Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/3/2010 alle 16:15

Non so come andranno le elezioni regionali. Probabilmente per il Pd meglio delle previsioni di qualche mese fa. Non solo per il caos delle liste che ha procurato al Pdl gli epiteti più forti e stravaganti anche da parte di partiti e giornali alleati e perfino di famiglia: dilettanti allo sbaraglio, partito di matti, coacervo di bande in lotta perenne. No, non solo per questo.
Se analizziamo con scrupolo le liste presentate dal Pd non mancano delle insufficienze, per carità, ma emerge complessivamente maggiore compattezza, professionalità, freschezza. A me non dispiaceva, ad esempio, Renata Polverini come segretario generale Ugl ma, messa nel vivo della politica che conta, sta rivelando un profilo mediatico oltre il quale c’è scarso carisma da leader. Perfino in Calabria l’assoluzione piena di Agazio Loiero, presidente uscente, riapre spiragli importanti di speranza in una terra di frontiera con poco stato e tanta organizzazione criminale.
Il dopo Berlusconi è cominciato, come riconosce apertamente anche il cautissimo Corriere della Sera dell’ultimo anno. Il problema per noi è uno solo: non limitarci alla protesta, non stare nel nostro cortile, alimentare il dubbio nelle file dell’altro schieramento e conquistare il consenso dei moderati e dei silenziosi. Il che riesce male con le sole manifestazioni di piazza.

Commenti dei lettori: 18 commenti -
Spero proprio che le tue previsioni, i tuoi auspici possano essere coronati da un buon risultato elettorale. Forse ti sarai anche meravigliato della mia lunga assenza nel tuo blog del quale ero assiduo. Te ne fornisco una spiegazione. I fatti sempre più gravi che andavano susseguendosi mi davano una tale angoscia , una tale preoccupata indignazione, da farmi mancare le parole per esprimere tutto il mio sconforto. Speriamo che davvero questa triste fase della nostra storia stia per volgere al termine. E che la famosa “nuttata” Eduardiana possa finalmente passare e si possa tornare “ a rimirar le stelle”.
Scritto da Angelo Eberli il 8/3/2010 alle 17:33
Vivere rincorrendo non serve al Pd e gia così si perdono voti, è innutile sperare che i moderati, silenziosi ecc..la pensino come Adamoli. Giocare nel giardino altrui devi rispettare le regole altrimenti ti mandano via. Non è così Adamoli bisogna fare la PROPRIA strada per ora perderemo le elezioni sicuramente ma ci serva per imparare a capire cosa vuole la gente e non PENSARE che la gente pensa come te o come il resto dei rappresenti del Pd, batter sul ferro freddo ci sempre vibbrazioni
Scritto da Ferruccio il 8/3/2010 alle 18:29
Con le sole manifestazioni di piazza, moderati e silenziosi (la famosa maggioranza silenziosa), trovano a volte persin fastidioso dover constatare tanto fumo e poco o niente... arrosto. L' arrosto si trova in blog come questi dove si dà ampio spazio e attenzione alle opinioni di una piazza variegata (anche se quasi sempre di parte e/o schierata): si è aperti al confronto dialettico e non si resta chiusi nel proprio orticello di sicurezze (o cortile...): "si fa" politica spicciola ed efficace.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/3/2010 alle 18:36
"Silenziosi, moderati" e non votanti nelle precedenti consultazioni sono in effetti il terreno da conquistare. Chi ha creduto nella favola dell'imprenditore con la bacchetta magica capace trasformare in oro le troppe opacità di questo paese, il re delle scorciatoie e della flessibilità legislativa. Ma certo non saranno gli isterismi di Di Pietro o il giacobinismo santoriano a convincerli. Servono proposte serie su temi caldissimi come lo sconquasso del territorio, l'occupazione, i trasporti
Scritto da cesare chiericati il 8/3/2010 alle 19:23
Caro Giuseppe condivido pienamente. Tanti sono quelli che da tempo non vanno a votare e tanti sono coloro che cominciano a capire che sono considerati "consumatori" di prodotti confezionati e non cittadini sovrani (come diceva Don Milani). Sono convinto che la serietà, l'impegno e il lavoro che vedo fare nelle sezioni del PD delle nostre cittadine dove tanti giovani si danno da fare e cercano soprattutto di imparare, non andranno certo perduti.
Scritto da mauro prestinoni il 8/3/2010 alle 20:44
Alimentare la passione per le proprie comunità. Iniziando dalle cose piccole. Chi sta lontano dal dibattito, oggi, spesso è il più puro o semplice. O ha paura, o è (scusatemi) schifato. C'è un potenziale molto alto. La gente non vede l'ora di potersi sentire protagonista in positivo. In alto lo si deve tener presente. In basso avere pazienza di continuare a seminare. E mi riferisco a tutti gli schieramenti. Noi abbiamo i circoli: continuiamo da li. Grazie a tutti del confronto continuo.
Scritto da FrancescoG. il 8/3/2010 alle 20:52
Il 95% dell'elettorato è democratico, moderato e, in gran parte, silenzioso. Il problema del PD, quindi, non è rivolgersi ad un segmento ma chiedersi, con onestà, da che parte vuole stare. Ad esempio, è triste leggere le relazioni sull'occupazione dei giuslavoristi di sinistra, così come assistere al plauso a politiche liberiste (privatizzazioni, esternalizzazioni, ecc.). La ricerca di consenso non passa attraverso l'abiura delle proprie idee. Occorrono, invece, serietà, coerenza e credibilità
Scritto da Leonardo, iscritto PD il 8/3/2010 alle 22:27
Il Berlusconismo sta dando segni di cedimento che però vanno rafforzati non rintanandosi nella propria trincea. Le proposte che avanza il PD mi sembrano giuste ma per essere efficaci dovrebbero essere condivise da tutta l'opposizione.
Scritto da Giorgio F. il 8/3/2010 alle 22:54
Le lotte intestine dentro il PDL a tutti i livelli dimostrano in effetti che il premier non è più padrone della situazione. Ho quasi sempre votato FI e sono il primo a riconoscerlo. Ma tu devi riconoscere che questa opposizione non è ancora pronta per l'alternativa. Io oggi non la voterei.
Scritto da Manfredi Luigi il 8/3/2010 alle 23:02
L'ottimismo è fondato? Io vedo 3 o 4 opposizioni e finché non ne sarete una sola avrete ben poche speranze. Lo dico da elettore incerto.
Scritto da Broggi Mario il 8/3/2010 alle 23:16
Io sono meno angosciata di Angelo Eberli ma la penso abbastanza come lui.
Scritto da Giovanna il 8/3/2010 alle 23:46
Tu vieni da una esperienza di centro e per te è forse più facile gironzolare oltre il cortiletto della sinistra. Per chi viene dalla sinistra il tuo modo di vedere le cose appare sfocato o troppo ecumenico. Loro sentono di più il richiamo della foresta, in questo caso le manifestazioni di piazza e Di Pietro. Certe volte mi domando se è una differenza superabile.
Scritto da Turconi L il 9/3/2010 alle 00:24
Questo post e il blog da quando lo leggo (6/7 mesi) delineano un PD in grado di contendere all'altro schieramento i voti di professionisti, artigiani, piccoli imprenditori, lavoratori stabili e precari che apprezzano una politica cocreta, fattiva e tutto sommato maderata. Un PD, appunto capace di varcare l'uscio di casa. Avevo votato Prodi nel 2006 con questa speranza. Dopo di allora non voto più e riconquistare il mio voto non sarà facile.
Scritto da Basso Gino il 9/3/2010 alle 08:53
@cesare chiericati. D'accordo sul terreno da conquistare (maggioranza silenziosa e chi vota bianca o nulla) ma proprio da qui tanti esprimono incompatibilità difronte alle manifestazioni gridate e fumose, cosi come anche tanti che simpatizzano e votano per un centro sinistra moderato. E' quello che noi sentiamo come opinione di colleghi e conoscenti, gente qualsiasi, senza tessere di partito... Ottimo invece il riferimento a quei temi caldissimi dove invece si avverte sensibilità e attenzione.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi 2 il 9/3/2010 alle 08:57
Condivido l'impostazioe anche se posso obiettare su singoli punti del blog negli ultimi nesi. Questo è naturale. Avanti in questo modo.
Scritto da Un PD Bergamo il 9/3/2010 alle 09:31
Caro Adamoli, quando si interviene sul tuo apprezzato blog sembra di stare nel salotto di casa tua, in compagnia di amici, ma, appena si esce dalla tua casa e ci si confronta in sede politica ci si accorge che è tutto un altro mondo; un vecchio mondo che segue le logiche di partito, dove non c'è assolutamente interesse a quanto emerge nei dialoghi pacati e sereni di persone che liberamente pensano e logicamente riflettono.Le logiche del nostro partito sono lontane dal reale sentire della gente.
Scritto da eliseo il 9/3/2010 alle 09:59
E' una linea che sottoscrivo e vorrei che fosse quella di tutto il PD, ma non credo che sia così.
Scritto da Mariarosa il 9/3/2010 alle 10:51
Caro Eliseo, non sono affatto così pessimista sul PD ma su questo tema ci confronteremo dopo le regionali. In ogni caso, guarda che queste logiche le porto fuori dal "mio salotto" in tantissimi incontri prevalentemente non organizzati dal partito e ho spesso la sensazione che facciano effetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/3/2010 alle 12:51
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