Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/2/2011 alle 18:21

 

Tra marzo e giugno arriverà una gragnola di processi a carico di Silvio Berlusconi (nella foto con David Mills). La notizia del rito immediato per concussione e prostituzione minorile è già apparsa su tutti i quotidiani online dell’intero pianeta. Si parlerà molto anche del collegio giudicante di Milano composto da tre donne e del fatto che Ruby “Rubacuori” e il ministero dell’Interno siano parti lese nel processo. Quest’ultima circostanza è il colmo dell’ironia, del paradosso o, se volete, e della crudeltà mediatica per il premier. Vedremo come reagirà e quali saranno le sentenze.
A mio sommesso avviso, le opposizioni dovrebbero preparare l’alternativa senza confidare troppo sulla speranza che i frutti cadranno da soli quando saranno maturi. Potrebbero cascare nella cesta della destra anziché del centrosinistra. E’ già avvenuto nel 1994, dopo tangentopoli, quando la sinistra scosse l’albero e la destra raccolse il risultato. Solo le idee, quando sono forti, non tradiscono mai. Io punterei su queste, soprattutto, quindi sulla costruzione di una autentica coalizione di governo e su una leadership forte e condivisa.  

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Non se ne può più. All'estero dell'Italia si parla ormai solo del bunga-bunga. Che figura da cioccolatai, con rispetto per questi ultimi.
Scritto da Umbertone il 15/2/2011 alle 18:41
Un suggerimento che considero giusto. Guardiamo quello che succede nel centrodestra ma in particolare badiamo a noi stessi. E' la cosa migliore da fare.
Scritto da Lorenzo il 15/2/2011 alle 18:53
Da parecchio tempo non scrivo sul blog anche se lo seguo quasi sempre. Voglio dirti che se il Pd si cura della sua malattia antiberlusconiana pur criticandolo giustamente (non se ne può fare a meno), forse per la prima volta potrei votarlo anch'io.
Scritto da Bianchi Giò il 15/2/2011 alle 19:38
Ma quali idee e idee. Si deve andare alla guerra con le armi pesanti. Persone come te frenano lo slancio dell'opposizione.
Scritto da Enne enne (Varese) il 15/2/2011 alle 20:31
Equilibrio e buon senso, condivido. Ma quanti nella coalizione pensano in questo modo?
Scritto da Francesca P. il 15/2/2011 alle 21:15
Intanto il premier si sottoponga ai processi, poi vengono le idee. Non capovolgiamo le priorità. La prima indiscussa e indiscutibile è cacciare via Berlusconi.
Scritto da S.T. il 15/2/2011 alle 21:45
Le ultimi quattro righe sono ottime. Il problema è quello. Chi è in grado di mettere insieme le idee giuste e la coalizione giusta? Questo sarebbe il leader vincente.
Scritto da Sommaruga Giuseppe il 15/2/2011 alle 22:17
Che lo scenario sia determinato SOLO per via giudiziaria è la conferma che la politica, in sé, non è in grado di auto-riformarsi. Nel centrodestra, ad esempio, mentre Fini, dal palco, cerca di trasmettere (e ci riesce) che Fli sia una forza innovatrice per il Paese, sotto il palco va in scena il primo – e, sicuramente, non ultimo - solito giochetto dei veti incrociati sulle persone (“vicenda Bocchino”). Il peso delle persone, quindi, e non quello delle idee. Nel centrosinistra, va in onda un altro tipo di sceneggiata. Si sa, noi siamo più elaborati concettualmente e a tale sceneggiata siamo anche riusciti a dare un nome importante quale “confronto sulle primarie”. L’oggetto, però, non cambia: veti incrociati sulle persone. (A Varese, per la designazione del candidato-sindaco, qualcosa del genere si è consumato …). Amaro, pertanto, constatare che le idee – soprattutto quelle forti – siano inespresse o, addirittura, inesistenti. Nel riflettere sulla frase del post “Solo le idee, quando sono forti, non tradiscono mai” penso immediatamente a suor Eugenia Bonetti che ha parlato dal palco della manifestazione romana. Penso alla sua forza ed al suo coraggio che nascono da un’Idea (questa sì, veramente “forte”) alla quale tanti anni fa ha aderito con la vita. Applaudiamola due volte perché la sua presenza su un palco “di sinistra” non è poi così scontata. Insieme a suor Eugenia, ricordiamo anche suor Rita Giaretta (che era già stata omaggiata dal senatore Rossi in un post) che tuonò contro “Berlusconi-Erode”. Queste, le idee forti ed intramontabili.
Scritto da Mafalda il 15/2/2011 alle 23:08
Avevo in testa una sensazione. Non ancora un pensiero formato. Poi ho letto il post. La mia famiglia ha vissuto tangentopoli da vicino (per nulla) e poi, anche localmente, i risultati si sono visti. Più in generale. La gente è più attenta di quanto si pensa e vuole concretezza. A noi darla. Se non ora, quando? Riprendendo le considerazioni di Alessia, passare dalle parole ai fatti.
Scritto da FrancescoG. il 15/2/2011 alle 23:41
Avevo in testa una sensazione. Non ancora un pensiero formato. Poi ho letto il post. La mia famiglia ha vissuto tangentopoli da vicino (per nulla) e poi, anche localmente, i risultati si sono visti. Più in generale. La gente è più attenta di quanto si pensa e vuole concretezza. A noi darla. Se non ora, quando? Riprendendo le considerazioni di Alessia, passare dalle parole ai fatti.
Scritto da FrancescoG. il 15/2/2011 alle 23:41
Un pò lunghetta come sempre Mafalda però questa volta, e se lo afferma la sottoscritta pioverà per un mese senza sosta, nel tuo commento sei stata proprio brava.
Scritto da E.F. il 16/2/2011 alle 08:05
Mettiamo le cose a posto. Chi segue non i bla bla bla ma la vera politica sa bene che il PD ogni giorno è impegnato sui problemi del Paese e alla ricerca di una piattaforma comune per un Governo alternativo. Se siamo sottoposti in Italia e nel mondo al bailamme sui problemi giudiziari SUOI non è colpa nostra ma di chi ha creato quei problemi. Se poi chiedere le dimissioni del personaggio vuol dire antiberlusconismo, beh, chi non lo farebbe ? Sarebbe accusato per lo meno di imbecillità politica.
Scritto da A.V. il 16/2/2011 alle 12:07
Sono del parere che, in questo momento, l’imperativo categorico sia quello di liberarci del Sultano che viene visto con imbarazzo dal resto del mondo civile che non riesce a spiegarsi come il popolo italiano continui a sopportarlo. Occorre trovare il modo per farlo, con chiunque sia disponibile. Prima di tutto bisogna uscire dal fango e ripristinare la decenza democratica nelle Istituzioni. Non vedo una questione di destra o sinistra. Il programma di tale coalizione potrebbe essere molto scarno: riforma elettorale, conflitto di interessi, emergenza economica, lavoro. Fatto questo ci si potrà dividere e pensare a programmi più articolati per schieramento. “Primum vivere, deinde Philosiphari”
Scritto da Angelo Eberli il 16/2/2011 alle 13:44
@Angelo Eberli. Concordo col tuo commento ma anche solo per i punti che tu elenchi occorrono delle idee. Sulla legge elettorale, ad esempio, quali sono?
Scritto da Ghiringhelli F. il 16/2/2011 alle 14:21
Una pistola carica al posto de le livre de chevet. Un posto vuoto, tra l'altro, non mi pare che il nostro premier legga.
Scritto da Filippo Valmaggia il 16/2/2011 alle 14:30
Se si abbatte Berlusconi con i processi e non politicamente non si risolve niente e vincerà ancora la destra. Di questo sono convinto.
Scritto da Rossini Giacomo il 16/2/2011 alle 14:59
@Ghiringhelli. Non starei molto a sottilizzare; qualunque legge che consenta all’elettore di scegliere i candidati. Se occore un compromesso tra le varie forze politiche, lo si ricerchi. Il Mattarellum? Sempre meglio del Porcellum. Basta coi “nominati”.
Scritto da Angelo Eberli il 16/2/2011 alle 15:54
Otimo spunto, caro Adamoli: "solo le idee, quando sono forti, non tradiscono mai". Ormai l'esperienza insegna: alle manifestazioni siamo in molti e sembriam vincenti, al voto siam pochi e risultiamo perdenti. Anzichè blaterare, giudicare e condannare chi esprime commenti ed idee, l'impegno sia univoco: convincere la GENTE a votare, anzichè parcheggiare nell'astensionismo, nei voti bianchi e nulli! Le idee, quelle idee, superano di gran lunga processi o intenzioni, e sono risolutive e vincenti.
Scritto da r il 16/2/2011 alle 16:18
Chissà come andrà a finire, io non credo che i processi aiuteranno l'Italia a tornare a correre. Una caduta traumatica del capo del governo,senza che gli italiani gli girino prima le spalle, non farà altro che consegnare l'Italia ad un altro periodo di instabilità, finché non arriverà un altro "uomo della Provvidenza" a risollevarci e, se le "idee" in campo sono quelle attuali, temo sarà espressione della attuale coalizione di governo.
Scritto da Lele il 16/2/2011 alle 18:25
Condivido Lele totalmente. Non aggiungo altro.
Scritto da Vittorio (Luino) il 16/2/2011 alle 20:33
Oggi Vendola ha proposto di costituire “un’ampia coalizione di emergenza democratica per gestire la transizione” (da Sel a Fli) guidata da Rosi Bindi. La proposta mi piace in quanto la Bindi potrebbe essere una “novella Tina Anselmi” ma non ci sono le condizioni per un governo “salvalegislatura”. Ritengo che la prospettiva delle elezioni sia ineludibile, anche con l’attuale sistema elettorale che, a fronte del degrado politico e morale cui stiamo assistendo, sembra essere il male minore.
Scritto da Mafalda il 16/2/2011 alle 21:06
Concordo con @r che le idee forti siano un antidoto all'astensione. Lo dico perchè credo che forse basterebbe riguadagnare il voto sprecato in astensioni. schede bianche e nulle per permettere al centrosinistra di vincere la prossima partita.
Scritto da Lucky il 16/2/2011 alle 21:53
@Lucky. Il commento @r è il nostro; è stato spedito cliccando inavvertitamente incompleto nella firma. Hai perfettamente ragione: diventa prioritario convincere la GENTE a votare! Le idee forti sono appunto conVICENTI e durature, Le discussioni salottiere non coinvolgono l'opinione pubblica che, ondivaga, ha bisogno di riferimenti stabili, che propongono cotruttivamente per il Bene di tutti, non approssimativi.
Scritto da Rosella e Carlo il 17/2/2011 alle 08:49
@Mafalda. La differenza tra la Rosy Bindi e Tina Anselmi è quella tra una Punto ed una Ferrari. Lascio a te immaginare chi per me è la Punto.
Scritto da Un anziano il 17/2/2011 alle 09:53
@Anziano. Due epoche diverse, due storie diverse ma due donne accomunate dalla stessa passione, competenza e serietà.
Scritto da Ex democristiano il 17/2/2011 alle 13:51
Tina Anselmi era quella signora che assomigliava ad Ave Ninchi?
Scritto da Ranuccio il 17/2/2011 alle 13:52
@Anziano, Lei è uno degli “anziani” che seguo volentieri su questo blog perché si distingue - rispetto a qualcun altro “anziano” - per la pacatezza con la quale manifesta le sue idee e per il rispetto nei confronti degli altri blogger. Pur seguendoLa assiduamente (e, spesso, condividendo ciò che scrive), non sono in grado di entrare nei Suoi pensieri in ordine a Bindi/Anselmi. Quantunque mi sforzi, non mi riesce. Posso solo aggiungere che mi sarebbe piaciuto che la Anselmi fosse diventata Presidente della Repubblica in luogo di Giorgio Napolitano (che ritengo il peggiore Presidente della Repubblica degli ultimi vent’anni). P.S.: Si faccia una risata. Da patita della bicicletta (datemi una bici e arrivo anche al Capo di Buona Speranza), mi riesce veramente difficile esprimere un confronto sulle due automobili. Opterei per quella dotata di più efficaci airbags (noi donne badiamo alla sicurezza dei passeggeri). Certo è che se la Ferrari fosse guidata da Cordero di Montezemolo e la Punto da Landini, lascio immaginare a Lei su quale automobile salirei. Con simpatia.
Scritto da Mafalda il 17/2/2011 alle 17:56
Forse assomigliava ad Ave Ninchi caro Ranuccio ma di materia grigia ne ha dieci volte di più di quelli come te. Se no avresti potuto fare una battuta così stupida?
Scritto da sempredc il 17/2/2011 alle 20:10
@sempredc La battuta è stpida, l'ammetto ma non era offensiva. Ho paragonato una politica a una grande attrice di prosa. Che sarà mai! Invece parlare della mia materia grigia non è molto gentile ma qua si è tutto rovesciato. Prima ex democristiano difende valmaggia e attacca me, adesso questo. Con un fascista tutti salamelecchi. Ma avete paura? Guardi Adamoli io tolgo questo blog dai miei preferiti così non leggo e non scrivo più.
Scritto da Ranuccio il 18/2/2011 alle 06:59
Caro Ranuccio, perchè mai dovresti togliere questo blog dai tuoi preferiti? Anche tu appari, dai tuoi commenti, piuttosto ruspante. A me fa piacere se tu continui a scrivere. Qualche intemperanza una volta tanto ci sta. Tocca a me tenerne sotto controllo la soglia. Finora non ho mai dovuto censurare i commenti (salvo uno un paio di anni fa). Confido di leggerti ancora.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/2/2011 alle 10:55
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