Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/5/2010 alle 09:58

Dell'addio di Gordon Brown desidero ricordare due affermazioni. La prima: «Sì, ho amato questo compito, ma non per il prestigio, i titoli, le cerimonie, che non amo affatto. L'ho amato per la sua potenzialità di rendere questo Paese più giusto, più tollerante, più verde, più democratico e prospero». La seconda: «La sconfitta è colpa mia e solo colpa mia».
Non sono mai stato attratto dalla suggestione politica o culturale di Brown. Forse perchè aveva contribuito, con manovre subdole, ad accelerare l'uscita di scena di Tony Blair, l'unico vero leader laburista degli ultimi decenni. Ma il modo sobrio, sincero, nobile con cui l'ormai ex premier ha lasciato Downing Street appartiene di diritto alle lezioni della “bella politica”.

Commenti dei lettori: 13 commenti -
Come sempre, l'arte non è acqua. Signori si è, dentro, prima di tutto.
Scritto da Rosella e Carlo il 14/5/2010 alle 11:53
Gentile Adamoli, il fatto che i laburisti siano stati sconfitti non credo dipenda solo da Brown, ma anche da Blair. Il quale è stato un leader, ma bisogna ammettere che ha lasciato dietro di sé molte macerie che il povero Brown si è trovato a dover spalare. Una per tutte: le mezze verità, (per cui mi sembra sia anche sotto inchiesta), dette sulla guerra in Iraq e sulle motivazioni alla stessa che l'Inghilterra doveva avere. Credoche certi leader lascino dietro di sé problemi per i successori.
Scritto da Carlo il 14/5/2010 alle 12:42
Tony Blair era di un'altra statura anche se ha commesso gravi come la guerra in Irak. Ma l'uscita di scena di Brown è avvenuta con una serietà e una eleganza che gli fanno onore.
Scritto da Elisabetta il 14/5/2010 alle 16:13
Come mai queste cose in Italia non succedono? Mi domando se è un problema della politica o del nostro costume nazionale. Mi è difficile dare una risposta.
Scritto da Adams il 14/5/2010 alle 18:13
Il sistema politico inglese sarà pieno di difetti ma lo preferisco al nostro.
Scritto da Andrea il 14/5/2010 alle 18:24
Il neo di Bair è stata la guerra irachena, per il resto tanto di cappello. Ha fatto sognare la sinistra italiana più moderna.
Scritto da Luca G. il 14/5/2010 alle 21:54
Non sono d'accordo sul Blair grande leader europeo. E' stato più l'erede della Tatcher che del socialismo europeo, che non ha niente da nascondere e molto da insegnare.
Scritto da Pietro di sinistra il 14/5/2010 alle 21:58
Le due affermazioni di Gordon Brown ricordate nel post sono significative di una nobiltà d'animo che va apprezzata. Brown è stato sfortunato. Dieci anni fa sarebbe stato un buonissimo premier.
Scritto da Lucky il 14/5/2010 alle 22:12
Concordo con Pietro. Blair è stato un bluff in termini di una rispettabile politica di sinistra.
Scritto da Luigi Fagioli il 14/5/2010 alle 22:59
Quando se ne andrà il nostro premier con questo stile?, sembra che dica il post. La mia risposta: quando verrà battuto. Caro Adamoli dal tuo partito mai. Mi dispiace perchè non lo meriti, ma l'è insci.
Scritto da Un tuo amico leghista il 14/5/2010 alle 23:10
Non è stato certamente uno "statista", ( neanche noi ne abbiamo!) ma dimostra stile di umiltà, di senso del servizio alla Politica, di coscienza delle proprie responsabilità. amore per la nazione ......proprio come certi nostri politici!
Scritto da tino rossi il 15/5/2010 alle 00:12
Brown ha sacrificato tutto se stesso per il Labour e indubbiamente meritava di più. Il suo congedo è stato un esempio per tutti.
Scritto da Nidoli S. il 15/5/2010 alle 09:06
Fintanto che l'apparire sarà un valore e la comunicazione un arte, quelli come Brown saranno sempre dei perdenti. Purtroppo la gente vuole sognare e preferisce le cose belle a quelle vere. Grazie Bown per la lezione.
Scritto da Mario Fornari il 19/5/2010 alle 16:33
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