Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/7/2010 alle 10:44

È stato il mondiale della Spagna, delle furie rosse e di Iniesta.  Il mondiale della forza fisica, della corsa e del coraggio, simboleggiato dal tedesco Schweinsteigher, che per noi latini ha la sfortuna di portare un nome così. Ma sul piano civile e politico, dell’organizzazione e dell’accoglienza, dell’ordine e della sicurezza, degli stadi e dei campi da gioco, della sportività e della lealtà, è stato il mondiale del Sud Africa. La sua prima volta per un evento planetario tanto atteso e seguito. E tanto temuto per i disordini che molti paventavano, sconfitti nelle loro paure. Ne seguiranno altri in Africa, non c’è dubbio. Ma passerà del tempo e forse Nelson Mandela non sarà più fra noi. Per questo lo ricorderò sempre come il mondiale di Nelson Mandela.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 17 commenti -
Nelson Mandela è il personaggio che rappresenta l'Africa che vuole cambiare e aprirsi al mondo. Ce ne vogliono molti altri che spero emergano presto. Magari ce ne sono già.
Scritto da Umbertone il 12/7/2010 alle 13:22
Perchè mischiare un evento sportivo con la politica? Mi sembra sbagliato.
Scritto da Valceresio il 12/7/2010 alle 13:23
Avevo qualche timore che l'Africa avrebbe fatto brutta figura. Al contrario è stato un mondiale esemplare per come è stato organizzato e guidato dalle autorità politiche. Tanto di cappello al Sud Africa.
Scritto da Alessandro Vitelli il 12/7/2010 alle 14:33
Valceresio, un evento come il campionato del mondo di calcio è una manifestazione sportiva e civile che chiama in causa i governi. Da questo punto di vista è un avvenimento che ha un profilo anche politico. Il Sud Africa si è comportato molto bene.
Scritto da Gabriele il 12/7/2010 alle 15:27
Sotto il profilo sportivo non condivido il tuo entusiasmo per il giocatore tedesco, sotto quello politico sottoscrivo le tue parole su Mandela.
Scritto da Sommaruga Giuseppe il 12/7/2010 alle 15:40
Ah dimenticavo. Per Filippo Valmaggia neamche la soddisfazione della vittoria dei boeri. (Mi riferisco ad un suo precedente commento).
Scritto da Sommaruga Giuseppe il 12/7/2010 alle 15:41
Sottoscrivo il commento di Gabriele.e di Alessandro Vitelli. Sono felice per l'Africa.
Scritto da Zanzi A. il 12/7/2010 alle 17:15
A me è proprio simpatico Giuseppe Adamoli perché vive in un mondo tutto suo, abitato da fate, elfi e gnomi (Dal sito di Amnesty International - sezione italiana) Violenza xenofoba Nei primi cinque mesi del 2010 sono stati registrati almeno 11 casi, in cinque province, di attacchi violenti e saccheggi di negozi, soprattutto ai danni di cittadini somali ed etiopi. Questi violenze sono spesso avvenute nel contesto di proteste delle comunità locali contro la corruzione e la mancata fornitura di servizi fondamentali nei quartieri poveri. I migranti e i rifugiati, percepiti come competitori nel campo del lavoro, dell'alloggio e delle opportunità economiche, vengono in questo modo presi di mira nelle proteste. Ad alimentare la violenza è anche un'attitudine xenofoba, che sembra spiegare perché la polizia locale non intervenga rapidamente o, in casi specifici, si sia mostrata connivente con gli aggressori. L'accesso alla giustizia e ai risarcimenti per le vittime è molto difficile. All'inizio di giugno organismi della società civile sudafricana, Amnesty International e altri soggetti hanno chiesto al governo di prestare urgente attenzione al rischio di possibili violenze xenofobe su larga scala, comprese le minacce fatte ai migranti e ai rifugiati che "dopo i Mondiali di calcio" se ne sarebbero dovuti andare dai loro insediamenti o dal paese. Il 2 giugno, rispondendo a questo appello, il governo ha annunciato l'istituzione di un comitato interministeriale sugli atti di violenza e le minacce contro i cittadini stranieri e ha promesso un'azione rapida delle forze dell'ordine contro ogni persona che incitasse alla violenza o vi prendesse parte. Amnesty International ha apprezzato questo gesto. Crimine violento e operazioni di polizia Le forze di polizia hanno pianificato una serie di misure per la protezione dei tifosi e degli spettatori che si recheranno negli stadi e in altri luoghi di raduno. Amnesty International nutre diverse preoccupazioni riguardo a tali misure. In primo luogo, le enormi risorse che sono state investite (in larga parte per soddisfare i requisiti della Fifa) per l'organizzazione dei Mondiali di calcio, avranno conseguenze sull'incolumità e la sicurezza dei cittadini sudafricani, soprattutto di coloro che vivono nei quartieri più poveri dove la prevenzione del crimine e l'efficacia delle operazioni di polizia costituiscono già ora una seria sfida. I rifugiati e i migranti, che già non ottengono una protezione adeguata dagli attacchi xenofobi, potranno essere ancora più vulnerabili. In secondo luogo, la priorità accordata alla protezione dei visitatori può spingere la polizia a un abuso della forza letale contro presunti criminali, in modo non conforme agli standard del diritto internazionale. I piani predisposti per contrastare, in caso di necessità, l'"estremismo locale" e le "proteste" non dovrebbero dar luogo a un uso eccessivo della forza o violare il diritto dei manifestanti a radunarsi in modo pacifico. Nel 2009, Amnesty International e altri organismi hanno documentato un aumento dei casi di tortura di sospetti criminali nel corso delle indagini, di uso della forza eccessiva contro i manifestanti e delle morti a seguito di abuso della forza letale. Nella provincia del KwaZulu-Natal, negli ultimi due anni, i casi di persone uccise a colpi di arma da fuoco dalla polizia sono aumentati del 47 per cento.
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/7/2010 alle 18:11
Checché ne dica Valmaggia, che rileggerò con più attenzione questa sera a casa, l'omaggio a Nelson Mandela è dovuto per uomo che ha sofferto all'infinito e che ha dato un enorme contributo al suo Paese e ad un intero continente. I problemi politici in Africa restano inalterati ma un filo di speranza può soffiare anche in seguito ai mondiali di calcio.
Scritto da Biotti G. il 12/7/2010 alle 18:32
Perchè Filippo non fai il confronto con il Sud Africa della segregazione razziale di qualche decennio fa? O con altre nazioni africane di oggi? E' chiaro che bisogna storicizzare e contestualizzare. L'Africa ha i problemi enormi che tutti conosciamo. Non a caso i timori per l'ordine pubblico erano all'ordine del giorno. Metto nel conto che le forze di polizia non siano andate per il sottile ma il Sud Africa ha retto ad una prova storica. Questo mi ha confermato il sentimentoo di stima che sento per ciò che Nelson Mandela ha fatto per il suo popolo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/7/2010 alle 19:29
Sudafrica. Era il più ricco Paese dell'Africa, adesso è ridotto a un coacervo di bidonville brulicanti di criminalità. Un Paese diruto in cui satrapi piccoli e meno piccoli si sono spartiti le ricchezze, lasciando il campo alla corruzione, agli stupri e alla violenza. Ora, spenti i clamori dei mondiali di calcio, si tornerà a parlare delle iniquità e delle nefandezze di questo Paese bellissimo e ferito a morte. Ma se ne parlerà sommessamente: Mandela è un’icona della sinistra.
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/7/2010 alle 19:35
Il Sudafrica della segregazione razziale era un giardino fiorito. Chi ha detto che l'Africa deve essere degli africani? Dio? Ma non fatemi ridere!
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/7/2010 alle 19:40
Aspetto con ansia i libri che Veltroni ci aveva promesso dopo un lungo soggiorno che avrebbe fatto in Africa. Spero che ci vada e la smetta di fare danni all'Italia. Senza di lui forse avremmo ancora Prodoi al governo.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 12/7/2010 alle 21:05
Concordo con Pietro, di sinistra. Sono del PD, ma il Lingotto e Veltroni mi hanno davvero stufato.
Scritto da Enne enne (Varese) il 13/7/2010 alle 09:49
Mandela rimane la vera star di questo evento globale. Tutto il mondo gli ha rivolto un tributo eccezionale.
Scritto da PD Desenzano il 13/7/2010 alle 09:53
Faccio un discorso di sinistra : tutti questi soldi spesi non potevano essere impegnati per i poveri del Sud Africa; ma nessuno a sinistra dice queste cose? ma la sinistra è finita nel pallone?
Scritto da neofita il 13/7/2010 alle 17:27
Bisognerebbe anche capire perchèMandela abbia sentito la necessità di invitareNoemi Campbel eMiaFarrow nella sua casa quando ha incontratoTaylor, il dittatore dellaLiberia, incriminato presso laCorte dell'Aja per crimini contro l'umanità. Fu la famosa volta del grazioso dono "in diamanti" del sanguin. dittatore alla bella indossatrice. Forse questioni commerciali certo,però..Il maggior partner commerci.diCastro a Cuba fu Pinochet. Insomma queste ICONE vanno sempre viste nei loro CHIAROSCURI...
Scritto da Democratica gallaratese il 13/7/2010 alle 19:04
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