Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 28/4/2010 alle 09:48

Luisa Oprandi in un commento sull’ultimo post “Formigoni quattro, la continuità”, ha sollevato in modo duro il problema della rappresentanza femminile nella Giunta regionale definendola ridicola. È difficile darle torto di fronte ad una sola donna (Lega Nord) fra sedici assessori e quattro sottosegretari. Questo risultato è anche conseguenza di una rappresentanza femminile di sole sette unità su ottanta consiglieri regionali. Solo una diversa legge elettorale, che la maggioranza non ha voluto, avrebbe potuto cambiare la situazione (ne avevo già scritto qui e qui).
Devo ammettere che le cosiddette quote rosa, quando ero Presidente della Commissione Statuto, non mi convincevano fino in fondo. Nello Statuto e nel Regolamento generale non le avevo inseguite più di tanto e quando l’avevo fatto era più per ragioni tattiche (alzare il livello della trattativa tra i partiti) che per altro. L’esito statutario è stato comunque buono, come hanno riconosciuto i movimenti femminili. Mi sto però persuadendo che in questa fase storica le quote rosa siano necessarie (non è sessismo) se vogliamo dare uno scossone riequilibratore alla rappresentanza politica. A Luciana Ruffinelli che è intervenuta coerentemente nel dibattito e con la quale mi complimento per la rielezione, devo però ricordare che il suo gruppo (Lega Nord) era forse il più contrario alla affermazione del principio di “democrazia paritaria”. Era però in buona compagnia, su questo non c’è dubbio, come si è visto con il rifiuto di un nuovo sistema di elezione del consiglio regionale.
I principi dello Statuto rimangono là intatt. Spero che nella legislatura appena aperta siano attuati con la opportuna gradualità, ma con rigore.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 26 commenti -
Sig Adamoli perché si ferma sempre all'apparenza, di donne nei consiglio Provinciale, Regionale in Lombardia c'è ne sono ma non solo quelle che appaiono ci sono le donne che non appaiono anche in ambiti molto impegnativi per esempio la Presidenza della Protezione Civile , non c'è solo la Ruffinelli o la Rizzi ma forse la sua è solo invidia perché voi non ne avete nemmeno una. L'argomento meriterebbe un dibattito al di fuori di un blog, ma per ora prenda lezione da Formigoni e Galli
Scritto da Armando il 28/4/2010 alle 11:13
Veramente sig Armando di donne il Gruppo regionale del Pd ne ha due. Poche, ma in linea con il trend di tutto il consiglio. E poi bello l'esempio di Formigoni/Berlusconi e Galli!! Proprio bello! L'ho già visto: un metro e 75, 24 anni, seno e labbra siliconati, un centimetro di trucco in faccia, abbigliamento superaderente, sguardo attonito. Gavetta politica? Zero. Conoscenza delle istituzioni? Zero. Interesse per la politica? Zero. Capacità comunicativa? Zero. Ecco: impariamo da Formigoni/Berlusconi e Galli: la politica del silicone.
Scritto da Laura S. il 28/4/2010 alle 12:01
@Armando: in consiglio provinciale su 36 consiglieri ci sono solo 6 donne ( 3 del PD , 1 di IDV , 2 della Lega) In giunta provinciale ci sono 12 uomini (PDL e Lega) e 1 donna (Lega) . Non penso che Adamoli debba essere invidioso di non so bene chi, in quanto il suo partito è meglio rappresentato di altri in quanto a numero di donne.. Il vicepresidente del consiglio provinciale ad esempio è per esempio una donna del PD. Scusi sa, era solo per correttezza informativa.
Scritto da Luisa Oprandi il 28/4/2010 alle 12:57
Le donne sono davvero sottovalutate. Non so bene che cosa si possa fare ma è urgente una serie di disposzioni che aiutino la rappresentanza femminile nelle istituzioni, Altrimenti si perde una parte importante della società.
Scritto da Fiorenzo M. il 28/4/2010 alle 13:04
Caro Adamoli, Vendola ha formato l'altro ieri la sua nuova giunta in Puglia di 14 assessori, nominando 7 uomini e 7 donne. Non sappiamo se questa iniziativa fosse stata programmata prima delle elezioni regionali, in caso di vittoria. Che dire di tale "salomonica" decisione? Subito (alcune) critiche: è strumentale, promozionale, pretestuosa.... ma fors'anche apprezzamenti, crediamo. 50% critiche, 50% elogi? Un esempio da proporre - bipartisan - e imporre?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 28/4/2010 alle 13:12
Perché non s'impegna a far sì che sia una donna la Presidente del Comitato Paritetico per il Controllo e la Valutazione delle politiche regionali previsto dallo Statuto e dal Regolamento regionale?
Scritto da Mafalda il 28/4/2010 alle 13:19
Giusto insistere su questo problema come ha fatto anche Luisa Oprandi. E' un bel problema. I numeri sono impietosi. Credo che intervenire con le norme sia indispensabile. All'estero in alcuni Paersi del nord Europa dove le donne ora contano molto all'inizio avevano fatto in questo modo.
Scritto da Sandro Bottazzi il 28/4/2010 alle 13:49
Il problema esiste in tutte le regioni d'Italia. E' incomprensibile però in Lombardia per il grado di evoluzione civile che la contraddistingue. Credo che sia un traguardo di civiltà che tutta la società dovrebbe porsi. Se le donne riescono in tanti campi difficilissiumi perchè non dovrebbero farcela in politica e nelle istituzioni?
Scritto da Sindacalista Cisl il 28/4/2010 alle 14:05
scusate se da pugliese esprimo sempre con più forza e orgoglio di esserlo, ma in puglia anche su questo tema i fatti concreti superano anche l'impensabile. Sette donne su 14 e la vicepresidente della giunta è donna. Il difetto si diceva certe volte sta nel "manico". E finchè il manico sia a destra che a sinistra sta nelle mani di "uomini" o persino donne che non credono ai valori della parità , si dovranno subire i risultati "della giunta e consiglio lumbard". Riflettete donne, riflettete!!!!!!!
Scritto da robinews il 28/4/2010 alle 14:26
Non so se è giusto fare come in Puglia una Giunta regionale composta per metà di donne, come ci hanno informato anche Bustocchi e Legnanesi. Forse è troppo se non sono validissime. Certo che una su 20 tra assessori a sottosegretari è ridicolo.
Scritto da Alessandra P. il 28/4/2010 alle 14:32
Sì, impariamo da Galli: prendiamo la clava e andiamo a vivere nelle caverne...
Scritto da Adriano il 28/4/2010 alle 14:57
Problema serio da affrontare e risolvere. Se le regole aiutano ben vengano le regole. Il discorso delle "riserve indiane", da non attuare, con cui si cerca di baipassare lo scoglio non mi persuade.
Scritto da G. Soglio il 28/4/2010 alle 15:38
La domanda già espressa nel commento al precedente post di Adamoli: perchè donna non vota donna? Le statistiche ed analisi in materia dimostrano infatti che le donne non sostengono, ovviamente in generale, candidate donne. E, a quanto pare, nessuna recriminazione o rivedicazione; sembra che possa andar bene così...
Scritto da Rosella il 28/4/2010 alle 16:20
Sig Laura S. non vi ma sopratutto Lei smentisce e conferma l'andazzo anche del suo partito parlar male sempre degli altri visto che non ha /avete niente da dire mi permetta di dirLe Si Vergogni!!! Sempre con la persona se la prende ma Lei si quarda mai allo specchio??Questi sono i motivi perché perdete e non prendete voti per colpa di gente come Lei
Scritto da Ferruccio il 28/4/2010 alle 17:10
La presenza delle donne in politica va sostenuta il più possibile. Ora abbiamo percentuali da Arabia Saudita. Anch'io ero tiepido sulle quote rosa. Ma sembra l'unico strumento: è d'emergenza. Si dice: "le donne devono essere competenti". Quasi se avessero solo loro una barriera all'ingresso, non richiesta per molti uomini. Soprattutto a quelli con soprannomi ittici.
Scritto da FrancescoG. il 28/4/2010 alle 17:11
La democrazia paritaria non può prescindere da altre rappresentanze. Dopo l'equilibrio fra i sessi la politica locale (e nazionale) dovrà pensare anche ai diversi orientamenti sessuali. Una democrazia moderna, partecipativa, deve avere il suo bravo omosessuale e altri oggetti non ancora identificati ma che una società aperta, dinamica, in divenire come la nostra deve contemplare. La democrazia è partecipazione, non merito; sesso, anzi sessi, non competenza.
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/4/2010 alle 20:09
Le queste rosa mi lasciano perplesso però è giusto l'esempio fatto da un commentatore il quale afferma che anche negli stati nordici d'Europa con un'alta quota femminile nelle cariche pubbliche si era cominciato così.
Scritto da Stefano il 28/4/2010 alle 20:41
La domanda di Rosella ha un suo senso però il problema riguarda tutto l'elettorato non solo quello femminile. I tempi e gli impegni della vita femminile non riguardano solo le donne ma le famiglie e tutte le comunità che non vogliano rinunciare all'apporto di più del 50% dei cittadini e delle cittadine.
Scritto da Ronchi Vito il 28/4/2010 alle 20:48
Se le donne non si votano è colpa degli uomini?
Scritto da Gaetano il 28/4/2010 alle 20:56
Robinews è legittimamente soddisfatto. In Puglia per le donne è andata molto meglio. Il centrosinistra italiano deve imparare da Nichi Vendola.
Scritto da Pietro (sinistra) il 28/4/2010 alle 21:31
@ Mafalda - Queste decisioni le prende il gruppo dei consiglieri regionali di cui non faccio più parte. Non ho difficoltà nel dire però che delle cariche che spettano all'opposizione (due posti Ufficio di presidenza del Consiglio - Presidente giunta delle elezioni -Presidente, a rotazione, della commissione per la valutazione e il controllo delle leggi) una potrebbe e dovrebbe essere affidata alle consigliere donne.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/4/2010 alle 21:37
@Ronchi Vito. Ma c'è in Italia una mentalità e una cultura da parte delle donne che le invita a sentirsi in ogni manifestazione della vita sociale alla pari degli uomini? Forse non ancora se, appunto, come dice Rosella, donna non vota donna, donna non sostiene donna. Aleggia sempre, proprio da parte ANCHE delle donne, una mentalità e una cultura ancora filo-maschilista. E' un dato oggettivo. Certo oggi meno di ieri e domani forse più di oggi. E' allora questione solo di tempo?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi 2 il 29/4/2010 alle 08:10
Gentile sig Ferruccio (gentile?) l'unico che deve VERGOGNARSI qui è LEI. Cos'è? Parente della persona in questione? Che gliene frega di difendere il malaffare? Le combine? Le porcherie di basso livello? Quello che io ho scritto è uscito dalla bocca di una militante di centrodestra. Una ragazza di Milano che da anni si sbatte per fare la sua gavetta politica e si è vista scavalcata da una persona che non c'entra nulla con la politica e per motivi che lei stessa ha definito tutt'altro che politici o meritori. Guardatevi in casa prima di parlare e difendere chicchessia. E vergognatevi un po’ voi, che vi fa solo bene.
Scritto da Laura S. il 29/4/2010 alle 12:39
A conferma (per Armando/Ferruccio e tutti quelli che hanno dei dubbi sulla questione) ecco il link a quello che intendevo: http://milano.corriere.it/notizie/politica/10_febbraio_26/regionali-in-rivolta-la-base-del-pdl-1602554561592.shtml Ho solo riportato quello che le vostre donne dicono...
Scritto da Laura S. il 29/4/2010 alle 15:14
'Ste donne. Ma diciamolo francamente, chissenefrega. Il blog sta pardendo interesse. Dal 17 di aprile a oggi soltanto 7 articoli postati da Adamoli sono troppo pochi. Mi sa che il nostro non ha più voglia. Eì così?
Scritto da Claudio Ennam il 29/4/2010 alle 18:27
Caro Claudio Ennam, ho solo rallentato un pò il ritmo in coincidenza con alcuni impegni che avevo rinviato a causa della campagna elettorale che mi ha visto molto impegnato anche fuori provincia. La mia volontà di proseguire il dialogo resta quella di prima tenendo conto naturalmente che non ho più cariche istituzionali. Non credo peraltro che l'interesse di un blog dipenda solo dalla frequenza dei post. Grazie dello stimolo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/4/2010 alle 18:33
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