Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/5/2010 alle 10:14

L’indimenticabile Indro Montanelli aveva affettuosamente soprannominato Amintore Fanfani  “il rieccolo” per la sua specialità di ricomparire in primissimo piano anche dopo sconfitte brucianti. Questo nickname si potrà un giorno affibbiare a Walter Veltroni che i giornali descrivono in preda alla frenesia di rivalsa e di rivincita?
Ad essere sincero spero proprio di no. Non per antipatia, che non avevo nutrito nemmeno quando non l’ho votato ai tempi d’oro del “Lingotto” e della sua vittoria travolgente alle primarie per la leadership del PD. Per un’altra ragione: sento il fascino del governo britannico Cameron-Clegg a cui si accompagnano le candidature degli emergenti fratelli  Miliband per la leadership del Labour. Sia chiaro, il Parlamento di Sua Maestà è composto di signori in parte anziani o molto anziani che restano in carica per lunghissimo tempo. Ma i leader sprizzano novità e freschezza. Guai se per le leadership ci facessimo guidare solo dall’anagrafe, ma chiedere che chi ha già fallito non ci riprovi è una pretesa motivata e semplicemente democratica.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 23 commenti -
spero veramente che il 33% di Veltroni sia proprio una sconfitta, e non il risultato più alto che otterrà il PD. Senza considerare che questo risultato fu ottenuto con lo stupendo traino del governo Prodi. Tra l'altro uno che vince e poi ristravince le elezioni a Roma non è che si può classificare così a cuor leggero perdente, ehiedere a Rutelli. Detto questo, ovviamente se c'è(e ce ne sono) unleader giovane che riuscirà a venir fuori benissimo. Però poteva "rieccolarci" qualcuno di peggio.
Scritto da emanuele martini il 17/5/2010 alle 10:30
..."chiedere che chi ha già fallito non ci riprovi è una pretesa motivata" e semplicemente democrazia.... E quì sig Adamoli sono pienamante daccordo con Lei
Scritto da Armando il 17/5/2010 alle 11:01
Caro Giuseppe, sottoscrivo parola per parola compreso anche la necessità di non guardare solo all'anagrafe.
Scritto da roberto molinari il 17/5/2010 alle 11:10
Condivido al 1000 per cento la "pretesa motivata". E' un pò triste questo Walter, cui ho pure dato il voto, che vuole rivalse e cambi di passo! Le rivalse non pagano e i cambi di passo sono parole vuote, puro ed inutile politichese. Tra lui e l'altro (il leader Maximo) la smettano a voler primeggiare. Hanno, con risultati diversi,già dato. Facciano i saggi o i padri nobili, se ci riescono e aiutino Bersani e il PD a crescere ed affermarsi.
Scritto da B.Bruni il 17/5/2010 alle 11:35
Sono d'accordo. Veltroni sarà un punto di riferimento anche in futuro ma la pretesa di correre un'altra volta per la leadership del partito o dello schieramento è del tutto errata.
Scritto da Un PD Pavia il 17/5/2010 alle 11:55
Questa l'abbiamo davvero sentita: e la stessa frase finale del post di Adamoli senza il "non"? "Chiedere che chi ha già fallito ci riprovi è una pretesa motivata e semplicemente democratica". Democratica senz'altro, invece motivata e pretesa...Ma aggiunge: se un medico ha sbagliato una volta la terapia... tu non vai più da quel medico? E' un commento senza malizia ma, se possibile, è solo per un sorriso...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 17/5/2010 alle 14:29
Perfetto.
Scritto da paolo rossi il 17/5/2010 alle 14:46
Il "PD di Pavia" centra il punto. Veltroni e altri come lui continueranno ad essere importanti per il PD ma la leadership è un'altra cosa e dovebbe essere contendibile solo da chi non lo è stato stato in passato.
Scritto da Attilio F. il 17/5/2010 alle 15:29
I leader come i calciatori di talento sono una ricchezza delle squadre che li possiedono ma il gioco, gli schemi, la tattica li decide l'allenatore che oggi è Bersani scelto da tutti i tifosi votanti alle primarie. Lo aiutino, lo sostengano, lo stimolino rispettando il suo ruolo. Deve tornare a primeggiare il PD nel suo complesso non Veltroni o D'Alema...
Scritto da cesare chiericati il 17/5/2010 alle 15:39
Condivido purché il discorso valga anche per D'Alema ed altri dirigenti ormai consunti.
Scritto da Giancarlo il 17/5/2010 alle 15:48
Concordo con una osservazione. Prodi ha riprovato la seconda volta ed ha vinto. Come spieghi questo fatto? In fondo è l'unico ad aver battuto Berlusconi.
Scritto da Prospero Carlo il 17/5/2010 alle 15:58
La notizia che ho letto sui giornali del ritorno probabile di Veltroni al vertice del PD o del cemtrosinistra intero in caso di elezioni mi ha sorpreso. Alle primarie avevo votato per lui, resta una delle persone più capaci e influenti della sinistra ma questo sarebbe troppo anche senza scomodare ciò che succede in Inghilterra.
Scritto da Gasperini Mario il 17/5/2010 alle 17:53
A parte tutto il resto è troppo presto e fuori luogo fare discorsi sulla guida del partito e sulle prossime elezioni politiche. La guida l'abbiamo ed è Bersani.
Scritto da Lorenzo il 17/5/2010 alle 17:58
La capacità degli inglesi di rinnovare le leadership è fantastica. Dopo che sono usciti dai vertici gli ex leader non vi rientrano più. Sono un esempio anche per noi che però non lo seguiamo. Questo vale per tutti i partiti non solo per il PD di cui non faccio parte. Però apprezzo la discussione sulle primarie che è un modo intelligente di coinvolgere la gente.
Scritto da Manfredi Luigi il 17/5/2010 alle 19:09
Da osservatore esterno: credo che Bersani abbia le capacità di rilanciare il centrosinistra in Italia, bisogna lasciargli il tempo necessario. Veltroni è, purtroppo, il fautore di un "partito liquido" e di un' "americanizzazione" della politica italiana che, paradossalmente, si è rivelata, dati i sommovimenti politici in atto nell'occidente attuale, antistorica ed è personalmente privo del carisma politico di un'Obama, di un Blair o di un Berlusconi, carisma che per quell'idea di politica serve.
Scritto da Carlo il 17/5/2010 alle 19:56
Cominciano a vedersi sui media e nei blog nomi e preferenze espresse dai lettori per papabili futuri nuovi leader, trenta-quarantenni: Pippo Civati, Renzi, Serracchiani, Scalfarotto, Martina, Federica Mogherini, Raciti, Matteo Orfini e il cinquantenne Niki Vendola... Se non altro si tasta il polso della gente, purchè non siano proiezioni di parte o in qualche modo pilotate. Sono forse un errore queste curiosità e sondaggi?
Scritto da Carlo A.A. il 17/5/2010 alle 20:00
Aggiungo: Prodi si può criticare molto, e Veltroni lo ha attaccato senza remore, ma resta il fatto che Prodi ha affrontato due volte Berlusconi e due volte ha vinto, dimostrando che la tradizione della sinistra democristiana poteva battere, se sorretta dalla sinistra intera italiana, il "nuovismo del fare " ( ma fare che cosa? Anche Salazar o Stalin erano uomini del fare) berlusconian\leghista.
Scritto da Carlo il 17/5/2010 alle 20:01
Perchè non si limita a scrivere ogni tanto un libro di successo ? Forse sarebbe un vantaggio per la letteratura.
Scritto da Ambrogio V. il 17/5/2010 alle 21:23
Sig prospero carlo a quanto si può capire siete proprio alla canna del gas, come si può dire che Prodi a vinso su Berlusconi..con i brogli all'estero sì...per piacere non dica più niente...si conservi la salute...
Scritto da Ferruccio il 17/5/2010 alle 21:56
Veltroni non avevo promesso che sarebbe andato in Africa?
Scritto da Loredana il 17/5/2010 alle 22:34
La cosa stupefacente è che lo stesso gruppo (più o meno) di persone che avevano ineggiato a Veltroni poi abbiano sostenuto Bersani per un progetto molto diverso. Anche a Varese, anche in Lombardia. Anche a Masnago.
Scritto da Enne enne il 17/5/2010 alle 22:42
I leader all'estero sprizzano quasi sempre freschezza e non è solo questione di età. E' il fatto che restano sulla breccia solo finché non hanno subito una sconfitta poi restano nel parlamento e stop.
Scritto da Quisi L. il 17/5/2010 alle 23:07
Bello che si discuta "per qualcosa" e non "contro qualcuno". Comunque la voce che sintetizza deve essere autorevole e credibile. La politica mi pare somigli alla società: alcuni provano a scalfire le rendite di posizione, troppi le difendono. Io preferisco la prima scelta. I due atteggiamenti non dipendono dall'anagrafe. Dimostrato anche da questo blog e dal suo titolare. Che ringrazio.
Scritto da FrancescoG. il 18/5/2010 alle 10:10
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