Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 28/1/2011 alle 10:18

 

 
Spettacolo indecente ieri al Senato con il ministro degli Esteri Franco Frattini che legge le “carte” da lui stesso richieste (perché mai?) a S.Lucia, su gentile concessione del presidente Renato Schifani, ridotto al ruolo di servo del capo del governo. Ennesimo episodio di una guerra istituzionale che non s’era mai vista nella storia repubblicana.
Per le mie considerazioni, di chi sia il famoso appartamento di Montecarlo non è rilevante.
L’avevo già sostenuto qualche mese fa. Gianfranco Fini dovrebbe dimettersi. E l’opposizione smetta di dargli corda. A questo punto aspetti il momento più opportuno per non cedere alle prepotenze del premier, ma si dimetta. Avrebbe già dovuto farlo risparmiando a se stesso e al Paese quest’altra spudorata ritorsione di Berlusconi. Il capo di un partito non può essere il Presidente della Camera. Non c’è dubbio che nell’esercizio dei suoi compiti, dentro il Palazzo, sia stato sempre rispettoso delle regole e della dignità della sua alta funzione. 
Gianfranco Fini non cessa però di essere il presidente quando esce da Montecitorio, quando rappresenta tutti i deputati in Italia e all’estero, quando fonda un suo partito, quando doverosamente risponde agli attacchi del Pdl. Sarò di vecchio stampo ma ne sono orgoglioso.
 

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 41 commenti -
Silvio ne esce pulito, scommettiamo. Concordo Fini si dimetta e noi parliamo del paese, non raccogliamo firme: è una settimana che trovo persone che mi dicono "ma voi del pd la piantate di chiedere a silvio di dimettersi quando non capiamo cosa volete e che proposte avete" non è meglio, proprio ora che il "nemico" è in crisi rendere molto chiare e trasparenti in pubblico le nostre idee?? Mettiamola sul piano politico.
Scritto da Federico il 28/1/2011 alle 11:53
Sto vincendo una scommessa. L'avevo scritto sul post ieri. Non parlerai più di Varese perchè si sta allargando moltissimo il numero delle persone che ti chiedono di essere il candidato sindaco e tu non vuoi accettare. SBAGLI. NON LASCIARCI A PIEDI. Tu hai sempre detto no ma non è una buona ragione per non cambiare idea.
Scritto da Giovane Varese il 28/1/2011 alle 12:06
Concordo anche se le dimissioni di cui ha bisogno l'Italia e che non verranno mai sono quelle di Berlusconi.
Scritto da Giovanni B. il 28/1/2011 alle 12:59
Sono perfettamente d'accordo con te. Nel momento in cui è venuta meno l'alleanza politica che ha determinato la sua elezione come Presidente della Camera, Fini avrebbe dovuto dimettersi. Il voler mantenere a tutti i costi la carica è un segno di debolezza e di arroganza che non ha giustificazioni. @Federico, sottoscrivo l'inutilità masochistica della raccolta di firme per le dimissioni di Berlusconi. Se Bersani vuole andare nelle piazze lo faccia per il lavoro, la casa, la scuola, il welfare...
Scritto da Leonardo C. il 28/1/2011 alle 13:00
Siete tutti ugali, nessuno escluso, piuttosto che dare le dimissioni vendete la mamma.
Scritto da Uomo qualunque il 28/1/2011 alle 13:59
Attenti a non fare di ogni erba un fascio. Le situazioni di Fini e Berlusconi sono molto diverse. Il primo a doversene andare è il premier che ci ha sputtanato (mai verbo è stato più adatto) in tutto il mondo.
Scritto da Luigi Pandolfi il 28/1/2011 alle 14:06
Ho qualche interesse a sostenerlo ma molto meglio essere vecchio- stampo, caro Adamoli, molto ma molto meglio. Vogliamo mettere la serietà e la solidità? Mala tempora currunt, ci dicano pure che siamo superati dalla Storia che tanto a me fanno solo un complimento.
Scritto da Un anziano il 28/1/2011 alle 14:20
Caro giovane di Varese, ti ringrazio per i tuoi commenti sul blog e in particolare per quest'ultimo. Quando parlo del candidato sindaco per il capoluogo affermo sempre che deve portare con sè il segno del rinnovamento. E vengo applaudito. Ti pare davvero che possa essere io quella persona? Pensaci bene.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2011 alle 14:59
@ Giuseppe Adamoli scrive: "Caro giovane di Varese, ti ringrazio per i tuoi commenti sul blog e in particolare per quest'ultimo. Quando parlo del candidato sindaco per il capoluogo affermo sempre che deve portare con sè il segno del rinnovamento. E vengo applaudito. Ti pare davvero che possa essere io quella persona? Pensaci bene." Per me sì. In tutta la vita ho votato soltanto due volte, per Forza Nuova. Più per stima di Roberto Fiore che per altro. Per te voterei volentierissimo, più per stima (senza riserve) che per altro.
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/1/2011 alle 15:22
Comincio a capire che fai benissimo ad essere orgoglioso del vecchio stampo. Ciao
Scritto da Un rottamatore il 28/1/2011 alle 15:38
L’Eurispes ha presentato questa mattina a Roma il “Rapporto Italia 2011”. Sul sito, già nei giorni scorsi, aveva anticipato alcuni dati riguardanti la misurazione della fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. La fotografia scattata dall’istituto di ricerca mostra che “italiani ed istituzioni non sono mai stati così distanti”. Riporto dal sito: “Solo il 2,2% degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle Istituzioni è aumentata nel corso dell’ultimo anno, mentre per il 68,5% è diminuita e per il 27,5% è invece rimasta invariata. Dal 2004, il dato del 2011 è, in assoluto, il più alto sul fronte della sfiducia e il più basso su quello della fiducia. La sfiducia è più diffusa tra i 25-34enni (72%) e tra i 35-44enni (71%) seguiti dai ragazzi tra i 18 e i 24 anni (69,7%). La quota maggiore di delusione si concentra tra coloro che si riconoscono nel centro-sinistra (78,4%), nella sinistra (71,9%) e nel centro (64,9%); percentuali che si abbassano nel centro-destra (49,6%) e a destra (46,8%). Merita attenzione il dato del 74,9% di quanti non appartengono a nessuno degli schieramenti politici e che indicano un aumento di sfiducia nelle Istituzioni”. Questi dati parlano chiaro. Forse Fini avrebbe dovuto dimettersi il giorno dopo il discorso di Mirabello. Ora è un po’ tardino ...
Scritto da Mafalda il 28/1/2011 alle 15:39
Per cortesia non seguiamo sempre lo spartito proposto da B. e dai suoi scudieri. Parliamo di crisi economica, di etica, di giovani non commentiamo nenche la questione Fini per favore. Ci sarà tempo per parlare anche di questo ma la gente si confonde ha bisogno di priorità. Nella confusione il caimano ci sguazza, serve coerenza, rigore e poche idee forti e chiare per tutti. Vedi lega (anche se le sue non sono idee ma slogan). Dobbiamo essere "semplici". W il PD
Scritto da Silvio A. il 28/1/2011 alle 15:48
A tutti quelli che indicano il candidato sindaco in Adamoli. Smettetela, non lo farà mai non solo perchè l'età non è più giovane (Prodi nel 2006 non era però più giovane di lui!) ma perchè la corsa è in salita e senza successo. Vale per lui, come per Marantelli o Tosi; solo Alfieri ci ha provato, per poi partire per altre mete. Non ci sono samaritani sotto il Sacro Monte, va bene un'Oprandi qualsiasi, tanto! Ma stò Cacioppo,bel figliolo,neppure lui si butta?Meglio stare alle coop.,neh?
Scritto da Brunello il 28/1/2011 alle 16:54
Si potrebbe evocare il proverbio della pagliuzza e della trave. I fatti contestati a Berlusconi sono gravissimi, il suo attacco alle istituzioni repubblicane è inqualificabile e inarginabile; il peccatuccio contestato a Fini ancora da dimostrare. Lasciamo alla formidabile macchina del fango la propaganda e la mistificazione e vediamo di non essere troppo iugulatori con Fini. Il resto del mondo (certo non Putin e non Gheddafi) si chiede come facciamo a sopportare un simile Presidente del Consiglio, non quello della Camera. Invece della raccolta di firme per dimissioni che non verranno mai, a quando un programma in pochi punti su lavoro, abolizione provincie, riduzione numero parlamentari e pochi altri che non sto ad enunciare, con promessa solenne di attuarli in sei mesi in caso di vittoria elettorale? Questa è Politica. La raccolta di firme, in questa situazione, è solo spreco di energie.
Scritto da Angelo Eberli il 28/1/2011 alle 17:18
Sono sconcertato dalla incoerenza di alcuni commenti. Nel momento in cui si sollecita il PD ad affrontare i problemi reali del Paese e a lasciar correre sulla raccolta delle firme per mandare a casa Berlusconi, si vorrebbe che Fini lasciasse subito la presidenza della Camera come se questo fosse il problema più urgente per gli italiani. Purtroppo la coerenza non è in vendita nei supermercati. Vogliamo fare una gerarchia di valori ? Prima a casa Berlusconi, poi lo segua Fini. D'accordo ?
Scritto da A.V. il 28/1/2011 alle 17:47
Che l'uscita di scena di Berlusconi venga prima per importanza non c'è alcun dubbio ma il problema Fini esiste ed è giusto metterlo in evidenza. Un partito serio non può nasconderlo per tattica, perde credibilità. Sono due realtà diverse.
Scritto da Elisabetta il 28/1/2011 alle 18:08
Ciumbria, Adamoli! La voterebbero sindaco anche i Fasci! Io se fossi in lei ci penserei. Ma che dico una, due volte! Anch'io la voterei, se non fossi di Milano. E la voterei anche se il PD ormai mi sta qua. Ha capito dove?
Scritto da Ranuccio il 28/1/2011 alle 18:14
Solo iun teoria esiste una priorità fra le dimissioni di Berlusconi e Fini. Per me sarebbe da cacciare il Berlusca ma lui ha la maggioranza del Parlamento. Per Fini il discorso è diverso, è stato eletto dalla maggioranza politica di cui non fa più parte e sta fondando un partito. Non era mai successo prima, neanche con Bertinotti e Casini che sono rimasti nei loro schieramenti. Il problema c'è tutto. Bisogna avere senso istituzionale, dice il mio professore di diritto pubblico
Scritto da Augusto Banfi il 28/1/2011 alle 18:20
Giusto, Fini deve dimettersi perchè è leader del nascente FLI e non può più considerarsi superparte.Il suo errore l'aver accettato 3 anni fa di cofondare con Berlusconi il PDL.Ora,dimettendosi, non è più leader della cessata AN e non avrebbe più la presidenza della Camera divenendo così molto debole politicamente. Anche Berlusconi deve dimettersi e andare a difendersi dalle accuse davanti ai Giudici come si conviene a tutti quando ci si crede non colpevoli. E' solo questione di etica politica
Scritto da Ravani il 28/1/2011 alle 18:39
In un’intervista pubblicata sul settimanale “A” (agosto 2010), Sgarbi così parlava di Fini: “È innamorato. Può essere un eccellente fidanzato, ma non un leader. Se diventi il compagno stabile della Tulliani dimostri l’incapacità di capire la natura delle persone. Lui è stato occupato militarmente da quella donna. Come tanti maschi ha subito un’azione di conquista e si è arreso. La donna va dominata, se non sei capace, lascia perdere”. A me Sgarbi epidermicamente non piace. Anche da questa intervista traspare la sua personalità fredda, irrazionale, maschilista e sprezzante. In questa occasione, demolisce Fini dal punto di vista umano, in realtà per affossarlo dal punto di vista politico ed istituzionale. Ebbene, invece, questa “descrizione sentimentale” del Presidente della Camera è comprensibilissima. Essere innamorati non è una colpa. Lo è – se provata – la compravendita illecita di un appartamento. Per il leader di un partito nascente – al quale in tanti guardano con interesse – credo che questo “dubbio” debba essere dissipato al più presto.
Scritto da Mafalda il 28/1/2011 alle 20:50
@A.V. Ma quale gerarchia di valori? I due casi non si possono paragonare. Io detesto Berlusconi e negli utltimi tempi ho apprezzato Fini. Lo apprezzerei di più se si rendesse conto che non può più stare lì, ne soffrirà anche il suo nuovo partito.
Scritto da Umbertone il 28/1/2011 alle 21:16
Adamoli, riconosco la tua onestà intellettuale. Qualcuno può dire: bella forza, troppo facile oggi che chiede le dimissioni di Fini, come la Lega. Non è vero. Gliela avevo riconosciuta anche quando dissentivo. Solo che ero incazzato nel vedere un uomo valido sprecato nel Pd.
Scritto da Bossiano doc il 28/1/2011 alle 21:30
Mamma mia Mafalda sei brava, e ti piace sentirtelo dire, ma sei anche un macigno. Un briciolo di leggerezza in più impossibile vero?
Scritto da Una del club di E.F. il 28/1/2011 alle 23:04
@Filippo Valmaggia - Grazie della stima personale. Farò incavolare molti lettori ma ti dirò che il tuo voto lo accetterei molto volentieri. Fantastico il tuo ultimo commento di ieri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2011 alle 23:25
Vorrei precisare (e ribadire) che la mia linea nei confronti di Fini non è dovuta al "peccatuccio" di cui parla @Angelo Eberli ma alla incompatibilità istituzionale. Lo dicono anche i berlusconiani? Certamente, e la loro strumentalizzazione è trasparente, volgare e da condannare. Ma noi non possiamo tacere. Credo che la politica dovrebbe avere anche un compito pedagogico, come sa bene @A.V. con la sua lunga e importante esperienza pubblica. Se non diamo peso a queste cose, sia pure per rilevantissime esigenze tattiche, i dati drammatici di Eurispes ricordati puntualmente da @Mafalda potrebbero perfino aggravarsi. Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2011 alle 23:10
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2011 alle 23:44
Quanto è che non scrivevo ma adesso voglio propio diglielo. Lei è un bel tipo signor Adamoli, scusi se glielo dico. Non solo non fa nessn accenno al giorno della Memoria ma si scambia complimenti con certi personaggi. Tutti i giornali tutte le televisoni hanno parlato della Shoa lei niente, neanche una parola. Lei è democratico? Lei è di sinistra? Lo dico a nome anche dei miei due figlioli.
Scritto da Claudio Ennam il 29/1/2011 alle 11:24
Le istituzioni, ad esclusione del Quirinale, danno l'impressione di non essere interessate alla Nazione ed ai cittadini. Fanno risse da saloon. Farei come il colonnello inglese amico di Totò: se gli altri (miei avversari) si scannano, glielo lascio fare per un pò. Intervengo per risolvere. E trovo persone disposte ad aiutarmi. Nel frattempo, Bossi chiede di moderare i toni. Come dice Adamoli nel libro, Bossi è appassionato del potere romani. Se non funziona, gli manca la benzina.
Scritto da FrancescoG. il 29/1/2011 alle 11:26
Se l’opinion leader @A.V. non solleva questioni di merito o personali circa la calorosa accoglienza, da parte di Adamoli, del voto di Filippo Valmaggia, non vedo altri impedimenti. (Si sa che io ho un “debole” per A.V., soprattutto quando non si firma per esteso. Debole rafforzatosi il giorno dell’Epifania …). @Una del club di E.F. mi chiede di essere più leggera. Veramente, ieri avrei voluto postare un riferimento leggero, per niente politico e squisitamente femminile su Roberto Fiore (citato da Valmaggia). Di fatto, il mio commento non sarebbe stato attinente al tema del post e, pertanto, ho limitato la mia duttilità. Ma se mi date l’indirizzo del “sale e tabacchi” presso il quale è stato costituito il fans club di E.F., vi vengo a trovare e ne parliamo ampiamente …. (di Fiore, s’intende!). P.S.: la battuta sul “sale e tabacchi” fatta da E.F. sta passando alla storia e viene utilizzata per accogliermi al lavoro al mattino. Non solo. E’ entrata anche nel lessico familiare (Natalia Ginzburg permettendo …).
Scritto da Mafalda il 29/1/2011 alle 14:27
@Caudio Ennam - Il giorno della memoria per me è sacro. Ho riletto alcuni dei brani più famosi di una letteratura commovente e indimenticabile che raccomando sempre di non trascurare con chiunque parli di questi eventi. Ormai da alcuni anni vado in Israele all'inizio di novembre con il Keren Hayesod che è un'organizzazione che raccoglie i fondi per opere in favore della gioventù ebraica. Ne ho parlato sul blog più di una volta. Il quattro novembre 2008 gli ho dedicato un post con la foto dello Yad Vascem, il museo dell'Olocausto, raccontando la mia commozione irrefrenabile e anche l'angoscia davanti al muro che separa la parte ebraica da quella palestinese. Sono da biasimare perchè non accenno alla Shoa proprio nel momento in cui ne parlano tutti (ma proprio tutti) i media, in qualche caso con un conformismo eccessivo che un attimo dopo lascia spazio all'oblio? Oppure perchè dialogo con un lettore che su questo tema drammatico si colloca al mio opposto? Se aveva questa opinione, la ringrazio comunque di averla espressa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/1/2011 alle 16:47
Caro Giuseppe, raccogliere fondi in favore della gioventù ebraica fa il paio con la beneficienza di Berlusconi a certe ragazze. I destinatari della generosità dovrebbero essere altri ma troppo spesso è il benefattore che trae vantaggio dai suoi lasciti.
Scritto da Filippo Valmaggia il 29/1/2011 alle 17:21
Buona la risposta a Claudio Ennam. Adesso ti diranno che sei troppo filo ebrarico per essere di sinistra. Fregatene!
Scritto da Lucky il 29/1/2011 alle 19:49
E' già tardi. Le dimissioni, Fini le doveva darle qualche mese fa. Sarebbe stato meglio per lui e per il suo partito e per tutta l'opposizione a Berlusconi.
Scritto da Marchini Gaetano il 29/1/2011 alle 20:33
Filippo, a questo punto lascio ai lettori di trarre le loro conclusioni senza altri commenti da parte mia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/1/2011 alle 21:46
Lei, signor Adamoli, mi sta dicendo che ha parlato d'Israele tre anni fa? Meno male che l'ho pungolato io altrimenti ne avrebbe parlato fra tre anni. Comunque va bene meglio tardi che mai. Persino strisscia la notizia ha fatto riferimento al giorno della Memoria. Qui niente. E' grave sa. E' grave perchè siamo in un blog del PD. Comunque la saluto.
Scritto da Claudio Ennam il 29/1/2011 alle 21:52
La gioventù ebraica che occupa la Palestina non mi pare così bisognosa ma mi rendo conto che aiutare i potenti possa avere risvolti positivi.
Scritto da Filippo Valmaggia il 29/1/2011 alle 23:07
Diciamolo francamente gli Israeliani non piaciono a nessuno. Lasciando stare quello che fanno subire ai palestinesi da anni basta guardarli per non amarli. Viaggio spesso e negli aeroporti quando vedo gruppi chiassosi, sporchi e puzzolenti quelli sono sempre vicini a El Al, la compagnia israeliana. Però il giorno della memoria è una cosa diversa ed è giusto onorarla per quello che gli ebrei hanno subito in passato. Se poi Adamoli vuole omaggiarli il mio giudizio su di lui non cambia e capisco che chi fa politica deve farlo. Guardate Fini cosa ha fatto e dove è arrivato. Ma un pò tutti i politici hanno sempre omaggiato lo Stato d’Israele.
Scritto da Ranuccio il 30/1/2011 alle 10:19
@Claudio Ennam. Se tu conoscessi Adamoli e fossi di sinistra diresti semmai, come dico io, che è troppo filo ebraico. E' una delle non poche differenze fra me e lui anche se la stima nei suoi confronti è aumentata molto negli utlimi anni. Quand'era nella Dc lo consideravo un avversario, quasi un nemico. Forse perchè era uno dei migliori. Dopo sono arrivate le mezze tacche.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 30/1/2011 alle 10:49
@ Claudio Ennam. Il lutto non può essere ordinato: è una reazione personale e in nessun modo perseguibile per decreto; così come la costernazione non deve diventare un esercizio pubblico obbligatorio.
Scritto da Filippo Valmaggia il 30/1/2011 alle 14:02
Se il giorno della memoria fa inasprire la discussione, mi preoccupo. Dovrebbe essere un qualcosa che avvicina, non che allontana. Il processo alle intenzioni non piace.Nota:la mia testimone di nozze ha 89 anni: deportata ad ad Auschwitz insieme ad altri perchè difese i suoi colleghi di lavoro durante uno sciopero, nel '44.Non era nè comunista nè ebrea. Non porta rancore ne odio perchè, dice sempre: "l'odio di uccide, ti rende cattivo più di ogni altra cosa. Fa dimenticare che sei una persona".
Scritto da FrancescoG. il 30/1/2011 alle 16:08
Condivido completamente il commento di @FrancescoG. Voglio ribadire a @Claudio Ennam che conservo con riconoscenza molti libri che parlano dell'Olocausto, con l'iniziale maiuscola. Sono sicuro che non riuscirò a convincerlo, spero solo che il confronto continui. A @Ranuccio dico che lo Stato d'Israele è stato costruito soprattutto da cittadini combattenti che meritano rispetto. Vorrei tanto che anche i Palestinesi potessero costruire il loro, di Stato. A @Filippo Valmaggia non aggiungo niente perchè la distanza fra noi su questo tema è troppo grande.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/1/2011 alle 19:03
L'ultimo di Valmaggia mi piace. Io rispetto la memoria ma nessuno deve obbligare qualcuno a fare lo stesso. Sembra quasi che chi non parla di quel giorno sia un antisemita e anche Adamoli è stato vittima di questo equivoco. La democrazia è soprattutto rispetto delle idee diverse.
Scritto da Ranuccio il 31/1/2011 alle 12:53
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