Non mischiamo il 'sacro' con il 'profano'.
Scritto da paolo rossi il 11/2/2010 alle 10:16

Apprezzo il tono scherzoso ma non crederai alla svolta di Di Pietro, spero. L'ha fatto per mettere De Magistris in un angolo, il quale poi ha replicato con queste scemenze.
Scritto da Lorenzo il 11/2/2010 alle 10:18

Da ex comunista io, "quasi quasi", voto per te. Chi disprezza la storia della DC non ha capito niente della storia d'Italia. Ripeto: da ex comunista.
Scritto da Giuseppe V. il 11/2/2010 alle 10:38

Adamoli, "quasi quasi" hai ragione tu!
Scritto da Rosella e Carlo il 11/2/2010 alle 11:09

Quasi, quasi comincio a credere che Di Pietro sia uno che non ha sfruttato selvaggiamente la carica di pubblico ministero a Milano.
Scritto da Lucifero il 11/2/2010 alle 11:54

I meriti di Di Pietro sono le colpe della DC dei suoi ultimi anni, ma De Magistris dimostra di non conoscere la storia italiana, come dice giustamente Giuseppe V.
Scritto da Vittorio M. il 11/2/2010 alle 11:57

Le proposte sono sempre proposte, ma preferisco votare la Lega!!
Scritto da Ferruccio il 11/2/2010 alle 11:59

De Magistris deve aver mangiato pesante ed adeguatemente innaffiato il pasto. Cambio discorso: propongo test antidroga per quei parlamentari che fanno comunicati alla FIGC per i torti arbitrali al Napoli. Senza dimenticare coloro, tutti, che convocano i tifosi della Lazio perchè hanno minacciato di non votare (e far votare) la Polverini se Lotito resta presidente. Siamo messi così. Consiglio Massimo Gramellini, "Buongiorno", sulla Stampa (edizione di ieri ed oggi www.lastampa.it).
Scritto da FrancescoG. il 11/2/2010 alle 12:59

L’Italia dei Valori non ha le dimensioni di cetaceo per divenire la nuova DC. Ne porta, però, i segni distintivi. La Democrazia Cristiana fu artefice di tortuose abdicazioni ideologiche e rinunce morali, l’apertura a sinistra, attuata con la benedizione di Papa Giovanni vigesimo terzo, è un esempio. Molti democristiani furono dapprima zelanti fascisti e con lo stesso zelo cercarono poi di cancellare il passato, confermando la loro vocazione alla viltà e alla ipocrisia.
Scritto da Filippo Valmaggia il 11/2/2010 alle 14:08

Per quel che conta, anch'io come altri non credo a Di Pietro. De Magistris lasci stare la DC che con loro non c'entra niente.
Scritto da Tuo amico fedele il 11/2/2010 alle 14:52

Quando toccano la memoria della DC scatti come una molla e fai bene. Non come molti miei vecchi "compagni" che nascondono di essere stati comunisti, poveri cristi. Preferisco questo Valmaggia che è un gran fascista e lo rivendica perfino oggi.
Scritto da Ex DS di sinistra il 11/2/2010 alle 15:15

@Ex Ds di sinistra. "...molti miei vecchi 'compagni' che nascondono di essere stati comunisti; poveri cristi"... Ma anche Valmaggia esprime lo stesso concetto riferito ad altri esponenti della poltica, e/o di certa partitocrazia. Eppure il commento di Filippo merita un'attenta riflessione per realismo, al di là delle sue opinioni o convinzioni: egli esprime, secondo noi, una memoria storica oggettiva dell'evoluzione di tanti personaggi politici. Aggiungiamo noi: di ogni colorazione.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 11/2/2010 alle 17:40

Quasi, quasi tu devi cambiare partito non votare Di Pietro. In molti ti seguirebbero soprattutto qui a Varese.
Scritto da S. C. il 11/2/2010 alle 17:51

Buona l'idea di queste battute brevissime.
Scritto da Massimo il 11/2/2010 alle 19:06

Votare Di Pietro: dalla DC al DP
Scritto da pino il 11/2/2010 alle 20:17

M'incavolo pure io quando sento stupidaggini sulla DC e sui partiti storici della prima repubblica. Avranno commesso i loro errori ma hanno reso possibile il miracolo economico. Ti seguo da lontano. Vai avanti!
Scritto da Mariuccio O. il 11/2/2010 alle 22:20

Se Di Pietro fosse la DC del nuovo secolo lo voterei, perchè no? Invece è solo un furbone che con la politica seria non "ci azzecca niente".
Scritto da Uno di C.L. il 11/2/2010 alle 22:39

Eppure, così, en passant, una bella sana lettura su Wikipedia cliccando Di Pietro Antonio... Molti spunti di riflessione di estrema attualità. E' una posibilità di poter comprendere il personaggio ricordando i passaggi della sua intensa attività di magistrato prima e di politco poi (e adesso).
Scritto da Robecco sul Naviglio il 11/2/2010 alle 22:59

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