Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/3/2010 alle 10:20

Certo, io sono da molto tempo un forte estimatore di Giorgio Napolitano. Da quando, nel 1992 in Parlamento per rappresentare Regione Lombardia, avrei voluto votarlo come Presidente della Repubblica invece di Oscar Luigi Scalfaro. Ma non è per questa mia antica stima che rabbrividisco quando sento una parte della maggioranza affermare che il Presidente ha “approvato il Decreto” salva Formigoni. O, sul versante opposto, quando scopro che Di Pietro evoca l’impeachment del Capo dello Stato.
Assolutamente no. Non c’entrano stima, simpatia, vicinanza ideale, ma una nozione elementare delle prerogative del Presidente che non è chiamato né ad approvare né disapprovare alcunché ma solo a valutare il profilo costituzionale del provvedimento. E quanto sia arduo questo compito con un premier-sultano come Berlusconi è sotto gli occhi tutti.
Allora metto sullo stesso piano Gasparri, campione di insipienza costituzionale, e Di Pietro? No, Di Pietro è all’opposizione e le responsabilità politiche sono tutte della maggioranza. Non avrei nulla da eccepire se il leader di IDV dispiegasse liberamente la sua critica verso Napolitano. Non sarebbe affatto “lesa maestà” ma l’impeachment, via, è un’enormità indicibile. Vorrei che il nostro alleato fosse più consapevole dei valori, dei principi, degli indirizzi del costituzionalismo italiano. Come centrosinistra risulteremmo all’italiano medio più affidabili e regaleremmo meno voti ai nostri avversari.

Commenti dei lettori: 32 commenti -
Sono d'accordissimo. Di Pietro come politico ha un enorme difetto: reagire troppo spesso di "pancia", cioè con un quid di irrazionalità che non giova alla sua credibilità. Questo atteggiamento lo avvicina talvolta agli "arruffapopolo" presenti nella tradizione storica del Mezzogiorno, peraltro illustrata anche da intelligenze lucidissime e pacate. Per giunta un ex pm. il diritto costituzionale dovrebbe conoscerlo bene invece mostra il contrario. Preoccupante.
Scritto da cesare chiericati il 7/3/2010 alle 10:41
Parole chiare che condivido anche se, solo per un momento, ieri preso dalla rabbia avevo pensato che Di Pietro avesse ragione.
Scritto da Lucky il 7/3/2010 alle 10:56
Di Pietro è un alleato difficilissimo ma purtroppo il PD ritiene di non poterne fare a meno. Bersani sta cercando di tenerlo a freno ma penso che non ce la farà.
Scritto da Elettore (forse) UDC il 7/3/2010 alle 11:00
Caro Adamoli avevi visto giusto fin dal'92 riguardo chi si meritasse il voto per la Presidenza della Repubblica. Quanti guai ci saremmo evitati se la tua tesi avesse prevalso...,ma è andata diversamente. Abbiamo avuto i "Non ci stò", il mancato scioglimento delle Camere nel 94, la "Par condicio". Tanti chiodi fissati nel muro della storia del Paese. Ora tolto qualche chiodo, rimangono i buchi e tutti possono vederli, ci sta anche il "decreto interpretativo". Cordialmente
Scritto da Fabrizio Piacentini il 7/3/2010 alle 11:12
Come ho già scritto altre volte sono un agnostico. Questa vicenda mi ha rafforzato nel mio convincimento. Sulla messa sotto accusa di Napolitano penso come te che sia un'idiozia. Come tante altre della politica italiana.
Scritto da Rossini Giacomo il 7/3/2010 alle 11:43
L' opinione pubblica vuole tranquillità e pace sociale, pare; ama il quieto vivere, pare; le acque chete, pare... Vuoi vedere che tutto questo casino delle liste, con tutte le conseguenze, diventi un boomernag contro il centro sinistra? Sarebbe il colmo.
Scritto da Carlo A.A. il 7/3/2010 alle 11:44
Il commento di Chiericati, come il post, va nella direzione giusta. La scarsa conoscenza costituzionale è acclarata da parte di Di Pietro e di chi sostiene tesi contrarie e speculari. Solo che questo modo di fare giova solo alla destra.
Scritto da Marco B. il 7/3/2010 alle 12:08
Adamoli, ci fosse stato Scalfaro al posto di Napolitano Nel 1992 (ottimo@ Fabrizio Piacentini) avresti fin da allora sostenuto il Giorgio nazionale ma, come sempre, tipico di chi "sente" lo spessore morale delle persone, eri in anticipo sui tempi... Napolitano rimane un esempio di coerenza, lealtà, onestà intellettuale... Passato questo polverone e mentre su altri blog si grida al colpo di Stato (sic!) scopriremo magari che ha agito da autentico garante di democrazia.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/3/2010 alle 12:09
@Fabrizio Piacentini. Dici cose sacrosante: come ben ricordiamo quel mancato scioglimento delle Camere, a sèguito dello storico "ribaltone"! Il Berlusconi venne respinto al mittente, poco dopo le consultazioni politiche, e la maggioranza che lo aveva eletto dovette subìre il ribaltamento della volontà democratica popolare poco prima espressa. Ci hai aperto gli occhi (della memoria). Ora ci riflettiamo sopra, cercando di essere oggettivi ed onesti nel vedere le cose. Come ben insegna il blog.
Scritto da Rosella e Carlo il 7/3/2010 alle 12:36
questa volta, pur apprezzando l'impianto del ragionamento, sono meno daccordo con te e il mio disaccordo è sulla sostanza. Proprio perchè il presidente della repubblica viene chiamato a valutare il profilo della costituzaionalità di un decreto governativo, QUESTA VOLTA CREDO CHE SIAMO MOLTO OLTRE IL PROFILO DELLA COSTITUZIONALITA'. come sappiamo, credo che sia la prima volta di un decreto interpretativo urgente. PRODI OGGI HA DETTO CHE PER LA PRIMA VOLTA HA PAURA. MEDITIAMO GENTE, MEDITIAMO.
Scritto da robinews il 7/3/2010 alle 13:38
dobbiamo sapere anche che la firma di Napolitano è stata ottenuta, diciamoci la verità, SOTTO LA MINACCIA DELLA VIOLENZA, SI PENSI ALLE PAROLE DEL MINISTRO DELLA DIFESA LA RUSSA E DI QUANTO SCRITTO SU LIBERO DA PANSA O DI QUELLO CHE ERA INIZIATO A CIRCOLARE SU SITI DI ESTREMA DESTRA E DELLA LEGA. Se ci arrenderemo alla illegalità dei potenti sotto le loro minacce, il fascimo non è più un pericolo ma una dolorosa realtà contro la quale cosa ci rimarrà da fare? questa domanda è molto seria.
Scritto da robinews il 7/3/2010 alle 13:46
A ME PERSONALMENTE NON INTERESSE SE E QUANTA RESPONSABILITA' POSSA AVERE NAPOLITANO, IL PUNTO E' UN ALTRO, COE' IL MESSAGGIO CHE E' PASSATO, CHE LE REGOLE NON VALGONO, E SE CI SONO POSSONO ESSERE AGGIRATE, STOP, NE ESCE SCONFITTA L'INTEGRITA' DI MOLTI PER LA STUPIDITA' DI POCHI, INDIPENDENTEMENTE DA COME SI CHIAMANO
Scritto da ALBERTO il 7/3/2010 alle 13:55
Non sono d' accordo con l' impeachment, che fra l' altro non è molto consono con il nostro ordinamento; ma, sempre secondo il nostro ordinamento " non spetta all' esecutivo fare decreti in materia elettorale".Le regole sono stravolte.Non è più possibile!.
Scritto da bruna croci il 7/3/2010 alle 14:20
@robinews. Non abbiam ben compreso. Dobbiamo meditare su quanto è oggetto del tuo interessante commento o sul fatto che Prodi dice che per la prima volta ha paura? Noi invece avevamo paura che, in Lombardia e nel Lazio, non potendo milioni di elettori votare per la loro lista, avrebbero dirottato il loro voto e fatto vincere una lista di estrema destra. Allora sì che ci sarebbe stato un bel casino!
Scritto da Paure e timori il 7/3/2010 alle 14:49
Prodi ha paura? Andiamo verso il regime? La democrazia è in pericolo? Avanti così e la destra vincerà a mani basse dappertutto.
Scritto da Il perfido il 7/3/2010 alle 14:49
Il decreto del governo è un imbroglio. Adamoli dice, come la maggior parte degli osservatori, che Napolitano doveva firmarlo pur non condividendolo. Sono d'accordo anch'io. Ammettiamo che il Presidente abbia sbagliato. E' un motivo per metterlo sotto acccusa per tradimento della Costituzione? Perchè questo vuol dire impeachment. Mi sembra una grande sciocchezza.
Scritto da Bortoluzzi il 7/3/2010 alle 14:59
Passata la voglia di vincere senza la squadra avversaria in campo la sinistra si renderà conto della giustezza della decisione di Napolitano. Gli esempi di Piacentini sono a testimoniare la parzialità decisionale di certi presidenti della Repubblica, anche se ha tralasciato Ciampi che ha venduto la Telecom l'ultimo giono del suo mandato agli amici. Adamoli non puoi sempre stare in una posizione terza.
Scritto da Pensionato il 7/3/2010 alle 15:11
Su Napolitano scrivi cose sacrosante ma non mi dirai che non ti sei indignato per il decreto perchè non ci credo.
Scritto da Valceresio il 7/3/2010 alle 16:17
Vorrei sapere che cosa ne dici di Prodi che afferma che la situazione italiana gli fa paura.
Scritto da Gasperini Mario il 7/3/2010 alle 16:22
Sig Adamoli, non voglio commentare ne DiPietro (che non merita commento)e tanto meno i vari politici che hanno detto la loro. Però mi trovo veramente disgustato dal fatto che tutti quelli che ho sentito del Pd avrebbero voluto andare a votare senza avere aversari e questo onestamente mi fa paura non la scielta giusta del Presidente, e più che giuste è Democratica. Di Pietro e Gasparri sono come il sale e lo zucchero uno è tottalmente censurabile Gasparri si è solo sbragato
Scritto da Federico il 7/3/2010 alle 16:39
Il problema è che questo decreto sembra cozzare in pieno contro l'art. 72 della Costituzione. Non vorrei che tra un anno (in caso di vittoria del centrodestra) ci trovassimo poi di nuovo a votare perché qualcuno ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale. Se dovesse accadere, chi dovremmo ringraziare? Una soluzione politica, con il consenso di tutti, era la scelta più giusta da fare. Ed Emma Bonino era disponibile, tanto è vero che il giorno prime del decreto ha richiesto, invano, un colloquio urgente con Berlusconi per trovare una via d'uscita. Ma l'arroganza ha prevalso sulla saggezza.
Scritto da pino il 7/3/2010 alle 16:51
A lungo andare apparrà chiaro che il decreto, odioso per molti versi, è stata la misura più equilibrata e che il Capo dello Stato ha mantenuto un atteggiamento saggio che lo aiuterà a tenere a bada il berlusconismo belligerante.
Scritto da Luigi Crespi il 7/3/2010 alle 17:00
dal sito di Pietro Ichino: LA FIRMA DI NAPOLITANO SUL DECRETO SALVA-LISTE Plauso a un atto di saggezza compiuto in solitudine da un grande Presidente (ma non è affatto solo: ha dalla sua il 90% degli italiani!). Sollievo per il rischio evitato della perdita di senso delle elezioni nelle due regioni più importanti. Riprovazione per l’arroganza del Pdl, che considera questo decreto come un proprio diritto, non riconosce i propri errori e non ne chiede scusa al Paese.
Scritto da Adriano il 7/3/2010 alle 17:33
Da persona che, per la prima volta, forse non va neanche a votare, il Presidente della Repubblica lo ritengo una delle pochissime Istituzioni che mi danno fiducia.
Scritto da A. G. il 7/3/2010 alle 17:54
Tu preferivi Napolitano a Scalfaro. Bene, fingi di essere un moderato ma sei spudoratamente di sinistra.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 7/3/2010 alle 19:18
l'errore di Napolitano è grave...modificare la legge per permettere a chi non l'ha rispettata di correre, dicendo che "non è sostenibile...ecc," significa che , d'ora in poi, la legge -è anche la costituzione-sono un optional. non so se non l'ha capito, o ha fatto finta di non capirlo. ma mi interessa poco : se va via lui, viene schifani, quindi niente impeachment. comunque ha ragione prodi : c'è da avere paura.
Scritto da marco-2 il 7/3/2010 alle 19:20
Sottoscrivo totalmente Pietro Ichino riportato da Adriano. Detto che la destra è piena di cialtroni che non hanno professionalità politica preoccupiamoci di vincere, non di mettere Napolitano sotto accusa. Bravo Giuseppe.
Scritto da Giovanna G. il 7/3/2010 alle 21:02
Ho scoperto da poco questo blog e non lo mollo più. C'è sempre la volontà di non spezzare mai un filo di dialogo pur nella contrapposizione. E' anche la mia preoccupazione.
Scritto da Garbelli Renato il 7/3/2010 alle 21:05
Un ipotetico risultato elettorale in Lombardia e nel Lazio, qualora non fosse stata (ri)ammessa la lista di centro destra: la vittoria di una lista, magari di destra-destra o di estrema destra su cui avrebbero fatto confluire in massa il loro voto. Come si sarebbero sviluppati gli scenari conseguenti nelle due Regioni di massima importanzza (politica ed economica)?
Scritto da Scenari ipotetici? il 7/3/2010 alle 21:13
Che ritenga un imbroglio politico il decreto non debbo neanche sottolinearlo. Che la linea del Presidente sia costituzionalmente corretta l'ho già detto chiaramente ed era lo scopo di questo post. Che Napolitano abbia agito sotto la minaccia della violenza è inverosimile. Che io abbia paura che la democrazia stia crollando non è vero. Che queste opinioni siano ritenute di destra, di sinistra o "terze", rispetto chi le ritiene così ma vado avanti per la mia strada ringraziandovi tutti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/3/2010 alle 21:24
Di Pietro esagitato. Lega+PDL ? Si veda sotto: 10/5/2006, post elezione Napolitano. 543 voti su 990. "Fredda reazione di Forza Italia e della Lega:i Roberto Calderoli ha affermato che non riconosce Napolitano come presidente". 6/3/2010: Calderoli:“Chi oggi attacca il presidente Napolitano straparla, dimostrando di non aver neppure letto la Costituzione. Il presidente Napolitano ha difeso la Costituzione. Ha confermato, ancora una volta, un altissimo senso dello Stato e della democrazia"
Scritto da FrancescoG. il 8/3/2010 alle 09:07
Da tempo le posizioni del centrosinistra sono caratterizzate da un facile consociativismo, spacciato spesso per "senso di responsabilità istituzionale". Le posizioni di Ichino in questa circostanza o, ancor peggio, sull'economia e sul lavoro lo dimostrano. Una conferma è il decreto salvaliste. Il problema non sono le prerogative costituzionali di Napolitano, ma la legittimità di un DL in materia elettorale, che non ha solo una valenza interpretativa, ma modifica la legge vigente e sana i reati
Scritto da Leonardo il 8/3/2010 alle 12:40
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