Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/7/2010 alle 10:58

Nichi Vendola è stato domenica  l’ospite d’onore di Walter Veltroni alla sua scuola politica di Bertinoro. Perché no? E’ bene saper dialogare anche a sinistra. Vendola ha dichiarato che vuole essere candidato alle primarie di coalizione senza però farsi  “cooptare in dinamiche nevrotiche di gruppi dirigenti del PD”. Posizione comprensibilissima e attesa. Tutto questo però contraddice totalmente la “vocazione maggioritaria” di Veltroni che presupponeva che il candidato premier fosse il segretario del PD.
Si può spezzare il  filo della coerenza con questa nonchalance? Da quel  Veltroni (che non avevo votato) all’ecumenismo di sinistra di Vendola siamo in presenza di un salto mortale triplo senza rete. Che Veltroni riesca in queste acrobazie non mi sorprenderebbe, ma il PD e tutto il centro sinistra credo proprio di no. Ho sentito Vendola rilanciare il concetto gramsciano della egemonia culturale con contenuti francamente bislacchi. Oh, come parla bene, che bella eloquenza! Ma che c’entro io con questa nobile tradizione così reinterpretata? Non abbiamo mica fondato il PD per questo.
Vado al sodo. A me non interessa molto sapere se il leader del centrosinistra alle elezioni sarà o non sarà Bersani. Lo diranno le primarie e vedremo chi correrà per il PD. Ma è chiaro che il nostro candidato contro Berlusconi o Tremonti non potrà essere Vendola. La sua leadership, diversamente che in Puglia, sarebbe il segno di una insormontabile difficoltà del PD ad essere se stesso e a conquistare i voti moderati di centro. Senza una parte dei quali non si vince. Chi vuole una rincorsa a sinistra si accomodi pure. Io non ci sarò.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 38 commenti -
Sottoscrivo, e non perchè Vendola sia malvagio. Anzi. Volevo partecipare ai suoi "Stati Generali" proprio per capire che aria tirasse e dialogare. Ma non ho potuto. Peccato. Però Giuseppe: al momento è l'unico Personaggio. E credo che capisci cosa intendo per Personaggio.
Scritto da Federico il 27/7/2010 alle 11:07
Aspettavo una tua posizione su questo tema. C'è in giro una grande confusione soprattutto in chi non viene dall'esperienza socialista. Nelle primarie non potrò mai votare Vendola. Se poi le vincesse sarei in difficoltà. Non voterei sicuramente l'altro schieramento ma mi potrei perfino astenere. Vendola, come fai capire, potrebbe essere utile per smuovere le acque, punto e stop.
Scritto da L. Antonini il 27/7/2010 alle 11:30
Vendola a livello nazionale e Pisapia a Milano. Due candidature che sono sintomatiche di altrettanti dati di fatto che riguardano l'area politica alternativa al Centrodestra. Da un lato un elettorato di sinistra che, in assenza di partiti in grado di rappresentarlo, trova in uomini e donne d'area la propria rappresentanza politica e simbolica. Dall'altro lato un elettorato moderato e riformista, che aspira alla leadership del centro-sinistra, ma non è in grado di esprimere propri leaders.
Scritto da Leonardo il 27/7/2010 alle 11:41
Vendola va benissimo alle primarie per svegliare un PD addormentato e inerte Lo voterei e lo farei votare alla grande. Riconosco però che non sarebbe il candidato giusto per battere Berlusconi. Mi piacerebbe ma purtroppo non è così. Lo dico perfino io che sono un vecchio "sinistro".
Scritto da Pietro (di sinistra) il 27/7/2010 alle 12:23
So solo una cosa Giuseppe: personalmente ho scelto di fare politica pochi anni fa (dopo una breve parentesi giovanile e fino a Tangentopoli) quando il progetto "democratico" mi ha affascinata con la spinta della sua apertura, della voglia di modificare quel che c'era prima. Faccio politica con passione e lavoro negli ambiti istituzionali in cui sono inserita dando il mio contributo di idee, di proposte, di azioni. Credo nel valore dell'essere se stessi e del dire chi si è (continua)
Scritto da Luisa Oprandi il 27/7/2010 alle 13:19
Leonardo descrive una situazione amara ma veritiera. Veltroni ha fallito dopo aver suscitato enormi speranze. Non lo voglio più vedere. Vada in Africa a scrivere libri. Franceschini non era e non è un leader. Bersani è più dignitoso ma scialbo. Vendola ha personalità ma è fuori quadro per un partito di centrosinistra. La speranza però è l'ultima a morire.
Scritto da Alessandro Vitelli il 27/7/2010 alle 13:22
alle persone che ci votano (soprattutto quando sono obbligati da liste bloccate e non possono scegliere). E' un dovere non nascondersi, palesare i propri valori. A me viene naturale raccontare il mio pensiero in lettere al giornale. Lo ritengo un modo di essere partecipi, come cittadini, alla vita del territorio. Eppure proprio nel mio partito "democratico" questa cosa non è accettata e la dignità di donna e di persona libera è soffocata da giudizi che, per questa autonomia di espressione
Scritto da Luisa Oprandi il 27/7/2010 alle 13:32
Lei dice quello che pensa con una certa coerenza. Ci tiene a far sapere, sempre, che lei con una certa sinistra non ha niente a che fare. Ma quel che dice lei ha a che fare molto col PD? Uno ieri diceva sul blog che lei forse ha più estimatori nel PDL che nel PD. Non so se è vero però è verosimile. Non me ne voglia. Sono giovane e malgrado tutto la stimo molto. (Anche mio papà). Vorrei sentirla dal vivo.
Scritto da Marta (Saronno) il 27/7/2010 alle 13:35
sono spesso pesanti e ingrati. Sono "cretina" e "non capisco niente", mi prendo troppe libertà. A 50 anni ho imparato a fare spallucce. Forse il limite del centrosinistra è in una reale volontà di non cambiare, di non scardinare l'esistente. Io ci ho creduto al progetto PD e continuerò a starci, forse ancora più isolata, forse voce fuori dal coro, ma con la dignità del sentirmi libera. Non anarchica, ma libera.
Scritto da Luisa Oprandi il 27/7/2010 alle 13:39
@Luisa: dici: "il limite del centrosinistra è una reale volontà di non cambiare". HAI FATTO CENTRO. Soprattutto penso che ora sia il momento per farlo in quanto l'avversario scricchiola e la gente si sta disamorando della politica: nei congressi provinciali, varese in primis ovviamente, dobbiamo finalmente dare quel rinnovamento e cambiamento che recitiamo da 3 anni. Forse la gente ci seguirebbe ora. Se no come si dice "ogni lasciata è persa...", e questa occasione non ci si ripresenterà...
Scritto da Federico Antognazza il 27/7/2010 alle 14:36
Per Leonardo: elettore moderato e riformista? Chi sarebbe? Il Partito Socialista Italiano era un partito riformista: raggiunse al massimo il 15% dei consensi utilizzando non solo il riformismo ma anche il clientelismo. L'ho già detto tempo fa: si vota per interesse (personale, territoriale, di categoria). Tutto il resto appartiene alla retorica e un ex democristiano come Adamoli lo dovrebbe sapere.
Scritto da Ex democristiano il 27/7/2010 alle 14:55
Che ti devo dire, Luisa? Sono d'accordo con te, salvo su una cosa: non ho mai sentito sul tuo conto i giudizi pesanti che tu riporti. Anzi, su questo blog qualcuno ti vorrebbe come candidato sindaco di Varese. Poi, si sa, la poltica non è (o non dovrebbe essere) il campo delle anime morte. Nella passione (meglio che ci sia) scappano espressioni crude, ma se riguardano le idee, e non le persone, ben vengano anche queste.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2010 alle 15:02
@Giuseppe Adamoli. Ti garantisco che parlo a ragione veduta e un giorno davanti a un caffè ti dirò. Vedi, io credo che sia importante che ogni politico candidato o no nei consigli comunali o provinciali debba essere "familiare" agli elettori, un libro aperto, dando loro la possibilità di misurare la coerenza tra quello che dice e quello che poi fa. Fondamentali i programmi ma essenziale la semplicità della persona, la cordialità, l'essere tra la gente.
Scritto da Luisa Oprandi il 27/7/2010 alle 15:14
Cara Marta, ascolta tutti e pensa con la tua testa. Solo le tue idee non ti tradiscono mai. Che siano diverse dalle mie non ha nessunissima importanza. Ringrazia tuo papà da parte mia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2010 alle 15:21
Condivido il dubbio di Marta. non può Adamoli pretendere di far diventare il Pd come la sua ex DC. I Veltroni, i vendola sono di sinistra e cercano di fare una politica di sinistra. Vede Adamoli il Pd o è di sinistra o non è. In molti ci domandiamo come sia potuto finire li considerate le sue responsabiltà istituzioanli avute per conto della DC.
Scritto da già democristiano il 27/7/2010 alle 15:42
Caro Giuseppe. tu mi insegni che in politica non ci sono spazi vuoti. L'inerzia e l'afasia del PD danno spazio e voce a Vendola; stessa cosa sta succedendo con Pisapia a Milano. PD e PDL sono partiti finti, tenuti insieme il primo dal desiderio di autoconservazione del personale politico, il secondo dal carisma del leader. Ma di politica, quella vera, non ne producono nè uno nè l'altro.
Scritto da Larpi il 27/7/2010 alle 15:47
Dovete ringraziare Vendola che vi aiuta a smuovere le acque come dice oggi il Corriere. Poi però con uno così canterete definitivamente il Deprofundis. E' forse il solo modo che avete per ricominciare.
Scritto da Tombolini A. il 27/7/2010 alle 16:08
Non leggo nemmeno i post... adamoli con parole intelligenti esprime concetti nei quali mi ritrovo al 100%. Tutto il resto è noia....
Scritto da ale il 27/7/2010 alle 16:51
Aggiungo, se posso e brevemente, la mia. Non condivido che, se proprio devo quantificare, un 20% di quanto sostiene Vendola. Il tuo ragionamento su di lui non fa una grinza. E' l'aspetto del linguaggio e della comunicazione che trovo interessante, con una capacità 'narrativa', come si dice adesso, assolutamente moderna, adeguata e coinvolgente. Questo aspetto non va sottovalutato. Tutto qui. Aria fritta? Potrebbe essere ma attenzione perchè quest'aria rischia di inceppare 'il motore pd'.
Scritto da paolo rossi il 27/7/2010 alle 17:15
“Vendola spariglia il PD”. Questo è stato il commento più diffuso dopo le dichiarazioni del governatore pugliese. Io credo, invece, che a “sparigliare” il PD sia il ritorno di Veltroni. Ve lo immaginate il popolo delle primarie scegliere tra Bersani (o Chiamparino), Veltroni o Vendola? Sempre che non spuntino altri candidati (magari un Letta?). La presenza di Veltroni “aiuterebbe” così Vendola a vincere le primarie. Non importa che poi Vendola non regga la competizione con il candidato del
Scritto da Mafalda il 27/7/2010 alle 17:25
centrodestra. L’operazione di Veltroni è di prendersi qualche “rivincita” sul PD. Al di là che si possa essere d’accordo o meno con il progetto di Veltroni (non quello futuro, parlo di quello passato) ciò che è intollerabile è il fango che gli è stato gettato addosso (pratica molto diffusa per "uccidere" le persone). La vera questione è che non emerge un leader in modo spontaneo e genuino ma lo si individua a tavolino e lo si incorona con la “profana” liturgia delle primarie.
Scritto da Mafalda il 27/7/2010 alle 17:30
Bersani è un inesistente capo dell’opposizione, Letta è una sua brutta copia, Franceschini (che si era impegnato, con una certa onestà intellettuale, a rappresentare il partito) è stato scaricato. Perché non pensare a Vendola? In fondo, è l’unico che ha fatto un percorso dalla “sinistra della testimonianza” alla “sinistra di governo”. Conosce le sofferenze della vita, quelle personali, sulla sua pelle. Ha sempre fatto parte di una “minoranza” ma ha raccolto il consenso alla prova dei fatti.
Scritto da Mafalda il 27/7/2010 alle 17:35
Accidenti, intervenire per la terza volta è contro la mia linea. Ma non posso esimermi. Scelgo Larpi. Tu dici: "PD e PDL sono partiti finti"; e poco prima: "in politica non ci sono spazi vuoti". Se questo fosse vero ci dovrebbe essere un terzo polo rigoglioso e in ascesa, quello che tu vorresti. Come mai non c'è? Sono stato invitato al convegno di Rieti di Rutelli e Tabacci, a settembre. Possiamo andarci insieme. Credo però che quella sia una strada sbagliata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2010 alle 18:03
La discussione è interessante ma non è troppo anticipata? Non siamo alla vigilia delle elezioni politiche. Parliamo piuttosto delle comunali dell'anno prossimo.
Scritto da Un PD Busto il 27/7/2010 alle 18:14
Credo anch’io che la candidatura di Vendola possa servire sì a creare movimento, ma che darebbe origine anche a seri problemi nel Pd. Concordo anche con chi dice che il difetto principale del Pd è quello di voler salvaguardare l’esistente. Quanto ancora dobbiamo attendere per una proposta chiara all’elettorato? Faccio solo alcuni esempi: abolizione delle province, dimezzamento del numero dei parlamentari, adeguamento dei compensi di tutte le cariche alla media europea. Sono solo esempi che potrebbero sembrare semplicistici, ma sono richieste che mi sento rivolgere da molte persone, assieme a quella di presentare volti nuovi e non icone logorate da anni di politica perdente. Se non ora, quando?
Scritto da Angelo Eberli il 27/7/2010 alle 18:23
Farci guidare da Vendola alle elezioni? Sarebbe un errore grave che seppellisce il PD. Ritornerebbe la sinistra-sinistra. Fate in questo modo e andate al massacro. I simboli contano, sempre.
Scritto da Cattolico inquieto il 27/7/2010 alle 18:23
Angelo Eberli fa degli esempi chiari e concreti. Ce ne sono altri. L'importante è che si esca dalla palude.
Scritto da Giovanni il 27/7/2010 alle 22:19
Eh si il progetto di Veltroni era anni luce diverso da quello di Vendola. Lo diceva oggi sui giornali l'on. Tonini che è stato un collaboratore stretto e importante di Veltroni. Oggi mi pare che si stia cercando una sintesi valida. Non sottovaluteri Bersani.
Scritto da Arnaboldi Luigi il 27/7/2010 alle 22:43
Agli esempi di Angelo Eberli aggiungerei tra gli impegni prioritari per il rinnovo del partito anche LA RIMESSA IN CAMPO DELLE PREFERENZE nella legge elettorale altrimenti le facce nuove in politica (o meglio le idee) non hanno spazi. Concordo con Antognazza e Mafalda sui gattopardi varesini..cambiamo davvero che è ora..Se dovrò scegliere tra Veltroni, Bersani, Chiamparino e Vendola credo la mia scelta cadrà su quest'ultimo..Non vi va bene? Allora mettete in gioco Bindi oFranceschini +Bindi però
Scritto da Maria Rossa il 28/7/2010 alle 08:10
Caro Giuseppe, non so se nel futuro ci sarà spazio per un terzo polo. Magari chi sta esplorando quella strada ha in mente non un terzo polo, bensì una scomposizione dei due finti partiti, PD e PDL, in vista di una aggregazione diversa: popolari da una parte, post-comunisti dall'altra. Dopo tutto, malgrado i tentativi di Don Verzè di renderlo immortale, Berlusconi immortale non è ... via lui si rimescola tutto. Una capatina a Labro per ascoltarti la farei volentieri !
Scritto da Larpi il 28/7/2010 alle 09:09
Non ho molto tempo, in questo periodo, per partecipare attivamente al blog, anche se cerco di leggere i contributi. Sull'argomento Vendola mi dichiaro totalmente d'accordo con quanto sostenuto dall'amico Eberli.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 28/7/2010 alle 09:22
Larpi e Adamoli mi sembrano due innamorati che si sono lasciati per una incomprensione temporanea, seppure seria. Si ritroveranno, si ritroveranno...Spero nel PD, e non altrove, perchè non conosco Larpi, ma mi spiacerbbe moltissimo perdere Adamoli, anche se spesso non lo condivido.
Scritto da Giovane PD Varese il 28/7/2010 alle 09:32
@Larpi e Adamoli. Temo che per il terzo polo non saranno Rutelli e Tabacci l’ago della bilancia. Per come leggo io la politica ,confortata anche dall’analisi di qualche giornalista, si sta delineando un’asse della( Legalità a oltranza) –FINI - DI PIETRO. Anche se questa prospettiva metterebbe la sottoscritta in seria difficoltà in cabina elettorale,credo sia davvero auspicabile questa intesa. Una seria “scossa”, assai più forte e autorevole di quella del sognatore Vendola , che obbligherebbe il Pd finalmente a guardarsi al proprio interno, insomma non si può vivere di rendita in eterno,in particolare se si è artisti nella dilapidazione delle proprie risorse umane. Quest’ultimo giudizio vale anche per Varese, in particolare per lo spreco dell’intelligenza femminile che però trova rivincita e riscontro nell’adesione incondizionata degli elettori (Oprandi-Prati-ma anche Leotta)
Scritto da Maria Rossa il 28/7/2010 alle 12:31
Quanti spunti per un commeto! ma sono in ritardo: l'On. Adamoli ha già voltato pagina, però una cosa voglio dirla: ho un'immensa stima delle donne del PD in generale ( a qualsiasi corrente appartengano) e tra queste una particolare "simpatia" ( mi lascio volentieri condizionare da Debora Serracchiani) per Luisa Oprandi e Laura Prati che sto imparando a conoscere in questo periodo, frequentando le feste democratiche e qualche blog. E confido che il prossimo congresso sappia valorizzrle !
Scritto da Giovanniderosa il 28/7/2010 alle 15:58
@ Maria Rossa. E perchè non anche Erica D'Adda. Non scrive più su questo blog ma è pur sempre segretaria cittadina di Busto A.
Scritto da Donna di Fagnano Ol. il 28/7/2010 alle 16:41
Caro Giovanniderosa, non è troppo tardi. Non solo per me che leggo sempre anche i dibattiti di tre, quattro giorni prima, ma anche per molti lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/7/2010 alle 16:51
Bravissima, certo anche Erica, grazie anzi per avermelo fatto notare avrei fatto una gaffe immensa...perchè conosca Erica personalmente e ho avuto anche l'occasione di scambi di opinioni che ho molto apprezzato, inoltre l'ho incoraggiata a candidarsi a sindaco di Busto Arsizio. Ma quante altre dovrei citarne!
Scritto da Giovanniderosa il 28/7/2010 alle 19:57
Non penso che la tessera di un partito debba essere pregiudiziale per la leadership di una coalizione. A differenza di molti dirigenti del PD, Vendola sta dimostrando di avere carisma, di fare una politica basata su idee e concetti chiari e, soprattutto, di aver trasmesso a un'intera Nazione una vera alternativa a chi, adesso, governa il paese. Mi Auspico che il PD, mio partito, proprio perche' si chiama DEMO-CRATICO, accetti senza riserve la sfida che Vendola ha posto.
Scritto da Giulio del Balzo il 9/8/2010 alle 16:19
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