Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/5/2010 alle 10:49

Ho visto ieri sera abbastanza casualmente Ballarò di Giovanni Floris. Non seguo molto questi talk show poiché li considero assai più luoghi di propaganda estrema che di approfondimento. Preferisco senz’altro le due trasmissioni di La7, “Otto ½” la sera con Lilli Gruber e “Omnibus” al mattino con vari conduttori. Lo scontro di ieri fra Massimo D’Alema e Alessandro Sallusti, condirettore del Giornale, è stato volgare e deprimente. Si parlava del “caso Scajola” e Sallusti ha praticamente equiparato D’Alema all’ex ministro perché il politico del PD aveva un tempo usufruito di un alloggio di un ente previdenziale ad equo canone. Che questa circostanza non fosse così nobile ed esemplare l’ha riconosciuto lo stesso D’Alema che ha lasciato l’appartamento subito dopo la polemica. Ma equiparare l’affitto perfettamente legale di D’Alema all’appartamento sul Colosseo di Scajola è atto di prepotenza inaudita che offende il buonsenso e la verità.
«Vada a farsi fottere, lei è un bugiardo e un mascalzone…», così ha replicato D’Alema. Ho partecipato emotivamente con lui. Sallusti è un giornalista killer che considera l’avversario come un nemico da abbattere. Sono un bipolarista, ma di questo bipolarismo di guerra sono stufo da morire. Questa è la fine della civiltà politica.

Commenti dei lettori: 56 commenti -
Concordo. Sarebbe ora di finirla con queste baruffe "estreme" fatte per sviare l'attenzione dai problemi gravi che attraversa il Paese. Quello del "Giornale " di casa Berlusconi è terrorismo giornalistico.
Scritto da Raffaele il 5/5/2010 alle 11:17
Un caro amico sul treno oggi, tra l'altro vicino alle mie idee, diceva che Sallusti non aveva tutti i torti. Io indignato ho ribattuto sostanzialmente con i concetti di Adamoli (OVVIAMENTE MENO EFFICACEMENTE). Dopo l'arrabiatura ho pensato però che se il mio amico ci era cascato chissà quanti lo avevano fatto.
Scritto da ale il 5/5/2010 alle 11:21
Sull'arroganza di Sallusti non abbiamo dubbi. Però io credo che sia anche importante non offrire il minimo appiglio a una controparte così feroce. Riusciamo a garantire dei politici,a tutti i livelli dal nazionale alle città, che non siano minimamente attaccabili perchè non utlizzano NEMMENO eventuali vantaggi legalmente accettabili? Che siano stimati dai cittadini, riconosciuti come persone a servizio delle collettività e "alla pari" davvero? Questi politici chiede la gente.
Scritto da Luisa Oprandi il 5/5/2010 alle 11:22
Forse Sallusti dovrebbe ricordarsi di tutte le cause che il suo giornale ha perso per le false notizie date. Questo per sottolineare la credibilità sua e di dove lavora
Scritto da Adriano il 5/5/2010 alle 11:25
Noi da molto tempo non conosciamo (più) questi particolari talk show. Rigorosamente evitati. Non solo perchè soffriamo di ipertensione... Hai ragioni da vendere, saggio, pacato, discorsivo, sereno, propositivo, positivo ed oggettivo Adamoli! Diversamente il clima di guerra infinita (bipartisan?) diventa la fine della civiltà politica, con annessi e connessi. Astensionisti sempre in aumento compresi!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 5/5/2010 alle 11:26
Da Lei non ci si poteva aspettare nient'altro che questa analisi e risposta. Vede sig Adamoli dare del killer mi pare sia esagerato ma tantè che Lei così si esprime, evviva la libertà di espressione e di stampa, quando si tocca il proprio pupillo niente va bene, ma la verità è che D'Alema viveva in una casa popolare con uno stipendio mensile di €15000 e oltre non era D'Alema colui che poteva fare il moralista.
Scritto da Armando il 5/5/2010 alle 11:30
ah perchè c'è qualcuno che sta con Sallusti? a parte qualcuno del PD?
Scritto da emanuele martini il 5/5/2010 alle 11:40
No,questa è la politica che passa il convento e piace alla maggioranza degli italiani!D'Alema ha fatto bene a rispondere in modo veemente al provocatore del Padrone di Arcore!Cosa si voleva,che porgesse l'altra guancia?Troppi toni bassi alla fine non si sentono!E non fanno nemmeno prendere voti,anzi danno l'impressione che non si è in grado di reagire! Il dialogo,politico o no,si dovrebbe fare a più voci,possibilmente pacate.Ma se c'è sempre il disturbatore di turno, un vai a farti...ci sta!
Scritto da Bernardo il 5/5/2010 alle 11:48
Mussolini quando andava alla stadio pretendeva di pagare il biglietto. Altri tempi, altra etica. I fascisti non rubavano. Prezzolini, arguto esule antifascista, lo riconosceva ma aggiungeva: "non rubavano anche perché non c'era nulla da rubare ..." D'Alema non ha rubato, ha fatto ciò che fanno quasi tutti coloro che rivestono cariche di privilegio: ha approfittato della posizione per avere sconti. Con uno stipendio da parlamentare e una barca alla fonda sarebbe stato più etico lasciare posto a chi ne aveva più bisogno. Ma il comunista, vicino ai bisogni del popolo, ha preferito pensare ai bisogni suoi. D’Alema ieri sera ha fatto una brutta figura, dimostrando protervia e volgarità . E una pessima figura la sta facendo anche Adamoli con questa sua inutile, dannosa difesa corporativa.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/5/2010 alle 12:25
Pensa, sto anch' io con D'Alema. Per la verità ed obiettivamente non ci vuole molto. Francamente non ti avrei visto con Sallustri.
Scritto da paolo rossi il 5/5/2010 alle 13:42
armando mi porti gli elementi comuni e le differenze tra la vicenda scajola e la vicenda d'alema. poi deciderò con chi stare, e se cambiare la mia idea.
Scritto da emanuele martini il 5/5/2010 alle 14:06
Berlusconi elogia il grande gesto di Scajola nel dimettersi. Lei sottolinea l'altrettanto grande gesto di D'Alema nell'andarsene da quella casa. Ma allora la pensate uguale? Invece, la statura morale di un politico non coincide con il sapersi dileguare da una porcheria bensì avere una così grande forza interiore da non trovarcisi nemmeno nella stessa. Lei, invece, sta con D'Alema che, in maniera poco esemplare, se ne è andato solo dopo le polemiche. Solo una cosa mi vede d'accordo: Sallusti.
Scritto da Mafalda il 5/5/2010 alle 14:11
Ma chi glielo ha detto al Filippo Valmaggia che i fascisti non rubavano ? Si informi, si informi. Hanno incominciato subito litigando anche tra loro ( se lo ricorda il caporione fascista della Lomellina legnato sulle scale della stazione centrale di Milano perchè troppo loquace ?).Via non faccia contrabbando politico.
Scritto da Ambrogio il 5/5/2010 alle 14:20
Sono d'accordo che i comportamenti dei due politici in questione non sono comparabili e che Sallusti usi artatamente la provocazione e che definirlo "giornalista" è un ossimoro. Tuttavia, in un dibattito civile, i vaffa... di qualsiasi genere sono da evitare. Ma ormai, di "civiltà" in quei dibattiti non c'è traccia e me ne tengo alla larga. Danneggiano il fegato più dell'alcol. Su altre questioni mi ha preceduto Luisa Oprandi con la quale mi trovo in perfetta sintonia. Sull’argomento mi sembra anche molto condivisibile l’editoriale del direttore di “Varese News” che ho appena letto.
Scritto da Angelo Eberli il 5/5/2010 alle 14:23
Riferiamo il parere di amici colleghi: "arroganza, protervia, prepotenza, "tu non sia chi sono io!", rigorosamente bipartisan. E poi noi dovremo votare questa gente?". Quasi quasi anche noi cominciamo a sentirci stanchi e stufi, mentre tutti lori signori... Ci fossero elezioni oggi, anche noi, oggi, boicotteremmo il seggio.
Scritto da Roscar il 5/5/2010 alle 14:27
Prenderò buona nota di chi difende un indegno provocatore non un giornalista. Dopo Bersani anche D'Alema ha fatto bene a parlare fuori dai denti. Certe persone non meritano la buona educazione. Ma i conduttori di certe trasmissioni dovrebbero dimostrare maggiore professionalità e polso
Scritto da Un indignato il 5/5/2010 alle 14:29
Anche a me non piacciono queste trasmissioni, però bisogna pure andarci e quando necessario reagire. D'Alema aveva una colpa veniale, Scaiola una trave nell'occhio. Su questo non ci piove.
Scritto da Adams il 5/5/2010 alle 14:34
Caro Valmaggia, ma quale difesa corporativa? Non metterai sullo stesso piano D'Alema e Scaiola. Per favore.
Scritto da Berti Luigi il 5/5/2010 alle 14:36
Armando, un conto è avere l'auto blu a disposizione, un conto è farsi comprare la Ferrari in cambio di appalti concessi; un conto è usufruire di sconti su aerei e treni, un conto è farsi pagare un viaggio nei paesi esotici sotto forma di tangente; un conto è mangiare cibi sopraffini alla buvette dii Montecitorio pagando 4 soldi, un altro è farsi organizzare cena a lume di candela con escort annessa e seguito serata. Non confondiamo i privilegi della casta (deprecabili, ma legittimi) con i reati veri e propri.
Scritto da pino s. il 5/5/2010 alle 14:48
E anche il sig bernardo (come altri) cercano di svincolare il problema e non vuole rimanere nell'argomento e cioè che D'Alema aveva occupato uno stabile popolare a equocanone sì ma non aveva diritto come parlamentare e con lo stipendio che si prendeva e prende "non quadagna" che è una bella differenza La difesa ad oltranza far perdere fiducia al Pd e alla sinistra. L'argomento è l'affitto in una casa popolare di D'Alema non Sallusti e il suo capo sempre quello... oramai c'è assuefazione
Scritto da Ferruccio il 5/5/2010 alle 14:52
@pino s. Noi, proletari di lunghissima ed antica tradizione, non sappiamo assolutamente nè una cosa nè l'altra! Nè un conto nè l'altro.
Scritto da Amici da Robecco sul Naviglio il 5/5/2010 alle 15:00
Concordo con Luisa Oprandi e offro a tutti le parole di don Primo Mazzolari ai neo eletti parlamentari nel 1948, certo in un altro contesto, ma ancora vere oggi o forse più vere oggi “Molto sarà perdonato a chi, non avendo potuto provvedere a tutti il disagio degli altri, si sarà guardato dal provvedere ai propri. Ridurre lo star male del prossimo non è sempre possibile: non prelevare per noi sulla miseria dei poveri è sempre possibile”.
Scritto da giovanni barbesino il 5/5/2010 alle 15:13
@ Berti Luigi. D'Alema e Scajola sono entrambi due piccoli approfittatori, indegni di ricoprire cariche pubbliche. A chi mi invita a informarmi sull'onestà nel Ventennio, rispondo di studiare la Storia. Può non piacere, può imbarazzare la difesa della razza, ma i fascisti non furono questa accolita di ladruncoli che siede nei parlamenti nazionali e locali.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/5/2010 alle 15:14
Il problema caro Giuseppe non e' chi ha ragione, forse solo per il motivo di avere un "peccato" meno grave; il vero problema e' che non ci scandalizziamo piu' per la immoralita' a tutti i livelli della societa'. Si diventa meritevoli nel dare le dimissioni(si portano persin ad esempio) . Scrivevo prima delle elezione dello scandalo del doppio TFR per i cons. reg. Piemonte e Puglia, ma a chi interessa? Dice un vecchio adagio: chi ruba nel poco ruba anche nel grande.E' tutta una grande ipocrisia.
Scritto da eliseo il 5/5/2010 alle 15:18
Al sig Emanuele Martini, D'Alema occupava le case dei cittadini più bisognosi (forse) Scajola imbrogliava i ricchi perché le proprietarie i loro soldi li hanno presi tutti in assegni, ma la vicenta è Sallusti D'Alema, e per me ha pienamente ragione Sallusti quel che ne dica Adamoli io non difendo nessuno non sono di parte come qualcuno stò solo ai fatti e i fatti dicono che D'Alema pagava un canone in una casa popolare con barca all'ormaggio e stipendio da nababbo
Scritto da Armando il 5/5/2010 alle 15:18
Che cosa poteva fare di diverso D'Alema? Stare zitto? Non scherziamo. Ha fatto benissimo anche se aveva la pagliuzza nell'occhio. Ma l'altro che trave!.
Scritto da PD Luino il 5/5/2010 alle 15:19
Sig Pino Lei è fuori argomento ho non è capace a trattare l'argomento sembra un disco rotto raconta sempre le solite cose i soldi, i privilegi, le cene ecc.. ma non ha altro da dire, se Lei è così invidioso perché non va a far politica si fa vorate così verrà eletto e cambierà il mondo..ma per cortesia...Taccia...
Scritto da Armando il 5/5/2010 alle 15:25
Il mondo digitale: la cosa buona vale 1. La cattiva vale 0. Non è questo il mondo reale, ma la mistificazione cerca di farcelo credere. Non si deve assecondare il provocatore. Puntare altrove: "Dev'essere contento dell'Italia. Possono parlare tutti. Anche lei".
Scritto da FrancescoG, il 5/5/2010 alle 15:34
Oppure: "Io ed uno dei suoi pagatori siamo diversi: lui ha detto che c'è troppa libertà di stampa. Io la lascio parlare" o anche "Deve aver avuto proprio un'infanzia infelice".
Scritto da FrancescoG. il 5/5/2010 alle 15:37
Sig. Armando, non pretendo sappia scrivere, ma almeno leggere e capire quello che legge... Per gli Amici da Robecco sul Naviglio: siamo sulla stessa barca
Scritto da pino s. il 5/5/2010 alle 16:30
Non si può fare sempre di ogni erba un fascio. Mettere sullo stesso piano cose così diverse è assurdo. Tra Scaiola e D'Alema c'è di mezzo l'oceano. E io non sono del PD come sa bene chi segue il blog.
Scritto da Bianchi Giò il 5/5/2010 alle 16:39
Comunque, concludo, che si arrivi a questa "qualità" del dibattito politico è assolutamente inaccettabile.
Scritto da FrancescoG. il 5/5/2010 alle 16:42
@pino s. 14:48 - Eppure la gente comune non ha mai avuto in simpatia i privilegi dei politici tutti! Deprecabili, giustamente dici, anche se legittimi, tanto a doverli pagare siamo tutti noi... Figuriamoci poi per tutto il resto che ben evidenzi! Poi ci si meraviglia dell'astensionismo dilagante... dei giovani in particolare; considerati certi sciagurati esempi....
Scritto da Carlo A.A. il 5/5/2010 alle 17:18
L'orrido Sallusti fa bene il suo mestiere:lanciare cacca sugli avversari del padrone(suo).L'algido D'Alema per una volta ha perso(giustamente) la calma.Chi ne esce meglio dall'episodio?
Scritto da PG il 5/5/2010 alle 17:38
Non parliamo di casa popolare occupata da D'Alema. Era in uno dei tantissimi immobili romani di proprietà di enti religiosi , di assicurazioni, di casse pensioni di ordini professionali ecc. ecc. Tutti affittano ad equo canone. D'Alema ad un certo punto se ne andato, ma non ha preso soldi come il ministro per non sappianmo ancora quale operazione corruttiva. Dicono dalle nostre parti : non confondiamo il mungere col tettare...
Scritto da Un contadino il 5/5/2010 alle 18:18
Che Sallusti sia un prezzolato killer al soldo del padrone del "Giornale" lo si sa fin dai tempi del killeraggio di Prodi, poi di Boffo, di Fini ecc.E' la filosofia di infangamento generale che Feltri e C.hanno messo in campo per convincere che tutti i politici sono corrotti e disonesti, così che la gente si schifa della politica e non si interessa più con la dovuta attenzione e passione. Nonostante non condivida sempre il pensiero di D'Alema, stavolta sto anch'io con lui.
Scritto da Ravani il 5/5/2010 alle 18:37
Caro Sig.Adamoli, D'alema non aveva NESSUN diritto ad okkupare l'appartamento ad equo canone, per il semplice motivo che non ne aveva i requisiti reddituali e, non si dimentichi, che se ne è andato SOLO perchè la faccenda era finita sui giornali e in televisione... La statura morale del suo pupillo si è dimostrata proprio con la volgarità e l'arroganza con cui ha zittito il giornalista; puro stile stalinista!
Scritto da Stefano il 5/5/2010 alle 18:46
@ un contadino. Anche i contadini difendono quell’ex comunista. Odioso come ex e soprattutto odioso come comunista. Questi guadagnava all’epoca non meno di 16 milioni di vecchie lire al mese e “sottraeva” una casa dell’INPS (si badi, INPS) a chi ne aveva sicuramente più diritto e bisogno. Quando è stato scoperto , il nostro amico del popolo ha sbattuto la porta con fare sdegnoso. Vergogna, comunistello da strapazzo! E vergogna chi lo difende solo per “partito” preso.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/5/2010 alle 19:42
Tutti a discutere lo scontro D'Alema-Sallusti ma il post dice anche altre cose: che questo bipolarismo è malato. Concordo e mi piacerebbe che si discutesse pure di questo nei commenti.
Scritto da Giovanni il 5/5/2010 alle 21:34
Sallusti in queste trasmissioni non fa il giornalista ma le veci di un politico. Ho sentito che molti dicono che D'Alema non doveva rispondere come ha risposto ma credo sia difficile resistere a sbottare se vieni messo sullo stesso piano di un ex ministro come Scaiola.
Scritto da Canziani M. il 5/5/2010 alle 21:42
Ormai chi sta sul fronte avverso è considerato un nemico. Questa è una grave malattia dell'Italia politica che ha contagiato il giornalismo. Quello in TV è quasi inguardabile, per i miei gusti.
Scritto da Giorgio F. il 5/5/2010 alle 21:51
Prendendo le parti di D'Alema, fin dal titolo, sapevo benissimo che mi sarei esposto a diverse critiche. Perchè l'ho fatto? Volevo richiamare la necessità, secondo me importante, di distinguere e discernere sempre di fronte ai fatti che la politica ci offre. Di rifiutare la logica "sono tutti uguali" che è il modo, Filippo, con cui la parte peggiore della "corporazione" difende se stessa. E' questa la grande pozza nella quale sguazzano spesso anche gli indifendibili.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2010 alle 22:45
se il Sig_D'alema si sente persona corretta avrebbe dovuto lasciare prima della denuncia del Giornale quell'appartamento. Comunque la sua rozza reazione oltre che maleducata è sicuramente da denuncia penale.
Scritto da Silvio Pacchetti il 6/5/2010 alle 08:30
Se Adamoli mi spiegasse perché D'Alema è eticamente migliore di Scajola, gli sarei grato. Voi sinistri confondete etica e morale con legalità. L'arrogante pidiellista avrebbe commesso un reato: se così fosse andrebbe punito e condannato moralmente. Il volgare ex comunista ha sicuramente commesso una sconcezza, ancorché "legale". Andrebbe esposto al pubblico ludibrio, non difeso perché a capo del proprio partito. Di fronte alla legge Scajola e D'Alema non sono uguali ma entrambi indegni.
Scritto da Filippo Valmaggia il 6/5/2010 alle 08:42
Questa volta non sono d'accordo con te, caro Giuseppe. D'Alema ha sbagliato. La doppia morale non mi piace: Ezio Mauro o Travaglio sono giornalisti "con le palle" perche denunciano le malefatte di Berlusconi e dei suoi, mentre Feltri e Sallusti sono dei killer perchè ricordano le malefatte di D'Alema ? No, così non funziona.
Scritto da Larpi il 6/5/2010 alle 09:00
Sig. Adamoli sta facendo un'altra brutta figura: difendere un maleducato comne lo è stato D'Alema vuol sdire sposare la tesi dell'arroganza e dell'uso smisurato e diabolico di alcuni termini.
Scritto da lallo il 6/5/2010 alle 10:11
Non capisco perchè D'Alema, visti i precedenti, abbia prestato il fianco ad una fin troppo facile polemica che qualunque sprovveduto, ricordando Affittopoli, avrebbe potuto prevedere. Ma quello che non è accettabile è l'atteggiamento arrogante di D'Alema contro un giornalista, reo solo di avere espresso una propria, pur non condivisibile, opinione, dandogli del venduto. La libertà di stampa non vale solo da una parte e, ahimè, anche in questo campo i precedenti di D'Alema lasciano a desiderare.
Scritto da Andrea il 6/5/2010 alle 10:39
Il commento di @Larpi 09:00 ci ha messo in difficoltà... A chi ce l'ha fatto notare e chiedeva una nostra risposta in merito non abbiamo saputo rispondere.
Scritto da Robecco sul Naviglio il 6/5/2010 alle 11:21
Ezio Mauro non lo so, ma Travaglio sulle "malefatte" di D'Alema ha dedicato capitoli dei suoi libri. Ma a parte questo, la questione è un'altra: è vero che sul piano morale D'Alema con quell'appartamento non ha fatto una bella figura, ma non c'era niente di illegale come ricevere una tangente sotto forma di un acquisto di una casa. Sallusti ha cercato solo di mettere tutto nello stesso calderone, ma tra i 2 casi c'è una bella differenza. Poi direi che Luisa Oprandi nel suo commento abbia centrato bene il punto.
Scritto da pino s. il 6/5/2010 alle 12:43
Il problema è il livello della discussione. Il "tanto rubano tutti" aiuta quelli che rubano veramente. Chi è serio fa fatica. Il resto serve per distogliere l'attenzione e fare bagarre. Sono queste le cose che si vogliono? A chi convengono? (di certo non al cittadino). E poi: perchè i garantisti non lo sono stati anche con Scajola?
Scritto da FrancescoG. il 6/5/2010 alle 13:22
Caro Larpi, ci conosciamo e ci stimiamo da molto tempo. Ti pare possibile che abbia definito Sallusti giornalista killer solo perché ha attaccato D’Alema? L’ho chiamato anch’io così perché è un campione nel trasformare sistematicamente in nemici da far fuori chi ha una posizione che confligge con la sua. Questo per me, e penso anche per te, è un fatto grave. Ti ricordi il caso del direttore di Avvenire Boffo e tanti altri casi? Allo stesso modo non mi piace il giornalismo d’assalto e scandalistico di sedicente sinistra, ne hai mille prove, credo. Quanto a D’Alema tu sai benissimo che non ho particolare predilezione per lui che ho criticato in passato tante volte. Perché mai avrei cambiato idea oggi che, peraltro, sono fuori da tutti i posti che contano? Il fatto è che non posso accettare che si mescolino cose diversissime, che si metta tutti nello stesso frullatore. E’ il regalo più grande che si possa fare alla malapolitica. Per questo continuerò ad esercitare il mio discernimento caso per caso ben sapendo che in questo modo mi espongo alle reazioni come la tua.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/5/2010 alle 14:47
tutti sono uguali tutti rubano alla stessa maniera...
Scritto da emanuele martini il 6/5/2010 alle 19:28
Hai ragione Emanuele, se non si impara a distinguere la conclusione della gente è proprio questa, ma noi sappiamo che non è così.
Scritto da Paolo B. il 6/5/2010 alle 23:07
La dignità ha un peso maggiore di qualunque legge giuridica. Chi pensa che un d'alema abbia più dignità di uno scajola alzi la manina.
Scritto da Filippo Valmaggia il 7/5/2010 alle 09:34
Ma sì, ma sì, nessuno ha alzato la manina, ha ragione lei signor Valmaggia però, signor Giuseppe Adamoli le pare giusto che questo signore abbia scrito ben quattro commenti? Non si può intasare così! Metta, per favore, un limite a tutti. Veda, lei, due tre commenti al massimo. Scusi, ma se no diventa anche difficle seguire tutto e tutti.
Scritto da Claudio Ennam il 7/5/2010 alle 14:16
Caudio Ennam ha ragione. Invito tutti a scrivere al massimo tre commenti per ciascun post. Dalla prossima volta escluderò dal quarto commento in su.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/5/2010 alle 16:25
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