Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/4/2010 alle 19:55

Nel post di ieri dedicato alle primarie per i sindaci si è innestata una discussione improvvisa anche sul prossimo segretario provinciale del PD che sarà votato a maggio o a giugno. Potenza di internet! Alcuni lettori mi hanno chiesto di aprire un sondaggio sul nome più giusto. Voglio intervenire subito per chiarire la mia posizione e il mio punto di vista. Questo è sempre stato un blog libero. In più da oggi non ho formalmente nemmeno un ruolo dirigente nel PD locale. Partecipo alle riunioni degli organi provinciali per il titolo indiretto che mi proviene dal far parte dell’assemblea nazionale. Nondimeno mi sento un militante pienamente coinvolto nel “destino” del PD. Sul blog ospito con piacere tutti i contributi. Non ho intenzione però di aprire alcun sondaggio sui nomi, cosa che magari farà Varesenews come già accaduto per i candidati regionali.
Perché questo? Fare i nomi compete agli iscritti, agli elettori in riunioni auspicabilmente aperte, ai dirigenti attraverso una discussine paziente, pacata e serena. Anch’io dirò la mia opinione nei luoghi giusti, anche sul blog, ma a tempo debito senza l’emotività del particolare momento.
Gli stessi lettori ed altri ancora hanno già suggerito il nome di Laura Prati (nella foto), vice sindaco di Cardano al Campo, candidata alle regionali che con 2.700 voti ha ottenuto il terzo posto nella lista. Le motivazioni sono chiare: è donna, è vice Sindaco di Cardano, abita nel sud della provincia che non ha né parlamentari né consiglieri regionali, è appassionata e competente. Tutte considerazioni che andranno valutate con attenzione. Sono lieto che questo blog serva a mettere in luce figure nuove. So però che avanzare dei nomi in questo modo è un’arma a doppio taglio. La democrazia ha le sue regole e la discussione collegiale, libera e responsabile nelle sedi proprie è il metodo migliore.

Commenti dei lettori: 48 commenti -
Un modo di fare politica, il tuo, caro Adamoli che piace alla gente. Si avverte benissimo che ragioni con la tua testa, liberamente, con semplicità e saggezza, con la concretezza e l'onestà che una volta dicevasi "quel buon senso del buon padre di famiglia". La prova che è la verità è la risposta della gente. Anche in questo interessantissimo post che scaturisce dalla gente che tu sai ben comprendere ed interpretare nel modo più giusto e pragmatico.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/4/2010 alle 20:18
Hai inserito anche una bella foto della bella Laura Prati, da Cardano al Campo. Indiscutibilmente, secondo noi, oggi, con questo post, tieni a battesimo un personaggio che la gente ti ha voluto indicare, "vox populi". A dirtelo siamo noi, "indipendenti", cioè non coinvolti direttamente, essendo di altra provincia. Anche se siam persuasi che ci siano tante altre "belle persone" (di ambo i sessi) che andrebbero scoperte.
Scritto da Amici di Robecco sul Naviglio il 8/4/2010 alle 20:26
Passione e competenza ma io aggiungerei anche disponibilità ad ascoltare le persone e una gran voglia di lavorare e studiare, insomma una sgobbona. Queste le ragioni principali che mi trovano concorde agli altri lettori del blog nel desiderare Laura Prati quale Segretario provinciale del PD. Ricordo ancora la passione che abbiamo condiviso con tante altre donne della provincia in difesa dei consultori pubblici,parte dei quali la ASL voleva smantellare. 10.000 firme raccolte e una bella vittoria!
Scritto da Adriana Scanferla il 8/4/2010 alle 20:28
Potenza di internet, dici nel post, ma anche capacità di suscitare interesse e discussione. Avevo paura che chiudevi il blog dopo le regionali. Vedo con piacere che prosegui. Questo mi basta.
Scritto da Lucky il 8/4/2010 alle 21:07
Da Como non posso giudicare le persone. Però posso giudicare il metodo. Quello che hai indicato nell'intervista sulle primarie (e non solo) e quello che suggerisci oggi li condivido.
Scritto da PD Como il 8/4/2010 alle 21:10
Sei solo un militante, partecipi alle riunioni solo perchè sei membro dell'assemblea nazionale. Ma che cosa c'entra? Conta l'autorevolezza non le cariche, ricordatelo.
Scritto da Un amico di Velate il 8/4/2010 alle 21:15
"La discussione nelle sedi proprie è il metodo migliore", afferma il post. Si, purché sia libera oltre che responsabile. Non devono decidere sempre gli stessi. La partecipazione deve avere uno sbocco, che piaccia o no. Come in Puglia per Vendola e a Firenze per Matteo Renzi.
Scritto da Roberto il 8/4/2010 alle 21:23
Ah le donne! Soprattutto in politica e anche 'dalla nostra parte' sempre troppo sottovalutate. Il risultato di Laura Prati ma anche di Beatrice Bova, all'ultima 'tornata elettorale' dovrebbe, per lo meno (considerando, perchè no, anche i limitati 'mezzi' che avevano a disposizione, che contano enormemente rispetto ad una competizione di questo genere e sostenuta altresì 'contro' ben altri 'colossi'), farci riflettere. Sul serio ed una volta per tutte.
Scritto da paolo rossi il 8/4/2010 alle 21:46
Giuseppe, non ho capito se sei stato preso in contropiede o se il contropiede l'hai fatto tu. Se l'obettivo era di smuovere le acque e di far discutere l'hai raggiunto.
Scritto da Giovanni il 8/4/2010 alle 21:51
Sono d'accordo con il contenuto del post. I nomi vanno discussi con calma e poi, semmai, sottoposti alle primarie. Cosa dice però Laura Prati?
Scritto da Alessia il 8/4/2010 alle 21:54
Stavo dicendo a mia moglie che oggi i nomi si inventano su internet. Lei mi ha fatto notare che la Prati ha preso 2.700 voti senza l'aiuto di correnti e senza organizzazione. Ha ragione mia moglie.
Scritto da PD Gallarate il 8/4/2010 alle 22:38
Il contenuto di questo post non è tanto sulle donne ma sul metodo. Adamoli dice: non faccio un sondaggio perchè i nomi non vanno buttati lì per caso ma discussi serenamente. Io gli do ragione, fare nomi a casaccio non serve. (Poi siccome è astuto, oltre che intelligente, nei fatti con questo post avvia un sondaggio e smuove le acque troppo chete).
Scritto da Albertone da Giussano il 8/4/2010 alle 22:48
A prima vista sembrerebbe una discussione locale su nomi che non conosco perchè vivo a Milano. Ma questo post collegato a quello sulle primarie di ieri affronta un nodo importante non solo per il PD ma per tutti i partiti. Come si seleziona la classe dirigente? Negli ultimi anni solo per cooptazione ( i fedeli, gli amici, i parenti, le belle segretarie, qualche fiore all'occhiello per nascondere le magagne). La via indicata non so se è praticabile ma è certamente dignitosa.
Scritto da Urbani Giuseppe il 8/4/2010 alle 22:58
Il sondaggio lo sta già facendo però con molta classe, tastando il terreno con discrezione. Lei è la persona che ha dato alle donne un posto importante nello Statuto della Lombardia. Glielo riconoscono anche le avversarie politiche come me.
Scritto da Rosanna il 8/4/2010 alle 23:22
Perchè no il sondaggio? Non è mica un errore, anzi. Un errore dei partiti, tutti, è di chiudersi nella torre d'avorio.
Scritto da Uno che si è astenuto il 8/4/2010 alle 23:28
Sottoscrivo Adriana Scanferla. Forse qualcosa si muove.
Scritto da Donna di Samarate il 8/4/2010 alle 23:33
Caro Giuseppe, sempre lucido e preciso. Concordo pienamente con Te e, se è vero che le decisioni debbono essere prese nelle sedi opportune, è altrettanto vero che qualcuno deve farsi carico di formulare per tempo delle proposte che sgomberino il campo da accordi sottobanco e richiamino tutti ad un dibattito trasparente. Non possono essere solo le sedi opportune ad affermare la democrazia delle scelte di questo Partito. Pertanto, bene le primarie e bene Laura Prati, parliamone. Ciao Manolo
Scritto da Manolo Marzaro il 9/4/2010 alle 00:05
Che l'argomento sia serio lo dimostrano i tanti commenti raccolti in pochissime ore. Ed è un argomento che riguarda il PD di Varese, di altre province e anche diversi partiti. Lo ha già segnalato un altro lettore. Come si scelgono i dirigenti, questo è il punto. Le primarie devono essere la ratifica di scelte già fatte? I nomi li devono proporre i soliti noti? La emersione spontanea sul blog di una donna che non conosco è comunque un fatto di democrazia. La considero così guardando da Bergamo.
Scritto da Un PD Treviglio il 9/4/2010 alle 09:32
Ahh... che bella discussione, mi mancava. Queste elezioni hanno consacrato rete e social network come nuova Agorà. Ora discutiamo, e perché non della nostra classe dirigente e dei modi per valutarla e selezionarla? Ho letto molti commenti interessanti, tutto ciò mi fa sperare, la passione è sopita ma potrebbe rianimarsi, forse un antidoto alla "stanchezza democratica" c'è. Laura Prati mi piace, credo che energie come le sue andrebbero valorizzate, cosa che ora non accade, a buon intenditor..
Scritto da Lele il 9/4/2010 alle 09:52
Mi interessa questa discussione anche se non sono del PD. E' molto istruttiva in generale.
Scritto da Giovane CL il 9/4/2010 alle 10:10
Sottoscrivo il PD di Treviglio. Non è una discussione localistica. Vale anche per la provincia di Milano dove la selezione politica è deficitaria in tutti i partiti.
Scritto da Giuseppe di Legnano il 9/4/2010 alle 10:12
Grande Giuseppe, se serve per dare una scossa all'apparato che aveva già deciso su chi puntare ben venga. A Brescia abbiamo fatto così con un Segretario, Sindaco della Bassa (qlc analogia c'è) e un pò di energia si è sprigionata....
Scritto da ale il 9/4/2010 alle 10:17
Vederti così appassionato dopo tanti anni anche dopo che non sei più consigliere regionale mi fa tenerezza. Politici così ce ne sono ben pochi. Ne vale la pena? Cosa ne dice Ambrogio V.?
Scritto da Bianchi Giò il 9/4/2010 alle 10:25
Adamoli non dice se sostiene Laura Prati o no. Fa un discorso di metodo che trovo correttissimo.
Scritto da Valceresio il 9/4/2010 alle 10:51
Ottimo il metodo Giuseppe. Provocante il nome di Laura. Senza dubbio il voto di preferenza delle regionali deve far riflettere in due direzioni: il calo nettissimo del cosiddetto voto di partito (mi riferisco al dimezzamento delle preferenze di Tosi), e la solidità di Laura e Beatriche che senza intaccare i cosiddetti poteri forti o altro hanno raccolto un buonissimo numero di preferenze. Questo è un ottimo spunto da cui partire.
Scritto da Federico Antognazza il 9/4/2010 alle 11:42
Laura è una donna in gamba ed una amica, che ci mette passione nel fare politica. Credo che potrebbe essere un'ottima risorsa sia per scelte interne al partito, ma anche per quelle istituzionali. A me non dispiacerebbe pensarla eventualmente come possibile candidata, con ottime possibilità di vincere, alla Presidenza della Provincia nella prossima tornata elettorale.
Scritto da Luisa Oprandi il 9/4/2010 alle 11:57
A SARONNO il PD ha ottenuto il 28%. Questa esperienza insegna che per far crescere e cambiare il PD occorre uscire dalla logica delle componenti, predilgere un metodo condiviso, evitare criteri astratti a priori (come il sesso e l'età), aprirsi al contributo di tutti. Dopo viene la scelta delle persone, che non deve basarsi sulle preferenze ottenute, ma sul radicamento nel contesto, sulla valutazione delle capacità, sulla rispondenza alle aspettative. Ciò vale anche per il Congresso provinciale.
Scritto da Leonardo il 9/4/2010 alle 12:17
Caro Manolo, che bello risentirti in una discussione politica pubblica dopo tanti anni. Erano i tempi del PDS. L'aria sta cambiando finalmente. Il tappo sta saltando. E' merito del PD. Evviva il PD.
Scritto da Uno come Manolo il 9/4/2010 alle 12:41
Potenza di internet e potenza di una discussione libera non più filtrata in maniera oppressiva dai capi del partito provinciale, che poi sono due visto che il nostro ospite si è chiamato fuori un bel pò di tempo fa. Per me il nostro ospite ha sbagliato ma almeno ci offre uno spazio importante.
Scritto da Gianni il 9/4/2010 alle 12:47
Sono in pausa pranzo. Prima di addentare qualcosa voglio dire che i due post dell'altro ieri e di oggi mi danno una speranza. Basta con le cooptazioni. Il metodo proposto va bene anche per altre province, in particolare per Milano dove l'anno prossimo voteremo.
Scritto da Michele Giorgi il 9/4/2010 alle 12:53
Leonardo, parlando di Saronno, dice cose molto giuste. Il problema non sono né il sesso né l'età (capito Giuseppe), sono le idee, la passione, la credibilità. E la libertà della proposta. LIBERTA'.
Scritto da Osvaldo B. il 9/4/2010 alle 12:58
@Michele Giorgi. Guardiamo infatti quanto avviene per Varese: può essere un ottimo virtuoso esempio anche per noi, della provincia di Milano, e, ben crediamo, un pò per tutti.
Scritto da Robecco sul Naviglio il 9/4/2010 alle 13:15
Ottimo dibattito. Complimenti a tutti. Lo dico anche se sono un agnostico.
Scritto da Un agnostico il 9/4/2010 alle 13:25
Concordo con Leonardo: non conta il genere e nemmeno l’età bensì le competenze, l’adesione al territorio, la passione verso le persone e anche la simpatia. Da donna del PD ammetto di avere qualche riserva nei confronti delle donne, in particolare di quelle che emulano le attitudini maschili (che nelle donne diventano difetti …). A proposito di Saronno: ma perché Lei non ha parlato, in questi giorni, del sorprendente risultato del PD ottenuto da un circolo che si distingue per la non litigiosità?
Scritto da Mafalda - PD il 9/4/2010 alle 13:59
Corre una sana aria di libertà. Se non è vendetta contro qualcuno uscito molto indebolito dalle elezioni ma solo voglia di maggiore democrazia è un fatto importante e positivo.
Scritto da PD Tradate il 9/4/2010 alle 14:59
Leonardo e Mafalda toccano il tasto giusto sull'età, sul sesso e su tutto il resto.
Scritto da Borghetti il 9/4/2010 alle 15:07
Vai avanti su questa strada, non indietreggiare, mi raccomando.
Scritto da Lupus in fabula il 9/4/2010 alle 18:53
@ Mafalda - Avevo una mezza intenzione di parlare di Saronno, poi non l'ho fatto, probabilmente per scaramanzia. Domenica si vota ancora... Mentre la ringrazio per l'attenzione vorrei però farle notare che sono moltissimi i circoli dove non si litiga affatto. In alcuni si discute animatamente ma correttamente e lealmente. Forse solo a Samarate abbiamo perso per litigiosità. Il dibattito pacato è sempre utile. Questa è la mia idea.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/4/2010 alle 19:29
Federico Antognazza fa delle considerazioni valide. Il voto di preferenza organizzato direttamente dal partito ha fatto flop. Colpa del partito o del candidato? Probabilmente le due cose insieme. Quando si vuole tenere sotto scacco il partito succede anche questo.
Scritto da Livio il 9/4/2010 alle 21:43
Consideriamo bene ciò che ha scritto Adriana Scanferla. Può essere molto utile per il futuro. Non è una semplice solidarietà femminile.
Scritto da Iscritto Gallarate il 9/4/2010 alle 22:12
Noto che Legnanesi e Bustocchi scrivono sempre cose molto gentili però hanno ragione. Il metodo usato da questo blog è interessante e utile.
Scritto da Un militante di Como il 9/4/2010 alle 23:06
Su questioni di fondamentale importanza al poppolo, con due p, non si chiedono pareri né indicazioni. Il selezionatore della nazionale di calcio non fa sondaggi per stabilire chi siano i ventitre calciatori che parteciperanno ai mondiali, né indice primarie per assegnare il ruolo di titolare a questo o a quel giocatore. E’ un compito troppo importante per lasciarlo alla gente comune. In una questione di margine, invece, come affidare la segreteria di un partito, eleggere il governatore di un territorio o, più semplicemente, eleggere il presidente della repubblica, il poppolo (sempre con due p) viene chiamato a decidere. In questi casi, trattandosi solamente di bene comune, non si guarda troppo per il sottile. Nessuno chiede a chi firma, vota o alza la mano se possegga qualche competenza specifica, se abbia letto almeno un libro negli ultimi sette anni, se guarda altro che non “l’isola dei famosi”. Dopo tutto si tratta soltanto di condizionare il futuro degli uomini e dello Stato.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/4/2010 alle 09:18
Laura Prati, non la conosco personalmente, ma sento verso di lei ammirazione e stima.
Scritto da eliseo il 10/4/2010 alle 14:33
Per Filippo Valmaggia. O hai un'idea troppo alta di democrazia o non ce l'hai per niente. A ognuno i suoi gusti IN DEMOCRAZIA.
Scritto da Un diavoletto il 10/4/2010 alle 16:57
@ un diavoletto. Ergo, la democrazia non è una forma di governo ma un gelato. A qualcuno piace al cioccolato, ad altri con vaniglia o torroncino. Sì, non credo sia qualcosa più di questo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/4/2010 alle 19:25
Alla democrazia dei sondaggi preferisco quella delle regole e dei valori. Il partito ha bisogno di idee, di analisi, di proposte per una società che prima non c'era. Pigmalioni e Consiliori non servono; serve la libertà di scegliere senza condizionamenti dall'alto. Liberiamo la creatività dei giovani, il buon senso deglio adulti, la fedeltà degli anziani. Impariamo prima ad essere e poi a fare; non trasformiamo il male sociale in malessere personale. La giustizia viene prima del consenso.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 11/4/2010 alle 18:52
@ Camillo Massimo Fiori - Caro Massimo che cosa dirti? Sono perfettamente d'accordo con te. Cerco modestamente di indirizzare l'uso del blog verso le finalità che tu indichi. La libertà dai "condizionamenti dall'alto" si conquista anche in questo modo, credo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/4/2010 alle 22:23
Certo, Laura Prati sarebbe una buona candidata. Tuttavia ci vorrebbe una scossa vera che aprisse il Pd. Basta ammiccamenti alla Lega e rigidità della gestione. Forse la Prati è stata troppo vicina al duo Tosi-Marantelli per rappresentare questa novità. Piuttosto Livio Frigoli che è stato sindaco di Castellanza. Sig. Adamoli, non le sembrerebbe questa una candidatura di vera discontinuità?
Scritto da Agostino il 13/4/2010 alle 13:56
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