Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/10/2010 alle 10:57

Il lodo Alfano retroattivo è una enormità. E’ sbagliato che si possa applicare ai processi per fatti antecedenti all’assunzione del mandato. E’ lampante che riguarda l’interesse personale del premier.  Detto questo, è giusto sorprendersi troppo per il comportamento di Fini? Mah. Ho le mie perplessità. Aveva già votato una volta il lodo (quello non costituzionale) e ha sempre sostenuto che altre sono le riforme berlusconiane della giustizia che non approverà.
Sul piano politico, Fini ha bisogno come l’aria di più tempo per riorganizzare le fila. Se un affondo contro il governo mai ci sarà, verrà portato alla Camera e più avanti, magari quando saranno scongiurate le elezioni in marzo. Diciamo che, più che tutto, potè la paura delle elezioni. L’insegnamento è chiaro. Fini è e rimane, ed è giusto così,  nel recinto politico della destra. Il resto è illusione allo stato puro. E sarebbe anche uno stravolgimento della storia politica italiana.
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 33 commenti -
Sono d' accordo sulla sua analisi riguardo al comportamento di Fini.
Scritto da bruna croci il 20/10/2010 alle 11:24
Il titolo è già esaustivo. La paura ha fatto novanta. Il problema è che, in questo modo, sta in piedi un governo barcollante e incapace di rispondere alle tante necessità italiane.
Scritto da Marchini Gaetano il 20/10/2010 alle 12:02
Fini che rimane nel recinto politico della destra italiana? Che sorpresa! Limitiamoci a possibili accordi con il Centro, come sostiene ormai anche Vendola e non spingiamoci oltre. La vocazione maggioritaria di Veltroni era una pura fesseria. Come sempre, bastava parlare con le persone, cosa che il PD non fa, per capire che solo una piccolissima parte di elettori della Sinistra radicale avrebbe votato il PD e che gli altri voti sarebbero andati nell’astensionismo. Ma anche possibili accordi con Fini sono una pura fesseria che renderebbe il PD una forza non meglio identificata.
Scritto da Ex democristiano il 20/10/2010 alle 12:05
Voi di sinistra vi siete illusi troppo presto. Alle elezioni si andrà solo quando lo decideranno Berlusconi e Bossi. Per vostra fortuna forse aspetteranno fino al 2013. In caso contrario sarebbe per voi un'altra sonante sconfitta.
Scritto da Giuseppe (Pdl) il 20/10/2010 alle 12:13
D'accordo con l'ex democristiano che la vocazione maggioritaria di Veltroni era un fesseria. Eppure io l'avevo sostenuta in contraddittorio con Adamoli durante le prime primarie. Allora quasi tutto il partito la pensava così. Adesso però cerchiamo di allargare l'alleanza ma con un progetto di governo preciso per non cadere dalla pentola alla brace.
Scritto da Luigi S. il 20/10/2010 alle 12:47
Il centrosinistra conti solo sulle sue forze se vuole vincere la partita con Berlusconi e guardi al centro con prudenza ma con attenzione.
Scritto da Furino M. il 20/10/2010 alle 14:01
Galli della Loggia, nell’editoriale (“La successione di Berlusconi”) del Corriere di lunedì 18/10, scrive così di Fini: “Perché non potrebbe essere Fini a portare a termine l’opera iniziata da Berlusconi? E’ assai difficile che lo sdoganamento ideologico-politico della destra italiana, la creazione di un suo vero partito, possano avvenire per opera di chi è stato l’ultimo segretario del partito neofascista, di chi per anni e anni si è nutrito di quegli ideali, lo ha diretto con quei metodi e con quello stile. ... Fini che, ancora non moltissimi anni fa, sosteneva che Mussolini era il più grande statista del Novecento. ... Fini che appare ancora immerso nel vecchio scenario della morente Prima Repubblica, nella sua paralizzata e paralizzante inconcludenza ...". Ebbene, io non sono d’accordo con questa analisi in quanto ritengo che Fini abbia portato avanti, in questi anni, un processo di maturazione personale (a parte la Tulliani) e politica, abbandonando il classico clichè del neofascista, clichè ormai obsoleto ed involutivo. Credo anche, però, che il PD (che lo assurgeva a “salvatore della patria”, offrendogli alleanze, anzi rincorrendolo) abbia il diritto/dovere di essere più feroce con lui in questa circostanza. La partecipazione di Fli alla approvazione del “Lodo Alfano retroattivo” non può essere semplicemente definita – come fa Bersani – “un elemento di incoerenza”. Promettendo – sempre Bersani – barricate che sappiamo benissimo non verranno mai erette a causa dell’incoerenza (di diversa natura rispetto a quella di Fini) presente anche nel PD. Anche al PD si addice, quindi, il titolo del post: “Più che l’onor, potè la paura” (soprattutto la paura di andare a nuove elezioni ...).
Scritto da Mafalda il 20/10/2010 alle 14:07
Sarò lapidario: il lodo Alfano è un'enormità. Un'enormità che mi sgomenta perché mina i fondamenti dello Stato di Diritto.
Scritto da Angelo Eberli il 20/10/2010 alle 14:13
Fini è impegnato a ricostruire un partito di destra. Lo farà secondo i suoi tempi e modi. Spero che lo faccia per poter dialogare con lui sui problemi di fondo della democrazia italiana. Ma con il centrosinistra e i suoi obiettivi non ha nulla a che vedere.
Scritto da Zanzi A. il 20/10/2010 alle 15:21
Sig Adamoli, la vostra rabbia è palpabile, non riuscite a trovare un Segretario vero, non siete capaci a mettere insieme le poche sedi che avete perché tutti cercano la sedia comoda e vi da fastidio se la destra trova unità e degli acccordi per stabbilizare questa povera italia.Ha ragione Giuseppe forse andrete a votare per perdere anciora nel 2013.Dura rimanere sempre all'opposizione, con solo tante chiacchere, vedi Malpensa un flop, nemmeno i giornali hanno parlato e ora con Cota vincitore.
Scritto da Armando il 20/10/2010 alle 16:17
Prepariamoci alle elezioni senza turbamenti eccessivi. Se ci saranno dovrema farci trovare prontissimi. E Fini sarà, come è naturale, dall'altra parte.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 20/10/2010 alle 16:28
@Armando In questa sede si parla di Lodo Alfano, mostruosita' giuridica destinata probabilmente a vita breve, dopo esser passato dalla Consulta, e dell'atteggiamento di chi ha dichiarato che mai avrebbe votato una cosa del genere, per poi tornare sui propri passi. Sul genere di accordi che sarebbero stati trovati, forse ne sai piu' di noi: una villa alle Antille? Sul Lodo Alfano (sai di cosa si tratta?) puoi esprimere una tua opinione o te la devono suggerire?
Scritto da Lorenzo M. il 20/10/2010 alle 17:07
Forse solo tatticismi. Ancora ieri sera Pagnoncelli diceva che se si va al voto presto, malgrado il crollo di popolarità del premier il Pdl vincerebbe.Evidentemente il bubbone non è ancora maturo..
Scritto da Pasquino il 20/10/2010 alle 18:37
Tempo fa qualcuno, riferendosi ad Armando, disse : "non si pretende che sappia scrivere, ma almeno che sappia leggere". Trovo tale sentenza di straordinaria attualità. Mi sembra infatti che alla domanda "che tempo fa" risponda: " son cipolle".
Scritto da Angelo Eberli il 20/10/2010 alle 18:58
@ Paolo Pedrazzini - Per un errore meccanico è stato probabilmente eliminato un tuo commento relativo ai ciclisti padani di Buguggiate. Se me lo rimandi lo metto subito. Scusa per il disguido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/10/2010 alle 18:58
Se rimonto agli anni giovanili ho un’immagine di Fini chino dietro una macchina in sosta mentre noi ci facevamo aprire la faccia dai bulloni dei katanga. Tradì così la lotta di strada. Ha proseguito chino, l’iscariota, tradendo il suo partito e i camerati e gli elettori e persino sua moglie, camerata anch’essa. Tradisce se stesso la mattina quando allo specchio saluta il suo volto riflesso. E tradisce ora le vane aspettative di una sinistra senza forza propria, che guarda tremante il palazzo pensando che sia il palazzo a tremare. Non illudetevi, Berlusconi e Fini celiano in pubblico ma in privato continuano a mettersi la lingua in bocca. Lingua biforcuta.
Scritto da Filippo Valmaggia il 20/10/2010 alle 19:57
@ Ex democristiano - Non sono mai stato veltroniano e la linea della vocazione maggioritaria non mi è mai apparsa convincente. Sono quindi per una politica delle alleanze, purché il Pd le misuri sul suo progetto politico e su un concreto programma di governo. Non dimentico affatto la fine dei due governi Prodi nel '98 e nel 2008, causata da coalizioni spurie e disomogenee. Ma credo che anche tu non l'abbia dimenticata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/10/2010 alle 22:02
@ Mafalda - Penso che l'errore più grosso del Pd, recentemente, sia stato quello di dimostrarsi troppo timoroso delle elezioni anticipate. Bersani afferma che non era così ma questa è la mia (e la tua) netta sensazione. Credo invece che sarà molto duro contro il lodo Alfano per ragioni etiche, istituzionali e politiche. Questa volta la coerenza del Pd sarà corroborata da motivi sia strategici che tattici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/10/2010 alle 22:06
Il lodo Alfano è un'altra legge che passerà, se passerà, con il voto decisivo della Lega. Una vergogna. Bisogna gridarlo ai quattro venti. Il Pd è troppo debole.
Scritto da Albertone da Giussano il 20/10/2010 alle 22:19
Se non lo fermate, questo lo ritroverete presidente della repubblica e i processi li avrà quando i reati saranno tutti prescritti o dimenticati.
Scritto da Cittadino qualunque il 20/10/2010 alle 23:00
Il ritratto che Filippo Valmaggia, in modo tecnicamente pregevole, disegna di Fini è a doppia lettura. Da una parte la persona pavida che vigliaccamente si nasconde ed evita i colpi pericolosi degli avversari di strada (rossi o poliziotti, non si capisce). Dall'altra il traditore, già fin da allora, della causa fascista vissuta con furore ideologico. La conclusione è ovvia: chi tradisce una volta, tradisce cento volte. Un osservatore può restare attratto dalla prima, oppure dalla seconda delineazione del personaggio. Sento che Valmaggia mi obietterà che le due immagini sono l'una riflessa nell'altra. Ma questo è il portato del suo permanente integralismo culturale. Io mi accontenterei (si fa per dire) della seconda sembianza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/10/2010 alle 23:43
Caro Adamoli, credo che Filippo si riferisca ai colpi dei “rossi”, fra i quali, narrano le cronache, qualche candidato alle primarie (però diciamolo a bassa voce …. altrimenti potremmo rovinare tutto il nostro lavoro. Sicuramente non è Onida …). E poi, ne è passata di acqua sotto i ponti, erano ragazzotti che anziché studiare si divertivano a picchiarsi per le strade di Milano. Sì, ci saranno state anche motivazioni politiche ma anche tanto sfogo violento fine a se stesso. @Filippo Valmaggia – Potrebbe indisporti o farti sorridere quanto sto per scrivere. A te la scelta. Mentre Fini accompagna la Tulliani per le vie di Montecarlo, tu accompagni Brancati nel “costeggiare i cimiteri” (tue parole in questo blog). Ci sarà una bella differenza, non trovi? Se proprio i tuoi pensieri devono andare nella direzione di Brancati, ti auguro sia per “far morire” l’uomo vecchio (il passato) e generare l’uomo nuovo (futuro). Ecco, io credo che Fini si sia ri-generato. Riconosciamogli il merito. Questo è semplicemente il mio modesto pensiero che nulla toglie alla cruda ma vera esperienza che hai raccontato nel tuo commento.
Scritto da Mafalda il 21/10/2010 alle 00:30
Io credo invece che il PD abbia davvero ragione di temere le elezioni anicipate.Le persone non cambiano idea dall'oggi al domani,la stragrande maggioranza non legge i quotidiani, ne' guarda i programmi di dibattito politico o di approfondimento.La mia panettiera e la mia vicina in questo momento sono interessate a Sarah e Sabrina.Il clima politico e culturale del Paese non è più quello che aveva portato Prodi al governo.Molto si è guastato, e non basta certo una manifestazione di piazza ben riuscita per risollevare le sorti della sinistra.Io conto ancora su Fini per un governo di transizione (o tecnico) capace di mandare a casa Berlusconi.Questo governo che cambierà la legge elettorale e affronterà la crisi economica dovrebbe durare a mio avviso il più a lungo possibile. Il tempo di decantare, di sistemare, di pianificare e magari di processare…Soprattutto non regaliamo il federalismo alla Lega altrimenti qui al nord ci mangiano in un boccone..
Scritto da Maria Rossa il 21/10/2010 alle 00:44
Il lodo Alfano difficilmente passerà il referendum confermativo. Giusto comunque attrezzarsi fin da oggi a questa battaglia politica e culturale. Tuttavia oltre a difendersi occorre attaccare, giocare d'anticipo. Se fossi Bersani sfiderei Fini a presentare insieme una norma che preveda l'ineleggibilità alla presidenza della Repubblica per chi ha carichi pendenti giudiziari.
Scritto da MS il 21/10/2010 alle 08:27
Forse per vocazione maggioritaria non si intende affermare l'autosufficienza e volere l'abbandono di una politica delle alleanze. La lettura che molti danno è partigiana. A meno che non si voglia tornare all'antico: prendiamo i voti dopo vedremo con chi allearci. No grazie, in questa direzione abbiamo già dato e i risultati di quella politica sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti. Della serie: Il cambiamento è difficile da realizzare, meglio ritoccare il vecchio. Mi è difficile condividere
Scritto da Borghi S. il 21/10/2010 alle 09:15
Interessante il ritratto di Fini fatto da Valmaggia che lo ha conosciuto bene. Ma una persona e un politico hanno diritto di cambiare e di essere riconosciuti come tali. Spero che sia cambiato anche Valmaggia.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 21/10/2010 alle 09:28
@ Mafalda. Per mia fortuna mia moglie è più giovane e più bella della signora Tulliani. ;-) Non invidio nulla a Fini, nemmeno le sue prestazioni sotto l'acqua. Lo sanno tutti che non è un grande sub: è soltanto un sub normale.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/10/2010 alle 10:16
Interessante Valmaggia e anche il dialogo con Adamoli che dovrebbe fare qualche intervento in più sui commenti che arrivano. Però capisco la sua preoccupazione di non inflazionare troppo il blog.
Scritto da Cittadina cattolica il 21/10/2010 alle 10:20
Capisco Valmaggia, però dal lato opposto della trincea. I tradimenti ideologici, subiti quando si è giovani, non si scordano e non si perdonano.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 21/10/2010 alle 10:39
Tranquilli, in primavera ci saranno le elezioni. Fini sta cercando soltanto di guadagnare un pò di tempo.
Scritto da Lucky il 21/10/2010 alle 12:27
@ MS. Ottima la tua proposta, la sottoscrivo anch'io. Il rischio di avere Berlusconi come presidente della Repubblica è alto. In questo modo si metterebbe davvero alla prova il presidente della Camera. Credo che non solo in centrosinistra ma anche Casini sarebbe d'accordo.
Scritto da Mario T. il 21/10/2010 alle 12:34
@Filippo Valmaggia - Sono contenta per te! Credimi, dopo aver letto la citazione di Brancati (che riferivi alla tua vita) ero dispiaciuta - pur non conoscendoti - in quanto un'intelligenza come la tua ha sicuramente le capacità per poter trovare soluzioni dentro e fuori di sè. Ho conosciuto anch'io qualche ex katanga. Li ho conosciuti adesso, non in quegli anni ... Ora sono 50/55enni rispettabilissimi e con una professione ben avviata. Alcuni hanno un posto di rilievo fra gli intellettuali del PD. Che altro dire? Gli anni '70 sono stati così ...
Scritto da Mafalda il 21/10/2010 alle 14:59
@ Borghi S. - La linea della vocazione maggioritaria è stata sicuramente "strapazzata" e strumentalizzata. Veltroni però ha fatto la sua parte contraddicendola subito con l'alleanza con Di Pietro fingendo di credere che l'ex pm non avrebbe costituito il suo partito. Questo è il passato. Adesso bisogna intenderci bene. Sono contrario sia alle alleanze troppo larghe e disomogenee sia al fatto che si possano decidere dopo le elezioni. Per questa ragione terrei stretta l'idea bipolare cambiando però l'attuale assetto di guerra che non funziona per niente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/10/2010 alle 15:16
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)