Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/1/2011 alle 09:06
Ho ricevuto da alcune amiche ed amici l’invito a spiegare ciò che ho detto sabato al convegno di area Pd: “Prossima fermata Varese”. Sintetizzo tre considerazioni.
a) il Pd e il centrosinistra di Varese, Busto e Gallarate, tutte alle urne, dovrebbero dar vita ad  una forte sinergia progettuale per riconquistare pienamente le opportunità derivanti dai grandi investimenti pubblici sull’asse Milano-Prealpi (Malpensa, fiera Rho Pero, Expo 2015). Ad oggi le ricadute positive, soprattutto per il capoluogo, sono state quasi zero.
b) Il Pd a Varese si faccia protagonista di una riscossa e di un movimento civico che vadano ben oltre il recinto classico del centrosinistra. Se si resta inchiodati alle liste di partito sarà difficile vincere.
c) Il candidato sindaco migliore è la donna o l’uomo che viene percepito dai cittadini come espressione della comunità; che si caratterizza per l’empatia con la città; che assicura il rinnovamento sia culturale sia del personale politico.
L’incontro, molto partecipato, ha fornito delle proposte interessanti che toccherà al Pd e alle forze politiche e civiche della coalizione portare a giusta sintesi. I tempi sono davvero stretti.
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 27 commenti -
Caro Giuseppe, ti ringrazio ancora della tua partecipazione. Come sai condivido pienamente le tue considerazioni sulla strada necessaria per giungere alle amministrative. E' una strada che mette al centro un progetto civico, che sappia allargare il perimetro dei partiti. Sono convinto che Sabato si sia vista la fattibilità di questa strada grazie al contributo di tanti semplici cittadini. Sabato si è visto anche che chi viene chiamato "rottamatore" sa invece "costruire": confronto e proposta.
Scritto da Andrea Civati il 24/1/2011 alle 10:29
Sono d’accordo con i tre punti del post ma la vedo dura. Il Pd ha una crisi di senso e non è rappresentativo. La gente vuole concretezza e il Pd offre solo litigi interni. Impeccabile il ragionamento al signor Aspesi che ha fatto ieri sera @Mafalda sui cattolici. Profonda la domanda sul rischio di sbagliarsi su Dio. Brava come sempre. E’ veramente un’animatrice di questo blog. Ha ragione quando dice che non dovrebbe esistere la rincorsa al voto cattolico. I cattolici svolgono diverse professioni, non sono un blocco sociale unico. Per esempio, c’è il farmacista che non vuole la liberalizzazione della vendita dei farmaci nei supermercati e vota centrodestra. Sono gli interessi che muovono il voto, non i principi. Anche la Chiesa vota per interesse. Io vado a Messa tutte le domeniche (e qualche volta anche in settimana), la vedo la gente che partecipa e non me la immagino depositaria di chissà quali valori. La funzione della Messa domenicale è che rimani affascinato quell’oretta dalla Parola, stai buono la domenica pomeriggio ma il lunedì riprendi la tua dura vita nella giungla. Quello che ieri era seduto vicino a me a Messa, questa mattina è già andato a vendere polizze assicurative magari imbrogliando il cliente. Lo conosco bene e so che non può fare diversamente. Questa è la nostra realtà, signor Aspesi. I valori non negoziabili lasciamoli alla coscienza individuale.
Scritto da Ex democristiano il 24/1/2011 alle 11:44
Concordo perfettamente con la tua impostazione. A Varese città, così come negli altri centri in cui si vota, l’unica possibilità di riaprire i giochi è elaborare un’offerta politica che, nelle persone e nei programmi, sappia andare ben oltre lo steccato tradizionale della coalizione dei partiti del centrosinistra. Ancor più necessario ed innovativo sarebbe, come tu dici, elaborare e comunicare una “forte sinergia progettuale” tra Varese, Busto Arsizio e Gallarate. Invece, considerato quel che si è visto in questi mesi e lo scarso tempo ormai rimasto, temo che assisteremo all’ennesima partita giocata nel chiuso delle sedi di partito e delle riunioni di coalizioni, senza neppure il ricorso allo strumento delle primarie. Neanche sabato scorso, nonostante le buone intenzioni degli organizzatori di “Prossima fermata Varese”, mi è parso di vedere segnali concreti della volontà dei dirigenti del PD di uscire dal letargo autoreferenziale in cui si è caduti.
Scritto da Leonardo C. il 24/1/2011 alle 12:00
Convengo che la tua impostazione è quella giusta. Anche il volto del candidato che hai tracciato è convincente. Adesso bisogna dargli un nome e un cognome. Sapendo della tua ritrosia mi astengo dal dire chi, secondo me, è il candidato migliore. Preparati però all'ultimo assalto.
Scritto da Valceresio il 24/1/2011 alle 13:28
Convengo che la tua impostazione è quella giusta. Anche il volto del candidato che hai tracciato è convincente. Adesso bisogna dargli un nome e un cognome. Sapendo della tua ritrosia mi astengo dal dire chi, secondo me, è il candidato migliore. Preparati però all'ultimo assalto.
Scritto da Valceresio il 24/1/2011 alle 13:28
Condivido le tue valutazioni e l' impostazione di approccio alle ormai imminenti elezioni amministrative. Va sottolineato anche con favore il lavoro che il Pd del capoluogo sta producendo sul programma. Un programma articolato ed aperto alla contaminazione non solo degli iscritti ma un po' di tutta la città. Anche la proposta di una candidatura a sindaco che non sia rigida espressione di parte è fondamentale (è vero, non bastano le liste di partito) Sul nome occorre però 'aumentare il passo'.
Scritto da paolo rossi il 24/1/2011 alle 13:29
Va bene tutto quello che affermi, ma oggi il tempo per i dirigenti del Pd è scaduto o sta scadendo. Se condividono il tuo senso di marcia lo attuino, altrimenti prendano legittimamente un'altra strada ma la prendano.
Scritto da Iscritto Varese il 24/1/2011 alle 13:35
La Lega in tutti questi anni è stata incapace di convogliare le energie in un progetto provinciale. Ha fatto meglio il Pdl a Gallarate ma il Pd ha fatto più opposizione a Gallarate che nelle altre città.
Scritto da Claudio Blini il 24/1/2011 alle 14:56
Scenario condivisibile ma purtroppo la situazione è ferma. Bisogna attaccare la Lega per gli errori e le mancanze gravi ma il compito sarebbe più facile se l'opposizione avesse una startegia precisa.
Scritto da Ghiringhelli il 24/1/2011 alle 16:40
L'assemlblea ufficiale del Pd settimana scorsa è stata pure interessante e partecipata. Forse qualcosa si muove. Bene.
Scritto da Enne enne (Varese) il 24/1/2011 alle 17:03
Ne abbiamo già parlato qualche volta. Hai ragione quando spingi verso una riscossa civica e un ampio movimento civico, ma questo risultato non si può ottenere a prescindere dal candidato sindaco. Anzi, è lui che deve essere il promotore di una larga coalizione. Nessuno, che non sia dei partiti, si mette in una avventura senza sapere chi la guida.
Scritto da G.S. il 24/1/2011 alle 19:41
Avanti decisi per questa strada che è quella giusta. A Varese ma anche a Gallarate e Busto Arsizio.
Scritto da Alessia il 24/1/2011 alle 19:43
A Varese si perde,l'hai detto pure tu alla presentazione del tuo libro all'ex cinema Rivoli.Poi, come nella vita, si puo' perdere bene o perdere male.Molinari è stato abbandonato (forse un po' si è arroccato) non merita di prendersi tutte le colpe dello stagno Varesino e della sconfitta cocente alle porte.Non lasciarlo solo anche tu Giuseppe.
Scritto da Paolo Di Lauro il 24/1/2011 alle 21:17
Condivido totalmente quello che scrive G.S. Solo il leader della coalizione riesce a dare un-impronta civica alle sue liste. A Varese come nelle altre citta-
Scritto da Alessandro Vitelli il 24/1/2011 alle 21:24
Mi scuso con Adamoli per la non attinenza al post ma volevo colloquiare con @Ex democristiano che oggi ha citato un mio commento e mi è parso un po’ pungente con i fedeli della messa domenicale ;-) Caro Ex democristiano, cosa penserà in merito il tuo cugino arcivescovo che hai citato tempo fa? ;-) Comunque, hai ragione. Temo che i partecipanti alle funzioni domenicali non siano una platea selezionata in quanto alcuni vi presenziano semplicemente per tradizione. In linea con questo “credo formale” mi è parsa la prolusione odierna del card. Bagnasco il quale, anziché limitarsi ad intervenire sull’aspetto morale della vicenda-Berlusconi, mi pare si sia spinto – in una veste più politica che pastorale - a giudicare anche l’attività investigativa ed i rapporti fra i diversi poteri istituzionali. Per quelli come me che non nutrivano particolari aspettative, nessun stupore …. Non so per altri, come ad esempio il folto gruppo di politici cattolici che hanno firmato la lettera postata oggi sul blog di Alfieri, lettera che vede anche la firma di Adamoli.
Scritto da Mafalda il 24/1/2011 alle 21:45
Anche a Busto le ricadute positive sono state poche. Un'azione combinata con Varese e Gallarate è una buona idea.
Scritto da Iscritto Busto il 24/1/2011 alle 22:23
@Paolo Di Lauro - Ti ringrazio delle tue considerazioni che mi permettono di chiarire una circostanza che ritengo importante. Chiunque faccia una ricerca sul mio blog si renderà conto che al segreterio cittadino Molinari ho rivolto pungoli e sollecitazioni. Mai critiche personali aspre e pesanti. So che il ruolo è difficile e che non può essere lasciato solo. Ce lo diciamo spesso anche con i due consiglieri regionali e i due parlamentari, che sono tutti di Varese. Per quanto riguarda la mia battuta che tu citi, era, appunto, una battuta fatta per provocare una forte e positiva reazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2011 alle 22:44
Caro Paolo (Rossi), ho concluso il mio posto scrivendo che i tempi sono davvero stretti. Tu dici che bisogna "aumentare il passo". Siamo d'accordo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2011 alle 23:05
Mi ero prefissa di rispondere solo a @Ex democristiano e di ignorare il dibattito sulle elezioni nei tre comuni suindicati. La Sua risposta a @Paolo Di Lauro mi ha fatto cambiare idea. Vede, caro Adamoli, in quella risposta è condensata quella che io definirei l’enfatizzazione del vostro “piccolo mondo”. Ci spiega quale sarà mai la “difficoltà” del ruolo di un segretario di partito a Varese? Poniamola a confronto con quella del cardiochirurgo che domani mattina si troverà davanti la lista degli “interventi a cuore aperto” già programmati. Non continuo con altri esempi, questo basta ed avanza …. Anche quando scrive “Ce lo diciamo spesso anche con i due consiglieri regionali e i due parlamentari, che sono tutti di Varese”. Ma che cosa vi direte mai da tanti mesi a questa parte? Ancora vi dite? Non fareste prima a mettervi d’accordo e a sbloccare la situazione? O a levare dalle “difficoltà” il povero Molinari? E pensare che lo scenario è già certamente quello della sconfitta …. Figuriamoci se si fosse profilata una chance di vittoria. Comunque è molto bello osservarvi …. Molto meno bello leggere i commenti arroganti quale quello che ha lasciato oggi tale @A.V. sul blog dell’ex consigliere Agostinelli in tema di primarie varesine. Sarà lo stesso A.V. che frequenta questo blog? Forse sì, i toni che usa nelle interlocuzioni mi sembrano molto simili.
Scritto da Mafalda il 25/1/2011 alle 00:06
Caro Adamoli, l'ho scritto anche sul blog di Agostinelli un momento fa. Sabato scorso mi sono piaciuti Zappoli e Cordì di Sel ma tu mi hai colpito favorevolmente ancora di più. Preciso, netto, convincente. Era l'impressione di qualche altro amico. Per questo non capisco la difficoltà del Pd a mettersi insieme con la sinistra. Adesso vado a lavorare.
Scritto da Uno di sinistra il 25/1/2011 alle 08:00
Cara Mafalda, lasciamo stare il paragone col cardiochirurgo che non c’entra niente. Il suo è il lavoro più delicato e decisivo che possa esserci ma riguarda la sua professionalità, la sua coscienza, la sua équipe, il suo rapporto vitale col paziente. La politica riguarda tutta la collettività con le sue enormi contraddizioni. Se il lavoro politico non fosse difficile non saremmo in queste condizioni (anche localmente e prendo in considerazione tutti i partiti). A Varese, per una serie di motivi che certamente non ti sfuggono (Bossi e Maroni, cene di Arcore, moderatismo della città), lo è anche di più. A volte sono stato mordace con la nostra dirigenza, certe battute che ho fatto anche in pubblico mi vengono ancora ricordate e rimproverate. Siamo in dirittura d’arrivo, spero, e non me la sento di prendermela solo con Roberto Molinari. L’accenno ai consiglieri regionali e ai parlamentari (io non sono di Varese e non ho cariche pubbliche) era per rammentare a loro (a mio modo, con il fioretto, come da mia educazione politica) che hanno delle forti responsabilità anche loro. Quando li vedo (abbastanza raramente) gli dico sempre questo: se un semplice elettore del Pd incontra uno di voi e Molinari, a chi chiede conto della situazione a voi o al segretario cittadino? Non è una chiamata di correo, ma ad una cooperazione indispensabile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2011 alle 08:24
@Mafalda con il suo confronto paradossale ha probabilmente voluto evidenziare il colpevole ritardo con il quale la dirigenza varesina gestisce le scelte politiche. Non mi stupisco, sia chiaro! La vicenda congressuale, apparentemente conclusasi a tarallucci e vino, lasciava presagire quel che sarebbe accaduto per le comunali. E' però perfettamente inutile che Caielli, per conto del segretario provinciale Taricco, il 16 dicembre scriva a tutti di voler puntare sulla comunicazione, quando poi il problema sta nella vendibilità del prodotto. Il dato è che le elezioni sono ormai alle porte ed il PD si dimostra per l’ennesima volta in ritardo ed avvitato su se stesso.
Scritto da Leonardo C. il 25/1/2011 alle 09:49
Sono d'accordo con Mafalda. Il Pd di Varese è tutto avvitato su se stesso. Sempre a guardarsi l'ombelico. La Oprandi non va bene, i rottamatori sono cattivi, Cordì è un rompiscatole. E loro? Che fanno per evitare le difficoltà? Niente. Da mesi, (se non da anni) la situazione è nota ma nessuno sforzo è stato fatto per coinvolgere gli alleati e muovere il dibattito. Ma cosa c'è da capire?Chi è il responsabile? Molinari, in primis, ovviamente. Ora basta, si ritroveranno in tre se non si svegliano
Scritto da Carlo F. il 25/1/2011 alle 11:14
So bene che hai sempre invocato la partecipazione dei parlamentari e dei consiglieri regionali alle decisioni sul candidato e sulle liste. Rossi è uscito per la Oprandi, sbagliando tutto e indebolendola molto. Gli altri zitti, zitti. Ci vuoe la ramazza, caro Adamoli.
Scritto da C.O. il 25/1/2011 alle 11:51
Volevo aprire la solita polemica, che non è personale, con la mia amica Mafalda ma avrei scritto qualche ulteriore cattiveria e forse non era il caso. Poi è arrivata la risposta intelligente e completa di Adamoli e mi sono chetata. Non sono attrezzata per fare un ragionamento di questo genere ma almeno posso condividerlo.
Scritto da E.F. il 25/1/2011 alle 14:56
@Giuseppe Adamoli ti confermi moderato anche sul blog.la realtà di varese è triste ed è nota a tutti anche a chi non è più iscritto come il sottoscritto.quattro circoli e un supercircolo cittadino guidati da Molinari e Cacioppi hanno partorito un "questionario" che è lo stesso fatto dalla margherita nel 2006,dai non scherziamo.non riesco nemmeno più ad arrabbiarmi.
Scritto da gino roberti il 25/1/2011 alle 15:06
mi dispiace che dopo il mio contributo sia incominciata una serie di commenti contro Roberto Molinari,non era questa la mia intenzione,anzi.certo non mi sfugge che questa segreteria cittadina ha deluso e delude (non lo nego anche me) ma a Molinari con il materiale umano e politico che si è ritrovato cosa potevamo chiedere?@Mafalda chi poteva far meglio ora siede nelle istituzioni,tanti invece potevano fare peggio.
Scritto da Paolo Di Lauro il 25/1/2011 alle 19:48
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