Ad “enne enne” che domenica insinuava che mi starei avvicinando a Formigoni per ricevere qualche incarico importante, ho già risposto che purtroppo anche nel Pd di Varese la madre degli imbecilli è sempre al lavoro. La voce circola con una certa insistenza (un eco sono alcune domande sul blog) corroborata da un malizioso articoletto della Provincia di Varese di domenica nel quale sembra che, insieme al sindaco Fontana, abbia accompagnato l'ingresso di Formigoni nella grande sala di una manifestazione elettorale.
Non mi importa nulla di queste chiacchiere che non riguardano la grandissima parte dei lettori del blog. Le riprendo solo per mettere in guardia i giovani e il corpo vitale del Pd contro certi comportamenti corrosivi. Quando ero nella Dc, se potevo, andavo ai comizi del Pci e del Msi e nessuno si era mai permesso di dirmi alcunché. Cinque anni fa ero candidato alle regionali e, invitato, avevo partecipato per una mezz'oretta al mega show per la candidatura di Massimo Buscemi. Secondo questa logica sarei stato li per farlo votare. E infatti ho preso parecchi più voti io con la mia piccola organizzazione, che lui con Forza Italia schierata e con mezzi enormi. In ogni caso nessuno nella Margherita aveva sollevato obiezioni.
È questione di avere l’approccio giusto verso gli avversari politici e un modo condiviso di stare nella società. Lo dico perché non mi piacerebbe affatto una sinistra sempre uguale a se stessa, prigioniera di una vecchia tradizione di “alterità”. Cioè di essere altro e diversi, ma da chi e da che cosa? Dalla altre forze politiche sì, ma non dagli elettori che oggi votano magari Pdl e domani possono cambiare. Altrimenti siamo condannati a perdere.