Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/5/2010 alle 10:38

Che cosa sta succedendo nella Commissione per la riforma dello Statuto del Pd in ordine alle primarie? È ciò che mi stanno chiedendo amiche ed amici in ansia per le notizie che appaiono sulla stampa. Venerdì avremo la riunione che definirà con precisione le modifiche statutarie che saranno sottoposte all’Assemblea nazionale del 21 e 22 maggio. Nei giorni successivi riferirò.
Oggi posso dire qual è la tesi che sosterrò. Per l’elezione dei coordinatori cittadini sono del parere che debbano votare gli iscritti. Per due ragioni: in primo luogo, il partito è una comunità di donne e uomini che hanno il diritto di scegliersi chi li rappresenta; in secondo luogo, a livello locale solo gli iscritti, non certo gli elettori, possono sapere le diversità politiche fra i vari candidati. Sarebbe senz’altro meglio evitare una scelta basata esclusivamente sulla simpatia delle persone. Diverso è invece il discorso sul leader nazionale in quanto la discussione è pubblica e note sono le posizioni dei candidati. La volta scorsa i partecipanti alle primarie erano stati posti in grado di conoscere i differenti progetti politici di Pierluigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino e quindi di decidere in modo politicamente consapevole.
Per quanto riguarda invece i candidati ai vertici delle istituzioni (sindaci e presidenti) sono per la difesa delle elezioni primarie, a meno che non vi sia una decisione motivata suffragata però da una forte maggioranza. Sul dilemma fra primarie di coalizione e primarie di partito, se la scelta a livello locale è la coalizione, credo che la consultazione debba riguardare tutte le forze che ne fanno parte (come è avvenuto in Puglia) e il Pd possa partecipare con uno o più candidati secondo le volontà locali. Sulla tempistica degli 87 congressi provinciali che devono essere ancora tenuti (prima o dopo l’estate), credo sia giusto lasciare la responsabilità della scelta sulle spalle dei dirigenti locali.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 22 commenti -
L'importante è che non vengano eliminate le primarie per le cariche esterne, cioè per le istituzioni. E poi vanno fatte anche per i deputati e senatori se sarranno confermate le liste bloccate.
Scritto da PD Pavia il 13/5/2010 alle 11:05
E' una confusione unica, tutte ste primarie ogni una 3-5euri servono solo per fare cassa. Fermare questo maga maga soldi ai poveri che credono ancora al partito in disarmo. Lasciamo perdere queste fregnacce......
Scritto da Giuseppe B il 13/5/2010 alle 11:07
Caro Giuseppe concordo totalmente con la tua posizione. Ha senso che il segretario nazionale sia eletto con le primarie se queste sono suffragate dalla volontà di mettere in luce un confronto su un programma e su una idea di società e se tutto avviene con la volontà di uscire dai “confini” del partito e con l’intenzione di avere un consenso più ampio e più vicino agli elettori. Ovviamente questa strada non è percorribile per le altre cariche di partito ed anzi è pura demagogia o se vogliamo frutto dell’”ideologizzazione delle primarie” il sostenere che dai portavoce di circolo in su tutti si debba essere eletti con questo sistema. Diverso, totalmente diverso, deve essere l’approccio rispetto alle candidature istituzionali. Le primarie possono essere un utile strumento se servono a dirimere questioni politiche o ad individuare la persona che meglio può rappresentare gli elettori. Anche qui, tuttavia, non bisogna assolutizzare. Le primarie storicamente spostano i “conflitti” politici interni dei partiti all’esterno, nella società e le vincono i meglio organizzati in grado di mobilitare le persone più impegnate e convinte.
Scritto da roberto molinari il 13/5/2010 alle 11:45
Dove devo firmare per condividere e sostenere in toto le proposte di Adamoli.
Scritto da ale il 13/5/2010 alle 11:59
Sono del parere che il congresso provicnciale a Varese si faccia prima delle ferie. Prima si fa meglio è. La situazione è insostenibile.
Scritto da PD Luino il 13/5/2010 alle 12:47
Condivido in toto, solo una cosa...congressi provinciali scelgono ma chi avalla tale scelta?gli iscritti o solo l'assemblea provinciale??
Scritto da Federico il 13/5/2010 alle 13:26
Mi sembra scontato che il PD proponga le primarie (scomode per tanti, lo sappiamo) per la scelta delle candidature a livello istituzionale: questa è l'idea attorno alla quale è stato raccolto un grande consenso al momento della nascita del partito. Per le cariche "interne", come il segretario cittadino o provinciale, sono d'accordo che votino gli iscritti, ma garantendo sempre diverse candidature tra cui scegliere. Non sono per le acclamazioni, ma per delle reali votazioni. Sempre.
Scritto da Luisa Oprandi il 13/5/2010 alle 13:42
Dopo il veltronismo verboso, inconcludente e confusionario, finalmente un pò di concretezza. Però le notizie dei giornali parlano di soppressione, o quasi, delle primarie. In quasto caso non sarei d'accordo.
Scritto da Martini Giorgio il 13/5/2010 alle 14:09
Non si dimentichino però le primarie anche per i deputati e i senatori se resteranno le liste bloccate.
Scritto da Giorgio il 13/5/2010 alle 14:19
Mi sembra chiara (e condivisibile) la posizione sui due livelli nazionale e cittadino. E i livelli intermedi? come (e quando) si "scelgono" i segretari provinciali e regionali? contano gli iscritti o gli elettori? i "differenti progetti politici" valgono solo a livello nazionale oppure ha senso discuterne anche a livello regionale e provinciale? quale "progressione" è quella corretta: partire dal nazionale per scendere al locale o partire dal locale per salire al nazionale?
Scritto da giacomo il 13/5/2010 alle 14:27
@roberto molinari. Se si fanno le primarie le vincono i meglio organizzati a convogliare consensi? Perchè invece se non si fanno le primarie cosa succede? Che decidono in pochi, pochissimi, secondo logiche partitiche e di coalizione, di accordo interpersonale. Il PD democratico fa più paura a tanti politici che trovano cavilli per giustificare che hanno paura del "popolo che vota".
Scritto da amichevolmente il 13/5/2010 alle 14:54
A Amichevolmente. Ho solo sottolineato che le primarie non devono divenire una ideologia vuota. A Mantova le primarie si sono fatte e si è perso. A Lecco le primarie non si sono fatte e si è vinto.
Scritto da roberto molinari il 13/5/2010 alle 16:33
Prima di guardare il risultato direi di guardare il valore culturale, di cambiamento, di coinvolgimento che hanno le primarie.
Scritto da michelino il 13/5/2010 alle 17:06
daccordo su tutto. Mi pare più che ovvio che i dirigenti di partito siano scelti dagli iscritti e ancora più ovvio che per le candidature istituzionali sia che si tratti di coalizione o di partito credo che sia giusto "SEMPRE" proporre le primarie. Un metodo che anche se in queste fasi iniziali, in alcuni casi si sono riscontrati problemi. In prospettiva si tratta comunque di un metodo assolutamente indispensabile se si vuole coinvolgere cittadini ed elettori.
Scritto da robinews il 13/5/2010 alle 18:05
Le primarie vere sono quelle per i sindaci, presidenti di provincia e presidenti di regione. Dimenticavo amche per i parlamentari con questo sistema elettorale. Per le cariche interne va bene il voto a tutti gli iscritti.
Scritto da PD Sesto S. Giovanni il 13/5/2010 alle 19:51
Questa è una discussione che si fa solo nel PD perchè il tentativo di essere realmente democratici è sincero. Negli altri partiti si parla di tutt'altro compresa la Lega dove decide solo e soltanto il vertice. Imparatelo voi di Varese.
Scritto da Fabio Curti il 13/5/2010 alle 19:57
OK la posizione illustrata nel post, ma sarà quella che passerà domani in commissione. Grazie comunque per averci detto chiaramente cosa pensi e cosa dirai domani.
Scritto da Cesare M. il 13/5/2010 alle 20:09
Concordo sul congresso per la scelta della classa dirigente locale e provinciale. Concordo anche sulle primarie - di coalizione o meno - per i candidati ai vertici delle istituzioni e per i parlamentari (per lo meno, con questa legge elettorale). Sono, invece, contrario alle primarie per l'elezione del segretario nazionale del partito. Molto meglio una consultazione degli iscritti con un'apertura "misurata" a mondi esterni.
Scritto da alfred il 13/5/2010 alle 20:53
Per una volta aspiro a essere fantozziano. Le primarie sono come la Corazzata Potyomkin: una cagata pazzesca. http://www.youtube.com/watch?v=2a_ajsIVxyU
Scritto da Filippo Valmaggia il 13/5/2010 alle 22:25
Alfred, cosa vuol dire apertura misurata ai mondi esterni ? O fai le primarie o non le fai. Per il leader nazionale è meglio tenerle.
Scritto da Alberto Fumagalli il 13/5/2010 alle 23:56
Le primarie se non sono una commedia col vincitore già deciso possono rappresentare un modo per avvicinare la gente alla politica. Questo vale per tutti i partiti. Vedi i casi di Renzi a Firenze e Vendola in Puglia.
Scritto da Zanzi A. il 14/5/2010 alle 00:06
primarie-candidati-elezioni : quando capiremo che sono spese e tempo persi ? fintanto che non si interverrà sulla scuola allo scopo di far apprendere discipline ed educazione familiare e di genere questa nostra povera società continuerà ad essere un'accozzaglia di gente occupata solo a far quattrini, lavorando il meno possibile, per comperare più cose da buttare poi via, inneggiando inter milan o qualsiasi altri 11 ,strapagati.
Scritto da Clara Modena il 23/5/2010 alle 16:02
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