di aver letto da qualche parte che tu eri il primo firmatario. E' vero?
Scritto da Bassani L. il 3/2/2010 alle 15:40
Grazie di cuore Adamoli per raccontare le cose come stanno. E un grazie per aver parlato di R.Bossi. I commenti su Varesenews dimostrano la bassezza della Lega e rincuorano chi come me cerca di fare bene senza gli aiuti di famiglia..., o senza prostarsi a un capo politico, anche se e' estramemente difficile.
Scritto da Andreus il 3/2/2010 alle 17:27
In cauda venenum.
Scritto da Filippo Valmaggia il 3/2/2010 alle 17:31
D'accordo con te, con Cesare Chiericati e con molti altri. L'uso del listino è così "corrotto" che bisogna sopprimerlo.
Scritto da Pietro G. il 3/2/2010 alle 21:13
Sono interessato alla stessa domanda di Bassani L. Che cosa prevedeva al riguardo il progetto di legge elettorale che avevi presentato a nome del PD?
Scritto da Adams il 3/2/2010 alle 21:16
Il listino regionale è gestito per favorire i "favoriti" e le "favorite" però le liste bloccate del Parlamento sono ancora peggio perchè riguardano il 100 % dei parlamentari e non solo il 20% come in Lombardia.
Scritto da Un dipietrista il 3/2/2010 alle 22:14
Apprezzo sempre il blog, ma gli ultimi post mi sono sembrati ancora più incisivi malgrado il fatto che non ti candidi più. Lo ritengo un buon segno!
Scritto da Vincenzo Pagani il 3/2/2010 alle 22:57
Nel listino ci dovevano andare i campioni della meritocrazia ma è finito male. Adesso non serve assolutamente più.
Scritto da Giampaolo il 3/2/2010 alle 23:06
Non m'intendo molto ma questo listino mi sembbra un regalo ai potenti dei partiti, anziché una chance per chi ha accumulato meriti nella società.
Scritto da Architetto il 4/2/2010 alle 10:44
Non è il listino bloccato in se un obbrobrio ma la sua inqualificabile applicazione.Per un candidato presidente serio dovrebbe essere una sorta di fiore all'occhiello, una squadra di personalità inattaccabili per curriculum e moralità pubblica e privata. Invece, per rimanere in tema, è un grande acquario di "trote" in attesa di prelibato mangime pubblico. “La palma viaggia a Nord” diceva Sciascia negli anni '70. Ora ci sono intere oasi nella Padania celtica e nella Milano berlusconiana.
Scritto da Cesare Chiericati il 4/2/2010 alle 14:53
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