Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/2/2011 alle 17:06

 

 
E così il partito di Gianfranco Fini sta perdendo i pezzi. Un record di velocità. Il congresso di fondazione del Fli non era ancora finito e già dirigenti, senatori e deputati sbattevano la porta. E’ solo colpa della potenza economica e mediatica di Berlusconi?
Troppo facile cavarsela in questo modo. La presidenza della Camera, si dice, è la classica pagliuzza al cospetto della trave del mastodontico conflitto del premier. Tutto vero, ma anche la moglie di Cesare deve essere immacolata per ergersi a “censore”. Se Fini avesse preso in mano la guida del partito, la guerra tra falchi e colombe avrebbe perso la sua irruenza e i “colonnelli” - una maledizione degli ex A.N. – non avrebbero osato la ribellione.
Quella di Fini è una posizione difficile, scomoda, certamente coraggiosa. Ci sarebbe bisogno in Italia di una destra europea, liberale, costituzionale. Per questo mi dispiace molto quello che sta succedendo. Ma è anche il frutto di poca chiarezza.
La stessa prospettiva del terzo polo è una strada impervia per lui. Il terzo polo, per definizione, si mette in mezzo, sfrutta le occasioni, può simpatizzare per l’una o l’altra delle due coalizioni che si contrappongono, ma poi è pronto a schierarsi di qua o di là. Come i Verdi in Germania, come i liberali in Gran Bretagna. Come farebbe Pierferdinando Casini in Italia.
Se Fini dice: “mai con il centrosinistra” fa un’affermazione nobile e coerente, ma così diventa terza forza quantitativa non terzo polo classico. Scommettiamo che anche “Pierfurbi” Casini ci ripenserà?
 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 25 commenti -
Si potrebbe anche dire "chi è causa del suo mal pianga se stesso". In realtà Fini ha molte attenuanti ed io spero che recuperi spazio politico ai danni di Berlusconi.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 25/2/2011 alle 17:59
Diventa sempre più evidente il detto:"tutti gli uomini hanno un prezzo". La cosa è deprimente e, per quanto mi riguarda, anche ansiogena. C'è solo da augurarsi che, come cadono i tiranni, possano cadere anche le loro farsesche ancorché tragiche caricature. Qualche segnale di risveglio sembra all'orizzonte. Speriamo nella fine di questa lunga notte piena di incubi.
Scritto da Angelo Eberli il 25/2/2011 alle 18:09
Sempre pronti a difendere Fini pur di attaccare Berlusconi. Fini, politicamente parlando, è un morto che cammina. E' meglio anche Gasparri.
Scritto da Elena C. il 25/2/2011 alle 18:16
Sottoscrivo parola per parola Angelo Eberli. Gli faccio i complimenti. Sempre preciso e deciso nei suoi commenti.
Scritto da Mariani Luigi il 25/2/2011 alle 18:38
"Pierfurbi ci ripenserà". Ti credo. Voi democristiani vi capite bene anche se siete in partiti diversi.
Scritto da Enne enne (Varese) il 25/2/2011 alle 19:02
@Giuseppe Adamoli. "Nobile" e "coerente" sono attributi che nulla hanno a che vedere con la figura di Gianfranco Fini, il rabbino di Fiuggi.
Scritto da Filippo Valmaggia il 25/2/2011 alle 19:33
Avevo fatto un pensierino sul terzo polo ma mi sta deludendo prima ancora di cominciare. In caso di elezioni anticipate mi sa che mi asterrò. Il Pd è una delusione. Se si canditi tu....
Scritto da Bianchi Giò il 25/2/2011 alle 20:07
Condivido interamente la Sua opinione su Fini. Mentre, nel leggere @Angelo Eberli che scrive: “… possano cadere anche le loro farsesche ancorché tragiche caricature …” mi vengono in mente le riflessioni di Emma Bonino contenute in una recente intervista realizzata da Donatella Coccoli, direttrice di “Left Avvenimenti” e pubblicata sulla medesima rivista (28.01.2011). Riporto uno stralcio significativo: “Se anche Berlusconi venisse cacciato dal Governo, non si realizzerebbe un’alternativa ma solo uno scambio nominale di figure e controfigure, incapaci di rimettere in piedi il Paese. E’ la crisi di un sistema politico ingessato nelle sue formule partitocratiche fin dall’immediato dopoguerra. Legalità, diritto, Costituzione sono stati violati e sostituiti con un sistema di norme per le quali i partiti si sono omologati l’uno con l’altro, per cui il sistema italiano non solo non è bipartitico o bipolare ma è addirittura un sistema a ‘partito unico’”. Non ho mai avuto grandi affinità con i Radicali e, tra l’altro, proprio in quei giorni (fine gennaio) Pannella meditava un sostegno al governo-Berlusconi però trovo fondata la analisi della Bonino (tra l’altro, donna libera, pulita e coraggiosa). Quindi, caricature, figure o controfigure?
Scritto da Mafalda il 25/2/2011 alle 20:35
@ Elena C. L'intervento di Adamoli, che condivido, non mi sembra assolutorio nei confronti di Fini, basterebbe leggere con attenzione: "La presidenza della Camera, si dice, è la classica pagliuzza al cospetto della trave del mastodontico conflitto del premier. Tutto vero, ma anche la moglie di Cesare deve essere immacolata per ergersi a “censore”"
Scritto da Marco Fazio il 25/2/2011 alle 20:42
Mafalda riporta un pensiero estremo che non condivico totalmente. Però.... Però un certo fondamento di verità lo contiene. Certe opinioni nette e senza fronzoli servono al confronto politico. Poi ciascuno deciderà la sua opinione. Su una cosa voglio eccepire: i radicali non sempre sono dei buoni giudici. Cambiano idea ogni tre per due.
Scritto da Mamoli A. il 25/2/2011 alle 21:10
Come sempre c'ìè qualcuno che lamenta, addolorato, che "il rabbino di Fiuggi" non è rimasto nazifascista DOC.
Scritto da Zorro il 25/2/2011 alle 21:46
Bella la descrizione di cosa è il terzo polo - o centro. Adamoli mi sorprende sempre. Spesso, come questa volta, in positivo. Quello che lui dice è il motivo per cui sono ancora per il sistema con due coalizioni. Anche se questo di oggi fa quasi schifo. PS: avrei votato questo post-democristiano come sindaco di Varese molto volentieri.
Scritto da Pietro (disinistra) il 25/2/2011 alle 23:28
Oggi molti dicono che Fini avrebbe dovuto dimettersi prima. E' il senno di poi. Nel tuo caso devo dire l'avevi sostenuto molto prima della fondazione del Fli.
Scritto da Vittorio (Luino) il 26/2/2011 alle 09:50
Secondo me esageri nella critica a Fini. L'obiettivo è mandare via Berlusconi. Il segretario Bersani lo dice sempre. Tu in questo modo lo contraddici.
Scritto da Iscritto Busto il 26/2/2011 alle 09:57
In verità ci siamo ormai assopiti all'idea che i poli siano le coalizioni e non i partiti, così parliamo di "terzo polo" per identificare quello spazio politico intermedio tra i due principali schieramenti. Tuttavia, questa visione della geografia politica è fuorviante, a maggior ragione se ideologicamente si pretende di attribuire al terzo polo la rappresentanza dell’elettorato di area moderata e di centro. Infatti, con l’attuale sistema elettorale le coalizioni sono tutt’altro che poli omogenei, ma aggregazioni, talvolta forzate, intorno ai due partiti maggiori: PDL e PD. Questo favorisce non solo disinvolti tatticismi e opportunistici posizionamenti da parte delle formazioni minori, ma, soprattutto, smarcamenti in corso di legislatura, che finiscono per affollare lo spazio politico intermedio. Così nel “terzo polo” troviamo di tutto: i centristi di Casini, i presunti moderati di destra (FLI) e di sinistra (API) ed altro ancora. Ad eccezione di Casini, al quale è giusto riconoscere la certificazione di “centrista doc” ricevuta direttamente dagli elettori, per gli altri si tratta solo di artifizi istituzionali, aggregazioni nate per geminazione parlamentare e prive di mandato popolare. Legittimare tutto questo solo in nome dell’antiberlusconismo, significa rinunciare ad una riforma concreta della politica, che contempli il cambiamento radicale dell’attuale legge elettorale.
Scritto da Leonardo C. il 26/2/2011 alle 10:22
Schierarsi di quà o di là in queste condizioni poltiche è molto difficile. Un centro moderno ed europeo potrebbe essere la chiave per risolvere molte cose nel sistema politico italiano. Su Fini non so cosa dire. Probabilmente ha sbagliato ma ha usato la sua carica come arma di difesa contro l'aggressione di Berlusconi.
Scritto da Armando G. il 26/2/2011 alle 12:47
Concordo con @Leonardo C. Il terzo polo è un guazzabuglio che farà poca strada.
Scritto da Adams il 26/2/2011 alle 13:37
@Mafalda. Sono consapevole che la rinascita di una coscienza civile sarà un cammino tribolato. Non si cancellano dall'oggi al domani anni e anni di imbonimento televisivo e conseguente pessima pedagogia. Mi consenta però la speranza di un risveglio morale e civile dei nostri connazionali. "Spes ultima dea".
Scritto da Angelo Eberli il 26/2/2011 alle 14:17
@Bianchi Giò - Ti ringrazio per la stima che sempre mi hai manifestato pur non conoscendoci personalmente. Ti prego però di non innescare l'ennesimo tormentone della mia "candidatura". E' già successo in passato troppe volte. Nel 2006 e nel 2008 per il Parlamento, nel 2009 per l'Europa, nel 2010 per la Regione e poi ancora come sindaco di Varese. Facciamo in questo modo, se deciderò di candidarmi lo farò sapere. Va bene così?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2011 alle 16:23
La guerra tra falchi e colombe continuerà nei finiani. Dentro il partito vinceranno i falchi ma nella società il Fli perderà sempre di più. Voi del centro sinistra rimarrete ancora ai margini. Come altri lettori sono dispiaciuto per te che non lo meriti. Ti rendi conto che sei circondato da colleghi o ex colleghi che non valgono niente, soprattutto in parlamento?
Scritto da R.V. il 26/2/2011 alle 20:45
@Zorro. Da oggi risponderò seriamente soltanto a chi, come me, si firmi con il proprio nome e cognome. Le occasioni non mancano. Agli zorro, ai pinocchio, alle mafalda, ai pluto e ai paperini risponderò, se il caso, celiando, come per altro ho sempre fatto. Mi diverte duettare con chiunque. Il blog, grazie alla pazienza e alla generosità del nostro ospite, offre anche questo. Ma non voglio più intrattenere corrispondenze di impegno con chi non abbia il coraggio delle proprie opinioni; con chi si mascheri da cartone animato e da personaggio delle favole.
Scritto da Filippo Valmaggia il 26/2/2011 alle 22:35
@Filippo Valmaggia - Vorrei fare una precisazione che mi compete e che prescinde da Zorro. Riguarda l’uso dei nickname che è tipico dei blog. C’è chi ne approfitta per dire cose che col loro nome non oserebbero dire. Ne sono stato colpito anch'io varie volte. C’è invece chi lo usa con lealtà. Su questo blog ce ne sono pochi del primo tipo e, fortunatamente, tanti del secondo tipo. Questi ultimi meritano rispetto e una interlocuzione seria, come tu, Filippo, hai fatto tante volte. Gli altri si possono tranquillamente ignorare. I lettori capirebbero benissimo. Trovo persone che mi chiedono se conosco chi si nasconde dietro questo o quello pseudonimo. In molti casi non lo so e non sono preso dalla voglia di saperlo. Potrebbe diminuire il tasso di schiettezza e di sincerità. Purché il confronto sia rispettoso sarebbe un vero peccato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2011 alle 00:35
Caro Giuseppe, condivido totalmente il tuo ultimo commento. Per me questo blog va bene così come è fatto. Con rispetto per gli altri ritengo che sia nettamente il migliore.
Scritto da Vittorio (Luino) il 27/2/2011 alle 10:16
Ottima, caro Adamoli (00:35), la tua precisazione. E sai che cosa dicevano ad uno di noi, impegnato in politica, che firmava sempre con nome e cognome ogni suo scritto? "Tu ti fai soltanto della gratuita pubblicità; sei un megalomane! Non puoi usare le tue iniziali, o un nome di fantasia?". Che dire? "Se sei bello, ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre... qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, pietre in faccia sempre prenderai!". La sola risposta: se c'è rispetto c'è tutto.
Scritto da I più di due di L. & B. il 27/2/2011 alle 13:21
Chi scrive camuffato è una Persona (nel senso etimologico del termine: maschera) a Responsabilità Limitata. E’ poco credibile e le idee che manifesta, ancorché espresse con parole esornative, saranno sempre percepite mutile. Si ravvedano gli anonimi, i travestiti, gli ipocriti e scendano nell’agone ad armi pari. Con loro, altrimenti, la si butterà sempre in vacca. Io sono bravissimo anche in questo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/2/2011 alle 16:08
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