Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/1/2011 alle 16:24

 

A questo punto andremo o no alle elezioni anticipate? Questa è la domanda sulla bocca di tutti. La mia impressione è che il premier moltiplicherà gli sforzi per non andarci e la Lega abbasserà la testa per l’ennesima volta. Chi gli garantisce che sarà ancora a Palazzo Chigi la prossima volta? Basterebbe che non vincesse al Senato - fatto probabilissimo – per rendere necessario un premier di mediazione che non sarebbe certamente lui.
Ma io ho un’altra domanda che mi ronza per la testa. Fin quando la gerarchia cattolica potrà continuare a tacere su questi fatti, salvo il richiamo generico ai “principi”? Non m’importa nulla del moralismo. Pongo un fatto politico. Si può, nella speranza di una buona legge sul biotestamento tacere su tutto il resto? Spero vivamente di essere presto e radicalmente smentito. Già oggi.


   
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 28 commenti -
Graffiante ma corretto e fondato. Aspettavo un tuo commento sul caso del giorno. Hai messo lì due riflessioni in una volta sola. Per un laico come me è grasso che cola.
Scritto da Bortoluzzi il 18/1/2011 alle 16:37
Caro Giuseppe, sono d'accordissimo con te. E' davvero ora che la Chiesa, nelle sue istanze istituzionali più alte, esca dal silenzio assordante relativamente alle "epiche"gesta notturne del nostro premier. Non si può scambiare la primogenitura con un piatto di lenticchie, come fece a suo tempo Esaù con Giacobbe, anche se il piatto di lenticchie si chiama testamento biologico. Sarebbe ora che la Chiesa non si limiti, come tu dici, ad un generico richiamo ai principi, quando, come nel caso di Berlusconi, siamo di fronte ad un malcostume e ad un esempio di sregolatezza assolutamente ingiusticabili per chi sta in alto e dovrebbe essere esempio di sobrietà e di onestà in ogni senso.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 18/1/2011 alle 17:22
Posizione chiara e netta. Senza se e senza ma, come si usa dire oggi. Le elezioni si sono allontanate, a meno che la situazione non precipiti. Allora si va a votare, ma contro la volontà di Berlusconi e sarà una campagna sanguinosa..
Scritto da Villa Carlo il 18/1/2011 alle 17:28
Sulla Chiesa hai colto nel segno. Sono cattolico praticante, vorrei una legge sul testamento biologico come la desiderano i Vescovi, ma non si può sacrificare tutto su quell'altare lì.
Scritto da G.N. il 18/1/2011 alle 17:31
Temo che nel momento in cui il Papa nel messaggio di inizio d’anno pone l’accento sull’educazione sessuale come “comportamento contrario alla fede e alla retta ragione” non possiamo aspettarci molto. Oltre tutto non riesco a capire perché la “ragione” deve essere aggettivata. Mistero della fede. Vorrei anch’io essere smentito, ma non ci conto troppo.
Scritto da Angelo Eberli il 18/1/2011 alle 17:36
Lo dico da cattolico. La Chiesa è stata, rispetto alle vicende del centrodestra e di Berlusconi, vergognosa. Dai funerali non celebrati per il povero Welby ai funerali ai boss mafiosi, dalle coperture offerte a questo Governo agli attacchi continui e durissimi, nella passata legislatura, a Prodi, dal gioire tutti in piazza con i divorziati per il family day alle bestemmie che se le dice il Premier devono essere contestualizzate. Almeno adesso difronte allo sfacelo tacciono. Un passo avanti!!
Scritto da Borghi S. il 18/1/2011 alle 17:58
In effetti è assurdo che la Chiesa chini la testa e faccia finta di nulla, vergognoso. E' immorale in cambio di finanziamenti alle scuole cattoliche e di sgravi fiscali la Chiesa faccia questo. Come fa un cattolico a dare la fiducia ad un individuo così?
Scritto da Alex il 18/1/2011 alle 18:36
Caro Giuseppe, mi sa che per qualche presa di posizione chiara che comporti una altrettanto chiara assunzione di resposabilità da parte delle gerarchie della chiesa cattolica dovremo aspettare a lungo. Non penso possa bastare l'articolo di Avvenire di questa mattina.
Scritto da angelo ruggeri il 18/1/2011 alle 19:22
per una volta, si contesta ipocrisia ad una strttura -la chiesa-nella quale non mi riconosco assolutamente, e che non ha nessun valore per me : mi sembra ovvio saltare a conclusioni che chi ci è invece coinvolto non potrebbe accettare, e quindi non le faccio, per rispetto. mi chiedo se quando si attacca il PD e io lo difendo da dentro, non faccia anche io, nei confronti di chi non ne fa parte, la stessa figura dell'illuso.
Scritto da marco il 18/1/2011 alle 20:47
Trono e Altare sono così intimamente connessi che di rado collidono. Il primo spero si sgretoli sotto il peso della vergogna. Chi ha un ruolo di responsabilità pubblica non soltanto deve essere irreprensibile, deve apparire irreprensibile. p.s. @Angelo Eberli. La "retta ragione" è un concetto aristotelico ripreso da Cicerone. Semplificando, la retta ragione è la virtù.
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/1/2011 alle 20:48
Il piatto biblico di lenticchie che cita @Mariuccio Bianchi non contiene solo il testamento biologico ma è molto più succulento. E’ composto, ad esempio, dai copiosi finanziamenti alle scuole paritarie (per la maggior parte gestite da organizzazioni religiose) e dall’esenzione dell’ICI agli enti ecclesiastici. E chissà quanti altri benefici economici che ignoriamo (non oso nemmeno immaginare le connivenze con lo Ior). Sul versante ideologico, si sa, le gerarchie vaticane considerano peccatore Welby ma non Berlusconi. Senza dimenticare la solita litania sulla condanna del ricorso alla 194, alla Ru486, al profilattico ed alla fecondazione assistita. Questo - secondo loro - a tutela della famiglia. Nessun alto prelato che dica che la famiglia è messa a dura prova da ben altro: orari lavorativi che stritolano la vita e, per un numero di italiani sempre più in aumento, condizioni economiche disagiate.
Scritto da Mafalda il 18/1/2011 alle 20:58
@Filippo Valmaggia, ti accanisci contro il Trono e lasci indenne l’Altare …. E’ per via del tuo desiderio di ospitare mons. Ravasi nel tuo salotto? ;-) All’evento conti di invitare anche il mitico don Tam? ;-)
Scritto da Mafalda il 18/1/2011 alle 22:13
Ho aspettato a fare il mio commento perchè volevo valutare bene l'articolo di Avvenire di questa mattina. L'ho riletto, è severo e duro. Ma io mi aspetterei un intervento diretto della Gerarchia.
Scritto da Una cittadina cattolica il 18/1/2011 alle 22:52
Post denso, brevissimo e ben congegnato. Più che il contenuto in sé m'interessa un altro fatto. L'indipendenza di giudizio che mostri verso il Pd (da me apprezzata), trova una corrispondenza positiva in quella che manifesti oggi verso la gerarchia. Comincio a pensare che sia un atteggiamento della mente e non solo un modo per renderti accattivante anche a chi non è del tuo partito..
Scritto da Roseto senza rose il 18/1/2011 alle 23:09
Mi sorprende un po' questo dibattito monocorde. Non vorrei aver perso per strada i cattolici più "ortodossi". Mi dovrò sottomettere ad un serio esame autocritico. Sto sbagliando di grosso? Ci penserò su.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/1/2011 alle 23:26
No Giuseppe, credo che i cattolici più ortodossi capiscono che non si può tacere di fronte tutto questo.
Scritto da A. Bianchi il 18/1/2011 alle 23:36
Non mi sorprende tutta questa acrimonia contro la gerarchia. Ho così avuta una conferma a che i cattolici non possono assolutamente ritrovarsi in un partito come il PD. Parole del Papa riportate in modo distorto o quanto meno incompleto. Pronunciamenti ignorati. Silenzi prudenti giudicati a priori. Giudizi tranciati con argomentazioni dei radicali. E' proprio vero: chi va al mulino si infarina. Da ex margheritino non sono affatto pentito di avere osteggiato fortemente il suo scioglimento.
Scritto da Lodovico Aspesi il 18/1/2011 alle 23:51
Caro Giuseppe, tu poni un" fatto politico", ma la Chiesa non dovrebbe fare politica; indica valori: morali, etici quindi comportamentali, come sottolinea puntualmente l'AVVENIRE (organo della CEI) con l'editoriale di oggi: chiaro e graffiante.Comunque, se non il Papa direttamente, qualche prelato altolocato potrebbe indignarsi: es. Fisichella! Tino
Scritto da tino rossi il 19/1/2011 alle 00:15
Solo GRAZIE, Giuseppe. Vorrei vedere interventi di altri nostri leader impostati su questi toni!
Scritto da Jimmy Pasin il 19/1/2011 alle 01:48
@ Mafalda. Don Tam lo inviterei in birreria. Per motivi di spazio, mica per altro ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/1/2011 alle 06:49
Caro Lodovico, nel mio post non c'è nessuna acrimonia ma il desiderio di vedere la comunità cattolica protagonista di una forte reazione al degrado della politica. Questo anche attraverso la voce dei vescovi. "Avvenire" ha preso una posizione netta ma, a mio modesto avviso, non basta. Se ti riferisci, come penso, agli altri commenti ti faccio notare che alcuni tra i più critici vengono da dentro il mondo cattolico, o da fuori del Pd. Una larga fetta di chi scrive sul blog non adesrisce al mio (nostro?) partito. Questo è, per me, un motivo di orgoglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/1/2011 alle 10:00
Da cattolico, non si può non vivere questo disagio. Condivido la sua opinione.
Scritto da Lorenzo Franzetti il 19/1/2011 alle 10:08
Voglio rincuorare @Lodovico Aspesi. Sono cattolico praticante, simpatizzo ma non sono iscritto al Pd e su questi temi mi sento abbastanza d'accordo con Adamoli che a Otttobre, grosso modo, sull'identità del suo partito, ha difeso benissimo la cultura cattolica e democratica.
Scritto da Ghiringhelli R. il 19/1/2011 alle 10:29
Sono un cristiano, ma non cattolico. Dalla Chiesa, o meglio dai suoi vertici, non mi aspetto molto, visto che su troppe cose finora si e' preferito tacere, o quanto meno sopire le voci interne piu' critiche verso l'osceno operato della maggioranza. Questa pero' dovrebbe essere la proverbiale goccia, difficile da "contestualizzare" pure per i piu' "pelosi" di stomaco. Le dichiarazioni di Sepe non sono pero' molto confortanti.
Scritto da Lorenzo M. il 19/1/2011 alle 11:37
@ tino rossi. Dalla falsa donazione di Costantino la Chiesa esercita un potere temporale ed è un'entità politica.
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/1/2011 alle 14:51
La Chiesa è portatrice di un messaggio che è allo stesso tempo semplice ed articolato. Lontano dalla degenerazione consumistica. Con la semplificazione mediatica e la sintesi esasperata, viene spesso ribaltato. La Chiesa non è monocorde: ci sono posizioni molto diverse. Alcune, probabilmente le più rumorose, più di opportunità politica che di sostanza. Le percepisco, nei numeri, minoritarie. Infatti calano i fedeli.
Scritto da FrancescoG. il 20/1/2011 alle 09:35
Molti Vescovi si esprimono preoccupati sul presente e sul futuro delle comunità. Fanno bene a richiamare. Chi distorce la dottrina sociale per opportunità politica non è lungimirante si e dimentica che la Chiesa è "serva e martire" per origine. Qui una sua originalità. A livello universale tiene, a meno di evidenti storture (italiane). "Servi e martiri"sono la stragrande maggioranza di laici e sacerdoti disposti a dare tempo, vita, energie per gli altri, nei vari settori umani.
Scritto da FrancescoG. il 20/1/2011 alle 09:43
@FrancescoG - Grazie per il tuo commento su cui tutti noi dovremmo riflettere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/1/2011 alle 09:56
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