Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/3/2011 alle 15:53
 

Dopo il cosiddetto “federalismo municipale”, che si è risolto in più tasse e in una patrimoniale sulle piccole imprese per dare una boccata di ossigeno ai comuni che hanno subito “tagli” pesantissimi, arrivano al pettine i nodi veri. Vale a dire:  i livelli essenziali dei servizi per l’Italia intera, i loro costi standard, il fisco regionale, i meccanismi di perequazione fra i diversi territori del Paese.
E’ finalmente ora di tirar fuori le cifre. Quelle che Giulio Tremonti non ha mai esposto e che sono assolutamente decisive. Noi del Pd e dell’opposizione non possiamo più permettere che si sfogli la margherita. O conosciamo qual è l’approdo finale del federalismo (su cui siamo d’accordo) o non se ne deve fare niente.
Non prendiamocela solo con Berlusconi se il federalismo che si realizza non ci piace. Questo è davvero incredibile. La responsabilità è della Lega e noi facciamo finta di non accorgercene. E poi ci stupiamo se Bossi aumenta i suoi voti. In che mondo viviamo?
 
N.B. Venerdì sera a Vedano Olona “Facciamo in conti con il federalismo”. Ecco il programma della serata con gli esperti a confronto.

 

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 24 commenti -
SOTTOSCRIVO AL 100% (e di più se si può :-)
Scritto da roberto c. il 9/3/2011 alle 16:36
ovviamente noi del PD ce ne accorgiamo e come che è colpa della Lega ed è per questo che la segreteria provinciale non solo appoggia l'iniziativa di Vedano ma ha inviato a tutti i circoli la lettera sul federalismo che smaschera le 'bufale' della Lega
Scritto da roberto c. il 9/3/2011 alle 16:39
Ottima iniziativa. E' necessario discutere e conoscere meglio questi problemi che sono complessi. Troppo spesso subiamo la propaganda della Lega senza fiatare.
Scritto da Lorenzo il 9/3/2011 alle 17:15
Spero che questo risveglio di dignità verso la Lega continui e si rafforzi col tempo.
Scritto da Valceresio il 9/3/2011 alle 17:20
Sono pienamente d'accordo con la tua analisi. La colpa è soprattutto della Lega a cui si accoda per convenienza il Cavaliere ormai rassegnato. Più tasse e patrimoniale sulle piccole imprese. Molte meno risorse per i servizi sociali ai Comuni. Nel 2011 i Comuni avran-no 1.100 milioni in meno e la Regione, solo a Varese, stanzierà 3.800 milioni in meno.Questa l'amara realtà per gli enti locali. Il resto è pura folle propaganda di disinformazione.
Scritto da Ravani il 9/3/2011 alle 18:16
Che il federalismo che ci stanno propinando sia una colossale bufala di cui la Lega si riempie la bocca, ma che si risolverà in un vero e proprio salasso per i contribuenti, ce ne siamo accorti da un pezzo. Il problema sono i “tifosi” che, magari in buona fede, ritengono che il raggiungimento di tale agognata meta rappresenti una grande conquista. Ho provato più volte a sollecitare i vari leghisti che scrivono su questo blog, ad enumerarmi i vantaggi che ci sono derivati dopo gli svariati anni di governo della Lega. Dai vari “armando”, “otrebor”, “leghista convinto”, nessuna risposta. Varie contumelie, molti “non vincerete mai”, non uno straccio di argomentazione. Eppure il disastro economico e sociale, il furto del futuro delle generazioni che si affacciano al mercato del lavoro, dovrebbe essere evidente. Ma sembra quasi che la Lega sia all’opposizione. Difficile far aprire gli occhi a chi non vuol vedere.
Scritto da Angelo Eberli il 9/3/2011 alle 18:42
E' giusto dire fuori le cifre. Troppe parole a vanvera sul federalismo. Alla fine contano solo i numeri. Il più importante: non deve aumentare il carico fiscale che è già enorme. E poi la perequazone fra le regioni, con quali criteri e carichi per il nord? Se non si vedono queste cose non c'è credito da attribuire a nessuno.
Scritto da Giulio Carlini il 9/3/2011 alle 20:15
I costi della politica rappresentano il 2% del PIL nazionale. Presidente della repubblica, parlamentari, ministri, sottosegretari, consiglieri, assessori e tecnici che lavorano nella politica (e raramente per la politica) costano 25 miliardi all’anno. Spesso si tratta di personaggi che valgono la metà di quello che percepiscono e che lavorano per un decimo. Il PD dovrebbe mettere mano a questo spreco rivoltante e offensivo, e battersi affinché il 50% di questi 25 miliardi fosse destinato alle politiche sociali. Parlare di federalismo, che nessuno sa esattamente cosa comporti, è la solita manfrina della politichetta ben pasciuta per distogliere l’attenzione pubblica dalle cose serie e dalle cose da fare.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/3/2011 alle 20:41
Vi siete fidati troppo delle Lega. Almeno non l'avete contrastata come dovevate. Adesso piangete sul latte versato
Scritto da Nardello Luigi il 9/3/2011 alle 21:13
Non illudetevi. Facciamo da soli e porteremo a casa il federalismo. Quello giusto per cui ci battiamo da anni.
Scritto da Bossiano doc il 9/3/2011 alle 22:09
@ bossiano doc: fate da soli certo soprattutto a portare a casa poltrone clientele e cda di aziende pubbliche. insuperabili!
Scritto da angelo ruggeri il 10/3/2011 alle 00:27
Io a questo modo di costruire il federalismo credo sempre meno. Più si va avanti e più questo progetto sembra solo una pagliacciata. Non mi è piaciuto nemmeno che Bersani abbia fatto balenare l'idea che se la Lega molla Berlusconi allora il federalismo si fa. Un errore che ci ha fatto perdere solo credibilità. La lega ama il potere e finchè ce la se lo tiene .
Scritto da Pietro il 10/3/2011 alle 08:48
@Bossiano: ad essere federalisti quindi nessuno dovrebbe pagare le multe delle quote latte di pochi....
Scritto da Fede il 10/3/2011 alle 09:19
Adamoli, tu mostri di credere molto nel federalismo. Io invece comincio ad averne noia. Si capisce sempre meno che cosa sia e anche il Pd la mette troppo in politichese.
Scritto da Il pirata il 10/3/2011 alle 10:12
Caro Roberto, ho preso atto molto volentieri che la segreteria provinciale ha assunto questa linea. Mi fa piacere sottolineare l'identità di vedute ogniqualvolta sia possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/3/2011 alle 10:36
Federalismo:concordo con gli scettici. Continua il centralismo e l'aumento delle tasse.I tagli orizzontali non tengono conto nè dei servizi erogati dall'ente,nè della dimensione del comune,nè della spesa effettivamente sostenuta.Ci sono comuni con scuole,assistenza anziani,servizi alle famiglie per 700 € a cittadino, all'anno.E altri che per 1000 € danno molto meno. Mi chiedo perchè. Qui che si deve intervenire. Ogni euro risparmiato è un euro disponibile per cose serie. Valmaggia non ha torto.
Scritto da FrancescoG. il 10/3/2011 alle 10:52
Vi brucia perchè stiamo andando avanti anche senza di voi. Questi sono i fatti. Caro Adamoli, ti conosco come un regionalista super convinto. Non lasciarti deviare da chi è sempre stato centralista e romano.
Scritto da Romano Sala il 10/3/2011 alle 11:29
A dire il vero, se il Pd fosse una vera “forza popolare” (così come ricordava Adamoli qualche giorno fa nel rispondere a @Lele) non dovrebbe rifiutare (o temere) il dialogo con un’altra forza, altrettanto popolare, quale la Lega. Quest’ultima ormai impegnata a dividere ruoli ed incarichi fra i “bossiani” (cd “cerchio magico”) ed i “maroniani” ma pronta a raccogliere i frutti (voti) seminati con una efficiente ed efficace operazione di marketing politico territoriale. Una divagazione: ieri sera mi sono proprio gustata, in televisione, “Operazione San Gennaro”. Correva l’anno 1966, la Lega non era ancora nata e Dino Risi confezionava un film eccezionale. Don Vincenzo, ‘o Fenomeno (Totò) e Dudù (Nino Manfredi) sono due figure strepitose e forniscono un'impagabile immagine dei napoletani. Il sud è ancora questo? O il film rappresenta, ormai, una caricatura? La Lega, ai propri elettori, questo tipo di risposta - giusta o sbagliata che sia - l'ha data. E il Pd?
Scritto da Mafalda il 10/3/2011 alle 13:42
Il presidente della Regione Campania, Caldoro, l’altro ieri ha comunicato, spaventato, che in alcune zone della Campania il Pil pro-capite reale è a “livello africano”. Ecco perché i conti non tornano! E’ impossibile che il sud si regga da solo. O in un modo o nell’altro, i soldi bisogna mandarglieli. In nessun Stato europeo c’è un divario così grande fra i diversi territori. I deputati meridionali non sono così fessi da votare leggi contro le loro clientele. La votano perchè sanno bene che è una scatola vuota. Anche se è un po’ forte, a me piace l'idea di federalismo secco che propugna Pagliarini ma non è applicabile.
Scritto da Ex democristiano il 10/3/2011 alle 13:47
Dopo aver letto il commento di @ bossiano doc sono costretto al ravvedimento; eccone uno che sa inconfutabilmente argomentare.
Scritto da Angelo Eberli il 10/3/2011 alle 13:54
Aiutiamo il Filippo a ricordarsi che il PD tra le tante cose per ridurre i costi della politica ha proposto ( precise proposte di legge depositate ) di ridurre di quasi la metà il numero dei deputati e di creare il Senato delle Regioni con altrettanta riduzione dei seggi. Speriamo non si arrabbi, perchè se si arrabbia sono cavoli acidi per tutti....
Scritto da A.V. il 10/3/2011 alle 16:37
@A.V. Hai ragione. La proposta di ridurre (di molto?) il numero dei parlamentari e i costi della politica è piuttosto datata e generalizzata e, come sempre, diventa di attualità prima di ogni elezione politica... poi comunque non se ne fa oggettivamente mai nulla... per poi (ri)parlarne alla succesiva elezione politica. Intanto le cifre, quelle cifre, aumentano sempre di più...
Scritto da Carlo A. il 10/3/2011 alle 19:35
@A.V. Ah, sì? Non se n'è accorto nessuno. Come mai, tutti distratti? DC e PCI hanno, chi più, chi meno, governato per 45 anni e dovevano annacquarsi nel PD per fare annunci caduti nel vuoto? E, in ogni caso, insufficienti? La proposta richiamata da Autore Vago mi rammenta la barzelletta in cui un tizio vede cadere dalla tasca di un passante un portafogli e, assicuratosi che il malcapitato abbia percorso decine di metri e non possa udirlo, sussurra: “signore – e ancora più piano – le è caduto il portafogli”.
Scritto da Filippo Valmaggia il 10/3/2011 alle 20:22
Alleluja ! Questa volta il Filippo non si è arrabbiato. Siamo salvi.
Scritto da A.V. il 10/3/2011 alle 22:44
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