Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 2/3/2011 alle 09:31

 

Oggi ne parleranno tutti i giornali. Dov’è l’originalità? Di solito cerco argomenti non propagandistici e non troppo facili. Ieri addirittura Craxi e i socialisti, il massimo dell’autolesionismo. Oggi invece opto per un tema ad altissimo rischio di moralismo. Karl-Theodor Guttemberg (foto) il ministro della Difesa della Germania, la stella del governo di Angela Merkel, suo possibile successore, si è dimesso per aver scopiazzato, in parte, la sua tesi di dottorato.
Stupido lui, 39 anni con un futuro luminoso davanti a sé.  Quante mamme e papà consigliano i figli soltanto di non farsi scoprire se copiano qualcosa agli esami, purché naturalmente scelgano i compagni più bravi nella materia? Dimettersi per così poco è una follia.
Il problema è che da noi non ci si dimette neanche per moltissimo di più. Equivarrebbe alla gogna mediatica. Propongo di istituire un inno alle dimissioni da suonare nelle aule del Potere se ciò mai capitasse una volta. E anche una medaglia da appuntare al petto del dimissionario. Chissà che non aiuti a fissare la giusta soglia della vergogna.


Commenti dei lettori: 23 commenti -
Sarcasmo giustificatissimo. Ogni tanto fai pure del moralismo. Quando ci vuole, ci vuole.
Scritto da Vittorio (Luino) il 2/3/2011 alle 10:26
L’Angolo della Credibilità. «Fanno bene gli Stati Uniti a non assumere negli ospedali i medici che fumano». Il trend, in aumento oltreoceano, trova l'approvazione di Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, sul numero del settimanale Oggi in edicola mercoledì. «I medici sono considerati i depositari delle conoscenze sulla salute e sulle malattie - spiega il farmacologo -; se loro fumano, vuol dire che i danni non sono poi così importanti. Come può essere autorevole ed efficace un medico che raccomanda al suo paziente di non fumare quando egli stesso ha sul tavolo un pacchetto di sigarette?». (CdS di oggi, 2 marzo 2011) Avete capito dove voglio arrivare?
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/3/2011 alle 10:46
Mi è capitato più di una volta, anche su questo blog, di ricordare altri casi, in altre nazioni, di ministri o importanti personalità di stato che si sono dimessi per quelle che da noi sarebbero derubricate a "sciocchezzuole". Però attenzione guarda che non sono solo “grandi” gesti personali, anche la Alliot-Marie e altri si sono dimessi perché la riprovazione nazionale li ha colpiti. Non è che altrove sono più bravi di noi, solo hanno più ONORE, più dignità e quando la vergogna colpisce si comportano di conseguenza. In Italia ormai l’onore e la dignità sono moneta rara, per riprenderci è necessaria una grossa dose di severità e una scossa morale. Attendiamo veri leader (magari anche con qualche idea chiara e speriamo che i potenti di contorno stiano itti), astenersi paraculi, perditempo e opportunisti.
Scritto da Lele il 2/3/2011 alle 10:56
Il confronto con l'Iitalia è mortificante per noi. Si capisce perchè loro corrono e noi siamo fermi. Loro governano seriamente.
Scritto da Prospero Carlo il 2/3/2011 alle 11:28
Provoco ulteriormente: portiamo il buon esempio e chiediamo ai nostri imbucati altolocati di dimettersi perché li per conoscenza e non per merito. Molto spesso ci facciamo portatori di meritocrazia e trasparenza e poi non lo facciamo... Guadagneremmo in credibilità
Scritto da Federico il 2/3/2011 alle 11:47
Caro Filippo Valmaggia, si capisce benissimo dove vuoi arrivare. Mia mamma mi diceva sempre : "l'esempio deve venire dall'alto". Con questi esempi, dall'alto, dove vogliamo andare?
Scritto da Mariani Luigi il 2/3/2011 alle 11:49
Sono pienamente d' accordo con lei. Forse il ministro tedesco ha esagerato? Io però non rassegno al comportamento di un politico molto importante italiano che non solo non si dimette ma aizza il suo governo , i suoi parlamentari ... contro gli altri poteri dello stato.So no un ' illusa?
Scritto da bruna Croci il 2/3/2011 alle 12:51
Concordo con Lele. I suoi giudizi sono tranchant ma spesso azzeccati. Vanno bene così.
Scritto da Broggi V. il 2/3/2011 alle 13:24
Tu parli, ma ti sei mai dimesso quando eri in carica? E allora?
Scritto da Pdl Busto A. il 2/3/2011 alle 14:09
Caro Mariani Luigi, anch'io credo nel valore pedagogico dell'esempio e dell'assunzione di responsabilità. Apponendo la tua firma al commento porti un ulteriore contributo, e dai forza, a ciò che vai asserendo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/3/2011 alle 14:25
@Lele. Il termine onore, tanto più scritto in lettere maiuscole come hai fatto tu, è un anacronismo. Un tempo i politici non rimettevano il mandato, si sparavano direttamente. Ho nostalgia di quel crepitio.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/3/2011 alle 14:42
Siamo di fronte a due culture diverse, non solo fra le classi dirigente ma pure a livello di popolo. I risultati si vedono.
Scritto da Baroffio Loredana il 2/3/2011 alle 17:13
Sono un giovane. Dico che anche la scuola manca nell'insegnamento. Piuttosto nelle classi superiori e all'università si impara a fare i "furbi". Il problema è più generale, non riguarda solo la politica ma tutta la società. Gli esempi che latitano fanno il resto. Invidio la Germania per molti aspetti, forse troppi. Spero di cambiare sentimento
Scritto da Rossi Piero il 2/3/2011 alle 17:14
@Rossi Piero (a proposito di scuola. Anteporre il cognome al nome ti sarebbe costata la sufficienza in un esame con Giosuè Carducci. Egli non avrebbe neppure dato corso alla verifica della tua preparazione). La Germania di oggi è soltanto un’ombra. E’ un Paese che si vergogna di Wagner e che ha sfregiato una sua capitale, Berlino (l’altra è Monaco). Fra un secolo, su quello che resta della Germania, governeranno i Turchi.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/3/2011 alle 19:34
La soglia della vergogna in Italia è bassa. La scuola e la famiglia hanno le loro responsabilità. Più ancora le agenzie formative che una volta c'erano e che oggi non esistono più o non sanno fare il loro lavoro.
Scritto da Albertone da Giussano il 2/3/2011 alle 20:04
Qui da noi abbiamo il ministro "Brunettenberg" - http://espresso.repubblica.it/dettaglio/brunetta-il-copione/2065897
Scritto da Adriano il 2/3/2011 alle 20:26
@Lele scrive: “Attendiamo veri leader … astenersi paraculi, perditempo e opportunisti”. Peccato che i “meccanismi” della politica, molto spesso, favoriscano l’affermarsi di queste tre “categorie umane”. Il Pd non ne è immune. Per una reale riforma della politica, gli uomini dei partiti non sono più sufficienti. Occorrerà assoldare i ricercatori del Cern di Ginevra che con l’ausilio dell’acceleratore di particelle diano corpo ad un Big Bang che apra nuovi mondi.
Scritto da Mafalda il 2/3/2011 alle 20:29
@Valmaggia Filippo – Sei un maestrino (dalla penna nera) decisamente parziale. Hai tirato le orecchie al povero Rossi Piero (scomodando, addirittura, Carducci) mentre hai chiuso un occhio con Mariani Luigi. Ovviamente, non me ne abbia il signor Mariani. E’ evidente che la mia battuta è rivolta a Valmaggia Filippo ;-) A proposito di Berlino, cosa ne pensi de “Il cielo sopra Berlino” di Wenders? Se a me chiedessero di indicare un solo film da salvare per le generazioni future, ecco, io proporrei questo. Mentre “Così lontano, così vicino” lo ritengo minore.
Scritto da Mafalda il 2/3/2011 alle 21:02
Nella patria dei conflitti d'interesse madornali l'inno alle dimissioni appare paradossale. Mi domando ancora perchè la sinistra al governo non ha fatto leggi contro i conflitti di tale portata. Errore imperdonabile di D'Alema ma non soltanto suo. Di tutta la sinistra.
Scritto da Rosa R. il 2/3/2011 alle 21:20
"Stupido lui", rivolto a Guttenberg, sarà stato il commento di migliaia e migliaia di italiani. Il problema di fondo è la scarsa qualità cicivile della coscienza comune. Questo è il problema vero. Inutile girarci intorno.
Scritto da Valceresio il 2/3/2011 alle 21:29
Flippo Valmaggia è nostalgico del Terzo Reich. A me piacerebbe invece la serietà della Germania democristiana e socialdemocratica del secondo dopoguerra. Se tutta l'Europa, non soltanto l'Italia, fosse così, sfideremmo gli USA in termini di capacità economico -industriale e di influenza mondiale.
Scritto da Bianchi Giò il 2/3/2011 alle 22:00
@Mafalda. Di quel film salverei solo Bruno Ganz, cui devo una bellissima interpretazione di Hitler ne "La caduta".
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/3/2011 alle 22:38
@Bruna Croci - Siccome ti riferisci a Berluscconi penso che la tua sia, si, un'illusione. Coltiviamo però la speranza in altri leader. Quelli di cui parla @Lele, quelli che conoscono che cosa sia l'onore e la dignità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/3/2011 alle 22:50
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