Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/3/2010 alle 10:30

Alcuni lettori nei commenti al post sul Lambro, dopo aver rilevato profonde differenze fra le mie opinioni e quelle di Mario Agostinelli (prima capogruppo di Rifondazione comunista e, nell’ultimo periodo, di Sinistra Ecologia e Libertà), mi chiedono come sia possibile che entrambi ci troviamo a sostenere la stessa coalizione guidata da Filippo Penati e avvertono che faremo la fine del governo di Prodi. Intanto, Prodi aveva vinto le elezioni e questo potrebbe già essere un segno benaugurante.
Voglio però rispondere nel merito perché queste osservazioni investono la coalizione in quanto tale e non soltanto Sinistra e Libertà. Non nego affatto le differenze emerse fra noi negli ultimi anni sul federalismo fiscale, sulle maggiori forme di autonomia e di potere regionale che abbiamo richiesto a Roma, su Malpensa e sulla Pedemontana. Registro che su molte altre questioni le differenze non c’erano e, in ogni caso, il programma di Penati è chiaro, concreto e vincolante. Aggiungo che, se il Pd e gli altri partiti della coalizione mostrano qualche difformità di giudizio, la sintesi non si trova a metà strada. Conta logicamente anche il peso elettorale fra i partiti, che è molto diverso. L’importante è che la misurazione delle forze in campo e il ruolo di guida del Pd avvengano senza arroganze e nel profondo rispetto reciproco. Tant’è vero che io mi auguro  che Agostinelli sia eletto. Credo che ce la possa fare, se non a Varese a Milano.

Commenti dei lettori: 24 commenti -
Vedo che non sfuggi neanche agli interrogativi più insidiosi. Mi domando se questa tua opinione è condivisa da tutti nel PD di Varese. Se lo fosse, da sinistra, mi farebbe piacere.
Scritto da Militante sinistra il 4/3/2010 alle 10:53
@ militante: è condivisa, e anche se non da tutti, va seguita come strada. Come sempre, da un piccolo torrente nasce un grande fiume.E se non si comincia, pur con tutte le complicanze e le difficoltà del caso, non si va da nessuna parte. Un consenso condiviso al 100% non si avrà mai credo (siamo umani), ma occorre partire ed essere fiduciosi per trovare una giusta sintesi.
Scritto da Federico il 4/3/2010 alle 11:22
Mi chiedo se Sinistra e Libertà e Agostinelli, che però non conosco, prenderanno bene questo post.oppure no.
Scritto da Emanuele il 4/3/2010 alle 12:09
Mi chiedo se Sinistra e Libertà e Agostinelli, che però non conosco, prenderanno bene questo post.oppure no.
Scritto da Emanuele il 4/3/2010 alle 12:09
Ruolo di guida del PD? Sei sicuro che sia in grado di averlo e di esercitarlo? Voterò Penati perchè me lo dici tu ma ho qualche dubbio.
Scritto da Furino M. il 4/3/2010 alle 12:15
Caro giuseppe, devo dirti che da te mi sono sempre aspettato gesti e analisi di altissimo spessore morale e politico. Questo tuo post da esponente del PD che in qualche modo manifesta stima e apprezzamento per Agostinelli augurandosi la sua elezione con Sinistra Ecologia Libertà mi fa sognare per il futuro. Da quasi 10 anni vivo in puglia e qui molte carte si sono mescolate ed il meglio della puglia si rimesso in cammino. In lombardia ci servono molti più Adamoli e Agostinelli. Siete forti .
Scritto da robinews il 4/3/2010 alle 12:30
quando il saggio indica la luna con un dito lo stolto guarda il dito.Spero Adamoli sia daccordo che tu hai parlato del lambro e chissa perchè proprio in quel post ti si chiede conto delle alleanze elettorali. E il lambro?chi risponde alle tue domande?alcune risposte sono scontate ,basterebbe applicare la mai applicata "legge seveso"ma l'impressione è che per qualcuno il gasolio se ne è andato e chi è rimasto?Agostinelli
Scritto da angelo m il 4/3/2010 alle 12:37
Questo post mi pare un condensato di saggezza politica. Che venga da un post DC, moderno e fresco, non mi sorprende affatto.
Scritto da PD Pavia il 4/3/2010 alle 13:34
Se la sintesi non si trova a metà strada per trovarla ci vuole necessariamente una leadership forte e convincente. Mi auguro che Bersani lo sia. Lo sarà?
Scritto da Lucia M. il 4/3/2010 alle 14:04
Una domanda. Se un candidato di Sinistra e Libertà viene eletto a Varese va a scapito di uno del PD?
Scritto da Giacomina il 4/3/2010 alle 14:08
Voglio rispondere subito a Giacomina a scanso di equivoci. L'elezione di un candidato di Sinistra e Libertà a Varese o a Milano non è in relazione con quella di un altro candidato del PD. L'una non esclude assolutamente l'altra. I voti presi nei collegi provinciali vengono sommati in tutta la Lombardia e determinano il numero dei consiglieri per ciascuna lista. Se l'eletto è uno solo quasi sempre è di Milano poi arrivano le altre province secondo la forza dei risultati ottenuti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/3/2010 alle 15:34
Il rapporto tra noi è sempre stato di stima e franchezza: due aspetti nelle relazioni che avvicinano anche punti di vista differenti e aiutano a guardare più lontano. Io mi sento vicino all'idea che Giuseppe ha della politica e delle istituzioni: pluralista, tollerante, critica al punto da considerare sempre le buone ragioni di chi ha una rappresentanza diversa, ma ne difende la legittimità. Ho imparato da lui in cinque anni e ricambio la sua generosità con lo stesso riconoscente sentimento
Scritto da Mario Agostinelli il 4/3/2010 alle 16:44
Conosco da molti anni Mario e ho avuto occasione di sentire le sue parole di stima per Adamoli.Adesso sono del Pd e sono contenta che ci siano alleanze con una persona molto valida.
Scritto da bruna croci il 4/3/2010 alle 18:54
Adamoli Giuseppe e Agostinelli Mario. Beh, a dirla tutta, due "tipi" come voi sono la coppia vincente dovunque dovessero presentarsi assieme agli elettori.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 4/3/2010 alle 19:05
Adamoli Giuseppe e Agostinelli Mario. Beh, a dirla tutta, due "tipi" come voi sono la coppia vincente dovunque dovessero presentarsi assieme agli elettori.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 4/3/2010 alle 19:05
Grazie della risposta e le preferenze a che cosa servono?
Scritto da Giacomina il 4/3/2010 alle 19:06
Tutte le alleanze vanno bene se si accetta l'idea che il programma fa testo. Quado ci sono decisioni non previste da prendere conta la leadership forte ma rispettosa di tutti.
Scritto da Armando C. il 4/3/2010 alle 19:14
Buono questo dialogo tra voi ma tu non eri la quinta colonna di Formigoni? Quante sciocchezze si dicono.
Scritto da Conti Carlo il 4/3/2010 alle 20:06
Il post esprime una linea che condivido. Senza mettere pepe sulla vicenda anch'io sarei curioso di sapere, come altri, se il PD di Varese è tutto su questa posizione. L'assenza in questi dibattiti di alcuni dirigenti, salvo Molinari e Rossi e qualcun altro, mi ha sempre dato l'impressione di un fastidio per la tua presenza continua, intelligente, di alta qualità. Di cui io ti ringrazio molto e spero che continui.
Scritto da Ghiringhelli il 4/3/2010 alle 20:15
Si va bene... però quando parla Adamoli si sente il vissuto di un amministratore, di uno che ha fatto esperienza di governo, di uno che è un politico ma che evita il politichese. Con Agostinelli io leggo belle parole, rotonde, dette bene però....
Scritto da Andrea il 4/3/2010 alle 21:18
Ci vuole una leadership forte, sono d'accordo. Ma Penati dov'è? Solo a curare la città di Milano? Ma se perde anche queste elezioni dopo aver perduto male la provincia da presidente uscente addio sogni di gloria anche per il comune. SVEGLIA PENATI. La Lombardia non è Sesto S. Giovanni né il vecchio PCI che non c'è più.
Scritto da Ex DS di sinistra il 4/3/2010 alle 21:42
Anche Furino vota solo perché lo dice il capo...e non è il solo...il coraggio delle proprie idee vanno a farsi benedire....se questo è il nuovo Pd che avanza meglio non votare....
Scritto da Alberto il 4/3/2010 alle 22:11
Si, Alberto, ho dei dubbi ma voto Penati perchè accetto il consiglio di Adamoli, che non è il mio capo (lo conosco appena) ma che stimo. Non sono iscritto al PD e tantomeno lo sono mai stato della DC, se non altro per una questione di età. Se tu hai certezze granitiche e non ascolti nessuno meglio per te. O forse peggio per te.
Scritto da Furino M. il 4/3/2010 alle 23:00
Cara Giacomina, le preferenze servono a stabilire chi andrà ad occupare il seggio dopo che i seggi sono stati distribuiti alle liste nelle varie province. In un piccolo partito può essere eletto un candidato che ha ricevuto alcune centinaia di voti soltanto e non risultare eletto chi ne ha presi alcune migliaia in un grande partito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/3/2010 alle 09:05
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