Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/10/2010 alle 17:30

Molte “cassandre” nell’ultimo anno si sono esercitate contro Expo 2015. Nessuno però era stato tanto cassandra da prevedere il niente su niente che si sarebbe accumulato fino ad oggi. Letizia Moratti, contro Roberto Formigoni, entrambi contro Giulio Tremonti in un crescendo inarrestabile. Amministratori delegati della società costituita ad hoc venuti e andati: ne sono cambiati tre in un breve periodo. Un record imbattibile. Progetti che restano sulla carta. Intelligenze sprecate. Sogni che svaniscono. Soldi sprecati.
Adesso la contesa è sui poteri speciali alla Moratti (che è già commissario straordinario) per l’acquisizione delle aree, se espropriarle oppure no. Naturalmente Formigoni, Moratti e Podestà (presidente della provincia di Milano) sono uno contro l’altro armati. Eppure appartengono tutti al medesimo “partito del fare”. Mancano pochi giorni all’ultimissimo termine (19 ottobre)  fissato dal Bie (l’organismo internazionale che sovraintende all’intera operazione) per conoscere su quali terreni si farà o non si farà questa benedetta Expo. Una pena. La nostra terra non se la merita proprio. Il trionfo della fabbrica delle parole.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 24 commenti -
Denuncia sferzante ma corretta. Una giusta presa per i fondelli del partito del fare. Avresti però dovuto aggiungere che anche la Lega ha le sue belle responsabilità. Noi qui a Rho lo sappiamo benissimo.
Scritto da Giorgio Gandini il 3/10/2010 alle 17:54
Si tratta di un fallimento finora. Recupereranno ma la figuraccia è stata enorme. Se succede questo in Lombardia questi cultori della politica del fare chissà cosa combinano altrove.
Scritto da Galimberti C. il 3/10/2010 alle 19:24
Caro Adamoli, non vorrei passare per la solita disfattista ma quando nella primavera 2008 i telegiornali mandarono in onda le immagini dei nostri politici, in particolare quelli lombardi (Formigoni, Moratti, ecc.), esultanti per l’individuazione di Milano quale sede dell’Expo 2015, ho subito pensato che questo sarebbe stato un evento adatto per un Paese evoluto e “normale” e che pertanto Smirne, rispetto all’Italia, sarebbe stata più indicata. Ricordo che l’autunno scorso, la schiera di architetti avanguardisti e “transmoderni” (fra cui il nostro Boeri) presentarono a Milano il “Concept Masterplan” che definiva l’Expo quale grande “parco botanico planetario” con canali navigabili dotati di impianti di fitodepurazione, padiglioni in vetro e metallo (anziché in cemento), grandi serre bioclimatiche ricostruenti ecosistemi (foresta tropicale, tundra, paesaggio mediterraneo, i climi estremi dei poli, il deserto…). Insomma, l’Expo come un microcosmo che riproduce una nuova Creazione, una sintesi di Eden e di Arca di Noè. Romantico e suggestivo, non c’è che dire. Intanto, però, gran parte dei cittadini ignora il tema di questo evento cioè l’alimentazione e l’educazione alimentare, la mancanza di cibo per alcune zone del mondo, l’agricoltura (e lo sviluppo) sostenibile, gli ogm, ecc. ecc.. Che forse interessino a qualcuno? Mah! Invece, schifati, sappiamo molto bene le vicende legate ai vari incarichi (doppi o tripli) ed indennità degli Stanca di turno. Insomma, il “concept” c’è ma il luogo manca. Anzi, pare che qualunque luogo possa andare bene per tale Eden, in quanto Boeri ha appena tirato fuori dal cilindro l’area dell’Ortomercato (che, invece, Pisapia, boccia in quanto ritiene che manchi il tempo per realizzarlo lì). Che siano le prime schermaglie fra i due candidati alle primarie? Che fra qualche giorno qualcuno salti fuori con l’area del cimitero Monumentale o del cimitero Maggiore? I più pessimisti (ed avveduti) temono, invece, che in questo girovagare tra varie ipotesi di siti, qualcuno tiri fuori dal cilindro le aree agricole del Parco Sud ……
Scritto da Mafalda il 3/10/2010 alle 20:57
Caro Adamoli, Giorgio Gandini aspettava questo post che gli avevi preannunciato. Se ti ricordi in una riunione di più di un anno fa ti avevo avvertito che il tuo entusiasmo per i canali navigabili era mal riposto perchè né la regione né il comune di Milano avrebbero saputo approfittare dell'occasione unica che avevano davanti. Come vedi il mio non era pessimismo come tu avevi lasciato intravvedere. Auguri e complimenti per la tua proficua attività.
Scritto da Bertoglio Lorenzo il 3/10/2010 alle 21:47
Ottimo il commento di Mafalda. Poiché Adamoli è sempre bravo nel presentare i post in modo lucido e sintetico ne esce un confronto interessante. Così diversi così complementari, direi. Non vorrei che si conoscano da molto tempo. Lo chiedo a Mafalda (probabilmente inutilmente) in quanto Adamoli come padrone di casa non può sbilanciarsi tanto più che Mafalda ha il volto anonimo.
Scritto da Baroffio Loredana il 3/10/2010 alle 22:52
Loro fabbricano parole ma anche voi non scherzate. La sinistra mi pare anche lei incapace di fare altro. Sono profondamente deluso. La prossima volta non andrò a votare.
Scritto da Giordano S. il 3/10/2010 alle 23:05
Condivido Giordano S. Ho quasi il suo stesso stato d'animo. Leggo questo blog non so neanch'io perchè. La tentazione di astenermi nel prossimo voto è forte.
Scritto da Mario V il 3/10/2010 alle 23:36
Tutte ipotesi suggestive quelle quì elencate ma Il TMF (Tremonti -Moratti -Formigoni ) consapevoli o meno non so, preparano il terreno per il tipico colpo d'ala Berlusconiano degli ultimi anni: la patata bollente passerà a Bertolaso e alla nebulosa di imprese, affaristi, compagnucci che a prezzi maggioratissimi cercherà di risolvere l'impasse. Ma questo non è il paese del far rete ( neppure ai mondiali di calcio ne abbiamo segnata una) del fare squadra, del franchising? Solo parole al vento.
Scritto da cesare chiericati il 4/10/2010 alle 09:32
Si è perso per strada il senso della missione dell'Expo (alimentazione, povertà dei campi agricoli, fame nel mondo) e si è abbracciata quella dei terreni, delle costruzioini megagalattiche, in una parola quella degli affari. Senza più l'originalità dell'impresa "morale", l'Expo diventa una grande fiera che non merita troppi soldi pubblici.
Scritto da Giovanni Pini il 4/10/2010 alle 11:16
La realtà è che i commenti di Cesare Chiericati e Mafalfa non sono pessimistici ma soltanto realistici. La politica dl fare è un'antico ricordo propagandistico. Anche in regione lombardia.
Scritto da Impiegato regionale il 4/10/2010 alle 11:20
Troppo trionfalismo quando Milano ha conquistato l'Expo anche da parte di Prodi e D'Alema. Sembrava che l'Italia avesse vinto il superenalotto. La cautela è sempre necessaria. L'Expo la faranno ma senza i grandi risultati promessi.
Scritto da Lucio Soldini il 4/10/2010 alle 11:52
Un attacco un pò troppo livido. Ci leggo il dispiacere di non essere voi a guidare e gestire l'Expo. Imparate a vincere le elezioni e questo compito sarà vostro.
Scritto da Uno critico il 4/10/2010 alle 12:01
Ha ragione Chiericati. Questo non è un Paese che fa rete. Ognuno per sé e Bertolaso per i suoi clienti: inprese e profittatori vari.
Scritto da Gianluca il 4/10/2010 alle 14:01
@unocritico Lo stato dell'arte e' sotto gli occhi di tutti: la palese incapacita' della maggioranza, locale, regionale e nazionale, di gestire un grande evento pianificato da tempo, nonostante la montagna di finanziamenti gia' ricevuti e spesi. Ribaltare il tutto sull'opposizione non ha senso, e' solo un alibi comodo e puerile per giustificare le proprie mancanze ed evitare di fare i conti le proprie (in)azioni. Atteggiamento molto "PdL", del resto.
Scritto da Lorenzo M. il 4/10/2010 alle 14:03
Cara Mafalda, non l'ho mai considerata una disfattista ma una persona dotata di forte senso critico che conosce bene la politica e la pubblica amministrazioe. Il confronto dialettico, anche aspro, arricchisce ed è la cifra positiva del blog. Su Stefano Boeri lei ha un'opinione (a prescindere da questo commento) che mi auguro risulti sbagliata soprattutto se dovesse vincere le primarie di Milano. Ne parleremo ancora.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2010 alle 15:25
Caro Cesare, non credo che arriverà Bertolaso per l'Expo ma certamente tu metti in evidenza un paradigma che è stato rispettato in troppo vicende opache degli ultimi anni. Non mi preoccupa l'arrivo della Protezione Civile ma l'inconcludenza amministrativa in una parte d'Italia che dovrebbe dare l'esempio di efficienza ed efficacia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2010 alle 15:27
@ uno critico: forse non te ne ricordi, ma l'Expo l'abbiamo ottenuta quando al governo c'era Prodi. Quindi quando le elezioni le vince il centrosinistra, le cose vengono fatte. Piuttosto impari il centrodestra a fare.
Scritto da Adriano il 4/10/2010 alle 18:27
Lorenzo M. e Adriano centrano il problema. Quello di scaricare sull'opposizione le responsabilità delle varie maggioranze è un giochetto che fa incavolare. Pensino piuttosto a governare senza troppi alibi. Non ne hanno ed è inutile c he li cerchino con il lanternino.
Scritto da Lucky il 4/10/2010 alle 18:56
Una sola considerazione: mi piace leggere dei post che non trattano solo degli interessi del Pd. Io sono uno di quelli ormai affezionati al blog di cui parlavi l'altro giorno. Sono cioè un esterno a cui va di seguire la politica discussa in modo serio, sintetico, non barboso e non pettegolo.
Scritto da Bianchi Giò il 4/10/2010 alle 19:08
Mi spiace doverti contraddire Adamoli ; la nostra terra di cummenda sbruffoni, leghisti fanfaroni , pensionati teledipendenti e politici da bar sport si merita proprio i governanti che ha.
Scritto da Pasquino il 4/10/2010 alle 19:41
Caro Adamoli, i miei commenti su Boeri lasciati sul blog non tolgono il fatto che se fossi un’elettrice delle primarie milanesi sarei comunque indecisa fra lui ed Onida. Infatti i miei giudizi - un po’ sarcastici, un po’ folkloristici – non erano rivolti prettamente a Boeri (anche se non mi entusiasma) ma ai “salotti” - a volte perniciosi - che lo sostengono. Escluderei, invece, Pisapia perché, pur essendo un candidato credibile e valido, rappresenta un “clichè ideologico” al quale faccio fatica ad aderire (in materia di accoglienza, socialità giovanile, centri sociali, ecc. ecc.). Certo che Onida è bravo, troppo bravo, però temo che, elettoralmente parlando, non abbia appeal comunicativo. Rimango convinta che Milano riserverà una sorpresa: Albertini. A proposito, era presente la scorsa settimana in una televisione locale milanese Raimondo Fassa (che veniva dato come aderente ad Unione Italiana fondata dal saronnese Librandi). Non mi sorprenderei se anche a Varese ci fosse la sorpresa di un candidato di centro e questo gioverebbe al centrosinistra che potrebbe correre al ballottaggio. Inoltre, non sottovaluterei Unione Italiana che quest’anno, in provincia di Varese, ha fatto le sue “prove generali”. Inoltre, “Italia Oggi” di qualche settimana fa titolava “Navarro Valls e Rivera guardano all’Unione Italiana di Librandi”. Forse una riflessione è dovuta. P.S.: ma non mi dava del “tu”? Ci tengo.
Scritto da Mafalda il 4/10/2010 alle 22:01
Grazie a @Loredana Baroffio. Gli apprezzamenti da una donna verso un’altra donna – considerato che sono molto rari – valgono molto. Grazie anche per il modo “fine” con cui si interroga sul mio anonimato. Di fatto, cara Loredana, sono la persona che potrebbe incontrare tutti i giorni in coda ad uno sportello o alla cassa del supermercato, in una sala d’attesa, su un mezzo pubblico, ecc. ecc. Certo, è vero che sono molto informata (a volte perché lo desidero, a volte mio malgrado) però sono una persona comune e come tale scrivo. Per intenderci, sono una persona che pur non facendo politica, la segue e, spesso, la subisce.
Scritto da Mafalda il 4/10/2010 alle 22:04
Caro Pasquino, sei troppo attento per non capire che la "nostra terra" non è popolata solo delle tipologie di persone che tu richiami. E' una terra per molti aspetti invidiabile che purtroppo ha sempre tenuto la politica ai margini ritenendola un orpello di cui si poteva fare a meno. Forse una superbia di cui ora paga il prezzo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2010 alle 23:11
Cara Mafalda, in una riunione informale di fine agosto a Milano (non del Pd) avevo preso nettamente posizione contro la candidatura di Gabriele Albertini per il centrosinistra. Sarebbe stato secondo me un errore colossale che avrebbe peraltro messo in ridicolo l’Ulivo il quale, quando era sindaco, l’aveva svillaneggiato. A questo punto potrei anche fare il tifo perché sia ancora candidato. Questo fatto aiuterebbe il centrosinistra a vincere e segnerebbe la sua riscossa in Lombardia. Sai che cosa mi trattiene? La previsione che questa operazione a Milano, se ottenesse un buon risultato, potrebbe essere l’anticipazione del terzo polo nazionale. Su questo punto confesso che sono indeciso. Il terzo polo sarà un vantaggio per l’Italia oppure no? Non so rispondere. Credo che questa risposta debba darla il Pd. Ma quando mai la darà? Sulle altre questioni che metti sul tavolo riparleremo in seguito. P.S.: Sono tornato volentieri al tu ma non ti è sicuramente sfuggito il motivo per cui ero passato al lei.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2010 alle 23:16
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