Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/2/2011 alle 15:11

 

Silvio Berlusconi sarebbe infuriato per il no che Pierluigi Bersani ha opposto al suo “Piano bipartisan per la crescita”. Anche oggi a mezzogiorno nel summit del Pdl ha fatto fuoco e fiamme. E’ una recita per gli allocchi. Le cronache del giorno prima grondavano insulti sanguinosi contro le opposizioni (come quelle del giorno dopo) e lui pretendeva di essere preso sul serio. Non perdiamo tempo.
Piuttosto prepariamoci alle elezioni. Sia chiaro, sono tra quelli che non le ritengono probabili ma per essere credibili, quando affermiamo di volerle, dobbiamo decidere il leader della coalizione. Progetto, programma, coalizione, scelta del leader vanno a braccetto. Rinviare troppo la decisione convoglia l’idea che si ha paura e l’elettore non premia i tremebondi.


 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 25 commenti -
Bella e convincente l'ultima riga. Se non si ha coraggio non si vincono le elezioni.
Scritto da Giovanni B. il 1/2/2011 alle 15:38
Vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che la lettera del premier a Bersani prende le mosse da una proposta del PD, la patrimoniale (su cui si è straparlato un sacco senza che ne venissero nemmeno tratteggiate le caratteristiche). Sulla proposta si potrà discutere ampiamente, vorrei però che si cogliesse il senso dell’urgenza di mettere in campo delle vere, precise, comprensibili proposte! È chiaro che proporre vuol dire dividere, vuol dire fornire elementi per una scelta, ma se il PD vuole tornare a contare deve definire l’architrave programmatico e le modalità di finanziamento della propria proposta di governo.
Scritto da Lele il 1/2/2011 alle 16:13
Se avete fretta di correre verso un'altra sconfitta accomodatevi pure. Siete un'armata brancaleone, caro Adamoli.
Scritto da Bossiano doc il 1/2/2011 alle 16:23
Il nodo da sciogliere sono le primarie: farle o non farle? Finchè non si schioda questo punto c'è poco da stare allegri. Questo vuol dire aver deciso quale coalizione mettere in campo. E qui casca l'asino. Sono per perseguire l'apertura al centro pur con le contraddizioni di Casini.
Scritto da Lorenzo il 1/2/2011 alle 16:41
Tutte le coalizioni vanno bene purché lo si mandi a casa.
Scritto da Il perfido il 1/2/2011 alle 16:44
Ho letto da qualche parte che Maroni e Calderoli sono ai ferri corti. Per me succede un bel patatrac e noi saremo lì ad approfittarne. Noi chi? Ma noi giovani!
Scritto da Ranuccio il 1/2/2011 alle 17:00
Certo, andiamo a votare in queste condizioni e consegnamo il Paese a Berlusconi per un altro lustro. Sono ancora convinto che si debba provare a mettere insieme una maggioranza (almeno tentare) per realizzare un governo in grado di cambiare la squallida legge elettorale vigente. Votare a primavera significa bloccare l' Italia per tutto il 2011 in questa disastrata situazione economica nazionale ma anche internazionale.
Scritto da Un anziano il 1/2/2011 alle 17:17
Caro @Bossiano doc anche la Corea del Nord ai mondiali di calcio del 1966 in Inghilterra era un 'armata brancaleone al cospetto dei ricchi e forti azzurri. Ti ricordi come andò a finire? La metafora è probabilmente eccessiva ma io sarei meno arrogante ed un pò più prudente.
Scritto da Un rottamatore il 1/2/2011 alle 17:32
volete vedere che vince ancora? A sinistra continuano a non capire......poveretti.
Scritto da otrebor il 1/2/2011 alle 17:54
purtroppo non si parla più di modificare la legge elettorale, e quindi, in caso di voto, per vincere bisogna presentarsi con la coalizione più ampia possibile, anche se "variegata". Oppure ci si può presentare con un raggruppamento omogeneo,....e perdere. A parte ciò, più volte è stata stigmatizzata la forzatura operata dalla destra che, con l'indicazione del nome di Berlusconi sulla scheda, si è poi comportata fingendo di essere in un sistema presidenziale. Dobbiamo adeguarci anche noi?
Scritto da B.M. il 1/2/2011 alle 18:07
Concordo con Bossiano doc. Infatti non era Lei a dire pubblicamente "Tanto si sa già chi vince"?
Scritto da Gino il 1/2/2011 alle 18:12
Ho appena lasciato un pensiero nel blog del consigliere Alfieri, di commento alla lettera di Bersani. Cito anche D’Alema che, nei giorni scorsi, si è spinto a “promettere” un dibattito istituzionale (a quando quello interno?) sul presidenzialismo, come se fosse prioritario, in questo momento, per la situazione economica e sociale del Paese. Venendo al Suo post, il centrosinistra è nelle condizioni di indicare un leader? Già prima del 14 dicembre Bersani diceva: “Sicuramente vinceremo le elezioni”. Ora, nella lettera scrive: “Stiamo ragionando come un partito di governo temporaneamente all’opposizione”. Ove attinge tutta questa sicumera? Un po’ di cautela non guasta mai …
Scritto da Mafalda il 1/2/2011 alle 19:56
Berlusconi è sicuro che non accettiamo,prendiamolo in contropiede diciamo di sì e costringiamolo ad occuparsi davvero dell'Italia in parlamento.E' quello che odia di più.ci vuole anche fantasia in politica!!
Scritto da rocco da Lecco il 1/2/2011 alle 20:21
@Un anziano. Che cosa ci vuole per convincerti che la legge elettorale non si cambia con questo governo e che bisogna andare a votare subito? Che venga giù il Palazzao? Intanto il Paese sta quasi già cadendo.
Scritto da Brielli Giuseppe il 1/2/2011 alle 20:25
Otrebor, secondo te cosa dovrebbe far un partito di centro sinistra all'opposizione?
Scritto da Luciano C. il 1/2/2011 alle 20:55
Vorrei le elezioni anticipate ma l'ammucchiata non mi piace. Poi chi governa il Paese. Il caso Prodi mi brucia ancora.
Scritto da Tombolini Augusto il 1/2/2011 alle 20:56
@Un anziano e @B.M. - Non si parla più di cambiare la legge elettorale perchè nel Parlamento non sembra esserci proprio una maggioranza che voglia farlo. Il voto di fiducia del 14 dicembre ha chiuso questa porta. Se appena si socchiuderà un altro tentativo ritornerà all'ordine del giorno. Dico a B.M. che, per forza, dobbiamo adeguarci anche noi a presentare un leader sulla scheda elettorale, ben sapendo però che questo non signiifica elezione diretta del premier.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/2/2011 alle 21:52
Adamoli, lei chi pensa che sarà il candidato premier del centrosinistra, eventualmente allargato?
Scritto da Giovanna Magri il 1/2/2011 alle 22:30
Che siate tremebondi è fuori discussione. Da mesi e mesi Berlusconi è in crisi e voi siete usciti a dire che volete le elezioni solo da qualche giorno. La paura fa novanta.
Scritto da Servillo Giuseppe il 1/2/2011 alle 23:15
La domanda di @Giovanna Magri è quasi un indovinello per me. Sto al gioco. Se la coalizione del Pd è solo con Di Pietro e Vendola il leader sarà Bersani. Se la coalizione si allarga al centro è molto più probabile Casini. Scarterei Montezemolo. Forse Mario Monti, mah? Come si vede il problema vero lo ha riproposto @Mafalda quando si chiede se il centrosinistra è in grado di scegliere subito il leader. Un altro nodo da sciogliere è quello indicato da @Lele. Vogliamo la patrimoniale o no? Con quali proposte precise andremo al voto, se ci sarà, su questi temi che scottano e che ti fanno vincere o perdere?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/2/2011 alle 23:53
Leggendo un paio di commenti (forse azzeccati) emerge un problema di fondo. Come fa il PD a convincere i lettore di centrosinistra se i diigenti locali pubblicamente dicono: "si sa già chi vince?" Così il Pd non andrà da nessuna parte. Poi non lamentatevi se andranno bene SEL e IDV, assumentevi le vostre responsabilità.
Scritto da Anna B. il 2/2/2011 alle 00:04
bersani stasera a ballarò ha chiarito tutto, patrimoniale compresa : quella arriva se passa questo federalismo ! andiamo al voto : checchè ne dicano i fan di Tiberio, siamo competitivi sia con SEL e IDV, mentre con l'alleanza allargata non c'è storia : si vince, tutti i sondaggi lo confermano. l'altra volta, con Fini dentro, e al punto più basso del ns. consenso, dopo il governo prodi, B. non ando oltre il 48 %. stavolta si ferma poco sopra il 40 %. forza !
Scritto da marco il 2/2/2011 alle 02:27
Caro Giuseppe, hai citato le preoccupazioni di Lele sulla vaghezza del Pd rispetto alla patrimoniale chiedendo una proposta precisa. Vivendo per lavoro a contatto con la gente confermo questa necessità. Bersani dice che una forma di patrimoniale è contenuta nel federalismo fiscale che vuole il governo. E' vero ma è ancora una misura difensiva. Bisogna dire quello che vogliamo con più chiarezza.
Scritto da Adams il 2/2/2011 alle 08:47
Intellettuali (Amato, Ichino, Veltroni) parlano di tasse e mettono il PD in difficoltà. Bersani ha messo a posto. Il danno è fatto: autogol clamoroso ed i media ci ricamano. Pur sul nulla. Oggi il problema è il lavoro e sarebbe meglio cercare di stimolarne la crescita. Anche detassando, se è vero che a medio periodo si può recuperare. Far pagare di più senza rendere efficiente lo Stato è assurdo. Sarebbe un'ottima idea per stimolare rivolte e antipolitica. Che a quel punto avrebbe ragione.
Scritto da FrancescoG. il 2/2/2011 alle 14:53
Caro Adamoli, come si può chiedere ad una coalizione di cui ancora non si conoscono i confini di scegliere il leader nazionale quando la piccola Varese non riesce a scegliere il candidato Sindaco? "Rinviare troppo la decisione convoglia l'idea che si ha paura e l'elettore non premia i tremebondi". Che a Varese, ad aver paura, sia il candidato che ha più probabilità di vincere?
Scritto da E.Giufa il 2/2/2011 alle 18:33
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